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venerdì 15 marzo 2013

Non mi somiglia per niente

Le cose visibili possono essere anche invisibili, un concetto più  facile da comprendere se prendiamo ad esempio il pallone di Fiorentina - Inter e quello di Lazio - Fiorentina, un oggetto reale, tondo come la banca di Ennio Doris costruita intorno a te, che però le due squadre che ci hanno affrontato non hanno praticamente mai visto. Nel quadro di Magritte è molto chiaro questo concetto, e se qualcuno va a cavallo in un bosco, prima lo si vede, poi no, ma si sa che c’è. L’esperienza durissima di Montolivo che al Camp Nou c’era ma che nessuno ha visto, lo ha portato oggi ad una crisi d’identità profonda, e come dicevamo ieri, prima lo aveva portato a pensare addirittura di prendere i voti, poi aiutato dalla Cristina, anche se orgogliosa in quanto cristiana, Riccardo ha scoperto la sua vena artistica, grazie proprio alla pittura di Magritte. E’ partito dal titolo dell’opera che lo ha letteralmente folgorato, la “firma in bianco”, lui che nella sua inconsapevolezza d’artista del pallone aveva invece rifiutato di firmare il rinnovo con la Fiorentina per andare nelle braccia di Galliani, e mentre la cavallerizza di Magritte nasconde gli alberi e gli alberi la nascondono a loro volta, lui nascondeva la sua volontà di andarsene da Firenze traccheggiando tra il firmo e non firmo, tra il lusco e il brusco, che sono stati praticamente il suo bosco interiore. Oggi, dopo che Barcellona è stata la sua via di Grugliasco, folgorato prima da una caterva di gol e poi illuminato, è uscito dal bosco di certi mancati rinnovi per cercare di superare questa sua crisi mistica facilitata da Messi e compagni, e così si allinea ai concetti dell’opera di Magritte che ci vuole dire come tuttavia il nostro pensiero comprende tutti e due, la cavallerizza nasconde gli alberi e gli alberi la nascondono a loro volta, il visibile e l’invisibile. E se l’artista ha utilizzato la pittura per rendere visibile quindi anche il pensiero, Montolivo ha voluto creare la sua opera scegliendo la fotografia, utilizzando cioè un linguaggio ancora più moderno per mostrare il suo di pensiero. Una confessione amara per un comportamento che oggi non riesce più a sopportare, una denuncia per sensibilizzare i giovani calciatori che fanno melina per far scadere i loro contratti danneggiando le società che su loro avevano investito, e tradendo la fiducia dei tifosi che su loro invece avevano investito dei sentimenti. L’opera fotografica fa intanto subito un riferimento chiaro a Johnny Stecchino per collocare il significato della stessa dentro alla vicenda fiorentina, Montolivo richiama Benigni per suggerire la location, per spiegare allo spettatore che vuole parlare della vicenda del mancato rinnovo. Questo è quello che si vede, Johnny Stecchino e la sua Maria, lascivi, dentro a una situazione peccaminosa, ma lo scopo dell’artista Montolivo è di fotografare il suo pensiero, di confessare quello che non si vede, che è un qualcosa di molle come il suo rendimento a Barcellona, ma soprattutto molle come la sua moralità. Da qui il titolo dell’opera “Johnny Stracchino”.

122 commenti:

  1. A Firenze abbiam voluto sempre giocatori che uscissero matidi di sudore,per questo volevamo ovviare con Mati,che era arrivato con l'aurea dell'uomo della rabona ma a quanto s'è visto sembra più uno che ha bevuto vino raboso,che ne rallenta i movimenti e i riflessi.Lo preferisco comunque a Montolivo,dipinto con la testa tra le fronde mentre in realtà è stato uomo di fronda,con fronte mai matida.Se è vero che un quadro è sempre un'astrazione,be' la nostra astrazione(di Monto) era pittura ad olio,quella che ha sconvolto e cambiato il modo di operare dei pittori ma soprattutto ha permesso correzioni,cosa impossibile o quasi con una guache,tipo gli inguacchi del caravaggino.Caro GUBERNATOR,l'indegno,infingardo non si è fatto una squadra intorno ma è andato proprio dal socio del padovano,Doris è di Tombolo,facendo tombola per il suo conto in banca ma facendo tomba per il suo rapporto con la viola.Ragionando:Monto è riuscito a dare più soddisfazione ai tifosi viola in 7 mesi di rossonero piuttosto che negli anni viola....farsi dribblare la Valero in area,perdere 1-3 in casa con noi,essere irriso ed uscire con il Barcellona,avere una media voto bassa in campionato(salvo giornale prezzolato),cosa vogliamo di più?Lui che è andato nella città dove l'imperativo è il 4:quattro ne prende il Milan ed esce,quattro ne fa l'Inter ed esce,quindi(e qui LUD può sguazzare felice)la numerologia dimostra che qualcosa di vero c'è nella materia per la quale Euclide diede la vita,la numerologia dimostra che la verità(Einstein docet)è diversa a seconda della posizione di osservazione.La posizione di Montolivo noi non la vorremmo mai:uno dei tanti passati per Firenze andato via indegnamente,uno dei tanti in una società di campioni e gloriosa Milan)in uno dei momenti più bassi e brutti della storia.Se fanno fuori(in senso lato)Berlusconi "Red-black Dismission Possible".(L'unico modo per far fuori Berlusconi?Un cunnilingus avvelenato...eh eh eh eh).

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  2. Africa con il jet lag

    Riprendo
    in ritardo l'argomento di ieri per fare sinceri complimenti agli
    approfondimenti del Colonnello e alla correttissima tolleranza nel
    riconoscere le altrui convinzioni del Chiari.
     
    Lele
     

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  3. A dire la verità non sono un numerologo, tutt'altro. Un osservatore razionale illuminista non crede certo al potere dei numeri. A questo proposito vorrei fare una divagazione. Ho visto talvolta quella trasmissione ben nota nella quale si aprono dei pacchi con l'intento di vincere una somma di denaro. Siccome i pacchi sono numerati, i concorrenti fanno sfoggio di sapienza numerologica: apro il sette perchè mi porta fortuna, anzi l'otto perchè me l'ha rivelato in sogno mia nonna. Se giocassi aprirei pacchi nella normale successione numerica, cominciando dall'uno per proseguire fino al trenta, che se non erro identifica l'ultimo pacco. E non cambierei mai il mio pacco con un altro. Il gioco diventerebbe forse più noioso ma meno fastidioso di quanto sia oggi.

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  4. Poeta, la foto che hai scelto è veramente inquietante, molto più del Magritte. Il fotografo gioca sull'ambiguità di ruolo, ma, se traveste Capitan Passata© da uomo, perché lascia la De Pin nei suoi panni di femmina? L'artista - che sia Antoine? - vuol forse minare l'ordine e le basi stesse della nostra società, facendo passare un messaggio a favore delle unioni saffiche, sponsorizzando così il matrimonio gay proprio nei giorni in cui viene fatto Papa l'argentino Bergoglio, Francesco I? Apparentemente liberale, sta soffiando sul fuoco della nostra tifoseria, notoriamente becera nella sua ironia: non vorrei che per la partita di Firenze i tifosi riprendessero il coro su Monto-Gila di pochi anni fa, intonando: "Montolivo travestito, la Cristina è i'su maritooo".

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  5. Africa tristeAntoinerouge, viene
    ovvio constatare che siamo parecchio distanti su molte cose, solo
    vorrei dirti che proporre le proprie idee nel rispetto delle altrui non
    giustifica mai l'utilizzo di parole forti ed offensive.Rivendicare
    quelli che tu ritieni tuoi diritti, corretti o meno, non ti dovrebbe
    permettere, almeno per me, di pronunciare "fuck you" riferito al nuovo
    Papa.Se pensi che meriti di andare affanculo, personalmente credo
    sia cosa molto triste e spiritualmente povera ma lungi da me convincerti
    del contrario, piuttosto credo rappresenti offesa intollerabile se
    scritta e pubblicata, che mai avrei voluto leggere da nessuna parte, ma
    soprattutto qui.I perche' vengono naturali e sono di facile intuizione.
     
    Lele
     

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  6. Infatti Ludwig, fanno ridere quelli che usano la statistica per giocare al lotto. Come se in ogni estrazione un numero che non esce da moltissimo tempo avesse più probabilità di uscire di uno uscito la volta prima. 

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  7. Caro Lele, nel rispetto necessariamente dovuto a ciascun individuo non ritengo debba per forza rientrare quello alle idee manifestate, soprattutto quando queste si rivelano palesemente retrive, indegne e offensive, meritevoli a mio avviso di un vaffanculo urlato in faccia a chi le propugna.

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  8. "quello per le idee manifestate "

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  9. Se ha rispetto il Dalai Lama,deve averlo anche il Papa(e Giovanni Paolo II lo appello per primo "Sua santità Dalai Lama");bisognerebbe distinguere,ANTOINEROUGE,tra la Chiesa e il suo apparato,che rimane quel che è sempre stato:una grandiosa S.R.L.;poi ci sono i preti veri,quelli con maniche tirate su.La chiesa è l'unico stato al mondo che non è mai caduto,l'unico e questo perché ha disciplina,ordine,ruoli...chiaramente hanno errato alla grande ficcandosi in questioni di poco conto(per il popolo fedele)come Ogm,tasse,politica,etc.Indubbio che se oggi il mondo ha ospedali,missioni(quelle vere),pasti per i poveri,bollette pagate dai preti ai poveri questo è anche grazie alla chiesa,che è chiusa nel suo dogmatismo e proprio per questo ora ha scelto un Papa diverso.Cosa vogliamo aspettarci,che dicano si al matrimonio tra esseri umani dello stesso sesso?Che dicano si al preservativo?Fa parte del loro essere chiesa questo veto,questo retaggio ma non ti curar di loro.Io ho battezzato uno dei miei figli in Vaticano ma non sono cattolico,navigo a vista tra cristianesimo e filosofie orientali,alla ricerca di verità(e dov'è?),di speranza,di carità,di pietas nel senso latino del termine;entro in chiesa e prego qualcosa,qualcuno che dia un senso a 90/100 anni miei su questa terra,poiché mi chiedo "Tutto qui?Possibile che poi ci sia il nulla?Che senso ha la vita se poi c'è il nulla?"?.Non esiste Dio,il paradiso?Occorrebbero le prove e allora possiamo dire il contrario....La chiesa è cresciuta nella consapevolezza della spiritualità del popolo,meno degli addetti al lavoro ma cosa fare?Combatterli?Tutto è in divenire,tutto migliorerà e tutto sarà sdoganato,ma occorre tempo,apertura....LUD,Paolo Sarpi?Riconosci lo stile(tto)della Chiesa....eh eh eh eh ..........(so che no sei numerologo,era così,visto che hai mente analitica,sai essere freddo e cogliere oltre....).ANTOINEROUGE,stay tuned......Siamo tutti tutti uguali.Davanti a Dio o chi per lui.Cosa costa credere?Se non c'è un Dio,chissenefrega,costato nulla.....Se c'è è valsa la pena.Semplicistico?Forse....ma forse....

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  10. Se fosse possibile dimostrarne l'esistenza, nessuno crederebbe in Dio.

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  11. Sopra, grazie per il tuo intervento.

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  12. L'essere antigobbi ci chiede di tenere persino con quei ladri del Bayern di Monaco.

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  13. Chiari, non ho il minimo dubbio a riguardo.

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  14. Neppure io, forza Robben!!!

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  15. Il calcio non è una roba per tutti:

     http://www.violanews.com/news-viola/ipse-dixit-sampirisi-e-meglio-di-tomovic-20130315/

    http://www.violanews.com/calciomercato/ds-torino-tranquilli-riscatteremo-cerci-20130315/

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  16. Sinceramente anche a me, come a Lele, sono piaciute molto poco alcune uscite estemporanee e direi offensive di Antoine Rouge. Antoine, ognuno ha le sue idee ed e' libero di esprimerle, ovviamente, ma c'e' il limite di non offendere e insultare chi non la pensa come te o di offendere la sensibilita' e la religiosita' delle persone. Mi sembra che il Chiari, ad esempio, abbia una visione diversa dalla mia, che esprime pero' con grande rispetto ed educazione, cosi' come io ho un grande rispetto di quello che pensa lui. Preciso che questo discorso per me vale anche per altre religioni, non solo per la mia, per cui sinceramente non mi piacciono neppure quelli che fanno ironie o vignette contro Maometto o Allah (senza arrivare alla condanna a morte, ovviamente, perche' li' allora siamo in un altro campo).
    Detto questo, il nuovo Papa mi piace, e molto, non solo perche' si e' scelto il mio nome ehehe: mi piace perche' e' gesuita, perche' e' pauperista, perche' e umile, perche' mi sembra molto spirituale ma allo stesso tempo di gran carattere e perche' appena eletto ha detto poche palle e ha subito pregato e fatto pregare, che e' quello che deve fare. Non nascondo che al sentire il suo discorso mi sono commosso, spero porti un vento di innovamento positivo e spirituale per la Chiesa per il mondo.

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  17. Anto, finché non specificherai quali mie affermazioni hai trovato offensive rimarrà difficile controbattere. Se ti riferisci al fuck you a Bergoglio, credo tuttavia di aver già fornito la mia spiegazione, che tu ovviamente sei libero di ritenete convincente o inconsistente.

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  18. Deyna sta cominciando a parlare come un catechista sputato... Un'altra anima strappata al diavolo dalla Compagnia del Gesù: ma il Sol de Mayo è stato decisivo, per la conversione. Un'apertura di Francesco ai vegani potrebbe portare in paradiso un altro sitollockiano... Per Vitalogy potrebbe essere importante invece una depeccatizzazione del partouze, mentre per Chiari uno sconto, anzi una vera e propria amnistia per la pena in purgatorio degli avari.

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  19. Ottima la citazione, da parte di Great Frankie (c'è cultura, ragazzi, c'è cultura, poche chiacchiere, c'è la zampa dell'Ignazio), di Léon Bloy («chi non prega Dio, prega il diavolo»): confesso da sempre una passionaccia per i cattolici di destra surrealmente (a più vero dire: surrealisticamente) estrema o dell'Action Française, quei visionari dalle formule lapidarie, avventanti. E' la ragione per cui da sempre venero il Sopra, in tutte le versioni renudesche che ci può e vuole offrire.

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  20. Caro Antoine, sì, ho reputato offensivo sia il tuo fuck off sia il tuo dire che è ormai accertato che Dio non esiste (come a dire che chi ci crede è un povero babbeo). Poi non capisco come Francesco possa aver già detto (da due giorni che è Papa) cose "retrive, indegne e offensive" tali da meritare il tuo vaffa. Forse lo conosci meglio di me, non so, io quando il Protodiacono ha detto in latino Giorgio Bergoglio pensavo fosse uno sconosciuto Cardinale italiano, ho scoperto dopo (subito dopo, quando l'hanno detto) che è Argentino. A me è piaciuto così, a pelle, solo per il discorso che ha fatto subito dopo l'elezione e per come si è presentato (e per il nome che ha scelto, non certo per me ma per il Santo di Assisi e per quello che significa).

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  21. Detto questo, devo scontare la prima penitenza: sono costretto a tifare, per ben due partite, per il Bayern Monaco, la seconda squadra europea che mi sta più sulle palle dopo il Real (la juve è fuori concorso, ovvio).

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  22. Il matrimonio è un sacramento, uno dei dei non il principale, anche perché non ve ne sono, e la sua amministrazione è affidato alla chiesa. La chiesa non riconosce il matrimonio a due individui dello stesso sesso. Chiaro che sia uno dei veti inoppugnabili. Che ci sia parità di diritti alle coppie gay lo trovo sensato, che possano adottare figli idem, che si voglia imporre alla chiesa un diritto inapplicabile nella forma e nella sostanza come quello del matrimonio è pure onanismo delle suddette coppie che possono benissimo convivere senza vedersi riconosciuto un diritto che non hanno motivo di chiedere. 

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  23. Anto l'unica consolazione è che uno dei due perderà, farli perdere tutti e due è impossibile, ma almeno è sicuro che non vinceranno tutte e due.

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  24. Lo zio di Wolski,tale Karol Woityla,diceva "Pregate,non mi interessa chi ma pregate qualcosa o qualcuno...",ecco io l'ho preso alla lettera e ogni domenica prego che la Juve perda e la Fiorentina vinca.Il mio dovere lo faccio.Bergoglio potrebbe essere uno dei nostri,cioè amante del bel calcio che fu,lo immagino da giovane "Hei,quel Bochini è grandioso palla al piede ma con quel cognome!Sangre y muerte...." oppure "La mano di Dio e Maradona?Sapete che Lui si manifesta in tante maniere,probabile Dio sia argentino...",ancora "Bisogna cambiare il nomignolo dei tifosi del Barca,culè mi sembra troppo estremo...ma sono etero o no?"..."Ehilà,in Cile ha vinto il Concepcion,il Signore ha fatto il suo dovere...eppoi in Messico la Cruz Azul....eppoi all'Inter il figlio di Dio,Juan Jesus,me recuerda i jeans che indossavo da giovane...".Che Papa!Se arrivasse oggi Lutero sarebbe in grado,l'albiceleste Vaticano,di disarmarlo con poco..."Como estas Martin?Cansado?T'ho preparato una sorpresa:bolle di sapone!Mai fatta una bolla....?". Eh eh eh,che lenza!

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  25. Il matrimonio non è un sacramento della Chiesa cattolica, il matrimonio è un rito presente in tutte le società patriarcali, quindi almeno a partire dalla Rivoluzione Neolitica (10.000 anni fa). Non è che l'umanità ha aspettato Gesù per sposarsi. Nemmeno la famiglia è stata inventata dal Cristianesimo. Sono tutte 'purtroppo' convenzioni sociali. Che c'entrino poi qualcosa con Dio è tutto da dimostrare, anche ammettendo l'esistenza di Dio in primo luogo. 

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  26.  Quella sulla non esistenza di Dio era una battuta, e ritengo che Antoine sia semmai da elogiare, perchè non è da tutti ascoltare e fare un passo indietro qualora si pigli coscienza del fatto di aver offeso la sensibilità di qualcuno. Del "fuck" al papa credo che invece l'unico ad avere il diritto di offendersi sia solo Bergoglio, nel caso in cui sia falso ciò che ha riportato AntoineRouge, se invece è vero penso che l'invito a fottersi sia più che meritato. Non lo trovo offensivo verso i seguaci, così come non mi sento offeso se qualcuno manda in culo un politico per il quale simpatizzo (lo dice a lui, mica a me). 
    Sottoscrivo quanto ha detto Leo, però aggiungo che credo che i gay si accontenterebbero dei diritti civili, mentre del matrimonio gay in Chiesa credo che a loro importi un fico secco. Diritti civili che troverei sacrosanti non solo perchè ci sono gli omosessuali, ma anche per le coppie etero che ritengono sacrosanto il diritto di costruirsi una famiglia senza passare da rituali e cerimonie, religiose o civili che siano.
    Quanto al rispetto degli uni verso gli altri (cioè tra credenti e non), è vero, dovrebbe essere sacrosanto, ma penso che la società (in)civile sia in debito più verso i non credenti che verso i credenti, perchè il credente è libero di fare qualsiasi scelta secondo princìpi cattolici; lo stesso invece non si può dire per il non credente, che se ad esempio vuole interrompere un'esistenza da vegetale si trova politici, cardinali e manifestanti vari che gli rompono i coglioni sotto casa, con l'intento di spiegargli come si sta al mondo perchè "la vita va rispettata", come se l'unica definizione contemplabile di "rispetto per la vita" fosse la loro.

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  27. Caro Anto, sul fuck you mi sono già espresso ed era riferito a quanto ha detto Bergoglio prima di divenire papa Francesco. In merito alla prova provata dell'inesistenza di Dio, ho già scritto che era una battuta (cosa che mi sembrava evidente), probabilmente infelice e che ho quindi ritirato.
    Caro leo, se la Chiesa si limitasse a vietare il matrimonio religioso alle coppie omosessuali il problema non si porrebbe neppure. Sorge, invece, il problema, a causa del fatto che la suddetta si arroga il diritto-dovere di impostare l'agenda del governo italiano, depennando tutti i progetti volti a garantire alle coppie omosessuali il diritto ad accedere al matrimonio civile (che non è un sacramento, o almeno non ancora) e a qualsiasi altro istituto giuridico vagamente assimilabile a quest'ultimo.

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  28. "diritto di accedere"

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  29. Cena: riso basmati con verdure, tofu rosso e shoyu; infuso di biancospino.

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  30. Concordo con quanto scritto qui sotto da Stefano,Vitalogy e Antoine.




    Aggiungo quella che è, anche per un laico non cattolico come me, una buona notizia, riportata dal quotidiano L'Unità:






    "Jorge Bergoglio non è stato compiacente con la dittatura argentina. Lo dicono Jorge Ithurburu, presidente dell'Associazione 24 marzo, organizzazione parte civile nei processi contro i militari argentini in Italia, e il premio Nobel per la pace Esquivel. E lo dicono perché, all'indomani dell'elezione a pontefice dell'arcivescovo di Buenos Aires, alcuni giornali e giornalisti argentini avrebbero rispolverato accuse di aver taciuto se non di aver taciuto sul regime, così come su internet sono circolate foto che lo ritrarrebbero mentre porge l'ostia della comunione al feroce Videla, il generale che guidò il golpe del 1976. Ma su twitter molti hanno replicato: quegli scatti sono falsi." 

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  31. Musica maestri:

    http://youtu.be/o8YjmsX_4WU

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  32. Io sono, naturalmente, per il matrimonio civile degli omosessuali, ma sono contro l'adozione per loro, naturalmente. Circa il matrimonio come sacramento, naturalmente quello fra omosessuali è impossibile, teologicamente infondabile. Ma sono, naturalmente, per la non esclusione degli omosessuali anche sposati civilmente dai sacramenti e dalla vita della Chiesa. Del resto Great Frankie ha da cardinale accusato di ipocrisia il clero che interdice la comunione alle conviventi con figli.

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  33. Vitalogy, ma chi trovi sotto casa a romperti i coglioni? I testimoni di Geova. Il problema è invece proprio quello, che la Chiesa non fa più evangelizzazione. Circa l'aborto, mi attengo alle leggi vigenti, che in Italia mi paiono sagge, e credo che la Chiesa abbia perso troppo tempo ed energie sulla questione del diritto alla vita di chi non v'è ancora entrato e poco sulla questione di quello di chi è morto perché gli negavano di esercitarlo. 

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  34. Non vorrei resuscitare la polemica fra donatisti e lassisti: mi limito a notare che sia per Videla sia per gli oppositori al regime sembrava a un certo punto che l'unico prete buono fosse quello morto. Bergoglio ha fatto come Sieyès durante il Terrore: «ha vissuto» (e facendo del bene).

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  35. Anche sull'adozione da parte di genitori dello stesso sesso, Colonnello, esistono autorevoli teorie che non vi vedono controindicazioni. Non dimenticare, inoltre, che si tratta di bambini provenienti  da situazioni ben più problematiche di quella (presunta) che si troverebbero a vivere con due genitori gay. Per me quello che conta più di ogni altra cosa è l'amore, di cui un figlio adottato, da genitori etero o omo che siano, deve essere circondato.

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  36. Più problematiche materialmente, ma non certo sul piano della natura che vuole che la procreazione si dia solo fra eterosessuali e l'educazione ne segua complementare nei ruoli. Tutto poi è possibile, ma gli effetti sulla formazione dell'individuo potendosi misurare solo su ampio campione e con protocollo anamnestico dopo una ventina d'anni (diciamo),  preferirei che l'esperimento si facesse sulle Isole Tonga e poi, dopo quattro lustri suddetti, si decidesse altrove in base ai risultati certificabili: risultati circa i quali mi permetto un preventivo scetticismo. 

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  37. La mia piccola Ingrid non ha ancora manifestato segni di psicosi, ma immagino che, come per le conseguenze tragiche alla sua salute per essere vegan dalla nascita, sia solo una questione di tempo.

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  38. Oh, comunque, Montolivo è ateo
    Fo' pe' dìrvelo, eh

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  39. Ma Ingrid è adottata da te e dal tuo compagno, AntoineRouge, in quale Stato mai? Non certo nella Repubblica Italiana. Oppure è orfana di tua moglie e tu ti sei riaccasato con un compagno? In quel caso è evento contingente non istituzionalizzabile. Oppure sei separato e lei conosce il tuo compagno nei periodi di affidamento? In quel caso Ingrid non è mutilata dell'esperienza materna perché la vive con la genitrice nell'altro periodo. In genere, poi, singoli casi sono arrangiabili, è la norma diffusa che cambia il volto sociale, con rischi che non mi sentirei di correre.

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  40. Indubbiamente, Anto, il dio del pallone manco sa chi sia.

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  41. Oggetto: visto che di pallone un c'è più verso parlare...


    Mah, io un figlio a due gay o a due lesbiche, mi dispiace, un glielo darei... Sarò razzista, all'antica, indietro coi tempi, ma la natura a qualcosa credo serva, fino a prova contraria...

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  42. Cena: buffet di schifezzuole varie e Negroni (ovviamente il cocktail, risparmiatevi battute del kaiser!), prevedibile ritorno di fame in piena notte, con eventuale sosta in qualche panineria notturna. Nel frattempo, accetto buoni consigli del Marchese Martelloni per l'improvvisazione di un partouze, se il Colonnello vorrà riferire; accetto anche la partecipazione di "testimoniesse" di Geova (è arrivata l'ora di sconsacrare il mondo tutto!)...in attesa di sbeffeggiare i tifosi del Genoa!

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  43. Vita, ogni tuo post è un affinità con uno che conosco bene... stasera mi tiri fori il Negroni... L'aperitivo! Grande!

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  44. Vita, parlare di Negroni dopo aver affrontato aspetti dell'omosessualità mi sembra una provocazione bella e buona!!

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  45. Sei già in sintonia, Vita: il Negroni è il cocktail preferito del Marchese Martelloni. Già te lo dissi un anno fa circa (credo) e tu mi dicesti allora che è bevanda per truzzi. Ti stai ravvedendo (il Marchese alza la dose di gin, suo latte materno: io lo prendo classico).

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  46. Louis, per me non è questione che ad allevarlo siano gay: all'unità ne sono capacissimi, né vedo perché non potrebbero; il problema è la lacuna dell'altra metà.

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  47. Ma infatti, Blimpe, il mio niet all'adozione di un figlio da parte di coppia gay è proprio dovuto a ciò che, giustamente, scrivi. Quanto al Negroni, beh, parole sante. Purtroppo, oramai, l'aperitivo, per me, è diventata una piacevolissima eccezione. Ma quando posso concedermela, l'ordine al barman è sempre e solo quello. "Un Negroni, con poco ghiaccio, please. Naturalmente difficilmente mi fermo al primo, eh eh eh...

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  48. Il grosso problema del Negroni, e conseguentemente del Marchese (io, nonostante le mie millanterie, so moderarmi in ogni campo del vivere: l'eccezione sono le spese in libri, con punte di dissennatezza per le cinquecentine), è in effetti che molti non sanno consumarne meno di tre, come regola fissa. E' l'alto tasso glicemico, diabolicamente raspato ed equilibrato dal Campari, che spinge al séguito.

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  49. Ahhhh, ecco cos'era che mi spingeva sempre a chiedere il bis, e poi il tris eppoi... eheheheh...

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  50. Borja ValHero© ancora fuori dalle convocazioni della Spagna. Ora, che sia inferiore a Cazorla, per fare un nome...

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  51. Cinquecentine....ah,il Grimani,BLIMP......E il Cauterio di Scuarcialupi custodito dal Pinali....bella roba.

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  52. Il matrimonio un Sacramento? Ma dove? Il matrimonio e' un'istituzione pubblica, del diritto civile su cui la Chiesa ha messo il cappello. Non scriviamo baggianate che magari ci leggono i bambini, anzi io darei un bambino in adozione solo a Chi ha studiato antropologia, etero oppure no e' indifferente

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  53. E' una efficace provocazione la tua proposta di genitori antropologi, Stefano, ma purtroppo inapplicabile. E' certo però che, in Italia, ci sono centinaia di migliaia di famiglie "normali" con genitori "normali" uniti in matrimoni anche cattolici, alle quali i figli andrebbero tolti, figli che magari crescerebbero molto meglio tra tanti genitori conviventi dello stesso sesso.Quello che serve soprattutto, ad un figlio da parte dei genitori di qualunque sesso siano, è tanto amore, tanta capacità di dargli quello che effettivamente gli serve.

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  54. A chi desiderasse una dritta su dove iniziare a cercare genitori "normali" inadeguati, consiglio di iniziare dalle storie familiari di tantissimi giovani delinquenti e/o tossicodipendenti.

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  55. Bravo Chiari. Quella della natura utilizzata come giustificazione per escludere certi diritti e diritti certi agli omosessuali è asserzione che non tiene conto del fatto che la nostra specie ha sempre cercato di superare i limiti dettati dalla natura (basterebbe pensare al cambiamento di sesso, tra i molteplici esempi).

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  56. Diceva un tempo il vecchio Vasco: "Credi che basti avere un figlio, per essere un uomo, e non un coniglio?!". E' incredibile come si passino al setaccio i requisiti dei genitori adottivi [sempre che non siano stradanarosi, ovvio], quando qualunque coppia di squilibrati è libera di generare e mettere al mondo figli a cui inevitabilmente rovinerà la vita fin da subito. Però ovviamente lo Stato non può ricorrere alla castrazione e sterilizzazione preventiva, né all'aborto imposto, figuriamoci. Il problema non ha soluzione. Però, perché aggiungerne altri? Un bambino ha bisogno di una figura materna e di una paterna, avere come modello una coppia omosessuale non la vedo cosa positiva, per una crescita equilibrata. Ci sarà pure un motivo se secoli e millenni di storia umana hanno lasciato i rapporti omosessuali ai margini della famiglia tradizionale, permettendo tali effusioni solo lontano dagli occhi dei bambini, almeno in linea di principio. Poi claro, il bimbo in assenza di certe figure [madre o padre] pian piano le cerca altrove, presso altri parenti, figure vicine alla famiglia, insegnanti, amici più grandi, ecc, ma non è proprio la stessa cosa, anche perché lo può fare solo già da grandicello...Altro discorso è vedere la coppia omo come fucina di perversioni, gente che veste il bambino da donna e lo trucca fin dalla più tenera età, iniziandolo a chissà quali orrori, ma qui penso siamo nella stupidità pura. Anche perché occorrerebbe dare un'occhiata, prima, alla pedofilia intrafamigliare...

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  57. Bravo Deyna, in chiusura hai toccato un tasto delicatissimo: la famiglia come primo luogo dove indagare casi di pedofilia. E bada bene, mi ferisco alle famiglie "normali".
    Quanto a cosa sia naturale o meno, la mia impressione è che le religioni in generale abbiano adattato a proprio uso e consumo il confine tra le due cose.
    Non adagiarti poi, caro Deyna, come fossero dogmi intoccabili, sui costumi millenari, perché tra quelli c'è anche la sottomissione della donna, a meno che quest'ultimo ti vada benissimo, eh eh eh.

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  58. Stavo per intervenire, ma il Chiari mi ha anticipato. Mi limito ad aggiungere che i millenni assunti sono in realtà secoli. Trattasi in ogni caso di periodi bui, influenzati da pregiudizi religiosi, fortunatamente superati, anche se solo negli stati meno incivili.

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  59. Bel lapsus, Chiari, quel "mi ferisco", ahaha. Comunque avevo omesso di dire che le famiglie considerate sul finale di quanto ho scritto erano etero, vedi, lo dò per scontato...

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  60. Nessun lapsus, Deyna, solo un refuso, come tanti che ne faccio, con tanto di incazzatura del Delfino, eh eh eh.
    Di famiglie "normali" nella mia vita ne ho avuto addirittura quattro, una come figlio e tre come marito.

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  61. Hai molto peccato, Chiari, ma non è mai troppo tardi per salvarsi l'anima, soprattutto alleggerendoti dei pesi materiali che rendono più grave il tuo passaggio a una dimensione più pura.

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  62. A proposito di innaturalità, lo è palesemente anche la monogamia, peraltro elemento istituzionalizzato nel matrimonio. Mi piacerebbe allora sentire l'omofobico Bergoglio tuonare contro la fedeltà coniugale perché, per usare le sue parole, "sovverte l'ordine naturale delle cose".

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  63. Dolci pesi, Deyna, dolci, non gravi, eh eh eh.

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  64. Parli di natura prima o di natura seconda, AntoineRouge? Perché in effetti, quando eravamo ancora sugli alberi, questi problemi non ce li ponevamo.

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  65. Ovviamente sugli alberi non siamo mai stati, ma anche limitandosi alla "natura seconda" la monogamia resta fuori, anche se i suoi effetti positivi sono indubitabili.

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  66. No, AntoineRouge, con la natura seconda si affaccia monogamia sùbito, in Occidente, e prima dell'avvento del cristianesimo. E mica ti dico che sia il solo modello. Ti dico che siamo formati su quello fin da Atene e da Roma. D'altra parte, apparirebbe oggi contraddittorio, AntoineRouge, battersi per il riconoscimento legale di situazioni di fatto e poi voler dissolvere, moltiplicandolo, l'istituto. Per quel che concerne il contesto biblico, l'evoluzione verso il modello monogamico riflette la posizione monoteista, come ti diranno gli studiosi, perché la società ebraica, come tutte quelle orientali, rimane a lungo poligamica (ma a senso unico, voglio dire a fruizione maschile, anche questo occorrerebbe dire agli astorici o almeno destoricizzanti esaltatori del modello antico per l'oggi: lungo sarebbe invece affrontare il discorso para-post-bachofeniano, comunque suggestivo e non incongruo, che si sia arrivati a modello monogamico per reazione ai pericoli disgregatori, per la comunità, del matriarcato, e dunque della poligamia femminile).

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  67. La monogamia - o il suo simulacro - è cosa positiva per l'ordine sociale, più ancora la sua consacrazione nel matrimonio eterosessuale, specie se "bagnato" da figli. Questo non vuol dire che sia nell'ordine naturale delle cose, tutto il contrario. Resta il fatto che la cosiddetta infedeltà è una turbativa sia a livello di coppia, che sul piano sociale, fatta eccezione per pochi illuminati [non solo a parole, naturalmente]. Da qui la condanna generale del "tradimento". 

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  68. Certo Deyna, la monogamia è innaturale e positiva, come ho scritto.
    Colonnello, trattasi comunque di un esempio dei molteplici che si potrebbero fare.
    L'uomo sta ormai da tempo fuori dalla natura. Per questo non ha senso valutare l'adozione di figli da parte di coppie omosessuali in base al fatto che in natura non esistono genitori dello stesso sesso. Ma è chiaro che dietro alla natura si nascondono sempre i soliti pregiudizi religiosi, ben rappresentati dall'omofobico Bergoglio.

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  69. C'è un'altro aspetto sul quale sono curioso di sapere cosa ne pensano i cattolici di questo blog.
    Per la Chiesa Cattolica il sesso va vissuto con amore ma solo in funzione della procreazione.
    Per i laici il sesso oltre alla procreazione ha altre dimensioni, quella sentimentale in senso stretto, avulsa dalla procreazione, e quella ludica legata al piacere che esso da.

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  70. AntoineRouge, io ho parlato di natura seconda, ma nemmeno nego che ci siano istanze della natura prima cattive in sé (quella della necessità di una coppia parentale omosessuale). Io non ho pregiudizi religiosi né sono omofobo (dovresti saperlo, AntoineRouge), ma non trovo produttivo per l'evoluzione della psiche infantile e conseguentemente per l'ordine sociale che al bambino manchi la figura materna.

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  71. Beh, se giochiamo al fantasilo, proporrei a coppie omo e lesbiche, a quel punto, l'adozione collettiva di un bambino, tipo un bimbo cresciuto da una coppia omo e una lesbo. Così figure materne e paterne, seppure alquanto distorte, non mancherebbero. Qui si porrebbe però il problema delle rispettive intolleranze verso gli omosessuali dell'altro sesso, contraddizione che ho notato spesso: gli omosex maschi spesso non sopportano le lesbiche, e viceversa. Per non parlare dei trans, spesso a quanto mi dicono sotto fuoco incrociato.

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  72. No, non solo in funzione, ma solo se accoppiato a questa funzione (dunque la componente che dici «sentimentale» non è esclusa). L'aspetto ludico è in effetti demonizzato dalla Chiesa, ma come per ogni piacere che si confini nell'oggetto e smarrisca la sua virtù analogica (dalla creatura al creatore). Sembra che la Chiesa sia ossessionata dal sesso: in parte ciò è dovuto alla sua rimozione, ardua, nell'esperienza personale del clero, d'altra parte bisogna riconoscere che il ludo autoreferenziale (per ciò stesso peccaminoso, anzi diabolico), la nevrosi senz'anima, è più diffusamente praticato in questo modo rispetto ad altri.

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  73. A questo punto, Colonnello, urge svelare il pensiero del Marchese Martelloni sul nudo ludo fine a se' stesso.

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  74. Intendo la provocazione, Deyna, ma il Marchese è, come me, un decadente penitente: pecca e si pente, si pente e pecca.

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  75. Ho ben scritto, Colonnello,  che la componente sentimentale ( l'amore) per la chiesa è considerata, ma solo se accoppiata della procreazione. Mi interessava capire come un cattolico vive questa esasperata limitazione che fa a cazzotti con le "naturali" esigenze fisiche, che portano a praticare il sesso molto più frequentemente di quanto la procreazione richieda.
    E non parlo solo dei tradimenti, ma anche di quando il cattolico scopa sua moglie senza la minima intenzione di fare figli.
    Che fa pecca regolarmente e poi si confessa? Come, ad esempio, fanno, come vi raccontavo,  tanti abitanti di Nosara ( Costa Rica) poi insultati e minacciati, per quel motivo, dal prete, Coram Populo, ogni domenica mattina? Eh eh eh.

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  76. Ho visto che mi hai risposto in anticipo, Colonnello, pecchi e ti penti. Comodo eh?
    E come la metti con l'"errare humanum est, perseverare autem diabolicum" ?

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  77. Altra domanda ai cattolici. Secondo voi, è un Dio buono quello che manda all'inferno un'ateo buono? E' un Dio giusto quello che manda in paradiso uno cattolico peccatore recidivo ( e non sto pensando tanto al sesso dissoluto)  che ogni volta cerca l'assoluzione del prete più vicino, pentendosi? 

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  78. Colonnello, ho sempre invidiato il senso di colpa ai cattolici, e ho fatto il possibile per instillarmene un po': è una spezia indispensabile in cucina.

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  79. "Il senso di colpa dei cattolici" è il sequel de "Il senso di Smilla per la neve"?

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  80. Ti dirò, Deyna, i miei sensi di colpa sorgono quando penso di non essere riuscito a rispettare il seguente principio: "Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te". Ciò che più apprezzo della religione cattolica è  il fatto che in gran parte è ispirata ad esso.

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  81. Ciò che scrivi Deyna, è vero solo limitatamente al sottobosco GLBT autoreferenziale, che non rappresenta gli omosessuali, per fortuna.
    Colonnello, non dubito che tu non sia omofobo, solo ritengo che le tue perplessità nei confronti dell'adozione di figli da parte di coppie omo siano dettate da un pregiudizio, perché da un punto di vista scientifico i dubbi sono talmente pochi da comportare l'inversione dell'onere della prova.

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  82. Perdona, AntoineRouge, ma l'onere della prova spetta allìarditissimo sperimentatore, che ha bisogno di una ventina d'anni almeno di campionatura anamnestica di massa, come ho già scritto. Deyna, quella della speziatura è più un'idea letteraria alla Praz che una realtà vissuta. Chiari, non ritagliarti una visione del Giudice come Pirla a tuo comodo: io non credo che voglia rinunciare facilmente alla tua animaccia né imbarcare farisei (anzi, ha sempre predicato il contrario). In quanto alla confessione e al pentimento, finché non saremo puri spiriti non si vede come potremo saltare questi stadi. L'immagine, da caricatura protestantica del vecchio «Punch» (già, gli Inglesi, quelli che hanno inventato una religione d'accatto perché il loro re puttaniere voleva disfarsi della moglie...), di un credente già pronto al peccato nel momento stesso (e forse prima a ancora) che si lava l'anima serve solo a banalizzare il Potente Avversario, a esorcizzare la Lotta con l'Angelo, cosa che io faccio comunemente intendiamoci, ma avendo almeno coscienza di farlo.

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  83. «All'arditissimo», qua sotto.

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  84. Esiste anche un bosco omosessuale eteroreferenziale? No, credo di capire ciò che vuoi dire, ma in effetti non ho conosciuto tantissimi omo/lesbiche. Mi domando però, sulle adozioni, come si formi il punto di vista scientifico, in mancanza [o quasi] dell'oggetto di osservazione...

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  85. Deyna, è quanto ho scritto sotto ad AntoineRouge (per la seconda volta).

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  86. Ah scusa, quando ho scritto io non era ancora apparso...

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  87. Ti giuro che non stavo pensando a me stesso parlando di "ateo buono", caro Colonnello, non posso definirmi ateo perché non ho la certezza della non esistenza di Dio, così come non ho la certezza di essere buono, diciamo che  ci provo ad esserlo.
    Da parte tua questo ennesimo riferimento improprio alla mia persona t'è servito per non rispondere alla mia domanda, capisco un po' imbarazzante per un cattolico. 
    Non manderà all'inferno un ateo buono? Benissimo, allora significa che la fede non è richiesta dal Dio buono dei cattolici per entrare nel Regno dei Cieli..Sul pentimento poi, ripeto, come può essere considerato valido quando è programmato a seguito di peccati altrettanto programmati?
    Io penso semplicemente che il Dio buono dei cattolici non consideri un peccatore uno che scopa come un riccio e con gusto e in piena sintonia con la partner di turno. Quindi se lo fai, fallo ed evita pure di pentirti.
    Così come penso che chi invece  si macchia ripetutamente di veri peccati gravi, il Dio giusto dei cattolici, lo manderà senza indugio all'inferno anche se si presenta da lui con in mano l'assoluzione personale di Papa Francesco.

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  88. Preciso: scopa come un riccio, etc., etc., senza voler procreare.

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  89. Per la verità non ho fatto altro che risponderti: non creda donna Berta e ser Martino... Oggetto del giudizio sono i cuori e quel che nei cuori è creduto. La fede è richiesta, quindi, ma «corda quis cognoscit?» e le partite durano fino all'ultimo secondo del recupero. Sul pentimento programmato su peccati programmati ho già detto (ma ripetiamolo, via) che «l'immagine, da caricatura protestantica del vecchio "Punch" (già, gli Inglesi, quelli che hanno inventato una religione d'accatto perché il loro re puttaniere voleva disfarsi della moglie...), di un credente già pronto al peccato nel momento stesso (e forse prima a ancora) che si lava l'anima serve solo a banalizzare il Potente Avversario, a esorcizzare la Lotta con l'Angelo, cosa che io faccio comunemente intendiamoci, ma avendo almeno coscienza di farlo». Circa la non assolutezza, agli occhi del Dio cristiano, dell'assoluzione in terra, Chiari, arrivi dopo un bel po' di secoli di teologia al riguardo. Che il piacere possa esser idolo a se stesso e che con questa scorta vantata si vada nei Cieli è invece teologia tutta chiarica, interessante e degna di sviluppi ma in effetti non suffragata da nessun tipo di tradizione del pensiero cristiano né dal Sacro Testo, onde la ritengo dopo tutto sconsigliabile come viatico.

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  90. Gesù viene mandato nuovamente in terra per redimere ancora una volta l'umanità, ma invece di tornare dopo 33  anni torna dopo 84, incazzato come una belva, pieno di tatuaggi, vestito da tamarro, cercando Dio  e gridando: a  Papàààààààààààà, hanno abolito la pena di morteeeeeeeeeee!!!

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  91. Sono stato cattolico, Colonnello, ed anche se non lo sono più il Dio del Vangelo lo conosco bene, e per come l'ho conosciuto eccoti la mia opinione:
    1) I pentimenti dell'ultima ora, sono molto sospetti.Molto difficile che siano accettati da     Dio.
    2) Le assoluzioni date in terra, per Dio sono carta straccia.3) Sul sesso avulso dalla procreazione, ma piacevole e rispettoso, si tratta di un non peccato, fidati di me, non serve che lotti con l'Angelo, eh eh eh. 4) Anzi chi sta peccando a questo proposito, e gravemente, di fronte a Dio è La Chiesa che con questo suo non consentire il sesso senza procreazione,  proibisce l'uso  del profilattico  con ciò causando milioni di morti ogni anno nel mondo.

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  92. Sul punto 1, Chiari, dico che non si può generalizzare e, ancora una volta, non ci si può sostituire a Chi vede e sa ciò che non sappiamo e non vediamo: peraltro, io non ho accennato solo al tempo di recupero ma anche alla verità del cuore, che non coincide sempre coi detti. Sul 2 non si può parlare di carta straccia ma di non assolutezza, come fa (anche ciò lo ripeto) da secoli la Chiesa senza bisogno che la si tiri per la giacchetta. Sul punto 3 preferisco fidarmi di altri, caro Chiari Pontifex, anche perché la questione non era sesso avulso dalla procreazione in sé (sai che la Chiesa ammette la contraccezione naturale, del resto) ma lo «scopare come ricci» senza resipiscenza. Circa il punto 4 sono d'accordo con te ma se l'atto è congiunto ad affetto per il partner che produca bene, non nell'aspetto meramente ludico (e cioè idoleggiante il piacere) di cui si parlava all'origine della discussione.

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  93. Sono mie umili opinioni, come ho scritto, Colonnello,  non giudizi assoluti. Ho detto che secondo me in pochi si salvano pentendosi prima di morire, e in ogni caso sarà Dio a giudicare, non l'Estrema Unzione. Le assoluzioni in terra, anche non in punto di morte, di fronte a Dio lasciano il tempo che trovano, perché come tu stesso sostieni, Dio vede nel cuore, il prete o anche il Papa che confessano, no. Scopare, anche  come ricci, piacevolmente ed in sintonia col partner, di sesso diverso per noi dello stesso sesso per gli omosessuali,  anche senza amare il partner ed anche senza voler procreare,  è una  "NATURALE" attività dell'uomo, caro Colonnello, non  in conflitto con lo scopare con amore e con lo scopare per fare figli, ci sta tutto, in piena armonia col "creato".

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  94. Mi meraviglio che gente moderna, moralmente libera, colta come voi stia  discutere di una dottrina obsoleta come quella cattolica. Non sono d'accordo con Antoine Rouge che dice che che l'inesistenza di un Dio è fatto provato. Non è provato un bel niente di quel che ci aspetterà dopo e se ci sarà un dopo, cosa che io mi auguro ma della quale non sono ovviamente certo, purtroppo. Di sicuro però non ci sarà qualcuno che ci manda a bruciare per l'eternità se abbiamo scopato troppo o chi non dovevamo, queste novelle si possono raccontare ai contadini del Medio Evo appunto per indurli a costumi più regolari e meglio gestibili, ma non possono venire a cercare di pigliarci per il culo nel duemila. Tutte le regole imposte non tanto dalla religione, ma dalla società "civile" sono per una gestione, hopefully ottimale per la maggioranza delle persone. Le vere regole di bazzica di chi c'è, se c'è, sopra e aldilà non le ha rivelate nessuno, e se qualcuno lo ha fatto davvero, lo hanno frainteso e strumentalizzato. Gesù che resta l'unico personaggio abbastanza credibile disse "Ama il prossimo tuo come te stesso". Se si cominciasse da lì credo che nel dopo, se c'è, non ci si troverebbe male.

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  95. Io non sono Cattolico, non ho fede in Dio, ho semplicemente ricostruito l'idea personale di Dio che m'ero fatto quand'ero cattolico, in relazione agli argomenti che stavamo discutendo. Il cattolicesimo tuttavia non è più obsoleto di altre religioni, anzi, pur con le sue contraddizioni,  ha delle valenze ( pace, fratellanza, tolleranza) che lo fanno guardare  con maggior simpatia e interesse,  rispetto ad altre, anche da parte di chi non è religioso, come si vede, ad esempio, ad ogni elezione di Papa. In ogni caso  si tratta semplicemente una religione, alla quale si può credere oppure no.  Sulla valenza dell'"ama il prossimo tuo come te stesso", come ho scritto prima,  sono d'accordo, e giudico quel principio la bussola, il metro principale del mio comportamento, pur non essendo io cattolico.

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  96. Caro Jordan, le regole di bazzica ci sono, e come!, per quanto concerne la non assolutizzazione dell'amore per la creatura e per i beni terreni e quando il sesso, come il denaro o come la gola (per portare esempi), diventa idolo e feticcio porta all'Esclusione, le cui forme in effetti non sono in nessun catalogo Ikea. La Caduta è eterna vicenda dell'uomo sulla terra, la fragilità ci è propria, l'importante è conoscerla, cercare di superarla, non chiudersi orgogliosamente e egoisticamente in essa. Il peccato è nevrosi, essenzialmente: quel che è tutto ancora da pesare, dopo le scoperte della psicoanalisi, è  la limitazione del libero arbitrio che di volta in volta è comportata dal contesto e dall'iter individuale per quanto dall'esterno condizionato. Posto che il giudizio finale non ci spetta ma che spetta alla teologia precisare sempre meglio i termini di cui esso si varrà, ritengo che vi sia un ritardo notevole, nella dottrina ufficiale, proprio sugli aspetti condizionati di cui sopra. La Chiesa ha paura della psicoanalisi, la vede concorrenziale, la vede minacciosa per la morale e per la fede, mentre potrebbe essere un suo potente ausilio di conoscenza e di valutazione. 

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  97. La posizione della psicologia maggioritaria, per non dire pressoché unanime, è nota
    www​.ilfattoquotidiano.it/.../adozioni-gay
    Questo inverte l'onere, perché dimostra che non si può parlare di sperimentazione, tantomeno ardita (arditissima?).

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  98. No, AntoineRouge, la linea di un quotidiano non inverte nessun onere di prova, esprime una posizione ideologica e di costume, rispettabile. 

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  99. Non è la linea del quotidiano da cui è estratto l'articolo che inverte l'onere, ma la posizione della psicologia pressoché unanime.
    Chiudo sull'argomento, viste le inconciliabili posizioni, limitandomi ad aggiungere che per fortuna (ovviamente dal mio punto di vista) gli ordinamenti degli stati meno incivili stanno evolvendo (o involvendo, fai tu Colonnello) verso il riconoscimento del diritto in discussione.

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  100. No, AntoineRouge, non vedo al link cui mi rimandi la posizione scientifica quasi unanime né potrebbe esserlo, vi sono pareri e schieramenti, in definitiva presupposizioni. Ci sono Paesi d'Europa che, con molte limitazioni e diversa legislatura, hanno adottato la misura, ma non vi è nessuna sperimentazione/falsificazione che solo può, sul piano scientifico (almeno da Galileo in poi, passando per Popper), concludere alla positività: per questa, occorre la valutazione alla fine della crescita dell'individuo (un tempo quindi ragionevolmente lungo) e una vastità di campioni. E' ciò che vado scrivendo da questa mattina, credo. Fra vent'anni ne sapremo di più e potremo decidere se, nel frattempo, gli ordinamenti degli stati non so se più o meno incivili abbiano condotto a evoluzione o involuzione della società nel campo specifico. Personalmente, se alla fine di questo iter di osservazione si giungesse a responsi positivi non avrei nulla contro l'allargamento del diritto anche in Italia. Sono scettico, però, per forza di una presupposizione di giudizio contraria a quella che, AntoineRouge, ti fa essere invece ottimista.

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  101. Beh, se consentono ad un singolo/a di adottare un bambino, non vedo come possano poi impedire che il genitore frequenti una persona e se la porti in casa, pur senza riconoscimento. Voglio dire, matrimonio gay o unione civile o libera frequentazione, il bambino verrebbe comunque a trovarsi in una casa con una coppia gay, più o meno stabile. Io non consentirei l'adozione a un single, maschio o femmina che sia, perché il punto è sempre quello: il bambino si vedrebbe privato fin dall'inizio di una delle due figure genitoriali, oltre che a poter essere seguito meno.

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  102. Non credo proprio che spetti a nessuna teologia, o in generale, a nessuno schema dottrinale umano, stabilire le regole di ciò che nessun umano conosce ma che, al massimo può intuire. Che poi l'umano se ne serva per indottrinare le masse per il bene comune (almeno tentativamente) o, spesso anche (vedi tutte queste "assemblee di questo e di quell'altro" che nascono come i funghi) per sudicissimi interessi individuali è nella natura umana. Personalmente non credo a nulla ma spero in qualcosa e quel qualcosa, se c'è, non può star dietro a tante cazzate. Tante cose del messaggio di Cristo hanno un fondo che si ricollega ad un comportamento che, istintivamente, ritengo corretto, per questo ritengo il suo messaggio uno dei più credibili. Non mi riesce certo sempre di andarci dietro, ma quando ci vado mi sento bene e non voglio o pretendo di capire molto di più. Non si sta perlando ovviamente di ordinamento politico e leggi dello Stato che son tutt'altra cosa, ed è chiaro che quelle ci sono e che dovrebbero essere obbedite, si sta parlando di quello di cui dovremo render conto, se lo dovremo, quando lasceremo questa valle di lacrime (ma non solo, non esageriamo) e questo me lo dovrebbe dire la teologia? ed al teologo chi gliel'ha detto?

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  103. Caro Jordan, la teologia si fonda sui testi sacri e desume da essi la sua «scienza di Dio», sulla base anche della vita della Chiesa, delle successive manifestazioni riconosciute del divino e delle opere dei Santi quali nei secoli offertesi ai fedeli. La maggior parte dei dogmi della religione cattolica non trova piana rispondenza nella lettera della Bibbia, come saprai, ma la fede in essi e l'accettazione della morale cattolica che ne deriva distingue il fedele dal miscredente. Ovvio che poi ognuno possa farsi il kit del cattolicesimo «fai da te» (anch'io ho il mio), nella consapevolezza (per chi voglia: nel malessere) del carattere avventuroso e sovente egoistico dell'operazione. Di là dal muro ne sapremo di più: se non c'è niente e tutto questo sarà servito a dare un ordine alle nostre esistenze, il meno nocivo possibile al nostro prossimo, non sarà stato comunque un male.

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  104. Io non credo, Colonnello,  che sia la teologia, che si fonda sui  testi sacri,  la fonte più attendibile in relazione agli interrogativi sulla trascendenza. La teologia è una branca della materia, la più chiusa ed antiscientifica, del tutto impermeabile verso l'esterno, e custode di dogmi più che di un vero e proprio patrimonio scientifico-speculativo, intendendo per esso la ricerca ed il dibattito  filosofici  che di secolo in secolo si sono esercitati sul tema, appunto, di cosa c'è o ci può essere o non essere al di là della nostra immanente esperienza di vita. 

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  105. Chiari, la scienza di Dio vuole e deve essere scienza dell'universo e della vita, quindi non può essere chiusa verso l'esterno, perché tutto le è interno. Circa la sua antiscientificità, bisogna intendersi: è scienza del sacro, non segue pertanto il metodo delle scienze naturali. Ad ogni modo, come prima intendevo per il rapporto con la psicoanalisi, è da un secolo che la teologia soffre di asfissia nel rapporto con l'evoluzione delle culture. Nel complesso occorre dire che il Novecento è stato un secolo non fertile per il pensiero cattolico, che sorpreso dalle accelerazioni e dalle contraddizioni dello sviluppo capitalistico e ancora sulla difensiva dinanzi alle ideologie socialiste in cambiamento e infine in implosione, non ha saputo fornire risposte adeguate alla sfida dei tempi. Sono mancate guide all'altezza (Giovanni XXIII è durato troppo poco ma ha avuto il merito, col Concilio Vaticano, di promuovere l'unico moto di riforma, ahimè abortito, dell'Istituzione; Giovanni Paolo I s'è beccaho la tazzina si Pisciotta e di Sindona in quattro e quattr'otto) ma si è anche sfilacciata l'unità del mondo cattolico, in parte anche a causa delle divisioni politiche. La Chiesa richiederebbe oggi, per tornare protagonista, di un movimento di rievangelizzazione innanzitutto al suo interno, e di una spregiudicata raccolta di energie di pensiero che ha a lungo esorcizzato, per paura dei contrasti e privilegiando gli interventi di vertice (che includevano anche i negoziati machiavellici, le partite a scacchi con le Forze del Male).

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  106. «di Sindona», nel post precedente.

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  107. La scienza di Dio può voler comprendere tutto quello che vuole, Colonnello, ma nella realtà comprende solo i propri testi dogmatici, perché non ha alcuna dignità scientifica e razionale.  

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  108. Colonnello, Dio non è una Scienza è una credenza, e di questo tratta la Teologia, delle credenze.

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  109. Dio non è una scienza, infatti, Chiari, la teologia è letteralmente la scienza di Dio. Non ha dignità scientifica nel senso della scienze naturali, come dicevo poc'anzi; ce l'ha razionale perché si vale della ragione e delle sue coerenze per indagare, per quanto è possibile a intelletti umani, le regioni del sacro. 

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  110. La Teologia non è una scienza, Colonnello, è una raccolta, certo con le sue coerenze interne, di credenze, di dogmi. Le coerenze interne ce le ha però anche l'astrologia, ce le ha anche la scaramanzia, che a loro volta non sono scienze, ma credenze totalmente prive  di affidabilità scientifica e razionale. Ti ripeto, per riflettere, con dignità intellettuale, sulle questioni della trascendenza bisogna affidarsi alla Filosofia non alla Teologia.

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  111. E' una scienza, si pretende tale e si rubrica come tale, ma, come ho già detto due volte, non segue il metodo delle scienze naturali. Né è una semplice raccolta di credenze ma organizza un discorso razionale e originale, interpretativo, intorno a un messaggio certo rivelato, poiché il fondamento è in un testo creduto sacro. Tra filosofia e teologia non c'è differenza che di premessa: da Origene a Newman hai, Chiari, una serie sterminata di grandi pensatori che furono teologi e nomansi filosofi per chi insegni filosofia, dai licei fino all'università, e che sono oggetto di studio, dai licei fino all'università, in quanto filosofi. Risulta difficile escludere dignità intellettuale ad Agostino o a Tommaso, ad Alberto Magno o a Eckart, ma ci si può provare: lascio a te il cimento e ti auguro una buona notte.

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  112. Colonnello, Agostino,  Tommaso, etc, hanno non solo dignità ma godono grandissimo prestigio nel modo della scienza, della cultura universitaria,  ma  in qualità di FILOSOFI. Confermo, la Teologia può per conto proprio rubricarsi come vuole, ma non ha nella maniera più assoluta la dignità di scienza. Tu stesso infatti sei costretto a dire che "si rubrica" come scienza, perché il mondo scientifico "non la rubrica" come scienza, la rubrica come una raccolta di credenze e di dogmi.

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  113. Cosa c'entra escludere dignità intellettuale a chi mille o duemila anni fa ne dette ampia prova studiando con profondità di pensiero testi del suo tempo con la mentalità del suo tempo e cercando di dare risposte ai problemi del suo tempo? Mi sembra però ridicolo pensare che le sue idee, conclusioni, concetti possano avere una valenza pratica nel duemila, possano dirmi oggi quello che è buono e giusto.

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  114. Una disciplina che si fonda su un atto di fede secondo me non ha dignità intellettuale, anche se poi con grande intelletto può essere studiata.
    Infatti hanni avuto e hanno grandissima dignità intellettuale, nei loro studi e nelle loro teorie filosofiche e scientifiche,  molti filosofi e scienziati che avevano e hanno quella fede, ma che sono unanimemente stimati come Filosofi o come Scienziati. Semplice.

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  115. Hanni,  in terza riga ovviamente sta per hanno.

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  116. Le Sacre Scritture,in particolare il Nuovo Testamento, quello che è buono e giusto, lo dicono ancora oggi, Jordan, ciò che si fonda su un atto di fede è la storia che raccontano.

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  117. Quando la Chiesa mi dice che i primi uomini sulla terra furono Adamo ed Eva, creati da Dio, e  che si macchiarono del peccato originale, io non ci credo, così come non ci crede la scienza che offre un'altra versione, intellettualmente dignitosa, al riguardo. Quando la Chiesa Cristiana Cattolica, mi dice di amare il prossimo mio come me stesso, le credo. 

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  118. Appunto Chiari, anche se non è questione di credere o non credere ma di convenire con certi principi o  meno. Una Scrittura che mi racconta le storielle del serpente, pur concedendo tutto all'allegoria, mi fa scappar da ridere, oggi ma aveva un senso allora chiunque l'avesse pensata e divulgata. Quello che è buono e giusto, a loro parere, lo scrivono, in parte lo condivido, in parte no, che abbia valenza universale quindi non l'accetto e quando sarò di là, se ci sarà qualcuno a farmi i conti, (il che spero, meglio conti in rosso comunque, che pagina vuota) ne parleremo.                                                                      

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  119. Quando ho scritto "le credo" intendevo nel senso che la condivido in quello specifico principio. Specifico ma molto importante.

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  120. Io penso che il cuore umano e la Coscienza non siano cambiati di una virgola, dai tempi della Bibbia, quindi gli insegnamenti di Cristo sono sempre attualissimi. Diverso il discorso se pretendiamo di interpretare letteralmente i testi sacri, o adattare certe prescrizioni alla società attuale, che è chiaramente un'altra. Interpretare alla lettera un testo sacro, qualunque sia, è per me un'aberrazione, perché gli "illuminati" non possono esprimersi che per parabole e metafore, per far passare i concetti. Molte figure dei testi sacri apparentemente rivolte all'esterno, sono in realtà descrizioni dell'interno.

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  121. E' vero Deyna tante cose nei Testi Sacri, vanno interpretate o lette considerando i tempi in cui furono scritte, ed in questo campo la Chiesa Cattolica secondo me è la più affidabile, per il patrimonio impareggiabile di materiali e di pensatori che ha accumulato nei secoli.Si pensi solo ai tanti e autorevoli studiosi credenti, e, ad esempio,  alla Biblioteca Vaticana. 




    Ma ci sono anche i Dogmi sui quali si fonda tutto, e a quelli, senza fede, risulta  ben difficile credere.

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  122. Ebbè, sì. Anche vero che è una vita che non leggo i Testi, quindi non so dirti se anche i Dogmi possono essere interpretati come metafore della vita interiore, della conquista della Coscienza, o se sono proprio indistaccabili dall'atto di fede in un Creatore. Un esempio rovinoso dell'interpretazione letterale sono i Testimoni di Geova...

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