La prima bella novità del 2014 è stata l’apertura dello stadio in modo da permettere ai tifosi di assistere all’allenamento, subito tanto affetto e passione sulla squadra, forse uno stratagemma della società per far smaltire prima il foie gras di anatra e la zampa d’oca di Gomez. E anche noi che amiamo le belle novità da servire in pasto alla passione, abbiamo sguinzagliato la Bice sulle orme vacanziere dei nostri giocatori. E mentre io festeggiavo, satollo, vendemmia 2006 con sboccatura 2012, la nostra inviata scandagliava i ricchi fondali dei calciatori in vacanza. Cominciamo con Pizarro, che per non smentire il suo caratteraccio ha dimostrato anche durante le festività la sua natura aggressiva e violenta che va ben oltre a quella solitamente sanzionata con un semplice cartellino giallo, visto che mentre faceva il bagno al largo di Capo Verde ha attaccato uno squalo bianco. Pasqual, invece, sempre indeciso se diventare un giocatore che fa la differenza o no, indeciso se crossare o meno, indeciso se marcare il suo avversario diretto oppure aprire falle schettiniane, è andato a trovare lo zio al quale è molto legato perché è stato proprio lui a insegnarlgli tutto, un tipo sempre molto indeciso e questo ha nuociuto soprattutto alla sua attività di pescatore professionista. Oggi è Manuel a sostenerlo economicamente dopo che la sua attività è fallita miseramente perché non sapeva mai che pesci prendere. E poi il Mister che ha scelto un viaggio studio in America da uno dei più grandi mental coach del mondo, per farsi correggere certi tratti caratteriali che stanno danneggiando la sua crescita professionale. Montella per carattere è estremamente cocciuto e nessuno riesce a fargli mai cambiare idea, ci sono state per esempio personalità importanti nel mondo del..si, come dire, figure di statura mondiale nel campo...insomma, forse solo figure di merda quelle di certi personaggi illustri che hanno perfettamente fotograto il suo modo di giocare, ma lui niente, non vuole riconoscere di applicare il quattro tre tre più lacustre del panorama calcistico, anche più di quello di Guardiola. Ma tanto lui non cambia idea, mai, e continua a dichiarare che i moduli non sono importanti, che nella stessa partita ne cambia più dei vestiti di una presentatrice del Festival di San Remo. Non cambia idea mai, per esempio continua a preferire gli uomini della Novi ai cioccolatai svizzeri, non da retta nemmeno al medico sociale che insiste nel ritenere quella di Gomez un’infiammazone della zampa d’oca mentre per lui è soprattutto una zampa di dinosauro. Però adesso ha preso coscienza che deve cambiare, questo il motivo della suo viaggio a Miami o non Miami, una decisione importante presa dopo aver sfogliato una margherita. Alla fine dei giochi però, il problema più grosso non è stato tanto il parere del noto e anche gobbo professor Lichtsteiner o del suo assistente ex giocatore dell’Atalanta Hubert Pircher, ma quella sua testardaggine furibonda che non gli permette mai di cambiare idea, ci aveva provato anche il nostro Vio dandogli ripetutamente delle gran pedate nel culo da fermo, niente da fare, un intercettazione telefonica della Bice ci testimonia la sua resa, ho sentito la registrazione, e non pubblico il link solo perché è molto dura, infatti, a parte il punto dove dice “ma chi cazzo l’ha mai voluto Lodi”, dice anche al suo secondo “Ora ho preso coscienza del fatto che devo cambiare e sto cercando di convincermi a farlo. Ovviamente, senza riuscirci”. L’ultimo regalo che vi voglio fare oggi è la foto che mostra il tuffo in Arno di Eugenio Giani, via, diciamo un mezzo regalo, perché alla fine è riaffiorato sano e salvo, e quindi anche nel 2014 rimarranno a rischio tutti i buffet della città..