presidio Diladdarno Slow Tifood, lampredotto e Fiorentina
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domenica 17 marzo 2013
Curvy
La
novità dovrebbe essere il rientro di Aquilani con Montella che ha
comunque a disposizione il frigorifero pieno, una certa abbondanza che
si ritrova anche nelle parole piene di collera e colesterolo di Conte
verso Firenze, una sorta di “chiacchere e distintivo” della cucina
d’oltreoceano, un’abbondanza che in settimana abbiamo riscontrato anche
in quelle cariche di affetto e affettato di Prandelli, che ci ha
ricordato per l’ennesima volta che lui si è risentito solo quando invece
del prosciutto gli volevano rivogare la mortadella. E tra chi come il
bulimico Conte fa incetta di volgare pancetta a dadini invece di usare
il guanciale sul quale dovrebbe dormire sonni più tranquilli dopo una
vittoria invece di fare sempre la fortuna di Crozza, e Prandelli che
prima di pane e mortadella ha preferito andare a comprarsi qualcosa di
più a strisce in bottega da Bettega, speriamo che Montella,il
nostro unico nutrizionista, un Ciro Vestita di fiducia vestito di Viola, sia riuscito a portare la squadra di
fronte a questa partita con il giusto regime alimentare fatto di
atteggiamenti sani, davanti al pericolo dei bagordi post trionfo romano.
Del resto affrontiamo una squadra scorbutica, spigolosa, fisica, che
oltretutto ha tanta fame di fronte alla classifica scarna e alla dieta
di Vargas e Frey, non ci possiamo certo permettere di farci trovare ancora con
una porchetta di Ariccia sotto braccio, e soprattuto prima che Conte
s’incazzi ancora di più gridando il suo sdegno e la sua voglia di
abbandonare il paese grazie al suo cavallo di battaglia da karaoke
quando va nei villaggi Valtur e con voce finita nelle barbe affronta il
ritornello “la donna ariccia non la voglio no”. Se da una parte
l’eccesso è sempre da scongiurare, in tutti i tipi di comportamenti,
alimentari e morali, da stigmatizzare quanto un regime
alimentare o morale privo della sufficenza necessaria al sostentamento,
insomma, dalla bulimia di Conte all’anoressia di Fassino, disordini
alimentari che rispecchiano un disagio spesso dovuto al desiderio di
andare incontro a un modello di bellezza che la società ci costringe a
seguire, o dovuto alla frustrazione di non riuscire a raggiungerlo. La
Fiorentina per fortuna non è una società come la Juve o un partito dove
è transitato persino “il mortadella” che ha costretto a suo tempo
Prandelli a disertare il seggio e il girone di ritorno del suo ultimo
campionato in Viola. Il tema dell’equilibrio, quello di un regime
alimentare sano è un tema comunque serio, siamo contenti che il Genoa
abbia recuperato i nostri ex come del resto siamo contenti che in Svezia
abbiano cominciato ad adottare anche manichini che raccontano di una
donna che non è solo quella delle passerelle, come Roncaglia del resto non è
Passarella. Se la nonna dei Della Valle diceva “male non fare paura non
avere”, la mia ricordo che invece diceva “il troppo è come il poco”, e
allora si alla donna curvy e se proprio vogliamo eccedere facciamolo con
la passione Viola direttamente dal curvyno.