Sono contento per il report medito sl ginocchio di Pepito, molto, proprio come lo era il “Cola” per il suo di riport, unto e appiattito ad attraversare il cranio da parte a parte, come un ponte a mascherare la lucidità mentale della sua testa di Neanderthal, uomo mite il "Cola", ma allo stesso tempo squalo, quando il vento gli rizzava la pinna. Una verticale indecorosa come la pantomima delle dichiarazioni di Rinaudo e Nicola. Bene così Pepito!! Ci si rivede per il rush finale, finalmente insieme a Gomez, forse per l’accelerazione che conta e per le coppe. Entrambe. Adesso vediamo se riusciamo a fermare il tempo, ci vuole qualche idea interessante del duo di mercato in attesa del filetto, si, del meglio cioè di quella coppia che per uno strano maleficio del calcio non abbiamo ancora potuto vedere in tutto il suo splendore. E una volta sollevati da quel crociato che ha retto alla manfana andatura di un rustico abitante del pianeta calcio possiamo parlare anche di cose più leggere. Intanto giriamo la boa con più punti dell’anno scorso, restano ancora intonsi tutti e tre gli obiettivi davanti, insomma, se non fosse per l’accanimento della sfortuna le prospettiva sarebbero quelle di andare ad agganciare la Roma. Anche se per la verità i giallorossi mettono a segno il colpo Nainggolan e l’Inter non starà a guardare. Ci sono tante ipotesi suggestive per rimpiazzare Pepito, da Mutu a Di Natale. Comunque oggi che siamo tutti un po’ più sereni per le condizioni non così drammatiche dell’attaccante Viola, la Bice si è incuriosita molto di uno strano utente che gira per blog predicando il verbo del quattro tre tre con una tonaca sdrucita, i capelli lunghi e una grandissima bontà d’animo, più ancora di Robin Hood. Una personalità complessa che socondo gli addetti ai lavori soffre di una rara forma di malattia denominata la sindrome del punto interrogativo. Il soggetto attaccato geneticamente non riescere più a rispondere alle domande che gli vengono poste, o almeno questo è quanto viene strumentalmente messo in giro per il web. Ma ecco quella faina della Bice che subodora l’inghippo, e allora approfondisce, indaga, e alla fine scopre la verità, come sempre. Il soggetto è perfettamente sano, alla fine risulterà solo un vero e proprio burlone che ama travestirsi. Da Babbo Natale per le feste, ieri da Befana, qualche volta da emmental svizzero, vive sul fondo di un lago ed esce solo per travestirsi. Partecipa a tutti i blog e vince tutti i concorsi per il miglior travestimento da erudito. Un uomo dalla fantasia illimitata, la Bice giura di averlo visto la sera sui viali, e in quel caso si faceva chiamare Samantha. Un burlone certo, ma comunque un uomo educato, una persona che qualunque cosa faccia mantiene sempre un certo contegno, anche quando è confuso davanti ad una ripartenza, oppure irretito mentalmente da una fitta rete di passaggi. Anche quando tutti i giocatori gli sembrano attaccanti del primo modulo uno dieci mai varato. Un uomo tutto di un pezzo anche nelle situazioni più scabrose come è stata la cessione di Adem Ljajic o il mancato acquisto di Gabbiadini per far posto a giocatori del Giurassico. La Bice lo ha seguito fino ai giardinetti dove l’erudito di solito fa attività fisica, in pratica la sua educazione di esibizionista ne fa il benvoluto di grandi e piccini. Si, perché quando si apre l’impermeabile davanti a qualcuno, sotto è sempre completamente vestito.