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venerdì 10 ottobre 2014

Street Poetry

Oggi voglio ripercorrere al contrario quel brutto sentiero inerpicato sulla discriminazione territoriale che ci aveva portati a guardare Corvino dall’alto della nostra intolleranza, parole che suonano ancora più stonate all’indomani dell’ultimo Babacar. Le ripeto tornando indietro giù verso la piana, “Firenze non è Lecce”, “Firenze non è Lecce”, “Firenze non è Lecce”. Sono ingiuste. Come se qualcuno a noi ci avesse detto che “Il Salento non è via dell’Ariento” solo perché dalle parti di via Santantonino non ci sono muri che parlano meglio di Cassano, che parlano in versi la lingua di Dante e Gianni Rodari, di Fernando Pessoa e Pablo Neruda, di Goethe e Walt Whitman. Come invece accade a San Michele Salentino, uno dei più piccoli comuni del Brindisino, dove la gente stappa bottiglie per dovere di cronaca, e dove l’iniziativa di un’associazione del luogo ha ridipinto di poesia le mura di palazzi e ville in ogni angolo della città. Complici gli operai messi a disposizione dall’amministrazione comunale, che al pari di quelli di Quadrifoglio costretti a intervenire con gli idranti pe mandare via la gente dal sagrato della movida, hanno preceduto i writers, dando una mano di bianco alle pareti, endecasillabi sciolti e rime baciate accompagnano la quotidianità delle gente che lì ci vive. L’effetto finale è stupefacente, tanto quanto il lavoro a monte dell’attacco poetico che sembra abbia contagiato tutto il paese, come racconta una delle promotrici dell’iniziativa sulla sua pagina FB: “C’è la finestra che ci aspetta. C’è la gente che passa, che si ferma e chiede. Ci sono i romeni che ci danno la scopa per tirare le linee. Domenico che ci dà la scala. Maurizio che ci dà un blocco notes. Alessandro che fa il caffè. Rocco che farà il guelfo bianco. Ci sono le rondini che volano basse sulle nostre teste. C’è l’allegria. Arriva la mia amica fresca di chemio. Raffaella parla con tutti e rimedia con ironia ai nostri guasti. Grazie a tutti. Abbiamo onorato la nostra “semenza”. Il temporale può attendere. C’è il paese e questa è poesia”. Street poetry dunque, anche a Sud, come è già accaduto a Roma e Milano, a Porto Marghera e Castelluccio di Norcia, una storia che ha origine non meno di duemila anni fa, rinverdita da Acción Poética, movimento internazionale di street poetry nato nel 1996 dall'intuizione del messicano Armando Alanís Pulido, che diceva: “Che la gente non legga poesia non significa che non ne abbia bisogno”. Firenze risponde con le sue bottiglie piene di urina lanciate dagli abitanti di piazza Santo Spirito per liberare il territorio dagli invasori rumorosi. Una guerriglia urbana che vede protagonisti i fiorentini intenti a preparare scrupolosamente le munizioni scrivendo il loro disagio in versi proprio sulle etichette di quelle bottiglie. Poesia biologica del degrado.



89 commenti:

  1. Complimenti Boss. Molto bello. Buon inizio di giornata

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  2. Mi associo ai complimenti di Belva e faccio i complimenti ai cittadini di San Michele. Mi chiedo solo dove sia successo qui a Roma. provero' a documentarmi.

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  3. Breve intervista a Alejandro Jodorowsky:


    Credo che come si viveva la poesia nel Cile degli anni ’50 non la si viveva da nessun’altra parte.

    E com’era?

    La poesia impregnava ogni cosa: l’educazione, la politica, la vita culturale… La gente stessa era impregnata di poesia.
    Ho avuto la fortuna di essere coetaneo del celebre poeta cileno Enrique Lihn, ormai scomparso. Un giorno [...] ci siamo imbattuti in una frase illuminante di Marinetti: “la poesia è azione”.

    In che consistevano questi atti poetici?

    Per esempio un giorno Lihn e io abbiamo deciso che dovevamo camminare sempre in linea retta, senza mai deviare. Mi spiego: se durante una passeggiata ci imbattevamo in un albero, invece di girargli attorno ci arrampicavamo in cima e, una volta raggiuntala, continuavamo la conversazione.
    [...]

    Chissà quanti problemi avete avuto…

    No, perché? Dimentichi che il Cile era un paese poetico. Ricordo di aver suonato a una porta e di aver spiegato alla signora che ci era venuta ad aprire che eravamo poeti in azione e dovevamo attraversare la sua casa in linea retta. Lei ha capito perfettamente e ci ha fatto uscire dal retro.
    Attraversare l’intera città in linea retta è stata per noi una grande esperienza, perché siamo riusciti a superare ogni ostacolo.

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  4. http://planosinfin.com/la-esencia-del-acto-poetico/



    Ovvia, ripasso oggi

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  5. Ieri sera a pisa c'era l'internet festival e ovviamente anche il contro-internet festival nella chiesa sconsacrata di san bernardo. poi sono andato al cinema-teatro lumiere e c'era un gruppo che suonava veramente forte, la cantante bruna aveva una voce bellissima: ce l'avete in mente quelle voci afro-americane potenti, graffianti, ma che poi ti spiazzano con un cambio repentino di passo e diventano dolcissime?

    note sparse: non scrivo da anni su fiorentina.it e quasi non leggo nemmeno più i commenti che ci sono, mi limito agli articoli. difatti, non so nemmeno cosa ci scriviate voi, proprio il mouse mi si blocca quando scorro verso il basso e compare la scritta "commenti". con lud non c'ho mai parlato e non ne sento nemmeno la necessità, e sto benissimo così. stiamo benissimo così, entrambi; consiglio di fare come me anche a chi si sente provocato dai suoi pezzi.

    Ho letto su violanews che la fiorentina sarebbe interessata ad Halilovic: stiamo scherzando? il barca l'ha pagato or ora 10 mln (poco), per cui al massimo sarebbe un prestito, per cui non so quanto ci possa servire un '96 per 6 mesi. certo, se si riuscisse a prendere un talento di quel calibro a titolo definitivo..
    a proposito di giovani talenti, mi piacerebbe comciare a vedere un po' i serbi della nostra primavera, soprattutto Dabro. Gondo è da mandare in lega pro, non ci fa un cazzo lì. Bangu, anche se è un '97, può cominciare ad affacciarsi secondo me, e già il prossimo anno lo presterei in giro.

    spero anch'io che Foco non sia coinvolto in quei licenziamenti e gli mando un abbraccio; torna presto anche qui fra noi con i tuoi scritti corsari.

    stanno rientrando tutti: marin, gomez, richards.

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  6. Quattordicesimi in Europa vuol dire tanto. Oculatezza. Non a caso nella Roma papalina gli esattori dei tributi erano marchigiani.
    Affidabili

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  7. mah, la notizia è lo stiamo seguendo, e direi che sarebbe una notizia il contrario. Anche a me pare strano che lo cedano al momento, dopo aver pagato quei soldi per il cartellino e dopo avergli dato anche un ingaggio da top player. Se lo danno, lo danno in prestito, e di un 18enne trequartista in prestito per 6 mesi obiettivamente ci facciamo poco. Altra cosa sarebbe se ce lo dessero l'anno prossimo, magari in caso di fallimento di Marin...

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  8. Espressione di un dubbio lessicale scritto su un muro di Sanfrediano, vicino alla chiesa del Carmine, per essere precisi. Maledetti Toscani. Non é street poetry ma ci interpella lo stesso.

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  9. Se li sognano in Borgognissanti questi muri scrostati come un decollage di Mimmo Rotella.

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  10. bella l'intervista a Jodorowsky, che implicitamente definisce l'atto poetico come costrizione: è imponendosi di camminare in linea retta, ad esempio, che si crea l'occasione per scelte creative poetiche (arrampicarsi sull'albero). È il limite che definisce la libertà, dicevano i pitagorici, ed è la costrizione all'interno di limiti che impone scelte creative libere per aggirarli. Non per niente Jodorowsky è un grande appassionato di tarocchi (la Valtolina se li fece leggere da lui, anni fa, alla stazione di Parigi), così come lo era Calvino, altro teorico della costrizione e del limite come presupposto della libertà creativa, che sul gioco combinatorio delle carte, e sulle costrizioni all'intreccio dei racconti che producevano, costruì l'intero "castello dei destini incrociati".
    Forse questo ci può aiutare a capire qualcosa del dibattito di ieri, quello sul ruolo di un allenatore, di cui Stefano negava addirittura l'esistenza, definendolo solo come una sequenza di scelte tattiche contingenti. In fondo l'allenatore mette in campo tarocchi che qualcun altro ha pescato dal mazzo, ma è proprio questa limitatezza delle opzioni a renderlo importante, è proprio dal vedere come gioca le carte che ha che si capisce se c'è una creatività poetica, risultante da quella costrizione.
    Montella in questo senso mi dava l'impressione, in passato, di essere come Calvino prima della guerra: tanto talento, ma molto scolastico, senza la materia viva a cui applicarlo. Così come l'esperienza partigiana diede a Italo una sostanza dura, sanguigna e storica da trattare, così come la Fiorentina ha offerto a Vincenzo il primo vero test. Chissà che questa stagione non sia "Il sentiero dei nidi di ragno", cioè il capolavoro conseguente all'applicazione di quel talento su quella sostanza.
    Io ci credo. Ammiro Montella non solo per il suo gioco, spesso accusato di essere freddo e cerebrale (altra accusa comune con Calvino), ma per l'ironia napoletana che nasconde dietro a quell'area austera da wannabe Guardiola. Già lo dissi: fu l'anno scorso, quando, a chi gli chiedeva conto della prima ora vergognosa contro la Juve, rispose "avevamo la testa al Panduuri", che mi conquistò. Non a vita, non in bianco, ma mi conquistò, perché intravidi una cazzimma beffarda e arrembante dietro a quel talento cerebrale, e senza quella, a Firenze, non vai da nessuna parte. Non facciamone un profeta, su quel fronte abbiamo già dato. Al massimo verrebbe da dire un poeta, ma di quelli, qui, ce n'è uno solo, ed è ovviamente il nostro amabile padrone di casa...

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  11. Devo dire che oggi scrivete un commento più bello dell'altro.

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  12. Street poetry al quartiere Tuscolano, qualche anno fa:
    "Noi al Circo Massimo, voi al massimo al circo"
    Non ho potuto fotografarla ahime'

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  13. Foco sta per tornare, noto però che manca anche il Sopra.

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  14. Vorrei ringraziare Corto, che oltre che un tifoso Viola, si è dimostrato una gran persona. Ringrazio anche Anto e Ljuka, che mi sono accorto che hanno chiesto di me. Anche voi rientrate nella categoria di Corto eheheheh
    Pollock ormai lo considero un amico, e fra amici i ringraziamenti sono impliciti.
    La situazione è precipitata, sono partite 573 lettere di licenziamento e ci è stato tagliato lo stipendio, mandando nel cesso 25 anni di contrattazioni. Per un paio di mesi non sapremo a chi toccherà, anche se le regole per i licenziamenti collettivi mi mettono in pole, visto che non ho famiglia, sono relativamente giovane e sono un manutentore, cioè facente parte di una categoria che viene ritenuta improduttiva.

    Sono stato lontano dal blog per questo e per un altro paio di motivi che mi hanno smerdato questi cinque, sei giorni. È morto il mio professore di scrittura, Lorenzo Bartoli, scrittore , sceneggiatore e fumettista, che domenica ci ha lasciato a soli 48 anni. Avevo cominciato il suo corso con entusiasmo, per dimenticare certe rogne e liberarmi il cervello, ma purtroppo è finita così.
    Inoltre, ho perso un altro amico, giovane anche lui, col fegato devastato da una vita troppo rock 'n roll.
    Insomma, un bello zainetto di merda tutto insieme.

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  15. Non mi ero accorto Pende. Grazie anche a te.

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  16. bello! a me piacciono anche i botta e risposta sui muri dei cessi, tipo: " chiamatemi al 3393345213...ce l'ho lungo"- replicato da :" Tutte balle"

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  17. Se Pompei continua a crollare, se i musei saranno ancora chiusi, se a Venezia ci sarà acqua alta, per far vedere qualcosa di inquietante ai turisti giapponesi bisognerà portarli veramente a Borgognissanti....

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  18. Ma porcatroia, che periodo...Forza Foco.

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  19. Eppure era facile, POLLOCK: Ognisanto o Tuttisanti, no. No...l'hanno dovuto chiamare Ognissanti.

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  20. Mi dispiace, tieni duro moralmente. Ho appena visto l'ottimo film " I compagni" di Monicelli, dove descrive la situazione nelle fabbriche alla fine dell'800/primi del '900, insomma nella preistoria, ed é triste constatare che siamo sempre li', piu' o meno.

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  21. mi dispiace davvero FOCO, la situazione nelle fabbriche è sempre più drammatica, anche in aree un tempo considerate sicure, come il famoso Nordest... Vi risparmio la tirata politica, perché non è il caso, ma leggere queste cose fa davvero rabbia. Alla faccia degli investimenti che dovevano arrivare, una volta applicata l'austerità.
    Stai su, alla fine ci si reinventa sempre, anche se nuotare nella merda fa sempre più schifo.

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  22. Io invece ho appena visto "Intrepido", il film di Gianni Amelio con Albanese.

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  23. Temo che stiamo molto peggio. Oggi il lavoratore dipendente del settore privato, e' considerato alla stregua di un fiammifero. Lo accendono e lo spengono quando gli pare.
    Ma con forme piu' ipocrite.
    Usano espressioni roboanti come "ammortizzatori sociali" o "messa in mobilita" o "obbligo di repechage".
    Della dignita' infranta di un essere umano, non gliene frega niente. Questo e' il dato agghiacciante che certifica il regresso

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  24. Il piano mi sembra che non sia più tanto segreto: si cerca di creare una nazione che vada verso la cinesizzazione del salario e delle condizioni di lavoro. Ho un mio caro amico che ha smesso di fare il suo lavoro da professionista perché nessuno pagava. Adesso lavora ad un "Acqua e Sapone" per 5 euro e 40 lordi all'ora e tredici ore al giorno. È in corso un processo che mira a trasformarci in mano d'opera a buon mercato, con la scusa degli investitori stranieri, verso i quali dobbiamo ritrovare appeal. Se nessuno gli si metterà di traverso, diventeremo la prossima Serbia o la prossima Polonia. È un reset che ci vede come effetti collaterali, due generazioni da sacrificare per riposizionare una nazione ai margini della grande economia.

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  25. Mi spiace per il momento che sta passando Foco. Certo è proprio vero che le brutte notizie non arrivano mai da sole. Anche se ti conosco solo virtualmente spero sinceramente che tu possa risollevarti da questo triste periodo nel migliore dei modi. Coraggio...

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  26. Ritengo questo post molto interessante,capace di sensibilizzare attraverso la poesia,l'animo di chi scrive in questo blog.Un muro bianco su cui scrivere qualcosa street art style che richiami l'unione.Poetare è oltraggiare il tempo,è ascendere alle origini.Poesia è tendere l'udito al canto dell'essere,il linguaggio più vero per spingere la parola ai limiti dell'indicibile;ma è anche un modo per distoglierci dalla quotidianità,proiettandoci in altre prospettive più lievi.Questo è un paese dove aziende,fabbriche,imprese stanno chiudendo i battenti,di pari passo e se ne parla meno,librerie,teatri,centri culturali,musicali.Una disastrosa recessione che tende a spegnere la cultura in tutte le sue forme,la dignità di chi si batte per un lavoro,la forza di chi resiste nel mantenere attività,ed accende sempre più luci verso banche,parlamenti e"stelline"su bandiere Europee.Servirebbe davvero un forte cambiamento di marcia,ma l'attesa si fà struggente ed è forse in quell'attimo di libertà culturale(poesia,lettura,musica etc) che allietiamo le nostre esistenze,oltre agli affetti,ovviamente.Un pensiero solidale per Foco,per quello che può contare.Sono a conoscenza della situazione AST,ho un amico che vi lavora ed anche lui come te,si trova in bilico e con prole a cui pensare.Da anni si discute,ma non si riesce a scrivere il finale auspicato da migliaia di famiglie e da una città che ha dato lustro all'attività,fin oltre i confini.Leggo molto in proposito,vivendo attualmente in Umbria,questa situazione ha molto sensibilizzato coscienze collettive in tutto il territorio,"colonizzato"da multinazionali facilitate da politiche economiche favorevoli,ma lasciam perdere...almeno si respira una moralità comune,per quanto possa aiutare.

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  27. Stasera mi riguardo un film di Ken Loach.

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  28. è sempre il giorno giusto per un film di Ken Loach.

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  29. FOCO, qualsiasi parola o frase non allevierebbe il dolore o il timore che pervade chi é nella tua/vostra situazione.
    Stamane in ufficio sono arrivate due impiegate di una società che ha l'ufficio fronte il mio; erano venute a chiedere se, visti curriculum-militanza-anzianità-meriti-competenze-titoli potevano essere nella lista delle 38 da congedare.
    Cosa rispondere? Ero tra l'imbarazzo, il timore (di dire stronzate), e il "renudismo....Hanno più titoli di me, parlano più lingue straniere di me, hanno un ardore invidiabile...ma anche una visione fanciullesca-troppo- del mondo del lavoro.
    Cosa dire? Sconosciute che chiedono un parere ad uno sconosciuto, professionalità diverse in un marasma di paure, speranze....
    Una società, un'azienda che attua o da il "la" a determinate azioni lo ha già deciso minimo (minimo!) 9 mesi prima. Si perché su quello che programma (e che presenta a banche, brokers, partnership, creditori, istituzioni eventuali) baserà il suo nuovo anno, le sue nuove scelte, il futuro....Loro.
    Ciò che annunciano è già fatto, su carta.
    Spiace, é da magone.
    Tu accetti un consiglio franco? Muoviti, cerca, proponiti.
    Mussolini ha inventato il TFR (sorpresi??!?) perché c'era il lavoro e il riposo dopo una vita di lavoro, qualcuno sta distruggendo il presente (lavoro? Dov'é?), il passato (avremo ciò che abbiamo dato?), il futuro (con redditi della gente da 9.600 euro l'anno!).
    Il 7 giugno i Giovani Industriali italiani si sono riuniti a S.Margherita Ligure per trovare, ideare nuovi modi per avere fondi dallo stato.
    Lo stesso giorno ho annunciato, a Padova, a 450 astanti di aver creato 34 posti di lavoro nel mio settore (non miei dipendenti, ma nel volano creato) in 8 mesi. Senza fondi, solo idee e attuazione e desiderio di fare.
    Il giorno dopo a caratteri cubitali su un quotidiano veneto "La follia di due imprenditori nel 2014". Si, la follia. In Italia mettere su un'azienduola, creare lavoro, investire ti vale un titolo di giornale connotato da...Follia.
    Si é ribaltato il mondo, oggi la normalità sul lavoro é diventata eccezionalità, oggi chi licenzia é uno "che ha testa e da fare i suoi conti", chi assume "é un folle".
    Credo che l'Italia non abbia perso la sovranità, no. L'Italia ha perso solo la voglia di fare. Chi può deve fare!

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  30. esattamente. È un processo che dura da tempo, sperimentato negli ultimi 20 anni su alcune categorie particolari (in particolare i giovani in cerca di lavoro e gli immigrati), a cui sono state applicate regole da terzo mondo nell'indifferenza della grande maggioranza della popolazione, con il risultato di creare però ora un effetto di livellamento generale verso il basso, lo stesso che avviene a livello globale tra noi e i paesi che citi.
    Deregulation per lasciare il mercato libero di trovare nuovi equilibri, ovviamente sempre più in basso.

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  31. post crudo quanto reale...

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  32. Ringrazio tutti, veramente, ma non vorrei spostare il discorso dal bellissimo post di Pollock e dalle , altrettanto belle, diramazioni che ne sono seguite. Volevo solo spiegare le ragioni del mio breve latitare.
    Questo blog è un posto salvifico per certi versi. Permette di ricaricare di leggerezza l'umore e anche un po' la giornata.
    Ho passato tanti anni fatti di spallate prese quando meno te le aspetti, ho barcollato, sono caduto e poi mi sono ricordato quello che sono.
    Cioè uno che spacca i culi ( ahahahahahahah).
    Vi ringrazio ancora e vi svelo una cosa che servirà ad accorciare un po' i limiti della conoscenza virtuale: io mi chiamo Andrea.

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  33. FOCO non so cosa dirti,sarei banale....solo un enorme IN BOCCA AL LUPO!

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  34. Amico mio, la vita è dura e non c'è niente da fare. Ma si può viverla in molti modi e si può renderla piacevole o almeno sopportabile, anche quando tutto sembra congiurare contro. Basta sopportarla con leggerezza, ricorrendo a quel poco/tanto di incoscienza che ciascuno di noi porta dentro. La morte c'ha da trovarci vivi, diceva mio nonno (campato quasi cent'anni). L'importante è che non ci trovi già morti.

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  35. Esattamente il modo in cui i miei genitori mi hanno pregato di affrontare la situazione. Se mi verranno a cercare, mi troveranno col sorriso in faccia. Grazie Mac.

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  36. Grazie. Avrei preferito un altro cavo orale, ma per adesso ci teniamo il lupo ahahahahahahahah

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  37. Andrea, mi dispiace per la situazione che si è creata nel tuo lavoro, mi dispiace anche per il tuo amico scrittore e per il tuo amico rock'n'roll.
    Non so cosa dirti, è difficile ma cerca di pensare positivo, forse è giunto il momento per dare una svolta alla tua vita: forse il destino (o il Signore, se ci credi) ti ha messo davanti a questa prova affinché tu possa cambiare, tu possa mettere a frutto gli indubbi talenti (artistici, intellettuali, letterari) che possiedi (lo si vede anche oggi, dal tuo racconto, che tanto per cominciare potresti postare sul tuo blog).
    Sei intelligente e sei cazzuto, uscirai fuori meglio di prima.
    Con amicizia, Francesco.

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  38. Andrea, in questo periodo sono coinvolto con tutto me stesso da una persona a me cara che sul lavoro vive situazione analoga alla tua e ha un affitto da pagare. Mi sembra di capire che almeno hai due genitori splendidi come lo sono ad esempio i miei, quest'altra persona è più giovane di te e manco li ha, ha solo la mia famiglia che le vuole bene. Lo so che alla tua età vorresti ragionare in ben altro modo, ma almeno quel che hai di caro cerca di viverlo come una fortuna che non tutti hanno. Quanto al lavoro "sicuro", io ho smesso di cercarlo da anni, oggi faccio da me e riesco a portarmi a casa la pagnotta, ma domani non so, se chiudono aziende da migliaia di dipendenti figuriamoci quanto è a rischio la persona fisica individuale. Se per caso mediti di tentare una follia in un posto esotico, sappi che io una mezza idea ce l'ho e se trovo una spalla che mi faccia coraggio l'idea potrebbe non essere più mezza. Avrei fiducia in tutti voi sitollockiani, ma per empatia ne trovo un po' di più in chi è rock'n'roll. Purchè non si voglia emulare certi idoli fino in fondo, come pare abbia fatto il tuo povero amico, un peccato bruciarsi così, sono dispiaciuto per lui e per chi gli voleva bene. Tieni duro amico! Un abbraccio, A.

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  39. Spero si possa vedere la foto, qui con Disquis, censure, cesure, arsure, chiusure, fessure...si capisce 'na sega! Dal soft-core femminile siamo arrivati ai maschi (virgulti) in foto...ma dai....é una controderiva!!

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  40. Ciao Andrea,
    leggo ora... sono qui da un paio d'anni, durante i quali, per quello che poi può valere, ho denunciato il golpe EU e le mire, purtroppo sotto gli occhi di tutti a parte i volutamente ciechi, che hanno portato allo sfacelo sociale e peggio sarà.
    Il progetto centrale è quello instradato, Ucon la connivenza criminale dei nostri dirigenti politici: rendere la manodopera europea a livello dei Balcani, disporre della vita di chiunque con controlli schedati, annientare il potere d'acquisto dei cittadini, poi grati se arriva un tozzo di pan secco tipo 80€, schiavizzare il poco che resta di libertà rendendo il popolo bue con giogo sul collo con tassazioni assurde, tagliare le pensioni, se mai arriveranno, disinformare attraverso i media che un'uscita dell'euro significa disastri peggiori, emarginare o sminuire chi non si a!linea. I risultati sono lampanti e si potrebbero scrivere migliaia di esempi. Il tuo lo vivi sulla pelle, ma dopo l'ovvio scoramento, cerca di trovare la Fede anzitutto, perché Dio non abbandona MAI, te lo dice uno che ne ha passate... Poi il vecchio detto si chiude una porta, si apre un portone è sempre valido, anche se ora la realtà ti pare merdosa e basta. Consigli non si danno, solo che il mondo è grande, le opportunità ci sono sempre, molto più complicate di una volta, ma ci sono. Non mi pare che sei uno debole anzi. Comunque dall'Italia io me ne sono andato, non credo a niente di quello che ci dicono, da noi i nostri politici dovrebbero essere giustiziati sommariamente senza se o ma, traditori della Patria e colpevoli di rendere un vita precaria e piena di sofferenza, come l'incertezza del proprio futuro. Vattene via, caro Andrea, se non hai alternative valide.

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  41. Firmo, controfirmo, approvo.

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  42. SOPRA, con tutte le giuste critiche che vanno fatte a Prodi, hai scelto l'unico confronto che lo fa sembrare un gigante, quello con colei che di Fochi ne ha mandati a casa decine di migliaia, nel suo paese, e che ha teorizzate e sperimentato esattamente le politiche (deindustrializzazione, finanziarizzazione, ecc.) di cui oggi paghiamo le conseguenze. Prova a far vedere questa foto in un qualsiasi quartiere del Nord inglese, e vedi un po' cosa ti dicono...

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  43. E' notorio che quella signora osteggiava l'europa unita nella convinzione che ne avrebbe tratto vantaggio solo la Germania. Lo scrisse lei stessa

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  44. prade' dopo aver portato in viola i suoi gingilli ha finito di sparare le sue cartucce e buonanotte al secchio. a roma fu cacciato dai danni che ha fatto. qui e' bravo a strapagare giocatori e a dargli stipendi da nababbi. il problema e' che i giocatori in questione son rotti o bolliti...marin 2milioni d'euro l'anno ma roba da pazzi...che poi sara' rispedito al mittente al 99%....coi colpi di corvino ancora ci si campa...con quelli di prade' macia ci rimarranno gli ingaggi sul groppone a lungo...a roma ancora c'hanno l'ingaggio da 4 milioni di borriello sul groppone...ma dove volete andare...

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  45. Senza sofferenza non esiste piacere eheheheh

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  46. Giannelli, parliamo di cose di cui sei più ferrato, per il "Ciao" fate ancora qualcosa?

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  47. Oh Giannelli, son contento che alla fine tu ce l'hai fatta a trovare i' buho giusto!!!

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  48. Assolutamente si'.

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  49. Valtolin abbozzala!Se tu seguiti tu m'ammazzi lo svizzero..

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  50. ah ah ah
    no a parte gli scherzi, ti stimo perché hai del fegato.

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  51. ma poi dove volete andare chi?

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  52. ah già loro, come ho fatto a dimenticarmene, sono ovunque. sono quasi più dei multinick de i'giannelli. che sagoma.

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  53. LORO sono ovunque, si nascondono in mezzo alla gente comune, mangiano e bevono come noi mortali, defecano lasciando segnali in codice ai loro simili.
    LORO sono tra noi e intanto tramano al calciomercato. Ma e' solo un test: mirano molto piu' in alto.
    LORO vogliono sovvertire l'ordine costituito!
    Si sa come vanno queste cose: si comincia con l'ingaggio di Marin..e poi te li ritrovi al Pentagono

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  54. Oh Pollock! ma che c'hai la calamita pe' tutti i grulli che girano pe' internet!!

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  55. Ahahahahh,l'ho capita ora,dopo mezzora!

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  56. E tu Mc Guire va meglio? E il Gonfia come sta, che non si vede più? Bisogna tornare al completo, siamo più sfigati della Fiorentina...

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  57. è che ogni tanto mi prende una strana fiducia nel genere umano e allora penso che sia possibile farlo ragionare e fargli assumere un modo di discutere da persona normale... Follia, ovviamente.

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  58. in effetti dovrebbe essere la societa' a dire CIAO a qualche nostro giocatore brodo e strapagato ingiustamente... sarebbe SALUTARE...

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  59. Il bello è che qualcuno poi si mette anche in proprio ah ah ah ah

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  60. FOCO ciao bentornato di cuore. Grazie delle tue parole. Purtroppo scopro ora che le mie preoccupazioni erano fondate. Non è facile dirti qualcosa, e oltre a confermare le parole degli altri sitollockiani, lasciami aggiungere che ti ammiro per la tua forza d'animo e la tua capacità di sorridere (il poster di Mazzarri è una grande trovata). E bravo anche per il racconto. Quando ho saputo che lavoravi alle acciaierie, inizialmente pensavo a Piombino dove mio nonno nel dopoguerra trovo' lavoro dopo essere stato estromesso (lui pilota di cacciabombardieri) dall'aviazione per i tagli imposti dal trattato di pace. Allora l'acciaio era sinonimo di speranza ora è diventato un simbolo della decrescita italiana...che trsitezza. Ah, in tema di outing, mi chiamo come il ragazzino viziato del tuo racconto.
    Di nuovo un abbraccio.

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  61. Tavecchio a Sky a proposito della moviola in campo "Per esaminare un evento ci impiegano undici secondi; sono ridicoli rispetto alle proteste o alle esultazioni dei giocatori dopo un gol".

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  62. Ieri ricorreva l'anniversario della tragedia del Vajont. 9 ottobre '63. Per chi non avesse avuto mai avuto l'occasione di vederlo, consiglio il racconto di Marco Paolini. Facilmente reperibile su YouTube..

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  63. concordo, davvero bellissimo, Marco Paolini è uno dei pochi grandi artisti della mia terra, che ha fatto uno spettacolo, tra l'altro, sulla signora inglese di cui si parlava prima. Consiglio anche di andarsi a fare un giro, per chi ha tempo, una domenica, sulla diga. Sul posto, guardando la diga e la valle, parlando con la gente, sia a Longarone sia a Erto e Casso, si capiscono tante cose.

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  64. Grazie ancora, Corto. Ci provano a farci credere che la vita sia una merda, ma gli viene male.
    Quando fui assunto, la zozzona dell'ufficio personale mi disse:
    "Allora, un sogno che si realizza, eh?"
    Le risposi:
    " Non so che sogni aveva lei, ma io volevo fare l'astronauta."
    Non la prese bene eheheheheh
    Io provo pena per chi vende la coscienza per qualche migliaio di euro in più e manda in mezzo ad una strada le famiglie per mestiere. Loro sono già morti, noi ancora no.

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  65. Purtroppo il problema non è solo l'Europa. Sarebbe troppo facile. La bega è l'assioma Europra-Italiani. Un cocktail micidiale. Io capisco la situazione di Foco, ho lavorato per 8 anni in una fabbrica metalmeccanica con 500 dipendenti e ne ho viste di cotte e di crude. Questa esperienza mi ha insegnato tantissimo e mi ha tirato giù dal letto in senso metaforico e non. Sono arrivato alla conclusione (anzi, certezza) che la fabbrica è lo spaccato di questo paese di merda. Sì, di merda. Cito la fabbrica ma potrei dire la stessa cosa di qualsiasi posto di lavoro con più di 5 dipendenti. Gente fatta fuori dall'oggi al domani solo perchè anteponeva un giusto senso del lavoro che però non colludeva con la stanza dei bottoni che i soci nemmeno conoscevano. Capi reparto e quadri assunti per sistemare il nipote del sindaco, il cugino del responsabile di produzione e così via. Sto parlando di gente che viaggiava, appena assunta, su stipendi da 2.000 / 2.500 eurI netti mensili, senza contare straordinari rubati (anche quelli) e via discorrendo. Gente incapace che non conosceva nemmeno la differenza tra alluminio e acciaio, e persone "cresciute" nell'azienda con esperienza pluriennale messe da parte senza nemmeno una spiegazione per far posto ai paraculi. Poi la pacchia è finita, è iniziata la cig, con carichi massimi per chi produceva e minimi per chi passava la giornata sui siti internet gentilmente concessi dalla rete aziendale. Potrei scrivere la bibbia, ma penso basti e avanzi. L'italiano medio non ha voglia di sbattersi, vuole il posticino in ufficio e possibilmente senza "ammazzarsi" troppo. Una volta (perchè ora?) c'erano le raccomandazioni e ti ritrovavi con il culo sopra ad una poltroncina. Oggi la pacchia è finita, qualcuno che sta ai piani alti ha deciso che bisogna tornare alla miseria e penso proprio che ci riuscirà, sfruttando, in un paese come il nostro, quel cocktail di cui parlavo ad inizio post. Alla fine, chi ci rimette, o ci rimette per primo, perchè come finirà, per tutti, a questo punto, non lo so, sono le persone come Andrea e come tanti che ho conosciuto. Ma la legge non è mai stata uguale per tutti, nemmeno ai piani bassi, e nemmeno nelle piccole stronzate di ogni giorno, credetemi.

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  66. Paolini è un genio, ci sono anche i suoi album, stupendo quello sul Rugby, ma l'elenco è più lungo: il Marco Polo, il Bestiario Italiano. Ho avuto la fortuna di vederlo tante volte a teatro,

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  67. Louis sottoscrivo. Un mio amico di Roma lavorava nella divisione farmaceutica di una multinazionale. Furono ceduti a un'altra multinazionale che assicurò che i livelli occupazionali sarebbero stati salvaguardati. Dopo un anno, chiusero e si portarono i brevetti - sviluppati in Italia - oltreoceano. Ora il mio amico fa il farmacista in Svizzera, ha lasciato l'Italia. Le responsabilità di questi eventi sono soprattutto di una classe dirigente inetta, corrotta e incapace che non riesce a difendere il paese

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  68. è così, dal livello più basso a quello più alto. Non c'è un minimo di moralità, non si premia il lavoratore onesto e capace, è sempre la solita storia, sono ancora giovane ma già nauseato da quanto visto fino ad oggi... ammiro enormemente chi ha preso baracca e burattini e si è trasferito fuori dall'italia, perchè è molto meno facile di quanto sembri, io non penso ne sarei capace...

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  69. anch'io, pensa che quando lui era ancora un dilettante e io ero un bambino di 8 anni ebbi la fortuna di vedere, nel parco del mio paese, "Tiri in porta", uno dei primi album, storia di bambini che giocano a calcio, e già all'epoca mi piacque tantissimo.
    Poi ho avuto la fortuna di vederlo tante volte, perché ha l'abitudine di utillizzare i piccoli teatri della provincia come prove generali prima di ogni grande evento televisivo. E devo dire che è davvero un gran persona: anni fa, in occasione di una vicenda simile a quella che sta capitando a FOCO, anche se in dimensioni più ridotte, in una cittadina della provincia, venne a fare uno spettacolo gratuito di fronte alla fabbrica, in solidarietà agli operai e per raccogliere fondi in loro sostegno. Davvero uno dei pochi conterranei di cui posso essere pienamente orgoglioso.

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  70. ci sono stato due volte, la vicenda Vajont mi ha colpito. Quei posti hanno ancora oggi un'amosfera che non riesco a descrivere, bisognerebbe andarci...

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  71. Un altro mio conoscente che lavora in una multinazionale, mentre gli raccontavo la storia del farmaceutico, mi disse che la sua azienda voleva chiudere uno stabilimento in una regione europea (non Italia). Il governatore regionale si presentò senza avvisare all'Amministratore delegato per l'Europa e dopo un bel colloquio lo stabilimento non fu chiuso. A noi (perchè come diceva il collega di Pollock John Donne, non ti chiedere per chi suona la campana, la campana suona anche per te) chi ci difende?

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  72. Corto, mi ripeto, è un mix micidiale, purtroppo. A quanto dici che è STRAgiusto bisogna aggiungere anche il discorso "italiani". Nell'azienda di cui parlavo prima ti posso assicurare che di 500 dipendenti, la forza lavoro effettiva non superava i 2/3... difatti una volta arrivata la crisi, durante la cig (fatta, anche quella, furbescamente, con ordinativi quasi in norma coi periodi di pieno lavoro) con 1/3 del personale a casa (a turnazione) il fatturato era lo stesso...

    Ed è qui che casca l'asino (noi italiani): in una qualsiasi azienda dove si è assunto oltre il necessario (sono pronto a scommettere che sia il caso di almeno 7 ditte su 10, ovviamente mi riferisco ad periodo collocabile fino a metà anni 2000) è più complicata la difesa della forza lavoro...

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  73. sì, era proprio quello che intendevo. Sono un amante della montagna per tradizione familiare, ma quella valle ha una sua particolarità: il modo in cui la terra e la roccia hanno riempito la valle ricoprendola, il silenzio dei villaggi disabitati, il verde che è ricresciuto sulle macerie, si vede davvero la natura che celebra i suoi funerali e i suoi battesimi, con tempi e modi a noi incomprensibili. Anche se quella tragedia, va detto, ebbe ragioni e modalità tutte umane.

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  74. In genere non mi reputo una persona invidiosa, ma, caro VALTO, sull'aver visto Paolini fin da bambino ti devo dire che ti invidio!
    PS Hai poi letto sul sitone che non mi riferivo a te su BAdelj?

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  75. sìsì certo, scusa se la mia risposta ti era sembrata stizzita, non voleva esserlo, purtroppo è difficile mantenere una discussione dignitosa in quel posto...
    Vidi quello spettacolo in maniera assolutamente casuale, al mio paese al tempo facevano una di quelle rassegne teatrali estive al parco due volte alla settimana, e io ci accompagnavo mio padre, la maggior parte delle volte finendo per annoiarmi di fronte all'ennesima versione delle stesse commedie di Goldoni. Quella sera vedere qualcosa di completamente diverso, questo tipo giovane, con una scenografia quasi inesistente (tre o quattro figurine Panini formato gigante), che raccontava storie di ragazzi come me che giocavano a pallone al campetto coi loro amici, fu una folgorazione. Ho anche avuto la fortuna di vedere in anteprima, anni dopo, i brevi monologhi di "Teatro Civico", quelli che ha fatto per un po' per introdurre le puntate di Report, su Rai3, e che provava, in segreto, nel sotterraneo di un "circolo culturale" di provincia che frequentavamo entrambi all'epoca... Tra l'altro ce n'è uno, "cipolle e libertà", sulla condizione operaia, che farebbe proprio al caso nostro vista la discussione di oggi, ora lo vado a recuperare...

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  76. eccolo qui: https://www.youtube.com/watch?v=zMgJV81iAhM

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  77. Un grande il Paolini. Pollock ha sfondato una porta aperta e tu la continui a tenere spalancata. La prima volta che lo vidi in televisione recitava Marco Polo nel Quaderno Veneziano aveva un cappellaccio e pantalonacci buffi e un espressione ebete. Mi ricordo che pensai: "E ora chi è questo cretino?", per fortuna mi fermai a guardare qualche minuto e dopo soli cinque minuti esclamai "Ma questo è un genio!".

    PS Don't worry per la risposta, immaginavo che eri preso nel ciclone d'oltralpe.

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  78. Comunque sei proprio un bel tipo, risposta memorabile quella dell'astronauta!

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  79. Thatcher era semplicemente un'assassina che aveva visto giusto sull' EU.

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  80. La nascita dell'Europa sovrana sarà la fine della stessa Europa. Quello che teorizzano gli uomini non sarà quel vedremo. (Benito Mussolini).

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  81. Mamma mia. Boss, questa giornata di post la devi incorniciare. Quattro parole in croce di Fiorentina, e nemmeno accorgersene. Il resto è memorabile. Personalmente non commento, non mi va di rovinare il quadro con qualche pennellata infelice. Complimenti a tutti, bravissimi.
    Foco, è bello che sei tornato. Appendi lo zainetto (chiuso bene, mi raccomando), all'attaccapanni, accanto alla tamarice del capo, e lì lascialo. Due chiacchere tra amici fanno bene, all'astronauta che è in te. Oh, a proposito: il finale è sbagliato. Alla fine Luca ha perso. Come lo so? Lo so, perché Luca sono io.

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  82. ciao! siamo sulla pagina facebook : https://www.facebook.com/pages/Attacco-Poetico/796051363787878 puoi seguirci qui! abbiamo appena condiviso le belle parole! grazie

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  83. Grazie a te, ho pubblicato il link del profilo FB sull'editoriale di oggi.
    Gianni

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