.

.

venerdì 29 marzo 2013

A porte chiuse

All’Is Arenas i panni sporchi di Cellino si laveranno in famiglia, rigorosamente a porte chiuse, e chi meglio di noi esperti del ramo poteva presenziare all’evento, noi, che lo stesso Manzoni, anche lui grande esperto in rami, ci aveva indicato come coloro che avevano lavato la lingua italiana in Arno. Ci sarà solo la signorina della Tide ad accoglierci, lei a rappresentare lo sponsor della manifestazione “il calcio a porte chiuse”, la vera risposta piccata del mondo del calcio a quello della grande distribuzione che invece adotta una strategia commerciale spericolata, aggressiva, fondata sull’apertura indiscriminata dei centri commerciali che vedrà la Conad addirittura aprire per Pasqua e per il Lunedì Dell’Angelo. Alla manifestazione “il calcio a porte chiuse” aderirà inviando una sua delegazione di ex con a capo Garella, scelto perché se anagrammato fa quasi galera in onore di Cellino, anche l’associazione dei portieri, visto che per loro diventa un obbligo professionale quello di cercare di chiudere il più possibile le porte a prescindere dall’inagibilità degli stadi. Parteciperà come amico di famiglia il secondino di Cellino, il cappellano del carcere, e prima della partita sarà liberata a centrocampo un po’ d’ora d’aria da una bottiglia nella quale il Presidente del Cagliari ha voluto chiudere anche l’aria per non essere da meno dello stadio, un gesto che è soprattutto un messaggio polemico alla Federazione, non tanto per dimostrare che dentro a uno stadio chiuso siamo comunque all’aperto e che quindi non ci può essere un’aria viziata, ma che invece, al chiuso di uno stadio c’è sicuramente un campionato falsato. Attenzione alle ammonizioni, i diffidati dovranno gestire bene la partita per non saltare quella successiva, vista la difficoltà aggiuntiva introdotta per l’occasione a Cagliari, il divieto cioè di effettuare tunnel per il rispetto di tutto ciò che dovrà essere necessariamente chiuso, quindi anche le gambe pena l’ammonizione. Tutti i sardi della zona hanno voluto precisare che le gambe delle loro signore non saranno coinvolte nella serrata generale, e anche se abituati ormai alla solita musica dello stadio chiuso reagiranno trombando liberamente e mangiando la carta musica. Firenze risponderà con la chiusura della Porta San Frediano durante lo svolgimento della partita, lasciando così la fiorentinità fuori dalla sua parte più popolare, e anche gli abbonati che vanno fissi a mangiare il lampredotto in Piazza de’ Nerli saranno dirottati a Porta Romana da Marione, passando dal Viale Petrarca. A Cagliari, in deroga speciale all’evento dovrebbe invece avere via libera Mati Fernandez, che secondo le previsioni del ”CCISS viaggiare informati” dovrebbe aprirci le porte in direzione Champion League.