.

.

martedì 29 gennaio 2013

L'idraulica della passione

C’è sempre qualcuno che dopo una sconfitta sbuca dal cesso, almeno a Firenze è sempre successo. E senza chiedere il permesso fa risalire su certi pensieri dalle fosse biologiche di logiche intasate e anche un po’ patetiche. E’ incredibile ma c’è davvero chi appoggia la propria passione sulle sconfitte, come la carta igienica dove capita quando manca il porta rotolo. Lì a portata di mano, insomma, si la Fiorentina a portata di mano quando serve per le impellenze, ecco, capita così di vivere la passione srotolandola per bisogno, e per scaricarla poi tra Fi.it e Wc Net. E quando tutto fila liscio come centrare il cesso con il piscio, quando insomma va tutto bene, allora è come se si fosse costretti a dividere le gioie a malincuore, dolorose soddisfazioni condominiali, e così quando qualcosa s’inceppa allora scatta la ritorsione che ha lo stesso rumore dello sciacquone che si porta via con se il buonsenso insieme al famoso bambino, si quello che una volta se lo mangiano i comunisti e l’altra viaggia con l’acqua sporca dell’Arno come fosse un alborella. Certi tifosi non aspettano altro che una sconfitta per staccarsi dal riscaldamento centralizzato e installare il termosingolo, tanto poi quando uno si smerda c’è sempre il copritermo. Lo so che è un quadro scarno però purtroppo è così, siamo litigiosi, rancorosi, e con qualcuno dobbiamo pure prendercela, anche se chi lo fa dovrebbe anche prendersi la briga di segnarselo da qualche parte con chi se la prende, con chi se l’è presa la volta prima e con chi se la prenderà la prossima volta, prima che emerga l’evasione fiscale di chi da i numeri ma non ci paga le tasse. Ci sono tifosi poi che hanno veramente uno sculo pazzesco, diciamo che stampano molto spesso la propria passione sulla traversa, perché i periodi di gioia e di grandi soddisfazioni della squadra coincidono con il loro letargo, poi quando si risvegliano dopo mesi e mesi senza mangiare, allora le cose precipitano. Forse più semplicemente sono proprio loro che portano sfiga. Perché per loro siamo passati da una società incapace ad una finalmente ravveduta solo grazie al fatto di avergli dato d’incapace, e subito dopo un in-Castro favorevole ad una nuovamente incapace perché si sono potute recuperare le vecchie accuse prima che andassero in prescrizione. Mi perdoneranno i transumanti se per me la Fiorentina rimane una gran bella realtà a prescindere dal solo punto racimolato in quattro partite, la società ha agito bene a prescindere dal mese di gennaio, non si possono rimangiare certi giudizi dopo che delle sconfitte del duemilatredici non ne ce n'è una meritata. E’ paradossale commentare il risultato di domenica dopo aver visto la partita se nel proprio DNA c’è almeno un cromosomo da vero omo e non da quaquaraquà. E’ vero che l’appetito vien mangiando, ma la squadra ha dimostrato ancora una volta carattere e personalità, e la società allo stesso tempo ha dimostrato di essere la più attiva sul mercato. Poi tutto è perfettibile, tutto è criticabile per carità, ma allora anche dire che se Cuadrado avesse avuto la testa più rotonda probabilmente si sarebbe fatta molta meno dietrologia al cuadrado. La Fiorentina del secondo tempo di Catania rimane una delle più belle degli ultimi anni, una squadra che impone sempre il proprio gioco, e visto che sono cosciente di dire certe cose perché illuminato da un raggio di irresponsabilità che non mi permette di vedere le malefatte societarie, consentendomi di vivere cioè inconsapevolmente come chi non capisce una sega, conscio di questa sfortuna/fortuna vorrei nel mio piccolo ricompensare chi invece è costretto a soffrire perché la verità la conosce. Perché come se non bastasse la condanna di custodire la soluzione del codice criptato dei Della Valle nel quale è stato sviluppato il primo algoritmo della smobilitazione ripianata a suon di trenta milioni per volta, verità dure da sopportare oltretutto se accompagnate dalla condanna ai lavori socialmente utili come la transumanza verso il blog ossigenato per monitorare l’esilio dei pericolosi fomentatori di sana passione. Allora per chi ci legge ma non può intervenire perché già gravato da compiti penosi come quello appunto di controllare dallo spioncino, voglio trasformare la visione dei poveri derelitti in un trionfo di deretano, con l’aggiunta di un frustino per le proprie frustrazioni.