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sabato 7 aprile 2012

La vittoria dell'olio Cuore

Tra equivoci, malintesi e stranezze oggi dovrebbe essere proprio la volta buona che si vince anche a Milano, perché Della Valle parla di avvoltoi, e subito c'è qualcuno che innesca la polemica sul nostro prossimo centravanti pensando che il presidente avesse annunciato l'acquisto dell'ex cesenate Agostini, che poi a dirla tutta era un condor, parole quelle del presidente che se è vero come sembra che hanno rasserenato l'ambiente è anche vero che oggi piove a dirotto dopo sei anni. Vado in edicola a comprare la Pulce e mi danno il cartonato in scala uno a uno di Messi, siamo Messi bene penso, perché al limite potrebbe anche andarmi bene l'uno a uno a Milano, ma andar via con Messi sotto braccio mi costringerebbe a chiedergli se è vero quello che dicono Mou e Galliani sul Barca che è favorito dagli arbitri, con il rischio concreto che alla fine dribbli anche quella domanda. Però rimango ottimista perché l'edicola è un universo parallelo fatto di amenità, “costruisci la leggendaria corazzata Yamato”, novanta uscite per avere l'orgoglio della Marina Imperiale Nipponica, quando il mio orgoglio si era invece fermato a un più semplice Nakata, “Costruisci il tuo personal robot I-Droid 01” una sorta di De Silvestri che in più però stoppa anche il pallone, la “Battaglia di Austerlitz”, una moltitudine di fanti russi, granatieri, dragoni e mamelucchi francesi alti 3 centimetri, mammalucchi che indossano tutti la maglia Viola, e poi ho vissuto l'esperienza surreale di vedere uno che va in edicola a chiedere una bella conchiglia incellofanata, era Cerci che riempiva i tempi morti della squalifica iniziando una  nuova collezione, pensavo io, e invece era andato più semplicemente a comprare i conchiglioni che la fidanzata voleva condirgli con il ragù. Allora ho rotto gli indugi e ho comprato “Costruisci una ripartenza in tre passaggi per espugnare Milano”, in regalo con il primo numero oltre alla espugna, mi hanno dato anche lo shampoo in caso di una doccia fredda. Non è che sia andata diversamente nemmeno alla Conad, e per questo il mio ottimismo è cresciuto fino ad assumere le boteriane forme di Galeazzi, quando ho visto esposti sullo scaffale i primi pomodori Pechino, intorno ai quali naturalmente già volteggiavano un gruppetto di polemici dell'ultim'ora che sostenevano essere il luogo dove i Della Valle producono le scarpe, poi al reparto delle spezie ho trovato il papa nero con il macinino invece che con la tiara, e solo per questa settimana anche con la foto autografata di Papa Waigo da ritirare alla cassa. Più in là, belli minacciosi anche dopo l'incontro avvenuto con la società, i rigatoni balilla stavano inscenando comunque una violenta contestazione, tanto da voler rincorrere i giocatori sul viale dei Mille, fino a quando un Burinello di Montalcino che passava di lì non gli ha ricordato che i giocatori oggi erano a Milano. Lo stesso che girato l'angolo ho visto molestare una Nubile di Montepulciano, eccitato com'era dai polli Amatori che effettivamente erano in posizioni inequivocabili e provocatorie. Penso davvero che se è così oggi possiamo anche vincere, e non ce ne può fregare una beata Meazza se sulla carta non c'è partita, perché tanto la carta non la usa più nessuno e noi i pronostici li usiamo appunto come carta igienica, l'unica che ancora non è stata sostituita dall'elettronica, l'importante sarà fare attenzione a mandare al campionato una bella mail della nostra vittoria, e non una raccomandata con la carta dei pronostici usata come carta igienica, perché puzzerebbe troppo e ci sono già abbastanza inchieste aperte sul calcioscommesse per rischiare.