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venerdì 13 aprile 2012

Il mistero del mister isterico


Il pit stop che non paga è un errore di strategia che disorienta quei presidenti che accedono con troppa facilità alla corsia che porta ai box della crisi, che vi accedono come alla cassa integrazione straordinaria, integrando di straordinario solo difettosa telemetria della speranza, quella per uscire dalla cassa da morto dei risultati negativi per intendersi. Ma il cambio in corsa dell’allenatore non funziona più come una volta, e così come sono sparite le mezze stagioni, nelle mezze rivoluzioni tecniche sono spariti i risultati, visto che sempre più spesso sono costretti a richiamare il trombato, verificato come nullo il giovamento del giovane cambiamento, e tutto prima di chiudere bilancio e coperchio della cassa, per non morire lo stesso oltre a pagare due funerali invece di uno. E se Firenze sfugge orgogliosa a questo passo doble della panchina, evitando cioè di richiamare quel treno di gomme sostituito di un Michelinovic, rimane comunque forte e pungente l’odore di gomma che ristagna sopra Campo di Marte, non tanto quello delle slick di Sinisa pronte ad essere rimontate, quanto per quelle masticate dal buon Delio, ruminate insieme alla nostra delusione per una squadra, la sua, che senza grip sta scivolando nella via di fuga dalla serie A. E’ una abitudine Malesana quella di licenziare e poi richiamare, alla quale la Fiorentina non aderisce, ma dalla qual virtù non trae però neanche i benefici sperati, e questo dobbiamo dirlo per onestà anche verso chi è stato mandato via a furor di popolo, e soprattutto nella prospettiva di non ricadere più nello stesso errore di strategia. Non ci possiamo esimere per questo dal rendere merito a quella che è invece l’eccezione che conferma la regola, e che come tale è addirittura cosmica, perché i conti a Lecce tornano eccome, e Serse che poche ne ha perse, è una verità scomoda nel dannato mondo dell'esonero, perché ci mostra gli altri come dei veri fallimenti E un po’ di delusione la proviamo davvero nel constatare che lui sta facendo esattamente quello che eravamo convinti facesse Delio Rossi una volta debellata la peste proveniente dalla Serbia, e a niente valgono gli alibi della sua claque che ne attenua le responsabilità depistando la verità dei numeri verso quella della mediocrità della rosa, dimenticando che Rossi ha accettato di allenarla da uomo libero da costrizioni, sicuro di costruire e non di castrare le speranze di una piazza liberata finalmente da Mihailovic, e allora tocca a Delio al quale nessuno aveva paventato il subaffitto di Messi dal Barcellona, tocca a lui lasciare finalmente una traccia importante in questo finale di campionato, prima di tutto per salvarci e non ultimo per far lievitare la fiducia nel suo operato che ci permetterebbe di presentarci sulla griglia di partenza della prossima stagione senza concedere nuove licenze di caccia a quei tifosi pronti a imbracciare il fucile aspettando il passaggio delle sue difficoltà. Altrimenti si ripropone la stessa identica situazione di quando i cacciatori fecero di Mihailovic un tordo da impallinare sovrapponendo critiche giuste ad altre meno, per caricare il sovrapposto e facilitare l'arrivo di un nuovo Tordelio, perché da queste parti ci piace troppo il panino con il lampredotto, e non vorremmo mai che fosse proprio un romagnolo come lui a diventare il ripieno della piadina, che il tifoso potrebbe mangiarsi al capanno dopo aver sparato al passaggio di una coppia di sconfitte migranti, perché a noi la piadina non è che ci sconfinferi poi più di tanto, e se è vero come è vero che al capanno non si trova il lampredotto, sarà meglio riempirlo con del prosciutto quel panino allora, o meglio ancora con la Spalletti che è più saporita.

40 commenti:

  1. Colonnello dove sei?  Nel sitone il buon turco e stimato, con scaramanzia ed esorcizzando la sua previsione, ci da già in B, ma specularmente un altro paio di utenti, avvoltoi ben noti, fanno finta di darci  sicuramente salvi, e  gli altri, amici loro peraltro,non se ne stanno accorgendo, si fanno prendere in giro controbattendo in buona fede che non sarà così facile salvarci. Qualcuno li avvisi.

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  2. Jordan, permettimi di risponderti qui così seguiamo anche gli aggiornamenti del poeta.Il confronto che ho fatto con Jovetic e Berhami non è tecnico, e tu lo sai bene Jordan, stiamo parlando di tre giocatori con caratteristiche diverse. Quello che pretendo da Montolivo è la stessa loro determinazione e abnegazione, al di là della prestazione tecnica che non può essere sempre la stessa, anche per Berhami e Jovetic. Il valore e l’atipicità di Montolivo , anche rispetto ad un Pirlo tanto per farti un esempio, è sempre stata proprio quella di saper essere anche un maratoneta, un cursore, un uomo di quantità e non solo di qualità. Rinfrescati la memoria, negli anni d’oro queste cose spesso ce le ha fatte vedere, cose che a suo tempo ho sempre difeso in lui rispetto a chi pretendeva che facesse l’Antognoni, ma cose che non vedo più da due anni e di cui in queste ultime partite di campionato avremmo invece bisogno come l’aria che si respira.

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  3.  Suvvia Pollock, non sei giusto. Che non gli avessero promesso Messi siamo tutti d'accordo ma che lui abbia firmato e lo avessero informato che a gennaio gli avrebbero venduto 3 attaccanti per prenderne 1 semi-pensionato che non la mette nemmeno a scudisciate è altrettanto vero.

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  4. A me sembra che sia stato lui il primo ad avallare la cessione del Gila, e anche giustamente aggiungo io, visto che non ci voleva più stare, e visto anche come Delio aveva più volte accennato alle luci spente. Su Amauri è più facile dare giudizi con il senno del poi, io per esempio avevo in mente come aveva salvato il Parma e non ero certo tra quelli che aveva criticato il suo arrivo, come non lo sono stato nemmeno per quello di Delio, è solo che mi aspettavo di più. Sulla quantità degli attaccanti hai ragione e sappiamo essere colpa di un calcio burocrato, ma non ti dimenticare però che se a lui gli si riconosce l'attenuante di un attacco spuntato e numericamente scarso, all'altro gli andava riconosciuto di aver giocato una stagione senza JoJo e invece non gli e stato fatto. nessuno sconto. Diciamo come è normale che sia, che le simpatie condizionano i giudizi.

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  5. Si , che abbia avallato lo credo anche io ma che lo riducessero a giocare partite senza un attaccante di ruolo in campo credo che non lo immaginasse nemmeno lui. Che le simpatie condizionino i giudizi è lampante, non faccio fatica ad ammetterlo però su Sinisa non sono d'accordo. Ha fatto due campagne acquisti estive e relative preparazioni, non aveva JoJo ma aveva ancora Mutu (da Ottobre) che proprio una ciofeca sta ancora dimostrando di non essere (o mi vuoi dire che non ti farebbe comodo averlo ancora in rosa nella situazione in cui siamo?), ha avuto 18 mesi per dimostrare il nulla a livello di gioco (almeno con Delio, converrai, molte partite si son perse per non aver saputo buttarla dentro). Da me per  primi 6 mesi non ricevette nessuna critica ma passati questi l'ho attaccato pesantemente e, devo dire, il suo continuo non-gioco mi dette ragione e sono ancora felicissimo del suo esonero quindi le due situazioni, si è detto tante volte, non sono confrontabili. Io ricordo che, quando arrivò, Sinisa non venne criticato da nessuno e godette di trattamento sicuramente non peggiore di quello di cui sta godendo ora Delio. Forse si dimentica ma è così che andò, quindi non puoi dire che lui non usufruí di sconti.

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  6. Io invece concordo pienamente con Pollock, Delio ha avuto un'importante voce in capitolo circa lo smantellamento dell'attacco della Fiorentina. Se lui avesse voluto, il buon Babacar non sarebbe partito (ricordiamoci che il Baba è stato ceduto alle 23 quando già si sapeva che El Hamdaoui non sarebbe arrivato e che avremmo dovuto giocare col solo Amauri come 1° punta). Del resto Jovetic ha tutte le caratteristiche per sostituire Amauri quando questi non c'è e Delio lo sa ma è molto più facile x i detrattori di Sinisa creare alibi a Delio dicendo che è costretto a giocare senza punte (come se Ljajic e Jovetic non lo fossero) piuttosto che ammettere che la situazione precedente non fosse colpa di Sinisa.

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  7. Sono d'accordo con te Veneto che Sinisa non abbia fatto bene, ma 51 punti comunque gli ha fatti, mentre non sono d'accordo sul fatto che sia stato accolto bene (non dico da te) perché secondo me non è andata affatto così, anzi, è stato proprio lui quello che ha dovuto scontare la delusione che molti hanno provato dopo l'addio di Prandelli. Diciamo che Sinisa ha pagato al pubblico il TFR, il tifocontro di fine rapporto.

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  8. Beh, Deep, sentir citare da te gli "alibi" presunti per Delio mi provoca lussazioni alla mandibola dal gran ridere.

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  9. Chiari sono dove per un pezzetto non avrò tempo materiale per correntemente leggere e scrivere su un blog di calcio, inoltre l'infecondo ristagno della discussione mi ha sempre allontanato anche quando avevo loisir per parteciparvi. Comunque privilegio brevemente il sito di Pollock, come faccio ormai da tempo perché vi è ben più premura delle cose viola e ben maggior movimento di pensiero e perché il padron di casa è persona squisita che, come Tocca o Deep, avrebbe mia delega di voto sulle cose viola in caso di bisogno. Sinisa fu aggredito fin dalla seconda di campionato 2009/2010, una sconfitta (toh!) proprio a Lecce con gol regolare annullato a Kroldrup, archivio del sitone cantante: da sùbito gli si è rimproverato di essere venuto dopo Prandelli, si frapponeva all'apocalisse e dunque bisognava picchiare a due mani. Non si volle considerare attenuante un girone di andata col più alto numero di defezioni per infortunio, nella rosa, della storia viola, non si apprezzò un buon girone di ritorno a difesa ermetizzata. Nel campionato seguente, che è l'attuale, ha pagato responsabilità indubbie ed è stato giustamente sostituito con un allenatore dal fine pedigree che non lasciava presupporre una catastrofe di cinque mesi quale l'attuale e quale Sinisa non aveva mai prodotto. La vuota eristica attorno ai singoli mi lascia blasé: molti confondono le proprie sorti personali con quelle di alcune componenti della Viola e dunque si capisce come alcuni possano arrivare a desiderare la retrocessione, perché se la mia sopravvivenza è identificata col male della Fiorentina (stante che dal 3 giugno 2010, con la rescissione del contratto da parte di Cesare Prandelli ecc ecc. ecc.) è ovvio che si scelga il male minore e cioè quello di una squadra di ragazzotti che in mutande tirano calci a un pallone. Io credo, come ti dissi a suo tempo a proposito di Corvino, caro Chiari, che biblicamente ci sia un tempo di vivere e uno di morire e che bisogna rimanere attaccati a personaggi della sfera viola fino al momento in cui essi le recano più danno che beneficio e allora tagliare il cordone senza pietà. In tal senso, devo dire, in ragione della viva ammirazione che ho sempre portato a Jordi, che mi fatto sincera pena leggere, domenica notte, due suoi interventi (qua e sul sitone) gravemente e preliminarmente insultanti, in puro stile sdaiolo, verso chiunque avesse su Montolivo pensiero diverso dal suo. Ritengo che sia caduto, per amor di tesi, in quel «Montolivo c'est moi!» che, come sopra illustravo, è un pattern di pensiero allucinatorio che conduce a giustificare il peggio a difesa della propria preconcetta posizione. 

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  10. Su Sinisa son molto più d'accordo col quadro presentato dal Colonnello che con le affermazioni di Venetoviola (è stato accolto bene. Ma dove? ma quando? ma se le vedove hanno cominciato ad addentarlo prima che arrivassepersino  con storie che col calcio c'entravano come i cavoli a merenda!). Per quanto riguarda Montolivo la mia presa di posizione, anche violenta, se la sol presa per sè, sbagliando, quelli di casa, come il Colonnello e il Tocca. Non era rivolta a loro ma a tutti quelli (e mi sembra di averlo scritto) che sul sitone e un po' ovunque stanno esasperando una situazione che andrebbe invece lasciata ad altri momenti. La Montolivomania sta affossando la Fiorentina. Montolivo ci serve ancora ed anche così perchè le alternative fanno paura. Lasciam perdere ogni pruderie per chi ce l'ha (a me sembra si esageri anche su quello) e lasciamo giudicare a chi in quell'ambiente ci vive e ne conosce gli umori, senza inventarseli o presupporli un mese poco più ancora tifiamo senxa lanciare anatemi su nessuno. Abbiamo bisogno di tutti, ed al massimo.

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  11. Rispondendo a Deep sotto altro topic, m’è venuta da fare un'altra considerazione su Montolivo, che rimanderebbe le responsabilità del suo scarso rendimento in questi ultimi due anni anche a chi lo ha allenato. Non  gli avrebbe fatto bene qualche sostituzione? O farlo partire qualche volta dalla panchina? Così tanto per non farlo sentire troppo sicuro del posto in squadra ( viola e conseguentemente azzurra) e  di sé,  ed obbligarlo a dare sempre l’anima in campo .

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  12. Chiari, pensando alla vicenda Montolivo di quest'anno, perché lo scorso comunque secondo me ha contribuito (aveva pur sempre la fascia di capitano al braccio) a tenere in piedi la baracca, concordo che un po' più di pepe al sedere andava messo al nostro, ma purtoppo il campionato balbettante sin dall'inizio, la mancanza totale di una alternativa tra le prime riserve, un allenatore partito sfiduciato ed uno subentrato con l'ansia di rimettere in carreggiata una accozaglia hanno determinato il suo impiego quasi continuo (a parte le squalifiche). Tutti concordiamo che Montolivo è il meglio centrocampista che abbiamo (per tecnica intendo). Per il campionato che ha fatto Montolivo sarebbe da lasciare a casa, ma due partite in nazionale giocate come sa e la conoscenza del mister ne faranno uno dei 22 in Polonia. Però qualche partita giocata subentrando l'avrei provata, non possiamo dire che gli allenatori di quest'anno giudichino sufficiente il rendimento di Montolivo: per me la paura ha avuto il sopravvento.
    Comunque uno dei mali più gravi, estirpato tardi, a mio parere è stato proporre Miha dopo la vicenda luglio, dove con le voci di un addio del serbo a favore dell'Inter era scoppiata una febbre di passione a Firenze, con i tifosi in fermento, pronti a stappare lo spumante. Vedendo questa reazione e il clima che ha accompagnato Miha nel suo primo anno, il passo era da fare subito e deciso. Io ho sempre difeso l'allenatore lo scorso anno, ma per il clima che si era creato lo avrei sostituito stile Zampa

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  13. Orcio, col senno del poi può
    starci anche quello che dici tu, ma allora era ragionevolmente fattibile? In
    fondo Sinisa non chiuse malaccio il campionato precedente sul quale pesò l’assenza
    di Jovetic, e di quanto capitò a luglio, col presunto interessamento dell’Inter,
    non ha responsabilità. Resto invece dell’idea, che espressi nel sitone a tempo debito,  che l'estate scorsa andava chiusa la farsa Montolivo, cedendolo a qualsiasi condizione ed ovviamente sostituendolo in maniera
    adeguata e magari contrattando contemporaneamente  anche il rinnovo di Romizi a Firenze con i procuratori, trattandosi degli stessi.

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  14. Non è una questione personale nè tra me e Jordan,o Leo,nè tra me e Montolivo.
    Semplicemente ci stiamo preoccupando tutti di come salvare la baracca e questo alza il
    tono della discussione,perchè è su come raggiungere questo fine ultimo che siamo agli antipodi.
    Io parto dal presupposto che il paziente,la Fiorentina,non ha reagito come si sperava al
    cambio di allenatore,poco o niente alla anticipata,benchè già decisa, defenestrazione di Corvino,e che quindi qualcosa andrebbe cambiato anche nella squadra che scende in campo ed avrei preso lo spunto per provare a farlo dalla vittoria di Milano,tenendo fuori
    l'ex capitano e anche gli altri assenti di giornata.
    In B ci stiamo scivolando lentamente,forse non servirebbe a niente ma almeno,sempre a mio parere,eviteremmo di trovarci a rimpiangere di non averle provate tutte.
    Jordan,Leo e altri,partono dal presupposto inverso,se togliamo Montolivo le cose non
    potrebbero che peggiorare,lo ritengono il male minore e mi auguro siceramente che abbiano ragione loro e che in queste ultime partite dia un contributo decisivo per la salvezza.
    Io personalmente non lo ringrazierò perchè lo ritengo un indegno e tale rimarrà,ma almeno avrà fatto qualcosa per ricompensare chi continua a credere alla sua buonafede e rivaluterà almeno un po' sè stesso agli occhi dei fiorentini.
    In caso contrario non ci voglio nemmeno pensare e comunque sarebbe l'ultimo dei miei
    pensieri,quello che dovevo dire su di lui l'ho già detto,spero di riuscire da ora in avanti a
    non parlarne più e spero anche,ripeto,di avere avuto torto marcio nel giudicarlo.

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  15. A me la partita col Palermo non è sembrata così "accia". Quello che mi ha più deluso è stato proprio Jovetic, dal quale mi aspetto decisamente di più, anche se c'è da tener conto di quello che ha avuto. Abbiamo grosse difficoltà a segnare ed Eupalla non aiuta mai. La cosa più brutta è il calendario perchè ci son tre partite nelle quali si può fare anche punti "O" e sarebbe da revolverata allora, ma dalle quali è difficile aspettarsene più di un paio, a parte nuovi miracoli. Ed allora tutto sulla ruota Novara-Cagliari. Se esce l'enplein ne siamo fuor, se no.... ne siamo dentro fino al collo. Però un Fiorentina-Novara a 38-39 punti da terzultimi mi fa e soprattutto farebbe loro cagare addosso.

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  16. Cominciano a diventare troppe le partite "ciccate",per un motivo o per l'altro.
    Le altre in casa,di riffa o di raffa vincono,senza i 3 punti di Milano saremmo già a inseguire,inutile girarci intorno.

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  17. Il ruolino di marcia dipende molto da cosa faranno le varie squadre impegnate nelle varie lotte (salvezza, Europa League, Champion's). In primis spero in un'Inter sconfitta ad Udine con una Lazio vincente, come il Napoli ovviamente ed il Milan. Per questa giornata spero in questo. Per me tra Roma, Inter e Atalanta possiamo fare 3 punti, o anche 2 o perché no 4. Il Lecce può fare 6 punti e andrebbe a 40, il Genoa può farne 4 e andrebbe a 40, il Parma può farne 2 o 4, andando a 40-42. Se giochiamo a 39 contro il Novara potremo anche aver paura, ma a quel punto se non si vince è finita.... Diciamo così: domenica primo non perdere, un pareggio raccattato e ci si mette forse bene.

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  18. Se consideri solo i punti ed i gol basta leggerli, ma se si guarda come son venuti e come son mancati, non si può considerare solo i miracoli quando le cose vanno bene e non considerare le botte di sculo o di dabbenaggine quando vanno male. A Milano abbiam vinto all'89', ma a Parma, Genoa e col Chievo abbiamo buttato via 5 punti più o meno allo stesso punto. Ne abbiam sempre tre in credito e due erano scontri diretti, di quelli che valevan doppio. Leva due punti a Genoa e Parma e danne quattro a noi e poi leggi la classifica! Ed eran già fatti!

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  19. Se parli delle prossime tre partite non credo che il Lecce faccia 6 punti, per me ne fa da 2 a 4, come più o meno il Genoa, ed il Parma. Saremo dunque tutti lì, con l'obbligo di vincerla col Novara se no si fa festa. Il Cagliari ha due partite facili in casa con Catania e Chievo e se ci piglia sei punti è tranquillo, perchè poi nelle ultime tre rischia di fare punti zero (a Genova, a Firenze e in casa con la Juve). Prima un altro confronto diretto a Parma nel quale gli basta non perdere per ovviare ad un eventuale scivolata casalinga (improbabile). Insomma spero di trovarlo morbido e col pensiero al mare all'ultima di campionato.

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  20. Se è per questo sarebbe bastato non dico vincere,ma pareggiare in casa con il Lecce e
    sarebbe stata quasi una pratica chiusa.
    Non l'abbiamo fatto e non mi aspetto che la fortuna giri solo perchè siamo in credito,lo spero ma non me lo aspetto.
    Piuttosto bisogna vincere con l'Inter,perchè se continuiamo a considerare 6 punti già fatti
    con Novara e Cagliari rischiamo di arrivarci con le gambe che tremano e con una sfilza di risultati interni negativi come viatico.
    Battere l'Inter e e di conseguenza scacciare la paura del Franchi,la nostra salvezza passa
    per questa inversione di tendenza,specie a livello di testa.

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  21. Anche io spero nel Cagliari già in ferie, ma per questo occorre che arriviamo a questa partita almeno quart'ultimi senza classifica avulsa. Un punto con la Roma, Inter che non vince a Udine e Lazio che vince domenica a pranzo. La più facile è la seconda. Anche io penso che il Lecce farà più verosimilmente 4 punti (punto sull'orgoglio del Napoli). Tocca, se si vince con l'Inter si è quasi salvi. Non aver vinto con il Palermo mi preoccupa per le partite in casa con squadre un minimo motivate, per questo se l'Inter fra due domeniche....

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  22. Tanto per cambiare concordo col Tocca (scusa,Tocca, la pianti di dire sempre prima di me quello che voglio dire io? E' frustrante). Io voglio provarle tutte prima di arrendermi alla serie B e allora visto che il cambio di allenatore ha prodotto solo effetti negativi e che l'esonero di Corvino ne ha prodotti punti quello che rimane è provare a tirar fuori il sangue dalle rape e cioè provare a togliere di culo qualche titolare che ha deluso e mettere al suo posto qualcuno che non ha avuto molte occasioni per mettersi in mostra ma che, visto il rendimento del titolare, peggio proprio non potrebbe fare. Ti faccio una domanda, Jordan, ma tu pensi che a Roma ci sia differenza se gioca Montolivo o se gioca Kharja? Considera che a Milano c'era il marocchino e non c'era il moscio eppure abbiamo vinto.

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  23. Deep lo pensate voi che un uomo possa significare tutto. Quindi puoi vincere sì anche con Kharja al posto di Montolivo soprattutto se per tutti gli altri è la partita della vita. Però la differenza c'è di sicuro tra Kharja e Montolivo e non vedo perchè sì  debba regalarla a priori alla Roma. E' solo una questione di probabilità, la sicurezza non te la dà nessuno, nemmeno Messi. Ma tu l'hai visto Kharja col Palermo? Avesse giocato bene lo capirei. Se poi mi dici che a Roma, chiunque giochi è più facile perdere che uscirne con qualcosa, può anche essere vero, ma ciò non toglie che si deve mettere quelli che danno più affidamento e, mi dispiace per le vostre manie, ma tuttora Montolivo ne dà parecchio più di Kharja.

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  24. Mah, con sto Montolivo, du maròn... Però proviamo a leggere la prossima gara: la Roma fa molto possesso ed è capace di sfondare dal centro o dalle fasce indifferentemente. Inoltre predilige il gioco che più ci dà fastidio: gli uno-due attaccanti-centrocampisti che si inseriscono. Quindi il centrocampo deve essere dinamico e secondo me deve avere polmoni e scatto. In questo contesto Monto lo vedo malino in quanto a dinamicità. Karja ha giocato due partite su due, quindi lo farei partire dalla panca. Dentro Lazzari, il solito Berhami e poi chi mettereste? Olivera (con testa buona per prendere cartellino rosso)? Salifu (con incubi da olimpico)? Oppure, aspetta un po'..... fammi pensare.......ma sì ancora una volta lui, Montolivo.... Leggo ora che Nastasic sarà probabilmente out, che iettatura, giocare con Gambero-Natali e Camporese mi spaventa assai. Davanti spazio agli slavi con il solo Cerci a subentrare a metà ripresa. Cassani al posto di Lollo non mi piace molto perché così si spinge meno. 

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  25. Kharja gioca meglio senza Montolivo tra gli zebedei e se il marocchino col Palermo ha giocato male Montolivo ha giocato uguale (ho fatto anche la rima, toh).
    Orcio io invece, siccome sono d'accordo con quanto hai scritto nella prima parte del tuo intervento a proposito della Roma, giocherei con un 4-3-1-2 con Cassani Camporese (se non recupera Nastasic) Natali e Pasqual in difesa, Behrami Kharja e Salifu a centrocampo, Olivera tra le linee e Jovetic e Ljajic davanti.

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  26. La Roma sembra la squadra fatta apposta per metterci in difficoltà. Andrebbe attaccata perchè va in crisi nella fase di non possesso, però per farlo devi saper tenere i rimti alti per novanta minuti cosa che non è nelle nostre corde, ed essere rapido ed agile nei ripiegamenti perchè loro son bravissimi ad incunuearsi tra le linee, il che li rende complicati a giocarci contro impostando solo una partita sulla difensiva. Anzi, se gli dai il pallino ti massacrano. Insomma, per noi un avversario brutto. Ma ci tocca e bisogna cercare in tutti i modi di levarci qualcosa.

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  27. Per attaccare la Roma nella fase di non possesso Montolivo è il cacio sui maccheroni. per tenere alti i ritmi è l'asso di briscola, quanto ad esser rapido e agile nei ripiegamenti è il suo destino. Dirai: ma tutto questo devono farlo gli altri, mica lui! Certo, per permettere a Montolivo di sfornare assist, improvvise verticalizzazioni, uno-due ficcanti e tiri al sette dalla distanza.

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  28. Cerco di non parlare più di Montolivo, almeno fino al dopo partita...Quanto alla Roma, speriamo che tra Camporese, Natali e Gamberini [Nastasic sembra che non ce la faccia] riescano a mettere un freno al grande Osvaldo. Soprattutto mi fa paura Borini, però, per come siamo messi difensivamente, sembra fatto apposta per metterci in crisi. E dei nostri, chi può segnare a Roma? Jovetic, Ljajic se imbrocca la giornata, e Cerci, cui concederei una parte di gara. Il mattocchio magari si esalta davanti ai suoi tifosi che l'han fischiato a suo tempo, hai visto mai.

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  29. Big Oswald! Anche con l'Udinese, immenso l'a-pazziniano! E intanto quel cesso a sciacquone non tirato di Segnamai prende muffa in panca! Capocannoniere ai Mondiali di questa minchia apparecchiata al prossimo nudo che Pollock vorrà concedere, per la solita cerimonia propiziatrice pre-match da parte del branco selvaggio!

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  30. La Roma va a giornate, noi s'imbrocca una partita ogni 15 ma finché non si è giocata non si sa.......A S.Siro s'è fatto il miracolo, perché non ripetersi all'Olimpico ?!
    A proposito, Montolivo segna eh eh eh eh eh

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  31. Per la legge dei grandi numeri ci starebbe pure e viva lui, in quel caso, viva sempre chi fa bene alla Viola quando lo fa, se lo fa, se vuole, se può, se sa.

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  32. C’è poco da discutere su chi mettere e chi non, come metterla e come non metterla ( io ad esempio sul piano strettamente tattico la Roma la metterei a pecora), ha ragione Rossi le partite non le vincono i moduli le vincono i calciatori. Sulla carta partiamo battuti da tutti i punti di vista, e sulla carta non c’è verso di cambiare questa cazzo di carta. Se andrà male  le scelte sugli uomini saranno state sbagliate, così come varrà il contrario. Il calcio è un gioco, quindi imprevedibile, quindi può succedere di tutto, questo è il nostro unico punto di vantaggio. Per la Fiorentina sarà più importante l’aspetto psicologico di quello tecnico. La Fiorentina da un po’ di tempo ( due anni) è una squadra umorale tendente al depresso-svuotato, ma con qualche segno di ripresa nelle ultime due partite, dovuto alla forza della disperazione ed alla  consapevolezza del rischio che si sta correndo. Conterà quindi lo spirito ( determinazione? disperazione? quel cacchio che volete, l’importante è che ci sia, lo spirito) col quale la viola scenderà in campo e che riuscirà a mantenere per tutti i novanta minuti, durante i quali potrà succedere di tutto anche  di trovarsi nella merda fino al collo dalla quale dover uscire. Ho detto.

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  33. Magari è solo un caso, Jordan, ma io quest'anno la Roma l'ho vista nelle 2 partite contro di noi, a Cagliari e a Bergamo. Tolta la gara di coppa Italia dove ci sono state le variabili Neto, Nastasic, Salifu e Ljajic che gliela hanno regalata, nelle restanti partite io ho visto la Roma che ha avuto barcellonesche percentuali di possesso palla ma tiri in porta quasi zero e ho visto gli avversari della Roma chiudersi bene a riccio (proprio come abbiamo fatto contro Ibra, M.Lopez., Robinho e Cassano tutti insieme) formando un muro invalicabile x poi colpirli con ripartenze veloci che loro fisiologicamente lasciano agli avversari. Secondo me un po' di umiltà non ci farebbe male. Io me la giocherei così, ben chiuso dietro pronto a ripartire in contropiede magari sfruttando proprio quei 2 lì davanti che, a quanto dicono loro stessi, s'intendono alla perfezione. Io Cerci non l'avrei neppure convocato, quello con la testa che si ritrova sarebbe capace di fare autogoal volontario (ovviamente scherzo). Montolivo fuori, of course!!!

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  34. O colonnello e sarà anche vero icche ttu dici, ma te lo metti ni' capo che l'alternativa l'è qui' marocchino addormentato che, oltre ad ave' tutti gli stessi difetti, l'è du' categorie sotto come valore globale?

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  35. Che la partita di Coppa Italia gliela abbia ragalata Neto l'è un'altra affermazione come minimo superficiale. Ha fatto un errore di rinvio quando si perdeva di già 2-0 a un quarto d'ora dalla fine e la partita l'avevan di già persa quegli altri.

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  36. Nel calcio quello che conta non sono gli schemi, e poco anche i giocatori, quello che conta è soprattutto il culo. Perciò tutti in adorazione della foto di due topic orsono e speriamo in Eupalla.

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  37. Jordan se tu togli mezza frase il mio discorso non torna più, non trovi? Io ho detto che gliel'hanno regalata tutti e 4, Ljajic divorandosi 2 goal, Nastasic regalandogli l'1-0 (dopo che aveva commesso lo stesso errore 2 volte nel 1° tempo), Salifu regalandogli il 2-0 e Neto regalandogli il 3-0. A me sembra che quello superficiale sia stato tu, non io. E comunque con l'alternativa addormentata al moscio addormentato abbiamo vinto a Milano.

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  38. Deep è un periodo che sei fra lo scontroso ed il tendente all'acido eh eh eh eh ti girano per la Fiorentina, e ti capisco. Sappi che girano a tutti. Mi auguro che la lettura che hai dato per l'incontro di domani si avveri anche perché noi, in questo momento non si può imporre il nostro gioco contro nessuno ma sfruttare "solo" le ripartenze, e se queste sono sufficienti a fare 1 o 3 punti, ben vengano. 

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  39. Lo riconosco, Leo, è vero ma è anche vero che Jordan ha mozzato la mia frase e gli ha dato a quel punto tutto un altro significato. Questo almeno me lo devi riconoscere. :-)))

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  40. Non mi sembra di aver modificato molto il significato, dare la colpa al portiere (o anche al portiere) di aver regalato una partita per un errore sul 2-0 a un quarto d'ora dalla fine mi sembra alquanto superficiale. Pensavi si potesse pareggiare  quel punto? o, meglio vincere, visto che era un incontro a eliminatoria diretta? Gli errori sono stati anche dei singoli, ma soprattutto di un approccio sbagliato alla partita. La Roma la puoi anche mettere in crisi attaccandola, ma devi avere gambe e testa per farlo per novanta minuti, senza pause. Se non le hai è bene tu pensi a qualche altra cosa. Nell'ultima mezzora ci han mangiato a fette.

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