E'
un venticinque aprile di quelli che più venticinque di così
non si può, coerente, e il “tre aprilante quaranta dì
durante” non c'entra niente anche se piove, e anche se il tre è
da sempre numero di terzini sinistri, un ruolo questo dove
effettivamente piovono assenze. A Roma con Romulo verrebbe da
pensare, ma siccome la data è di quelle importanti, viene da
pensare soprattutto a come un partigiano della panchina, di quelli
Rossi davvero come Delio, abbia voluto onorare la celebrazione
dell'annuncio dei convocati alla manifestazione di Roma con così
tanta e sentita partecipazione, fedele e conseguente congruenza di
intenti. Ci aspetta una partita difficile da sempre, contro una
squadra che pratica un gioco per vie centrali che soffriamo
tremendamente, almeno fino al venticinque aprile, quelle vie che non
essendo propriamente via Margutta e via del Corso non dovranno dare
corso allo shopping degli attaccanti, tra i quali c'è un
Osvaldo che a Roma ha finalmente dimostrato di essere anche un
giocatore intelligente, perché vista l'amara esperienza di
Sinisa a Firenze in sala stampa, ha comprato gli occhiali di Arisa in
modo da essere sicuro che non glieli rubi nessuno. Ma parlavamo della
sensazione netta di poter finalmente sventolare le bandiere della
liberazione, le stesse che agitò anche il Gila una volta
liberato dal buio di Campo di Marte, una volta riaccesa la lampadina
su un contratto di cinque anni che a Firenze invece non avrebbe visto
neanche con il binocolo, città che gli aveva garantito solo
l'usufrutto della maglia fino alla fine della partita, e non come a
Genova che fanno le cose sul serio, dove uno può credere
finalmente in un progetto serio, ma talmente serio però che
non ti puoi dimenticare di pagare la rata del leasing per la
maglietta che passa subito quell'ufficiale giudiziario di Marco Rossi
a ritirartela. Se c'è un giocatore della Fiorentina dal PH
neutro, quello per me è proprio Montolivo, perché ho
sempre reputato la sua scelta legittima, come quella della società
di lasciare la decisione all'allenatore se utilizzarlo o meno, va da
se però, che vedere la fiorentina finalmente liberata dalla
sua presenza, e non tanto dalla cifra tecnica, ma da quello che ha
rappresentato il suo rifiuto verso la maglia, mi fa piacere, e oggi
speriamo di festeggiarlo con l'ennesimo risultato positivo in sua
assenza. Spero di rivedere una squadra pronta e cattiva nella pratica
del gioco di rimessa, e allora giochi chi giochi, ma non insieme a
chi ha manfrinato anche sui sentimenti dei tifosi, spero solo che
Montolivo non giochi più in modo da lasciargli addosso il
marchio professionalmente scomodo dell'accantonamento nel momento del
bisogno della sua squadra, tanto, luce, contratto, progetto serio e
maglia nuova l'ha già trovata, come Gilardino del resto, e poi
sarà la storia a dire se saranno più le volte che se la
mette o quelle che se la leva.