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domenica 22 aprile 2012

Vincere è norma edwigente


Una bene e una male significa che oggi sta a quella bene, poggio e buca fa pari come Poggi e buchi sarebbe invece un bel Cansino, e potrebbero essere proprio loro, la Daniela e la Tini, i fondo schiena propiziatori per mostrare forse definitivamente la schiena al fondo della classifica. A pensarci bene però oggi è parecchio dura, perché sembriamo davvero nel cosiddetto vicolo cieco, visto che per vedere una qualche vittoria insperata ci siamo giocati già parecchi jolly, e per riuscire a vedere qualcosa in un vicolo cieco ci vorrebbero dei begli occhiali spessi come culi di bicchiere o di Cassini appunto, o inserire nella forassite che ospita il nostro impianto di gioco, anche una bella Guida che ci porti alla Gloria di un'altra vittoria di prestigio. Già dato però, e mi sembra che la Poggi e la Cansino non siano sufficienti per ritirare su gli attributi di una squadra senza punte, testa e testosterone, l'unico e ultimo disperato tentativo che ci è rimasto, non è tanto quello di far scendere in campo Cerci, cioè anche quello, ma solo se coadiuvato dal bagno purificatore dalla sfiga della vera regina, anzi dalla doccia che ci permette così di ammirarla in tutto il suo splendore, quando ancora cioè Montezemolo pensava a lei e non a Italo. Si sa il mondo cambia, le mode pure e i gusti non se ne parla nemmeno, a me piace ricordarla così, sperando che Cerci faccia il Pierino e che a Montolivo gli si drizzi almeno il tiro e trovi finalmente la porta, smettendo una buona volta di stare lì sempre a guardare il gol dal buco della serratura. E' vero anche che con lei sarebbe più adatto un Semioli invece di un Cerci, perché con Pippo Franco c'è sempre stata una certa affinità in scena, però anche Alessio ha una buona dose di faccia a culo e chissà mai, ma sì, facciamoci pure questo bel film in tutti i sensi, doppi sensi compresi, e compresa anche la vittoria, che più è difficile e meglio sarà visto che la strada per la salvezza è ancora lunga proprio come la coscia di Giovannona, e allora è bene che la fantasia corra, vada pure lì, alla coscia e alla vittoria, e vista l'ora non si butterebbe via neanche Vittoria Mezzogiorno. Vogliamo una squadra senza tante seghe mentali, per quelle abbiamo già abbondantemente dato, perché i tre punti sarebbero davvero Vitali al netto da Alvaro sempre pronto a sbirciare da tutti i buchi possibili, e non vorremmo mai che poi risultasse un osservatore di Stramaccioni mandato a spiare gli schemi di Delio, e non più i fondoschemi da Dio come faceva una volta. Ma poi non c'è neanche tutto questo gran tempo di fare tanti scongiuri che è già comincia la partita, e infatti non so nemmeno perché scrivo, e così non vorrei aver bruciato l'Edwige, ma alla Fenech non abbiamo più niente da perdere e quindi è bene tentarle tutte, c'è un solo grande problema, perché se davvero la dovessimo vincere e qualcuno pensasse di riconoscere un qualche merito propiziatorio a questa deriva pecoreccia del blog, il problema sarebbe per il post successivo, perché bene o male ce le siamo giocate quasi tutte, forse c'è rimasta la Giorgi ma lì il problema sarebbe quel Bruno che potrebbe innescare la commedia degli equivoci, e a ricordare la sua esperienza sulla panchina Viola anche quella degli orrori, e poi quella Lory Del Santo che però sarebbe un richiamo troppo forte a Prandelli. Potremo fare un salto nel presente, abbandonare le nostalgie adolescenziali, e sostituire una coppia datata come quella Montezemolo-Fenech proponendo la freschezza di quella attualissima Montolivo-De Pin, così prima della partita con la Roma vi schiaffo una bella foto di Celeste sotto la doccia.