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giovedì 12 aprile 2012

Mementolivo


E alla fine non c’è stato il Mementolivo che tanti avrebbero voluto celebrare, perché Delio si è rattrappito un po’nella necessità di far ruotare i giocatori per meglio gestire le tre partite in una settimana,  e un po’ ha accusato la crisi tecnica della sua gestione, che va a braccetto con quella economica del paese, e quindi di fronte al fenomeno del caro estinto non se l’è sentita proprio di eseguire la cremazione in un mercoledì di pioggia. E Montolivo come spesso gli capita, per ringraziare della fiducia di essere considerato ancora un giocatore in vita, non smuove l’ago della bilancia, pioggia invece che dobbiamo ringraziare perché fa tanto bene all’invaso del Bilancino. La vittoria di Milano non ha prodotto quindi le ceneri da gettare nel mare di rabbia che monta come la maionese per l’insalata russa, specie dopo che in settimana Beherami  ci aveva fatto sapere di voler firmare in bianco quello che Firenze aveva riservato anche al suo nuovo re, e che “Riccardo cuore poco hardo” aveva trasformato invece in un rotolone Regina, e da qui l’utilizzo della passata e la constatazione che della maionese per l’insalata rimane solo il fatto che lui in mezzo al campo russa. La mancata vittoria non è certo dovuta all’impiego di Montolivo, direi invece soprattutto alla difficoltà di dover fare la partita, allo sperpero delle occasioni per la verità quasi tutte su palla inattiva, e a un Palermo non proprio malleabile. Il Lecce vince una partita più surreale di come l’avrebbe potuta dipingere Magritte, e allora voglio consolarmi con il fatto che anche il Genoa stecca complicandosi il campionato,  con Gilardino che gioca ancora per noi, così come Mutu e anche Frey, che potrebbero ancora darci una buona mano da qui alla fine, e che domenica potremo contare sul fatto di giocare fuori casa e contro una Roma che fa della discontinuità la sua caratteristica migliore, mentre il Genoa va a fare visita al Milan, e poi c’è anche il Bologna, il Cagliari e il Siena, anche loro in grande sofferenza, e poi insomma,  come dissi prima di Milano potremo vincere anche a Roma.  Ieri hanno giocato un po’ tutti al di sotto delle loro possibilità e quindi non solo Montolivo, ma sono convinto che a Roma ci possa essere davvero  la sua prima partita vista panchina, con la riproposizione della stessa squadra di Milano, indisponibili permettendo, quella formazione mancata ieri, e che oggi in molti utilizzano per affogarci la delusione, alimentata anche dalla paura per un Lecce che Cosmi ha defibrillato e al quale proprio Montolivo dovrebbe almeno stringere la mano, per avere quel qualche sussulto che gli permetterebbe di tirare le borracce dell’acqua ai suoi compagni in campo senza rifugiarsi nell’appoggio laterale a due metri e senza colpire Delio nelle gengive. La cosa più bella della partita, tacco di Amauri a parte, è stato il lancio di Lazzari a JoJo, e allora visto che c’è un miracolo che ci parla di uno che è stato fatto alzare e camminare, ci potrebbe essere anche quello di uno che invece è stato fatto sedere, e che chiameremo per comodità il miracolo della masticazione.