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domenica 6 gennaio 2013

Yellow Submarine

Enigmatici, un po’ mistici, molto enigmistici, abbiamo reagito così all’acquisto di pepito Rossi, in un rebus di emozioni che ci ha spinto a raccontare la vita di Padre Pato, che ha stimmate muscolari permanenti, che oltretutto è papero e non Pio come il pulcino. Uno strano comportamento, che è come se Boateng si fosse incazzato perché qualcuno gli ha dato del pata negra, come se volessimo imbarcare tutti i razzisti su un Boateng 747 con scalo, anzi con lo sculo per loro di un volo che non avrà nessun scalo, come se invece di un colpaccio avessimo avvertito un dolorosissimo crampo al polpaccio. Orizzontale o verticale che sia, il nostro pensiero torna oggi finalmente al calcio giocato, si fa presto a dire calcio, sperando che qualcuno ancora frastornato da quel quesito della Susy che sono i sentimenti, non vada invece a pescare, o che perscara-manzia non usi la cartomanzia per conoscere il risultato delle proprie analisi del sangue. Un pepito in tribuna potrebbe dare inizio ad una nuova epoca, quella della caccia all’oro, Firenze come il nuovo Klondike, Pradé nuovo Re Mida, e noi con ancora il pandoro sullo stomaco a setacciare i tre punti dal fondo della classifica del Pescara. Lasciamoci alle spalle le palle di Natale, quella sensazione bastarda di aver ecceduto troppo con la mostarda, ma se tra i buoni propositi c’era anche quello di non dire più spropositi, dopo l’acquisto di Rossi, parlare di Pato significa aver ecceduto anche con il pan pepato. La Lazio intanto non paga dazio, quindi la nostra risposta dovrà essere una vittoria secca, un trionfo che sia anche una risposta al trionfo di frutta secca che ci ha visti sgranocchiare come scoiattoli per tutte le feste. Mi auguro che la squadra scenda in campo con il giusto atteggiamento in modo da sbrigare velocemente la pratica Pescara, e mi auguro poi che in caso di acquisto di Larrondo non si parli di Robinho, e non voglio pensare cosa potrà venire fuori dall’arrivo di Vecino che oltretutto arriva da così lontano. Una volta precisato poi che pepito non è Delio, e che probabilmente sul suo crociato ci sarà bisogno di una crociata per rincuorare i più timorosi, che se sarà Pescara bisognerà pescare la vittoria, e se qualcuno invece andrà a pescare suggerisco come esca quell’indeciso di Massimo Mauro, indeciso nel senso che è ancora al nome figuriamoci quando si deciderà per il cognome, per dire che oggi ritroveremo tutte le sensazioni, quelle più sgradite come il commentatore Sky, ma anche, speriamo, il sapore della vittoria e quindi delle vertigini. Lo dico a chi non ha smaltito ancora del tutto le calorie, siccome con il sottomarino giallo sono già arrivati Gonzalo, Borja Valero e Pepito Rossi, Sottomarino giallo che non c’entra niente con il cartellino che verrà sventolato a Pizarro, non aspettiamoci che adesso che manca solo il quarto Della Valle faccia scendere sulla Pescaia di Santa Rosa pure  Ringo Starr.