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mercoledì 18 aprile 2012

Con il lusso anche l’osso dell’asso non si lussa più


Possiamo finalmente dire che le indiscrezioni sul futuro riassetto societario sono in linea con l’immagine, le ambizioni e il target di alto profilo al quale si rivolge da sempre la famiglia Della Valle, una volta eliminata la deriva salentina, molto buona nel complesso dei risultati ottenuti, ma inadeguata invece come phisique du role a rappresentare il mondo del lusso e dell’eccellenza. Pantaleo Corvino che per quella sua sagoma importante oggi è fortemente tentato dalla proposta proveniente da Parma, società che ha in cantiere il progetto ambizioso di incrociare l’esperienza della sua razza di DS per farlo accoppiare con quella del presidente Ghilardi, e così dare vita a quello che gli emiliani, consci dell’importanza dell’esperimento, cercano di mimetizzare in qualcosa che a tutti gli effetti appare come “un vero nuovo progetto”, ma che nella realtà è invece “un progetto per un nuovo verro”. Se dovesse rifiutare questa opportunità per mantenere pura la razza salentina, Pantaleo pare allora essere pronto a rappresentare Giovanni Rana prestando la sua immagine per una nuova e rivoluzionaria idea imprenditoriale, che vedrebbe per la prima volta un’azienda alimentare fare guerra aperta a tutte le forme di dieta e di discriminazione nei confronti delle persone di un certo peso nei quadri dirigenziali, come appunto i  presidenti e i DS, un idea probabilmente vincente che il marketing aziendale vuole fortemente lanciare attraverso il faccione rubicondo di Pantaleo, con il suo inconfondibile slang, in un jingle molto forte per non dire volutamente scioccante, che recita “un calcio burocrato alla linea” con l’immagine fumante di quello che sarà il prodotto di punta, i ravioli ripieni di plusvalenze di cinghiale con il sugo della ricetta segreta del patronno. E dopo questa doverosa divagazione sul futuro di un ex importante come Corvino, bisogna registrare con grande soddisfazione, come dicevo, la ricerca accurata nell’individuare delle vere eccellenze per la sua sostituzione, e già filtrano notizie importanti sul fatto che saranno due le figure, quella del Ds del Chievo e quella dell’ ex viola e interista come Direttore Generale. Eleganza ed esperienza questa volta veramente in linea con l’immagine che i marchigiani hanno da sempre voluto dare alle loro aziende, con l’obiettivo di raggiungere una clientela ricercata, come la scelta delle loro materie prime e la raffinata lavorazione dei loro manufatti. Target questo che mal si sposa con quello del tifo, più popolare e volgare, più votato al discount che alla boutique, e proprio per questo motivo avevano scelto originariamente Corvino, per tranquillizzare il tifoso con un immagine più rassicurante possibile come quella popolana di un ex maresciallo, un esempio di ruvidità di relazione e grossa voracità a colazione, tutti aspetti questi che la proprietà aveva identificato come requisiti necessari per cercare le giuste affinità  e consolidare così il più possibile i rapporti tra dirigenza e tifoseria. Oggi la famiglia marchigiana si è accorta che la scelta pret à porter non è piaciuta alla tifoseria, dopo che è stata più volte contestata da quello stesso ambiente che chiede a gran voce di rifondare, e allora ecco la svolta che riporta finalmente il lusso anche nell’unica azienda dove non era ancora strategicamente entrato, e così le maglie estive saranno quelle dei braccialetti di oro Viola di Cartier, mentre con quelle invernali, la squadra nella figura del suo capitano, invece del gagliardetto regalerà una settimana bianca e Viola a Chamonix al primo avversario saltato in slalom, e poi per non piangere più sul latto versato, e tanto meno sulle decisioni arbitrali, le scarpe saranno di coccodrillo, non più lacrime quindi, ma cucitura a mano con l’accordo in Lega che per questo tipo di manualità non dovrà scattare l’ammonizione. I tifosi invece prima di accedere agli spalti dovranno passare sotto una apposita doccia come quando si entra in piscina, e subito dopo verranno vaporizzati con la mitica essenza della casa, diventata ormai un must, quel “Au de Casette d’Ete-rnità” dalla fragranza di ciauscolo e vincisgrassi, con note aromatiche di vino cotto e sentori di olive ascolane, tutto questo finalmente in linea con le ambizioni e lo stile che riconosciamo alla famiglia Della Valle, perché mai come questa volta attenta anche al minimo particolare pur di riportare in alto la Fiorentina, tanto che la scelta di Sartori insieme a quella di Oriali è da considerarsi assolutamente una delle migliori scelte SartOriali possibili.

15 commenti:

  1. Tu sogni Pollock ma dalle notizie fresche ed inaspettate  di giornata pare che questo kit che avevamo in casa, tutto stile ed eleganza, abbia firmato per il Milan e per Mediaset, dove si affineranno ulteriormente, manuale e forse non solo, del berlusca in mano.

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  2. Chiari sei un segno di vita menomale,stavo cominciando a disperare pensando che foste andati tutti su qualche blog milanista a ricevere quel giocatore alla frutta che altro non è che l'uomo del Monteolivo

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  3. Penso si tratti di una forma di depressione diffusa,Pollock, dovuta giustificatamente allo shock causato da una tragedia  vera,  ma anche dalla paura per paventate tragedie finte . Queste ultime oltre a non essere tragedie sono anche ancora evitabili, basta che ognuno faccia in pieno il suo mestiere.  E se il mestiere, dove la motivazione è decisiva, dell’indegno è, non solo da oggi, proiettato altrove, motivazione inclusa, che qualcuno ne prenda finalmente atto, o mettendolo alla frusta ( esistono suoi video recenti in maglia azzurra da fargli vedere come parametro di riferimento) o mettendolo fuori, prima che sia troppo tardi.

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  4. Sull'ex capitano mi sono autoimposto il silenzio e lo rispetterò fino in fondo.
    C'è sicuramente,dopo la giusta pausa di riflessione,molta tensione che ci sta
    attanagliando per le 5 gare ogni tre giorni da giocare.
    Perchè quello che forse non era chiaro dopo il pareggio con il Palermo comincia ad esserlo adesso,così che anche la mia incazzatura di quel lunedì dopo,che parve a molti esagerata,tabelle alla mano,così esagerata non era.
    A forza di sprecare match point ci siamo ritrovati con l'esigenza di vincere in tutte le maniere con l'Inter,non chiedetemi come perchè non lo so.
    So solo che tutta questa incertezza ci impedisce di chiudere questa pratica per poi prepararsi nella maniera giusta per il futuro.
    Per questo vincere domenica sarebbe vitale,non Pino però...

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  5. Tocca non ti preoccupare, studierò qualche rito propizatorio tipo Giovannona coscia invece che lunga, lungo la fascia da dove partirà il cross per l'incornata vincente di un cornuto del quale ti ostini a non voler parlare. Comunque quel Pino finale tradisce il prfoumo silvestre tipico della vittoria, anche se nell'Inter Silvestre non ci gioca più.

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  6. Qui servirebbe uno Sciamano,in inglese Witchdoctor,sentiamo se Lele60 ne trova uno in Sudafrica che faccia la caso nostro...

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  7. Il problema dello sciamano è che se è volontario ti fischiano rigore contro 

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  8. Lele for you...

    Ciao Pollock.rispondo al Tocca ,che scherzosamente invocava l'intervento dello sciamano,dicendogli che la pratica "fetiche",e' presa talmente sul serio,che influenza scelte anche politiche e professionali,figuriamoci sportive,dove e'all'ordine del giorno.
    Ovvio che per noi occidentali questo pare un'assurdita',ma in Africa non e' affatto cosi'.Ho conosciuto un Presidente(ancora in carica)che non si metteva mai contro il volere della seconda moglie,perche' questa praticava riti in continuazione,e lui,uomo potente,ne era terrorizzato a tal punto che venivano influenzate strategie addirittura di governo.Per restare in ambito calcistico,ho varie esperienze dirette che potrei citare:inseieme al mio socio di allora,eravamo proprietari di un club,in quel momento in testa alla classifica,e allo scontro ditretto con la seconda ,l'allenatore chiese l'intervento di un feticheur.
    Questi promise la nostra vittoria allo scadere del tempo,se avesse omaggiato gli spiriti,con la vita di un gallo,da decapitare all'intervallo sul terreno di gioco.Ando'che il primo tempo fini sull 1 a 1 e il coach opero' il sacrificio previsto,tra le nostre risate,perche'il gallo,senza testa,prese a correre al'impazzata per tutto il campo e solo dopo un paio di minuti,stramazzo'al suolo.La mente pragmatica,non puo' credere ne' farsi influenzare da queste utilizzatissime forme di vodoo,quindi nemmeno io lo faccio,fatto sta che pero'si vinse 2 a 1 all'85°...poi ognuno la pensi come vuole.Domando al Tocca,sarebbe in caso di informare Delio?altro che 442/352/rombo,Cerci o Ljiaic...un galletto all'altare,ops,in campo,e via...! 

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  9. Conosco bene l'Africa,Lele,è per questo che ho richiesto il tuo aiuto,visto che sei in loco..
    a onor del vero la parte di Africa che conosco io non è così influenzata dagli sciamani,per
    lo più vi ricorrono per bischerate e se la ridono molto quando vedono in tv quelle famigerate telenovelas nigeriane che invece ne fanno un ingrediente imprescindibile insieme a fihe e jeepponi,ma probabilmente le avrai notate anche tu sul satellite africano.
    Io comunque a Delio glielo dico,i galletti mugellani ce li mette Jordan e siamo a cavallo...

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  10. Più che sciamano ci vorrebbe tanto sciaculo!

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  11. Belle notizie, da «Repubblica» e da «Stadio»: il primo riporta l'ipotesi dell'arrivo della coppia Mazzarri-Bigon, il secondo prevede tribuna per il gozzuto e per Gambero. Delio è silurato e lo sapevamo ma la notizia di Mazzarri è confortante, se non riuscissimo a giungere a Spalletti. Tecnico concretissimo e duttile, gran motivatore, che lascia discorso sul metodo, critica del giudizio e fenomenologia dello spirito ai colleghi sfigati, ha ottenuto risultati insperabili e insperati con una squadra, come quella del Napoli, con una difesa di cessi e un centrocampo di lucidi e razionali faticatori eppur sempre faticatori, sfruttando al meglio le risorse dei Magici Tre. E' l'optimum, peraltro, per contrare una tifoseria ampiamente popolata di solenni teste di cazzo, di villani stronzi e cicaloni, è uno che ribatte colpo su colpo e che manderebbe affanculo con la grancassa i litanianti di prandelli-prandelli-prandelli-dismissione-pontellizzazione-gnavatenèmMutugGiladDain'efFrey e cagatone consimili, espulse senza nemmen bisogno di Guttalax. Circa l'esclusione del Melenso e del Legnoso, vale ovviamente il detto di Alberto Manzi: certo che arrivarci in fine di campionato dà ben l'idea del perché Delio non poteva esser confermato per l'anno prossimo.

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  12. Il Colonnello chiama in causa Alberto Manzi, ex sindaco del mio Paese, e allora mi sento chiamato in causa anche io e dico la mia. Mazzarri? Simpatico come l'orchite ma molto molto efficace e son sicuro che se venisse a Firenze migliorerebbe anche dal punto di vista della simpatia. Io dico si.

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  13. Coraggio, colonnello, coragggio, solo sei partite e poi lo non vedrai più il "melenso", anche se c'è il caso, molto probabile, che ti tocchi a ciucciare qualcosa di peggio. Comunque nonostante ciò che dice Stadio, scommetto che per sei partite ancora lo dovrai sopportare. Quanto a Mazzarri lo prenderei anch'io, ma il problema non credo sia, nè che sia mai stato, l'allenatore.

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  14. Sull'allenatore concordo con Jordan però se DR non venisse confermato io sarei contento, non apprezzo molto questo tipo di allenatori!!!

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