Una
bene e una male significa che oggi sta a quella bene, poggio e buca
fa pari come Poggi e buchi sarebbe invece un bel Cansino, e
potrebbero essere proprio loro, la Daniela e la Tini, i fondo schiena
propiziatori per mostrare forse definitivamente la schiena al fondo
della classifica. A pensarci bene però oggi è parecchio
dura, perché sembriamo davvero nel cosiddetto vicolo cieco,
visto che per vedere una qualche vittoria insperata ci siamo giocati
già parecchi jolly, e per riuscire a vedere qualcosa in un
vicolo cieco ci vorrebbero dei begli occhiali spessi come culi di
bicchiere o di Cassini appunto, o inserire nella forassite che ospita
il nostro impianto di gioco, anche una bella Guida che ci porti alla
Gloria di un'altra vittoria di prestigio. Già dato però,
e mi sembra che la Poggi e la Cansino non siano sufficienti per
ritirare su gli attributi di una squadra senza punte, testa e
testosterone, l'unico e ultimo disperato tentativo che ci è
rimasto, non è tanto quello di far scendere in campo Cerci,
cioè anche quello, ma solo se coadiuvato dal bagno
purificatore dalla sfiga della vera regina, anzi dalla doccia che ci
permette così di ammirarla in tutto il suo splendore, quando
ancora cioè Montezemolo pensava a lei e non a Italo. Si sa il
mondo cambia, le mode pure e i gusti non se ne parla nemmeno, a me
piace ricordarla così, sperando che Cerci faccia il Pierino e
che a Montolivo gli si drizzi almeno il tiro e trovi finalmente la
porta, smettendo una buona volta di stare lì sempre a guardare
il gol dal buco della serratura. E' vero anche che con lei sarebbe
più adatto un Semioli invece di un Cerci, perché con
Pippo Franco c'è sempre stata una certa affinità in
scena, però anche Alessio ha una buona dose di faccia a culo e
chissà mai, ma sì, facciamoci pure questo bel film in
tutti i sensi, doppi sensi compresi, e compresa anche la vittoria,
che più è difficile e meglio sarà visto che la
strada per la salvezza è ancora lunga proprio come la coscia
di Giovannona, e allora è bene che la fantasia corra, vada
pure lì, alla coscia e alla vittoria, e vista l'ora non si
butterebbe via neanche Vittoria Mezzogiorno. Vogliamo una squadra
senza tante seghe mentali, per quelle abbiamo già
abbondantemente dato, perché i tre punti sarebbero davvero
Vitali al netto da Alvaro sempre pronto a sbirciare da tutti i buchi
possibili, e non vorremmo mai che poi risultasse un osservatore di
Stramaccioni mandato a spiare gli schemi di Delio, e non più i
fondoschemi da Dio come faceva una volta. Ma poi non c'è
neanche tutto questo gran tempo di fare tanti scongiuri che è
già comincia la partita, e infatti non so nemmeno perché
scrivo, e così non vorrei aver bruciato l'Edwige, ma alla
Fenech non abbiamo più niente da perdere e quindi è
bene tentarle tutte, c'è un solo grande problema, perché
se davvero la dovessimo vincere e qualcuno pensasse di riconoscere un
qualche merito propiziatorio a questa deriva pecoreccia del blog, il
problema sarebbe per il post successivo, perché bene o male ce
le siamo giocate quasi tutte, forse c'è rimasta la Giorgi ma
lì il problema sarebbe quel Bruno che potrebbe innescare la
commedia degli equivoci, e a ricordare la sua esperienza sulla
panchina Viola anche quella degli orrori, e poi quella Lory Del Santo
che però sarebbe un richiamo troppo forte a Prandelli. Potremo
fare un salto nel presente, abbandonare le nostalgie adolescenziali,
e sostituire una coppia datata come quella Montezemolo-Fenech
proponendo la freschezza di quella attualissima Montolivo-De Pin,
così prima della partita con la Roma vi schiaffo una bella
foto di Celeste sotto la doccia.