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martedì 14 maggio 2013

Sogno di strada

A  Firenze si sta troppo bene, altro che storie e non solo perché con la tramvia si va in centro in dieci minuti, tra l’altro i Della Valle girano a piedi, viaggiano cioè con le proprie gambe perché vogliono lasciare un’impronta in città, diciamo pure quella classica a pallini del loro marchio di frabbrica, e Andrea ce n’ha uno in testa di pallini che non è solo il lampredotto anche se fa rima, vuole condire la sua esperienza da queste parti con una salsa che al verde classico tipico da bollito saranno aggiunti il prossimo anno anche i colori dell’ambizione e della solidità economica. Siamo più vicini di quanto si possa pensare a certi tricolori, e infatti anche chi se ne voleva andare oggi ha più di qualche ripensamento, i risultati del resto sono figli di uomini che hanno non solo la visione del Piazzale Michelanglelo, vanno oltre anche a certe asticelle, ci sono parole importanti che girano dentro allo spogliatoio Viola, parole e valori, ci sono per fortuna soprattutto uomini che hanno caratterizzato questa stagione. Forse Jovetic, poi se ne andrà solo chi vorrà la società, e chi rimarrà non lo farà perché trattenuo dal contratto, ma perchè pochi sono gli scenari più appetitosi e non solo per via della chianina o per Via de’ Serragli che mi ha dato i natali, per Gonzalo e non per Natali. Firenze è diventata una delle piazze indiscutibilmente più ambite, è difficile che un giocatore non di primissima fascia possa dire no a Firenze, e il problema di trattenere i giocatori ce l’hanno gli altri, saranno i giocatori a offrirsi attraverso i propri procuratori e già venerdì e sabato le prime avvisaglie, a Firenze ci sarà “Wine Town” una manifestazione che porterà anche le prime offerte internazionali, cibo di strada come i panini al lampredotto di Luca Cai, gli hamburgher di chianina IGP di Simone Fracassi, la focaccia di Recco al formaggio del Consorzio Focaccia di Recco, le empanadas argentine di Francisca Frias, le bombette di Martina Franca e molti altri, e chi se ne va se non Montolivo che mette il formaggino dentro alla minestra. Perché non c’è solo il “grano” c’è molto di più a Firenze, c’è tutto questo ben di Dio sotto la Loggia del Grano e in Piazza Pitti a proposito di piazze ambiziose. Cibo e sogno dell’uomo di strada, agenti Fifa che girano tra i banchi, perché la fifa ce la devono avere gli altri, le bombette di Martina Franca da una parte e la Fiorentina come mina vagante del prossimo campionato dall’altra, e mai come adesso la Fiorentina è stata così vicino al vertice, Andrea è determinato, lo staff è ambizioso e competente, son cazzi amari ma per gli altri. Siamo ormai una bellissima realtà, e chi non lo vede è solo perché ha i capelli davanti agli occhi. Io che non ho di questi problemi ci vedo benissimo, e addento il sogno di strada.

87 commenti:

  1. Jovetic se ne andra', lo si sapeva da un anno (per Lud: dall'estate 2012), e andra' all'estero, visto che nessuna squadra italiana puo' permettersi il suo acquisto (forse il Napoli dopo la cessione di Cavani, ma non penso proprio che lui voglia andare al Napoli, a un Napoli senza Cavani, oltretutto), Ljajic penso che rinnovera', magari con clausola rescissoria (altrimenti medaglina e ciao, avanti un altro, Ilicic o Ramirez o chi per loro). Montella, Valero e Cuadrado restano di sicuro, come Gonzalo, Aquilani e Pizarro.
    Questa e' la situazione, c'e' poco da ricamarci sopra.

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  2. Ludwig, L'altro giorno hai detto che i DV hanno SEMPRE garantito alla Fiorentina dei cicli vincenti, e che questo sarebbe l'inizio del loro terzo ciclo, giusto.

    Ma ieri sera prima di andare a dormire hai scritto che se non si trovano le giuste misure le stagioni della Fiorentina saranno come un otto volante.

    Scusami, Lud, ma mi pare che come un otto volante sia solo la tua fiducia in questa proprietà.

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  3. L'editoriale pollockiano è dedicato ai deliri menagrami di Lud, ma lo Zaller non dispone di un par di tette come quelle in foto: era da tempo che non se ne vedevano più su sitollock, o almeno non di questa qualità. Speriamo che la serie rosa continui. Chiari, il Cassandro si è accorto che Montella ha già spazzato via il ricordo del Giubba e cerca di rovinar la festa con ridicole trenodie: dobbiamo tutti morire, uh, la morte verrà e non sappiamo quando, uh, tenetevi pronti, uh, la fine è vicina, uh, ma che importa se il Giubba non c'è più, uh!

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  4. Sì Anto e verrà probabilmente Negredo o similare. Insomma per piangere c'è tempo, per ora ridiamocela dello scacazzo del pelato che gli tocca a lavorare anche questa settimana ai suoi raggiri per essere sicuro di superare l'ostacolo Siena (sticazzi!!!).

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  5. Quel che non torna del pateriano ritratto immaginario qua sotto, prodotto per Viareggiok, è che asinis della prima declinazione per Miha non si concilia con una formazione classica, che a Friburgo non vi è alcun liceo-conservatorio Gustav Mahler, che a 26 anni non si entra in Normale, che dovresti esser rientrato da Baires dopo soltanto un anno da che ti eri lì trasferito e giusto in tempo per intravedere Berenson morente (si spegne nell'autunno del '59) e legarti a lui (certo, schifiltoso com'era, dava confidenza a un rompiballe così, che lo avrebbe rintronato con fantasie miracolistiche sul Giubba degne di santa Rita da Cascia... ahahahahahahah!) di amicizia (magari dopo esserti laureato a Pisa nel giro di due mesi... ahahahahahahahahahah!), che esiste il Gumdesign ma non il Ghumdesign e non a Monaco (è un duo versiliano, Fiaschi-Pardi: dev'esser perché sei ossessionato da questo Gabriele Pardi, come da Prandelli, che ti hanno scambiato per lui), che nel 1980 Pardi aveva 14 anni e allora dimmi un po' che progetti urbanistici avrebbe mai potuto concepire, che Droz non è editore di narrativa ma di saggistica o di testi antichi o classici. Insomma, potevi fare di meglio:

    «Ludwig Zaller è nato a Freiburg (Friburgo) nel cantone omonimo della Svizzera tedesca nel 1934. Dopo gli studi in lettere classiche e musicologia presso il locale ginnasio-conservatorio Gustav Malher, si laurea in storia moderna presso l’Università di Ginevra. In questi stessi anni incomincia la sua tormentata storia d’amore con Virginia F. Heidegger, nipote del famoso filosofo fondatore dell’esistenzialismo ed intraprende la psicoanalisi junghiana con la terapista Marie Louise Von Franz. Nel 1958 si trasferisce a Buenos Aires dove entra in contatto con J. Luis Borges e Silvina Ocampo. Con lo pseudonimo di Aloisio Zallerini pubblica in cento copie numerate il romanzo La lunga. Rientrato in Europa, frequenta i corsi di Delio Cantimori alla Normale di Pisa, interessandosi in particolare alle questioni della misericordia divina e della giustizia imputata nella teologia luterana e in quella savonaroliana. A Firenze stringe amicizia con Bernard Berenson a Villa i Tatti e stimolato dalla raffinata atmosfera intellettuale harvardiana scrive saggi su Michelangelo, Piero della Francesca e Piero di Cosimo. Nel 1980 i suoi interessi nel campo dell’urbanistica e dell’architettura sfociano nella creazione di una società immobiliare che commissiona progetti ad architetti come Tobia Scarpa, e i brasiliani Oscar Niemeyer e Gabriel Josè Pardi. Attualmente si divide tra Ginevra e Viareggio, dove vive in una casa progettata dal Ghumdesign di Monaco, filiazione tardiva della Bauhaus, la cosiddetta Zallerhaus. Il suo capolavoro Niemand ist unschuldig, Geneve, Droz, 1963, sta per essere tradotto in Italia dall’Adelphi».

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  6. Una biigrafia decisamente invidiabile, ma se a Buenos Aires ci fosse andato pochi anni prima, avrebbe fatto in tempo a diventare amico di Ernesto Guevara, che avrebbe anche dissuaso dall'andare in Bolivia. Il Che gli avrebbe presentato Castro, Lud lo avrebbe convinto che un po'di capitalismo ci voleva anche a Cuba, avrebbe aperto a L'Avana la sua prima società immobiliare, allargandola poi a tutto il Sudamerica grazie agli itinerari suggeriti dal Che, per farla diventare una multinazionale. Rientrato in Toscana, avrebbe in seguito acquistato la Fiorentina, e ora Prandelli sarebbe ancora qui.

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  7. Colonnello, sei impietoso e insensibile, un trauma come quello delle Giubbe Rotte 2010 avrebbe stroncato un toro!

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  8. Malgrado i suoi discutibili atteggiamenti, non credo che Balotelli sia un idiota (invero penso il contrario e il suo "buttarsi via" lo rende caro ai miei occhi). Trovo discutibile che lo si indichi come modello (ma se può esserlo Prandelli anche lui ha carte da giocare), ma inaccettabile che lo si offenda e che ci si permetta di giudicare la sua famiglia. Siamo poi d'accordo che il cambio d'atteggiamento di stampa e tv nei suoi confronti da quando è rossonero sia riprovevole, ma veder strisciare ai piedi dei potenti non è questa gran novità.

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  9. Deyna, le Giubbe Rotte... ahahahahahahahahah! Vitalogy... ahahahahahahahahahahah! Me lo immagino, al capezzale di Berenson moribondo: «Maestro, verrà un uomo che schiererà le ali in mediana, i mediani seconde punte, i centrali fluidificanti... Maestro, io lo vedo, io lo vedo già!». E lo scorbutico americano, scampanellando: «Vi prego, toglietemi dalle palle questo pazzo! Voglio morire tranquillo, ognuno di noi ne ha diritto!». «Maestro, lei fa così perché la malattia la obnubila, ma se avesse come me tanti anni di vita davanti, se lei potesse spingersi col pensiero fino al Nuovo Millennio Giubbato, vedrebbe cose che umani mai videro prima, vedrebbe Donadel perno del centrocampo, Santana miracolato, che abbandona le grucce dei banali compiti offensivi di fascia e, nuovo Lazzaro, risorge terzino, vedrebbe Osvaldo incollato al guardalinee e richiamato all'ordine in caso di minima convergenza e così educato per il suo futuro glorioso (è partendo dalla gavetta della rimessa laterale che si diventa milionari d'area!). Oh, sì, Maestro, voi vedreste allora... Maestro, ma cosa prendete nel cassetto? Maestro, ma quella è una rivoltella! Maestro! Aiuto!». Un tonfo assordante al piano superiore richiamò la servitù dei Tatti: entrarono trafelati, in men che non si dica, nella camera del grande storico dell'arte e lo trovarono riverso, ai piedi del letto, ormai esanime, in pugno ancora la pistola con la quale, pur cadendo, aveva trovato la forza di sparare due colpi contro quello svizzero alienato cui aveva dato udienza, per mero sfizio di curiosità, dietro lettera di presentazione grossolanamente taroccata (doppia firma: Generale Pacton e Sir Harold Eisenhower). Uno delle due pallottole aveva sfiorato lo svizzero ignoto (poi riconosciuto dai carabinieri come un pericoloso paranoico fuggito dalla casa di cura di Kreuzlingen, diretta da Ludwig Binswanger, di cui lo sconosciuto aveva assunto il nome d'anagrafe per evidente transfert) e aveva infranto un putto rinascimentale di inestimabile valore che Berenson conservava alla vista nella sua camera da letto da quarant'anni: il dolore per il danno irreparabile aveva dato il colpo di grazia al mirabile conversatore, secondo solo a Valéry nella sua epoca, ma incapace di piazzare una replica, in precedenza, davanti alla furia profetico-prandelliana dello svizzero paranoico. Tuttavia, un attimo prima di spirare, egli era riuscito a esplodere l'ultimo, disperato proiettile all'indirizzo del paziente gravissimo del celebre autore di «Tre forme di esistenza mancata» (= naturalmente: Beberri, il Dubbio e Filippo da Rio), ma un medaglione d'argento, contenente la foto di Colui Che Sarebbe Venuto e che lui portava sotto il giustacuore, aveva provvidenzialmente protetto lo svizzero fuggiasco, da allora tanto più convinto della santità di quell'immagine e dell'infallibilità dell'Originale.

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  10. Sono d'accordo su tutto Antoine, meno sulla questione della non-idiozia di Balotelli.


    Vuoi chiamarla stupida arroganza?

    La trasgressione, spesso utile, non c'entra un piffero con i suoi atteggiamenti, da meschino prepotente e bullo di periferia.

    Balotelli è molto simile al Cassano di prima del declino.

    Vedrai che quando inizierà a calare nel rendimento, anche lui, opportunisticamente e vigliaccamente, metterà la testa a posto.

    Ora, solo perché è forte e protetto, crede di potersi permettere tutto.


    Io questa la chiamo idiozia allo stato puro, ed anche codardia.

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  11. Più che offenderlo si fa cronaca dei suoi comportamenti dentro e fuori del campo, quanto alla famiglia, lascia perdere Antoine, se è venuto su in quella maniera qualcosa, a monte, è mancato fino a questi anni, basta vedere i suoi fratellastri per capire di cosa si è parlato, abbozziamola con questi falsi moralismi e diamo un nome all'evidenza.

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  12. Leo, posso essere tutto, ma mai un moralista. Ancora meno lo sono in questo caso, perché al contrario di te non mi permetto di giudicare.

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  13. Ieri sera Bucchioni ha parlato bene e Calamai è stato meno diplomatico (da giornalista di Gazzetta) del solito: ma chi era quel deficiente juventino, mezza sega berciante e incompetente, tra di loro?

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  14. Secondo il tuo metro Antoine si può smettere di parlare di molti argomenti che richiedono, alla fine, un giudizio o un pensiero su degli individui. Se questo pensiero lede o offende la dignità dell'individuo non è esprimibile, pena, lo si sta giudicando, al contrario qualsiasi giudizio sarà ben accetto. Questo non è discorrere sulle qualità o sui difetti di personaggi pubblici ma incappare in vero e proprio regime da due palanche.

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  15. E si lavora intorno al Siena...

    http://www.violanews.com/stampa/la-fiorentina-convince-il-siena-con-larrondo-20130514/

    http://www.fiorentina.it/notizia.asp?IDNotizia=131191

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  16. AntoineRouge, vedi di essere più spesso tra noi, ci manchi non poco.

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  17. Caro Anto, io ci pensavo da tempo... Ma quegli altri li minacciano di non farli mai più tornare in A... E poi, se anche la Società del Siena fosse ok, i giocatori può persuaderli solo con un premio a vincere, che farebbe scattare meccanismo giudiziario FIGC. E comunque il Milan la vince, quella partita, in tutti i casi: ci vorrebbero una giornata di calura improvvisa (ma le previsioni dicono 12-18 di temperatura, per quel giorno a Siena...) e l'espulsione di Balo dopo massacro ai danni di un avversario.

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  18. Ci provo Colonnello, ma il tempo è poco. Ora sto scrivendo nella pausa tra due udienze. Fortunatamente il cliente non c'è e mancano pure i colleghi logorroici.

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  19. Riposto che il disquus se l'è magnato:

    Per me la stagione della viola è stata come una trombata inaspettata in una sera in cui al massimo pensavi di farti due birre. Hai visto quella ragazza carina che ti guardava e , superato un certo senso d'incredulità, sei riuscito a portartela in macchina senza troppo insistere. Certo in giro c'erano anche strafighe, ma la giovane non era male e si è dimostrata un'amante appassionata. Adesso sei lì, con le endorfine buone ancora in circolo e un certo senso di ritrovata autostima. Stare lì adesso a misurarselo col righello per cercare di capire se i sui gemiti erano dati dal tuo mestiere o dalla leva del cambio ha poco senso a parer mio. Io mi sento molto meglio stravaccato su un ipotetico divano a gustarmi una corposa, saporita sigaretta postorgasmica.

    Il post era più lungo ma credo che la colta e arguta metafora spieghi a sufficenza il mio pensiero.

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  20. Io non mi permetto di giudicare Balotelli essere umano che non conosco, a differenza di chi, qui, ha detto che è un bravo ragazzo conoscendolo meno di me. Giudico quello che ne appare e che lui lascia che appaia, magari crogiolandosene anche. Perché il discorso verteva solo sull'enorme corbelleria di definirlo un esempio, un modello per emancipare i giovani africani, e per seguire une esempio conta quello che appare, non quello che è se non lo sa nessuno a parte pochi intimi. Ecco quello che appare è una gigantesca testa di cazzo, privo del senso del limite e della convivenza umana, che non rispetta il prossimo, di qualunque sesso sia, che fa sceneggiate in campo dimostrando scarso senso di onestà (in questo in buona compagnia nell'ambiente ma il fatto non scusa), che non ha un pregio che è uno salvo aver le doti tecniche ed il fisico (finchè gli regge) del calciatore.

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  21. Beh, Blimp, anche il Milan che finge di voler comprare Rubin (e magari poi lo compra davvero) non è male, dài. Sono d'accordo che vinceranno di sicuro, ma un pochetto di strizza ce l'hanno ahahaha.

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  22. Questa è bellina.
    A proposito la sapete la differenza tra Bersani e Berlusconi? Bersani è entrato in un "cul de sac" e Berlusconi in "sac de cul"

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  23. Rubi? o non l'aveva già comprata?

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  24. Blimp si diverte ancora a curiosare tra i miei scritti su internet, ma siccome non vengono in questo caso citati altri nomi, la cosa mi sta bene. Marcel Schaub scrisse tempo fa, molto tempo fa, delle Vite immaginarie, in Italia edite da Adelphi. Io ho composto una autobiografia ovviamente immaginaria, che non è del tutto immaginaria, però, essendo contenuta in essa molti eventi della mia vera vita. Lascio a Blimp e ad altri scoprire quali. Visto che si hanno queste curiosità mi farà piacere, appena ho tempo di cercarli, sottoporvi un paio di scritti di argomento sportivo comparsi su altri blog, pochi peraltro perchè sfogo solo qui la mia vena sportiva. Peraltro non sono un appassionato monomaniaco di sport, e di calcio in particolare, come credo sia Deyna. In campo calcistico ho un solo interesse, sin da bambino, la nostra Fiorentina.

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  25. Ma non è Schaub, Lud, è Schwob, dài! Per uno svizzero, hai troppi problemi con le consonanti straniere.

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  26. Sapessi quanto me ne frega d scoprire il vero ed il falso delle tue autobiografie! Nel mio poco capire per pensarci soltanto, a scriverle. qualcosa non deve ruzzolare bene, a me non è mai passato nemmeno nell'anticamera del cervello, ma di certo sono io fuori dalla norma.

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  27. C'aveva più buche di Pasqual, sarà il nobile retaggio.

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  28. La grande opera sullo Stretto di Messina non l'ha fatta il Berlusca. Se non vanno in CL impiegheranno poco ad erigere un muro del pianto, a Milanello....Per essere sicuro di non sbagliare, Berlusconi farà uccidere tutti i maschi sopra i 40 anni...Da erotico ad Erodico.

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  29. Mica l'ho tirata fuori io Jordan questa storia nè era mia intenzione mettertene a parte, io qui ho sempre parlato solo di calcio.

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  30. Lud, al momento che ti firmi con un nick o un nome proprio su un forum o un blog pubblico o citi e nomini altri nick o nomi propri non è che detieni il copyright o la licenza esclusiva di poterlo fare solo tu. Se uno ha problemi di privacy, legge, e non rompe i coglioni. Non scrive niente. Al momento che non si limita a quello e firma i suoi scritti non può impedire ad altri di farne cenno o nominare l'autore eccezion fatta che chi ricorre a simili citazioni non offenda la persona (campo molto aleatorio per incappare in una qualsiasi pena, anche civile) o faccia riferimento a dati o episodi personali, con tanto di riferimento, alla sua vita privata (in questo caso è molto più facile incorrere in sanzioni, anche severe). Dei tuoi scritti o delle persone citate si può scrivere quanto si vuole senza aver necessità di un tuo consenso, informati prima di scrivere "la cosa mi sta bene" perché raccatti figure barbine come questa.

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  31. Il correttore dell'iPhone ha deciso per me come talvolta capita cambiando la grafia mentre digitavo.

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  32. "Lascio a Blimp e ad altri scoprire quali (eventi veri della tua vita nell'autobiografia)" l'hai scritto tu ed a quello rispondo. Se sono negli "altri" non me ne importa una mazza.

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  33. Ognuno può fare quel che vuole. Io non so che mestiere fai Leo e non mi interessa, ma non credo che su un blog come questo abbia molto senso spostare l'attenzione sulla vita privata di chi scrive. Mi pare che scopo della pagina sia "raccontare la Fiorentina", non discutere delle nostre rispettive vite private. Ripeto, in una certa misura mi sta bene, se si cambia argomento magari possiamo aprire un blog su di me, o su di te, fammi sapere.

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  34. Almeno ci ha dato il consenso Jordan, cribbio!!! Un simile permesso lo anelano mica menti rabberciate come le nostre.

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  35. Come al solito divaghi Lud.......

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  36. In altre parole non è questione di consenso ma di buon senso, buon gusto e senso della misura. Spero di essere stato chiaro.

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  37. Ma spiegami Jordan che colpa ne ho io se Blimp ripesca cose mie su altri blog. Prenditela con lui se mai. Io qui ripeto ho sempre parlato di calcio e non di me.

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  38. Che significato attribuisci ad una frase come questa:
    "siccome non vengono in questo caso citati altri nomi, la cosa mi sta bene."

    Non vedo riferimenti al buon senso, buon gusto e senso della misura. In quel caso basterebbe un'invito a non citare gli autori non che la mancata menzione ti soddisfi.

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  39. Ahahahaha

    http://www.fiorentinanews.com/2013/05/siena-se-fermi-il-milan-lincredibile-ironia-dei-tifosi-della-fiorentina/

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  40. ahahah ma il racconto del Colonnello su Lud e l'americano non è coperto da privacy?

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  41. ahahahahahahahahahahahah

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  42. Io non me la piglio con nessuno, rispondo solo ad un tuo invito mostrandomi anzi sulla linea che indichi poi. Dei fatti tuoi privati m'importa sega, passato il primo stupore che uno ci si diverta ad inventarsi un'autobiografia.

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  43. Ma come fa, iphone, a trasformare uno Schwob in uno Schaub? E ti fa lo stesso lacchezzo quando scrivi Ljajic in mille maniere oppure Oliveira per Olivera? Per il resto: tu sei un gran citatore da altri siti, come giusto, ma vorresti inibire agli altri la stessa procedura. Io ho citato un tuo autoritratto immaginario, presentandolo come tale (il riferimento, poi, era a Pater, non a Schwob, perché Pater, a differenza di Schwob che lavorava più al modo di Manzoni in definitiva, cercava di incastonare ricostruttive fantasie dentro coordinate storiche dettagliate, cosa che hai tentato anche tu ma goffamente, come ho mostrato). Dici che non ho citato altri nomi? Non è vero, ho citato Fiaschi e Pardi, cui alludevi col Gumdesign (non Ghumdesign, a meno che iPhone non fosse anche lì responsabile) ed è pure bella pubblicità. Uno di essi su quel blog viene scambiato per te: e io che c'entro? In quanto alla tua vita privata: se quella delirante vita immaginaria è, appunto, immaginaria che c'entra con la tua vita privata? Se è vera, perché la sbandieri? E poi tu qui non parli che di te, del tuo complesso dell'infallibilità che proietti sull'Uomo della Provvidenza. Circa l'invito a trovare parti di verità nel delirio sotto citato, non m'interessa e non capisco come tu possa pensare che interessi: manco saprei da dove partire. Tu ruzzavi, io ruzzavo, poi di colpo ti rabbui. Al solito, non hai continuità tra le fasi del tuo te stesso e quando te ne accorgi butti la scacchiera per terra con tutti i pezzi oppure tutto confondi in un minestrone.

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  44. Anche solo per questo ci meriteremmo la Champions. Ci vuole un decennio di Colorado per avere un decimo di queste battute al poero pelatone nevrotico e ladrone.

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  45. Giustamente Jordan osserva che di me e della mia vita non gliene frega niente. Io concordo Blimp e ti invito a seguire il consiglio di Jordan. Questo è un sito di calcio, occupiamoci di calcio. Le mie citazioni da altri siti sono infatti calcistiche. Può accadere che richiami un fatto sportivo o un giudizio, ma non troverai una riga sulla vita privata degli altri. È una questione di buonsenso, buongusto e senso della misura.

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  46. Vitalogy, è come dici ed è una vergogna! Ho rivelato un geloso segreto berensoniano di famiglia e un passato innominabile di Lud nel bel villone solitario di Kreuzlingen! Non solo, faccio uso del Marchese Martelloni in lungo e in largo, dove è sicuro che non leggerà mai, scambiando egli il pallone per un tetraedro! E se pur legge, si farà le seghe dalla vanità!

    Il Marchese Martelloni
    è il re degli elegantoni:
    personaggio di Goldoni,
    ormai senza più dobloni,
    non dà freno alle alluvioni
    sopra fihe e bomboloni.
    Se la ride tra i baffoni
    e non è senza cagioni:
    che ne sa lui di palloni
    di magliette e calzettoni
    che appassionano i caproni,
    gli ungulati ed i procioni?
    Sol gli basta che i ciarloni
    del suo nom faccian menzioni

    e sua fama si coroni!

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  47. Torno invece al calcio per segnalare che l'editoriale di Repubblica di oggi affronta i temi cui ho accennato nei giorni scorsi. Non certo colla volontà di annunciare sventure, ma di mettere in evidenza problemi oggettivi. Il complesso mercato viola è cominciato, ma si tratta di trattenere i giocatori e il tecnico, più che portare dei nuovi. L'allungamento di Montella è il primo problema. Per il prossimo campionato Montella resta, ma si punta a convincerlo a firmare fino al 2016, perchè un allenatore in scadenza nel 2014 appare un problema. Cuadrado a sua volta resta sicuramente fino al giugno 2014, dopo di allora però si rischia di andare alle buste. È confermato inoltre che Valero vuole un ritocco, che Jovetic andrà via e che per Ljajic si deve aprire una trattativa. Insomma c'è da lavorare per i ds e le situazioni difficili sono molte. A ciò si aggiunge il mancato introito Champions, salvo sorprese in quel di Siena. Le grandi società italiane sono tutte in crisi, è vero, ma si muovono nell'ambito di budget che sono il triplo dei nostri. Augurandomi che tutto vada bene non mi nascondo le difficoltà e so che Manchester non è certo bella come Firenze. Ma a fronte di un ingaggio doppio si sopportano anche la nebbia, la pioggia e le ciminiere.

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  48. No, Lud, la tua sola intenzione era mostrare indierettamente le buone (e invece erano cattive) ragioni di Prandelli nel divorzio, presentando al sito una prospettiva di Montella che se ne va fra un anno e di squadra che si disgrega per le partenze. Questo giochino giocalo tu, è un giochino del cazzo, la Fiorentina è forte e sempre più lo sarà, traendo vantaggio della sua regolarizzazione già avvenuta sul fronte della finanza fair-play, ciò che ha travolto quast'anno l'Inter e dato un pauroso scossone al Milan. Sei il solito provocatore maniacale senza argomenti, solo litaniante e seriproducente senza bada di ciò che gli viene rescritto.

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  49. Dai una occhiata a Repubblica di oggi, Blimp, Un articolo di Calabrese parla della trattativa per il rinnovo di Montella e delle problematiche connesse, che includono anche la necessità di rafforzare la squadra. In basso sulla stessa pagina un articolo di Matteo Magrini fa il punto sul mercato e i rinnovi. Liberissimo di sostenere che sia tutta una mia invenzione, ma come vedrai Repubblica delinea un mercato quantomeno complesso. E non certo per disfattismo. Pagina VIII della Cronaca di Firenze.

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  50. Non procace, Deyna, ma sul resto non sono d'accordo: non so se è effetto astinenziale ma se gni sarto addosso non ne rimane un centimetro d'epitelio.

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  51. Vero Lud, non annunci sventure stavolta, solo una palata di sano ottimismo e fiducia condivisa.
    Ma è un bene che ci ricordi ad ogni piè sospinto che, ad andarci bene, avremo Larrondo e Seferovic la davanti per il prossimo anno, temo infatti un altro legamento saltato a Pepito.

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  52. Anto, la Trinità non ha date di nascita.

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  53. Le notizie di cui ho parlato sono arcinote. Che dire? Se non le si vuole discutere io non ho nulla da aggiungere. Credo di averle esposte in modo molto chiaro e senza equivoci. Cuadrado resta un altro anno, Montella anche. Ma la società se li vuole trattenere si deve muovere sin da ora. Anche il caso Ljajic va affrontato subito. E così quello di Jovetic. Non mi voglio ripetere.

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  54. Non mi devi attribuire affermazioni che non ho fatto Blimp, a meno che non trovi citazioni dirette. E non ne troverai. Ho detto mille volte che Cuadrado e Montella restano un altro anno. Il problema si apre tra un anno, ma in realtà è ora il momento di dicuterne e la società sembra intenzionata a farlo.

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  55. Colonnello, avevi ragione, ha scritto il Simpatizzante ed hanno immediatamente tolto la notizia da quelle in primo piano. Eh eh eh.

    Una sua chicca di disonestà intellettuale che vale per tutte:
    "Pradè, che non vuol farvi credere che un quarto posto per la suprema Firenze valga uno scudetto".

    Peccato che Corvino ne avesse ben donde, trattandosi di quarti posti che valevano la Champion League.

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  56. Lud, la citazione diretta è la quarta volta che la servo: «Ah, per incidens, se ne vuole andare anche lui [= Montella] tra un anno!». Come vedi, ti ripeti perché non leggi. Un buon bugiardo deve avere buona memoria, dice il proverbio. Aspetto di riprodurre la citazione per la quinta volta perché, come scrisse Vitalogy, tu lasci raffreddare le tue boiate e dopo qualche giorno le ritiri fuori. Ma io o altri siamo lì e allora, a che serve? Chiari, la news è morta, mi ci vorrebbe tempo a ritrovarla, saranno le solite blaterazioni di un fattorino senza laurea, di nobiltà immaginaria e di sfiga troppo concreta e vanamente revanscista.

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  57. Deyna te tu sei abituato troppo bene. Quando le ti capitan così e le ti fanno schifo mandamele qua, a tre chilometri dalla Colombaia. Se tu m'avvisi pe' depista' lo stopper a fa' go' e ci penso io

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  58. ludwigzaller • un giorno fa −
    Credo che il nostro budget non ci consentirà di tenere quei giocatori che fanno un grosso salto di qualità. Finchè giocano male restano da noi, non appena incominciano a giocare bene se ne vanno. Vale anche per i tecnici. Per fortuna l'anno prossimo siamo ancora ben coperti, visto che Montella ha un biennale che non dovrebbe rompere, e che lo stesso Cuadrado è stato riscattato per la metà e resterà da noi. Alla fine del prossimo campionato, però, dovremo aver già deciso se riscattare l'intero cartellino di Cuadrado. Di Jovetic e Ljajic si conosco già le problematiche e le difficoltà a tenerli senza incrementi consistenti di ingaggio. Montella resta volentieri per altri anni oltre il prossimo, ma credo che voglia un adeguamento di ingaggio e garanzie precise sulla rosa. Dunque si parlerà ancora dei redditi aggiuntivi derivanti dallo stadio. Non vorrei rivedere il film già visto quando se ne andò Prandelli.

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  59. O che ti pare che un si fosse capito che tutto questo scangeo l'è perchè tu speri che vada via presto anche Montella che sta facendo ombra a' i' tu'santo. Se Montella rimane qualche anno e vince anche qualcosa o 'ndo tu vai a nasconditi te e i tu'santo? Tu dici una sequela di ovvietà che tu prendi per base a previsioni catastrofiche. Le crescite son sempre delicate e la nostra crescita è stata esplosiva, come quella del 2005-6, i numeri alla fine non sono molto diversi. Allora ci fu calciopoli a compattre l'ambiente, poteva ammazzarci ci dette la forza per accelerare e per mentenersi in rotta, ma poi i problemi, le difficoltà, vengono a galla. Non importa che ce lo dica Calabresi o Calamai, scopritori dell'acqua calda, che attrezzare e rafforzare una squadra che lotti per il terzo posto con sessanta milioni di fatturato (e, quindi, gioco forza, un quarantina di monte salari) contro chi ne ha due, tre, quattro volte di più non è certo facile. Non facile, ma non impossibile visto che ci è riuscito più di una volta, con attori diversi. Quindi bando alle ciance, lasciamo lavorare chi ha mostrato, con i fatti, di saper lavorare e gaudeamus igitur, juvenes dum sumus. Giovani di successi, di questo quarto posto ( e forse...) che è comunque un grande risultato.

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  60. Ma se l'unica cosa bella di quel seno sono i capezzoli! (A meno che amiate le corone). Quanto alle dimensioni, per me siamo già oltre i limiti.

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  61. Antoine, intendevo appunto la corona, più che altro...Non che ami i padelloni, ma questa è piccola. Mi sa che tu però hai lo sguardo un po' viziato, eheh

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  62. Sono d'accordo con te, AntoineRouge, ma questi incompetenti qua sotto diranno che il tuo parere è sospetto. Dio mio, da quanti anni non udivo più (qui la leggo, a dire vero, e anche peggio: mai letta, per forza essendo vernacolo) la parola «scangeo». Jordan è da ieri che lo dico: gli è presa questa nuova fittonata, l'affermazione di ADV che è l'anno più bello della loro era lo ha distrutto dapprima, poi convinto ad aprire un nuovo fronte di guerra. E tutto questo per quel gran Coglion del Giubba. Beh, Jordan, proprio juvenes... Juventini senz'altro no, questo è sicuro.

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  63. Intanto se fossi Borja non lascerei raffreddare ciò che lo Zalleroni ha scritto sul finire del topic di ieri (Borja non lo voleva nessuno, ipse dixit) e partirebbe una bella querela... scherzi a parte, Lud, tu ieri mi hai dato tale risposta solo perchè ciò che dicevo faceva scricchiolare dalle fondamenta il tuo castello, infestato da fantasmini vestiti di lenzuoli bianchi a Brandelli. Ma l'arrivo di certi nomi dopo due stagioni come le precedenti dimostra che, al di là dei campionati che a volte possono andarci meglio e altre volte peggio, agli occhi di opera nel mercato (non i tifosi, non i giornalettisti a cui dài credito inversamente proporzionale a quante ne azzeccano, cosa allucinante e inspiegabile da parte di uno vaccinato e colto come te), i DV come garanti di affidabilità tecnica ed economica hanno molto più peso di un Branda qualsiasi; stavolta non c'era stata neanche una storia d'amore precedente, dato che nè Valero nè Montella sono mai stati al Parma.

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  64. Giovani di successo, nel senso che è recente, appena ottenuto e dovrebbe farci contenti, eppure te lo avevo spiegato. E poi giovani si è sempre finchè ci si sente e finchè ci tira! Scangeo lo diceva la mi'nonna, come sinonimo di "casino, confusione, scandalo" per esempio quando facevo le bizze per qualcosa "E un n'importa che tu faccia tutto codesto scangeo, tanto poi la tu'mamma la te le dà tutte vinte lo stesso!"

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  65. Capezzolo perfetto, tetta di giusta dimensione, appena appena un po' grande, ma soda, come gli è di viso un si vede, ma di poppe meglio gli è difficile.

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  66. Grazie per la solidarietà, Jordan, qui si sputa sulla fiha e questo è gobbesimo intrinseco e oggettivo.

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  67. poi ci aveva promesso di postar di meglio ma l'ha ringambato!

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  68. Io devo afferrare, con quelle tette (voto 2,come la misura) manca il boccaglio pur avendo le bombole d'ossigeno, sott'acqua.

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  69. Jordan, il Sopra si aggiunge al novero de' folli e mi sorprende, perché almeno in tema passeraceo i fasci hanno sempre avuto idee chiare e distinte.

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  70. Lo deve afferrare? icchè? il boccaglio? Boh, ma sott'acqua che ce l'avei la maschera o tu stavi a occhi chiusi? Attento che i'boccaglio un tu te lo troi indo' e farebbe male! Da' 2 a quelle poppe gli è roba da ....lasciamo perdere.

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  71. Valero era un giocatore che molte squadre avevano vagliato: tra queste il Napoli, l'Inter e la Roma. Mazzarri preferì Berhami. Basta dare una occhiata su internet. Per il resto mi sembra che siano stati fatti molti discorsi pretestuosi. Jordan mi attribuisce adfirittura la segreta speranza che Montella non rinnovi. Niente affatto. È il contrario, spero proprio che tutti rinnovano. Ma il momento di muoversi è adesso. Tra un anno potrebbe essere tardi sia per Montellla che per Cuadrado che per Ljajic ovviamente.

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  72. E ti si è detto che la Società sa cosa fare e non ha bisogno dei grilli parlanti da due soli il braccio, Cassandro. Che Mazzarri preferì Behrami a Borja è una tua fantasia. La situazione fra le big si sta livellando verso il basso, come Calamai ha detto ieri sera la Fiorentina è già dove le strisciate dovranno rendersi in un cammino di dolore, finanziariamente (Ie milanesi hanno già pagato molto, quest'anno, ancor più pagheranno in avvenire, la Juve non ha quattrini per comprarsi centravantone). Chi non può giocare da noi non potrà giocare altrove in Italia e in quel caso tutti partono alla pari e vince il sapere (noi, con Madè siamo messi benissimo): sei dentro il vecchio calcio, Cassandro, non hai capito il cambiamento. C'è fiducia enorme in chi ci ha strappato dalle secche del Coglion del Giubba e riportato a vera grandezza: l'editoriale di Pollock di oggi, Cassandro, ti dà di fava e non l'hai ancora capito.

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  73. "spero proprio che tutti rinnovino" per piacere

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  74. Ognuno la pensa come vuole, Blimp. Si vede che non concordo con l'editoriale cui alludi, peraltro scritto in punta di penna e in modi molto urbani. Ma poi, a ben vedere, non ho niente contro la visione di Pollock e mi auguro che ciò che scrive si avveri. Che tutti rinnovino e si vada avanti tranquillamente. A questo augurio si accompagna la legittima preoccupazione che i giocatori e il tecnico resistano alle tante offerte. Tutto qui. Il resto sono ubbie se mi permetti Blimp. Avendo fra l'altro scritto domenica "Secondo Mancini il caso del Barcellona è irripetibile. La forza della squadra catalana dipenderebbe infatti dai suoi straordinari solisti. Proprio la Fiorentina di quest'anno, di cui è ora di celebrare le gesta, ha dimostrato che il modello spagnolo è esportabile e praticabile con successo sui campi italiani", non vedo come potrei desiderare che Montella se ne vada. Se mai andrebbe indagato su chi amava visceralmente Berhami e disdegnava Valero e Pizarro perchè riteneva che il centrocampo dovesse essere muscolare. Io non ero tra quelli, se ti ricordi.

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  75. Che Mazzarri preferì Behrami a Borja Valero è la prima volta che lo sento dire anch'io. Borja e Gonzalo certo non avevano il mondo dietro essendo retrocessi ed avendo giocato in una squadra in netta crisi, ma su di loro piombò Macìa grazie alle sue conoscenza a Valencia (ed alla conoscenza di loro) e non dette molto tempo al resto del mondo. Comunque non vedo cosa questo voglia dire. Magari me ne trovasse altri tre o quattro così, incluso il centravantone!

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  76. Non concepisco "tetta di giusta dimensione" e "tette troppo grandi". Aborro i limiti alle dimensioni delle tette, la tetta non è mai mai mai troppo grande!

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  77. Non so chi disdegnasse Borja e Pizarro in favore di Behrami, Lud, tu non disdegnavi perché Borja manco sapevi chi fosse (del calcio internazionale sai una sega e gli stessi nomi degli stranieri che arrivano da noi li impari quando sono giunti a fine carriera, complice iPhone... ahahahahahahahahahah!) e del Pek non ti ho mai sentito dir niente. Una ubbia è un timore ingiustificato ed è proprio quello che esprimi, hai trovato la parola giusta: oppure ne cercavi un'altra e iPhone ti ha fregato una volta di più... ahahahahahahahahahahah! I tuoi tormentoni da Signor Veneranda del «Bertoldo» sono uno dei sali del sito e la disperazione del Dorf ma fanno venire un latte alle palle che non ti dico... Cosa non si farebbe per l'audience... Beh, bene in culo al Coglion del Giubba e buona cena, Cassandro!

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  78. Ecco, in questo caso il Wandruszka (ma anche i licenziati alle elementari di un tempo) impone il congiuntivo, senza eccezioni possibili. Ma vai a dirlo ad iPhone... ahahahahahahahahahahahah!

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  79. Cassandro Lopez, il Prandaneonista?

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  80. o parolaio, ma le poppe meglio?

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  81. LUD, oggi sembri Everardo Dalla Noce e sue previsioni sulla borsa ai suoi tempi, senza internet, senza just in time, senza derivati, senza "opa" annunciate...boh...Più che Cassandro o l'Oracolo di Delfi te m'appari l'Oracolo di Dorfi'....eh eh eh eh...

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  82. Mi sono sempre battuto a favore di un centrocampo di qualità, dunque pur non avendo nulla contro Behrami non lo avrei confermato. Di Borja mi bastò vedere che era stato eletto nel 2010 miglior giocatore spagnolo per capire che era un ottimo acquisto. In molti erano convinti però che senza incontristi a centrocampo non si sarebbe combinato nulla. Per gli stessi motivi si ritiene che senza un centravanti di sfondamento non combineremo nulla. Ma non è detto. I miei dubbi su Pizarro riguardavano l'integrità fisica.

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  83. Un centravanti è un centravanti che sia di sfondamento o no è un dettaglio, può essere un Lisandro Lopez o un Negredo, ma deve essere uno che ha i movimenti da centravanti che vede la porta e vive per buttarci il pallone dentro. Se Toni ha giocato 1300 minuti ed ha fatto 8 gol non è vero che il gioco di Montella non prevede il centravantone, Avesse avuto il Toni di sei anni fa avrebbe giocato sempre e fatto i 30 gol che fece allora

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  84. Jordan, un trovo più la cartella, nell'Archivio Infernale :(

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  85. te l'ha grattata i'derfino pe'facci le cosacce!

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  86. Lud, fattene una ragione, quando cerchi di essere obbiettivo scopri l'acqua calda, e nemmeno Repubblica ti salva dall'etichetta, quando, con coraggio, ti prendi la briga di dipingere l'ignoto con un margine apprezzabile di veridicità oscilli dallo 0,000000000000000000000000000000000002% allo 0,00000000000000000000000000000003% e rimaniamo basiti per la convinzione che ostenti nell'affermare certe considerazioni. Io ti preferisco catastrofista e pessimistico, feroce castratore di soddisfazioni e demiurgo di scenari apocalittici, a descriverli spesso, in una realtà come la nostra, s'impennano le percentuali di azzeccarci, arrivi ad uno spread del 50%, sia per chi è disposto a vendere (noi) e chi è disposto a comprare (gli altri) ed in un periodo come questo esser definito Cassandro diventa una nota di merito.


    P.S.: Non ho ancora capito quando ti verrà a noia ad imbarcarti in certe affermazioni e dover sostenere il solo contro tutti per non voler ammettere di aver scritto un'ovvietà, o in taluni casi, una cazzata col botto.

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  87. Direi infatti che il rischio è che si perda troppo tempo a spiegare cose ovvie, addirittura singole parole o espressioni come "fra un anno" o "attaccante esterno". Diventa tutto noioso e ripetitivo, e non per colpa mia. Ogni tentativo di precisare o chiarire non serve a nulla e alla fine il senso dei discorsi si perde o viene stravolto.

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