.

.

giovedì 28 marzo 2013

La fattoria del campionato

Rituffiamoci nella fattoria del campionato e nella tradizione che vedrà la costoletta d’agnello probabilmente farla da padrone, come del resto speriamo lo possa fare anche la Fiorentina in Sardegna magari proprio con Pasqual, anche se la sua tradizione racconta una fase difensiva che è più roba da maiali, e che per questo trova terreno fertile in una terra dove il porceddu fa spesso rima con Pusceddu o Cuccureddu.  In Sardegna per farla da padrone quindi, perché si sa che l’occhio del padrone ingrassa il cavallo, che spesso scalpita in mezzo a due avvenimenti. Per esempio una sostituzione può essere effettuata a cavallo tra il primo e il secondo tempo, e poi c’è il pony che nel calcio è invece il cavallo piccolino dei pantaloncini che molti portano addirittura calati per abbassare ulteriormente il livello del buongusto. Intanto il volo dell’aquila laziale sembra pericolante come molto lo è ancora in quella più martoriata d’Abruzzo, il biscione nerazzurro striscia sul fondo del fair play finanziario e se la dovrà vedere con la zebra che al contrario sembra essere l’animale più in salute, o comunque in grado di volare al posto di chi lo dovrebbe fare per costituzione alare. Poi c’è il Milan che ci aspettiamo possa frenare da un momento all’altro sui tornanti della partita di ritorno col Barcellona che dovrebbe aver lasciato nausee e che comunque dovremo buttare giù noi nella curva a gomito successiva. Il Napoli incarna perfettamente la figura del somaro con Mazzarri e De Laurentis, potrebbe riportare debito formativo all’esame finale della classifica , tutto a nostro vantaggio. Il toro sta esaltando il nostro Dominguin di Valmontone mentre il grifone soffre l’alito pesante del suo presidente, e tra tutti gli animali che abitano la fattoria del calcio, vorrei non dimenticare l’avvoltoio Marotta, e quel cane arrabbiato di Conte, il tutto contornato da un randagismo comunque accentuato presente in Lega. Sono in ritardo, vengo da una giornata interminabile dove il fango l’ha fatta da padrone, della stessa consistenza del Das e del Pongo che usavamo da bambini per modellare i sogni di scudetto. E con il fango di un cantiere sulla A14 ci ho fatto un uovo di Pasqua dove ho inserito la bella sorpresa di una vittoria in terra di Sardegna che è meglio del fango, mentre per rimanere in tema, nella fattoria del calcio oggi mi colloco come da foto. E allora vi presento il mio lento risveglio.

93 commenti:

  1. A proposito del "nostro Dominguin di Valmontone", Ventura lo fa giocare di più? E vorrei ben vedere, con la rosa che si ritrova se non mettesse in campo Cerci andrebbe in B dritto come un piombo, e a Torino se lo mangerebbero vivo con sommo gaudio di AntoineRouge, eh eh eh. Non mi risulta che Ventura, come tutti gli altri allenatori che ha avuto, gli abbia insegnato qualcosa che lo abbia cambiato, da ogni punto di vista, Ventura lo ha sempre preso così com'è e così com'è lo ha sempre fatto giocare, dove e come Cerci vuole giocare, traendone grandi vantaggi. Se Ventura ha dei meriti sulle prestazioni di Cerci, allora l’allenatore del Novara li ha su quelle di Seferovic, e l’allenatore del Bari le ha su quelle di Romizi. Peccato che io, e tanti altri, neppure sappiamo chi siano suddetti allenatori. Insisto, secondo me l'artefice della fortuna e delle prestazioni di Cerci ha un solo nome : Cerci.

    RispondiElimina
  2. "Le" sta per "li", in mezzo alla terzultima riga qui sotto.

    RispondiElimina
  3. Leo sei liberissimo di attribuire un valore pari a zero alle scelte e al modo di disporre la squadra del ct della nazionale. Ma a mio parere si tratta, in generale, di una affermazione che non si può condividere. Se il commissario tecnico non contasse nulla basterebbe incaricare un computer di stilare la lista dei convocati sulla base che so dei voti dei giornali. Ricerca di una identità di gioco e scelte personali caratterizzano tutti i buoni ct italiani e ne abbiamo avuti diversi, da Bearzot, a Sacchi a Prandelli. Altri, ma Cesare non è sicuramente tra questi, e penso a Vicini o allo stesso Valcareggi erano più influenzabili e meno autonomi. Giudico dunque l'operazione Cerci in nazionale un'ottima operazione del ct, che ha scelto un giocatore da una squadra di fondo classifica, l'ha convocato e l'ha schierato bene nonostante sia un giocatore difficile da gestire. Il giorno dopo le quotazioni di Cerci sono aumentate, lasciamo perdere la quantificazione: ma adesso sono sicuramente più alte, perchè 45 minuti giocati bene contro il Brasile con la maglia azzurra addosso sono l'equivalente di un intero campionato giocato bene in termini di carriera di un giocatore. Partita benefica: nel calcio, l'ho detto tante volte, la beneficenza è normale. Certo, si potrebbe anche evitarla per motivi etici: in fondo i calciatori sono dei miliardari quindi a far beneficenza fanno un po' ridere. La fanno tutti, però, da Mihajlovic, a Mourinho a Messi. E allora perchè se la fa Prandelli si debbono leggere certi giudizi artefatti?

    RispondiElimina
  4. Anche la tua Chiari è una affermazione ingenerosa e sopra le righe. Per ragioni polemiche ridimensioni il ruolo dell'allenatore. Ci può stare, ma allora perchè abbiamo un Montella in panchina? Potevamo metterci Zemanviola o un qualsiasi massaggiatore o Blimp che avrebbe fatto ai giocatori ottimi corsi di filologia. Invece l'allenatore è importante ed un Ventura è stato determinante nella carriera di Cerci avendolo avuto per tre volte, a Pisa, a Bari ed ora a Torino, ottenendo sempre ottimi risultati. Ti dirò che vedendo giocare il suo Bari anni fa mi ero appassionato a Ventura e l'avrei visto bene anche a Firenze.

    RispondiElimina
  5. Cosa c'entra Montella? Cosa c'entra il valore di Ventura e via divagando, Ludwig? E più in generale, cosa c'entra col mio ragionamento quanto dici sulla funzione di un allenatore? Tale funzione è sempre decisiva, nel bene o nel male, sul gioco della squadra che allena, ma non lo è sempre, e comunque molto meno di quanto si pensi, sul rendimento dei singoli calciatori che allena. Io ho fatto un discorso ben delimitato e circostanziato al caso Cerci, ed al suo rendimento, ben difficilmente confutabile con argomenti altrettanto circostanziati, e tanto meno divagando.

    RispondiElimina
  6. Negare l'importanza di Ventura nella carriera di Cerci non è da te Chiari. Tutta la carriera di Alessio è legata a questo tecnico e sempre si sono dette meraviglie del Cerci allenato da Ventura, dai tempi addirittura del Pisa.

    RispondiElimina
  7. E' da me cercare vedere la realtà al di fuori dei luoghi comuni, Ludwig. Cerci ha sempre giocato nello stesso modo e con lo stesso rendimento, con qualsiasi allenatore. Informati.

    RispondiElimina
  8. Nitori afrucani



    Mi son visto Cile/Uruguay e la bella, nitida prova di Mati.Posizionato
    alla Pirlo, con compiti a meta' tra i nostri Aquilani e Pek, quindi piu'
    arretrato del Mati visto a Firenze, ha dettato i ritmi, impostando
    l'azione con sagacia, beccandosi una decina di falli dai frustrati
    uruguagi, perdendo un solo pallone, e quando e' andato piu'avanti, ha
    fornito pallone filtrante con tunnel ad avversario per il secondo
    gol...da leccarsi i baffi.Visti gli scarsi risultati come mezzapunta e
    questa convincente prova, credo sia da valutarne bene l'eventuale
    bocciatura e cessione, noi abbiamo bisogno di un alter ego del Pek e
    lavorandoci sù, soprattutto caratterialmente, chissa' che non lo si
    abbia in casa.D'altra parte, non e'una pippa fantasmagorica destinata a
    serie minori.



    Lele

    RispondiElimina
  9. Poi, Ludwig, ti prego ancora una volta, di non cambiare discorso, per cercare surrettiziamente argomenti. Qui, a partire da te, si sta parlando del rendimento in campo di Cerci, che nessun allenatore ha mutato, non tanto della sua carriera che diversi allenatori possono aver facilitato ( Ventura) o ritardato (Rossi).

    RispondiElimina
  10. Ecco, magari a pasqua fate una buona azione lasciando in pace i cuccioli.

    RispondiElimina
  11. Molto interessante quanto scrive qui sotto, su Mati, l'ottimo Lele.

    RispondiElimina
  12. Ma non ho bisogno di prendere informazioni, Chiari. Il fatto è arcinoto: Cerci ha dato il suo meglio nel Pisa e lo stesso Ventura sostiene che non ha più raggiunto gli stessi livelli, ma è stato ottimo a Bari e a Torino. Purtroppo il periodo fiorentino può considerarsi una battuta di arresto nella carriera di Alessio. I motivi li ho già detti e credo siano talmente evidenti che non ci torno sopra.

    RispondiElimina
  13. Confermo, quando è stato mandato in campo Cerci ha sempre offerto, nei pregi e nei limiti, lo stesso rendimento, Ventura o non Ventura, il quale certamente lo ha mandato in campo, per ovvi motivi, più di ogni altro allenatore.

    RispondiElimina
  14. Ma io adoro Mati e lo voglio a Cagliari e sta crescendo paurosamente e la posizione definita da Lele finirà con l'essere la sua e la Fiorentina non mollerà questo grande inesploso! Se arriva anche Clasie, se recuperiamo fisicamente Sissoko e se Vecino vale già quel che dice Viviano (spero più attendibile di quando difende i legni), c'è la rosa di centrocampo più forte d'Europa.

    RispondiElimina
  15. Qui sotto nella mia ultima riga prima di "ovvi" manca un "anche".

    RispondiElimina
  16. Parole sante ( eh eh eh) le tue, Colonnello.

    RispondiElimina
  17. Peraltro Cerci a Bari non ha mai giocato.

    RispondiElimina
  18. Deyna, sotto una news disertata (salvo da quella fava onnipresente e onninfettante del Giannelli) di cloaca sei dichiarato pronto per una liaison con AntoineRouge e invitato a un pranzo «pre-natalizio» (ma quella ormai l'è sonaha davvero... ahahahahahahahahahah!) al quale però Yo el supremo nega di voler partecipare visti i tuoi trascorsi in torretta a Treblinka. A Bari no, ma è che nell'inconscio lo vede ancora nelle serie minori... ahahahahahahahahahah!

    RispondiElimina
  19. Ah, trovata, ora me le leggo, me le centellino, aspetta!

    RispondiElimina
  20. Lud che io attribuisca un valore pari a 0 nelle scelte del ct della nazionale è una tua invenzione, ho scritto che raccoglie il lavoro svolto da altri. Quanti giorni passa un calciatore convocato nei ritiri di una nazionale, contali, e dimmi quanto possano influire, in quei pochi giorni, le direttive che un ct impartisce ai giocatori. Il suo compito è quello di far giocare la selezione con almeno un paio di moduli mandati a memoria il più possibile e per riuscirci chiama, i più forti, se in forma, e che ricoprono lo stesso ruolo anche nel club. Tu hai dato meriti a Prandelli per la crescita di Cerci, io in una convocazione e in un tempo giocato non riesco ad attribuirglieli perché non ve ne sono. Riusciresti a farmi venire sulle palle anche il santo a discorrere con te.

    RispondiElimina
  21. Al massimo un ct può far relativamente crescere un giocatore durante il ritiro premondiale o preuropeo, con tempo a disposizione e possibilità di lavorarci tutti i giorni. Dare a Prandelli meriti per la crescita di Cerci mi sembra un'appropriazione indebita conto terzi. Ma fermi tutti, Cerci non ha giocato solo a Bari con Ventura, nell'estate 2004 era nella Primavera della Roma, e chi allenò la Roma in quel fugace periodo estivo? Sicuramente i migliori primavera parteciparono al ritiro della prima squadra, magari prestati per le partitelle, ed è lì che l'Insegnamento, la trasmissione da Maestro a discepolo fu possibile.

    RispondiElimina
  22. Vediamo però di non sottovalutare il lavoro di un ct, perchè allora si deve discutere anche Del Bosque dopo due europei ed un mondiale. Non credo di rischiare l'accusa di essere a favore di Prandelli per questo. È la bile anti prandelliana se mai che alimenta le considerazioni di altri. Far crescere Deyna è una tua interpretazione. Io ho detto che Prandelli ha scelto Cerci e l'ha collocato bene in campo, rischiandolo nel secondo tempo di una partita che l'Italia perdeva 0-2. Mossa coraggiosa indubbiamente. Nel futuro sono certo che Cerci si gioverà del rapporto col ct come è già successo a Balotelli.

    RispondiElimina
  23. Ci sono calciatori che per caratteristiche tecniche, fisiche e in certa misura anche di ruolo, sono più flessibili, permeabili e forgiabili dagli allenatori, altri che, per gli stessi motivi, non lo sono, a qualunque età. Cerci, secondo me ed osservando il suo rendimento, la sua tecnica, la sua posizione in campo, sempre gli stessi nel corso degli anni, appartiene a questa seconda categoria, dove ci stanno centinaia di giocatori anche molto estrosi, per i quali capita che sia l'allenatore che adegua il modulo, e non che il calciatore si adegui al modulo. Ad esempio, Valero può giocare con qualsiasi modulo, Cerci no.

    RispondiElimina
  24. Leggo dell'interesse della Fiorentina per Viola, un '89 ora emarginato al Palermo, ma che mi aveva molto impressionato nella Reggina. Si tratta di un Lodi più strutturato e forte fisicamente, con grande visione di gioco, e un sinistro magico nei tiri da fuori e sui calci piazzati. Non so perché a Palermo sia ignorato, ma sarebbe una scommessa da fare.

    RispondiElimina
  25. Dai commenti alla notizia citata dal Colonnello emerge un Deyna non solo dalle preferenze sessuali particolari, ma anche molto fancazzista.

    RispondiElimina
  26. Tra i rilievi più francamente irrilevanti metto quelli di coloro sostengono che grazie ai miei commenti potrebbero rischiare di prendere in antipatia Prandelli. E metto Barry Bonds e Leo nella categoria. E chi se ne frega, scusate delle reazioni che i miei commenti hanno su di voi! Se vi indispongono saltateli. Sono riconoscibilissimi a causa del nome e dell'immagine associata. Io ci posso fare poco, meno che meno censurarmi o chiedermi cosa penserà il tale di me leggendomi.

    RispondiElimina
  27. Ebbene sì, Antoine, non lo posso più nascondere, il mio fetish per l'opulenza corviniana mi divora. Riesco ancora a mascherare, però, dietro la mia seria apparenza da bancario, ahah

    RispondiElimina
  28. Guarda Lud che Del Bosque pesca a piene mani in due squadre come il Barcellona ed il Real Madrid, compagini che spesso arrivano in fondo ad una champions e che passeggiano in campionato e convoca giocatori che 99 volte su 100 giocano nello stesso ruolo anche nel club. Li si può parlare di continuazione tattica vera e propria, non serve un Del Bosque, seppur bravissimo anche a livello di club, per dare un gioco particolare alla Spagna. Vi è una generazione di calciatori venuti su a pane e calcio che si dalle giovanili vengono tirati su con quegli stilemi tattici e se questa generazione, beati loro, conta parecchi giocatori dai piedi educati ecco venir fuori la Spagna dell'ultimo quadriennio. A Prandelli tocca un compito più gravoso, specialmente dietro dove il nostro, storico, punto di forza è venuto meno con l'ultima generazione di difensori. C'è rimasto un portiere, in la con gli anni, ancora di altissimo livello ma per il resto.....in compenso, a centrocampo si è fatto un discreto passo avanti anche se sono venuti meno gli interditori e i cagnacci recupera palloni. La davanti abbiamo problemi vicino allo zero, attaccanti buoni, più che buoni, ne abbiamo a sufficienza da poter giocare con qualsiasi modulo. Non siamo al livello dei migliori né in europa né nel resto del mondo (Sud America, ovvio) ma intanto una finale all'europeo ce la siamo vista, mezzi rotti e sulle stampelle ma ci siamo arrivati, prendendone un corbellino ma non si può certo dire che sia stata una colpa esclusiva del ct che ha mandato in campo chi quella finale se l'era conquistata.

    RispondiElimina
  29. Va bene Lud, Prandelli ha influito sulla crescita e sull'esplosione di Cerci non avendolo mai allenato. E' bastata una convocazione e una sapiente collocazione in campo per un tempo e mezzo per compiere il miracolo, d'altronde giocava portiere nel Torino.

    RispondiElimina
  30. Fra i commenti irrilevanti Lud mettici anche le tue previsioni sui calciatori, azzardate nei tempi, e smentite dal campo. Magari mettendo le mani avanti qualche volta almeno non chiedi il conto che qualcuno pubblichi i post di quelle affermazioni. Tanto non li leggi.

    RispondiElimina
  31. A dire il vero però i giocatori del Real solitamente schierati in campo nella Spagna sono Casillas [portiere], Ramos [difensore], e Xabi Alonso [centrocampista difensivo], cioè i meno determinanti nel fluire del tiqui taca. Per fortuna quello che hanno imparato fin dalle nazionali giovanili non lo disimparano con la "cura Mourinho"...

    RispondiElimina
  32. La proposta di Leo e altri è l'eliminazione del commissario tecnico della nazionale tanto non serve. O in alternativa l'intercambiabilità del ct visto che se la nazionale è allenata da Del Bosque o dal magazziniere del Real non cambia nulla. Tutti sanno che non è così ma non importa.

    RispondiElimina
  33. A mio avviso non esiste su questa terra un omosessuale cui piaccia Corvino e se esiste allora è un eterosessuale mascherato. AntoineRouge, Deyna fancazzista è ovvio, visto che è bancario, ma il confuso accusatore è il farabutto web Mambo, un coglione paranoico di natali ignoti, un cretino rovinato dal forcipe della levatrice pseudosenese, un pluriniccato culo sfondato che fu capace di scrivere questo, su Cerci:

    «19/03/2012 10:41:52 Mambo, Fifth high Il cervello è spappolato in questo ragazzo. È l'icona sfigata di questo calcio da grande fratello. Non è un caso che a certi sbruffoni piacessero personaggi come Sinisa, o questo tamarro. Gente che parla un sacco senza dimostrare un cazzo niente. Già lo scorso anno legai Cerci su una zattera in direzione bocca d'Arno, con la speranza che una volta in mare se lo sarebbero mangiato le orche assassine. Macchè... non l'hanno voluto manco loro. È andata a finire come previsto da chiunque su questo sito abbia giocato apallone con un minimo di consapevolezza sportiva: e cioè che Nappi in confronto era Garrincha. Sul fondo dell'abisso di Sabato 17 marzo 2012 si trova un ciuffodi riccioli ossigenati».

    Nappi era Garrincha al confronto di Cerci ma il figlio di Cicciolina lo è di onorata donna al confronto di Mambo povero cazzone randagio.

    RispondiElimina
  34. L'ottimo Fiorentinanews ci informa che:












    «Ha solamente 18 anni ma è già conosciuto per il suo grande talento, tanto che in molti non esitano ad utilizzare la parola ‘fenomeno’ quando si trovano a descrivere le doti di Viktor Fischer. Danese è già stato convocato con la nazionale maggiore del suo paese, ma le cose migliori le ha fatte indubbiamente vedere con la maglia dell’Ajaxaddosso. Tanto che la Fiorentina è già piombata su di lui e addirittura in Danimarca scrivono che il club viola sia disposto a sborsare 15 milioni di euro, non uno, pur di averlo. Età da ragazzino, ma quotazione da top player già affermato. Fischer è uno di quegli attaccanti moderni, che amano svariare sul fronte offensivo e che sono difficili da fermare proprio per la velocità nel dribbling e per la tecnica che ha che gli permette di tenere il pallone incollato ai piedi. Roba da far innamorare chiunque».



    15 milioni??????????????

    RispondiElimina
  35. Ultimi fuochi per Bersani: credo che mai un uomo politico si sia messo alla gogna da solo così tragicamente. Adesso mi fa pena.

    RispondiElimina
  36. Il sitone dà il 41,41 degli utenti che credono nella Champions: un dato indicativo, se si pensa che siamo a soli tre punti dal Milan che dovremo ricevere dopo la trasferta cagliaritana.

    RispondiElimina
  37. Eccoti, Colonnello, quanto ho scritto, firmandolo con nome e cognome, questa mattina altrove, senza ricevere la minima obiezione ma solo condivisioni:

    "Un leader completamente bollito, col pieno e convinto sostegno di un organismo dirigente con l'encefalogramma piatto ma col culo ben incollato alla sedia, è stato di grave danno al paese ed al Partito Democratico.Ora lo dicono quasi tutti, persino Cacciari, detto "signor trombone col senno del poi", ma prima delle elezioni e prima che il bollito partisse con le patetiche e penose consultazioni, eravamo in molti meno a dirlo. Non era l'unica strada, quella percorsa da Bersani, era solo la più stupida e dannosa per tutto e per tutti."

    RispondiElimina
  38. Credere nella possibilità di arrivare tra le prime tre è un obbligo del VTV ( Vero Tifoso Viola). Poi viene anche l'Obbedire ed il Combattere, come ci può insegnare il nostro detenuto. Ahahahahahahahahahahah!

    RispondiElimina
  39. E' stato perso tempo prezioso, Chiari, per un tentativo chiaramente impossibile e che ha fatto stingere il ridicolo dalla persona (e non ne aveva certo bisogno!) al suo partito, che in fondo, nonostante i gravi errori e il degrado morale, non lo meritava a questo segno. Ma la responsabilità, in ciò, è anche di Umberto di Savoia: la tempistica doveva essere ben più stretta, a economia in fiamme! Ora è prevedibile nuova agonia prima delle urne inevitabili, tra amenità del Padrone dello Stalliere che si candida al Colle e di Amato che sognandosi presidente del consiglio lacrima sui poveri in interviste pre-post-cotte.

    RispondiElimina
  40. Io spero ancora , Colonnello, che Umberto di Savoia tiri fuori dal cappello, un coniglio fuori dai giochi politici, che faccia un governo, fuori dai giochi politici, che avvii un piano per il lavoro, che cambi il sistema elettorale restituendo agli italiani la possibilità di scegliersi i rappresentanti in Parlamento, che elimini il finanziamento pubblico ai partiti, al quale i grillini, per questi contenuti, non potranno dire di no. Poi entro 6-12 mesi al voto, dove Renzi vincerà a man bassa, sia nel partito che nel paese.

    RispondiElimina
  41. Viktor Fischer, Colonnello, è un fuoriclasse, deve solo avere qualche anno di pazienza per vederselo riconosciuto. Ha una facilità di gioco impressionante, tiene sempre il pallone attaccato al piede anche a velocità alte, dribbla gli avversari come birilli, tiene botta nel contrasto, vede la porta, sforna assist a ripetizione, è maturo mentalmente. Per dire, è molto più forte di quanto non fosse Jovetic alla sua età. E' migliorabile solo al tiro, per il resto nei prossimi anni sarà uno dei 2/3 migliori giocatori in Europa, e nei primi 5/6 al mondo, ne sono abbastanza sicuro. Da scordarci però che possa venire alla Fiorentina, nemmeno lo fantastico, questo è roba per Barcellona, Real, Bayern, Manchester.

    RispondiElimina
  42. Lo conosco bene, Deyna, ma è l'idea che la Fiorentina possa mettere 15 milioni in un diciottenne che mi lascia interdetto. Anche perché, quando si vale 15 milioni a 18 anni non si viene a Firenze. Se poi c'è un accordo con un colosso (se esplode te lo cedo a prezzo concordato) è altro conto, ma non sono cose che si fanno in casa Della Valle.

    RispondiElimina
  43. Che non si facciano in futuro in casa Della Valle non è detto, non ne sarei così sicuro, specie se il colosso si chiamasse Manchester City...Non vedo comunque molta convenienza a fare un accordo del genere, se i 15 milioni li mette tutti la Fiorentina. Se il giocatore poi esplode conviene tra l'altro non avere un prezzo concordato. Boh, comunque non è roba per noi, passerei ad altro argomento.

    RispondiElimina
  44. Circa il ct della Nazionale: è un assemblatore, il che non è poca cosa. Può incidere sul gioco solo quando ha molto tempo a disposizione con gli effettivi, come fece Prandelli agli Europei quando arrivò a confezionare i due capolavori contro Inghilterra e Germania (salvo sgonfiarsi ignominiosamente in finale). Nelle pause di campionato adatta, cuce, incastra, impone regole, non può altro, lì è la sua abilità e la differenza fra una nullità e un altro la vedi e come, perché un Vicini o un Maldini la finale per 4 a 0 forse non la perdono (perdono magari di un gol di scarto, dopo barricate indegne e segate alla diavola, e magari negli spogliatoi recriminano perché «a dieci dal termine Baggio ha avuto l'occasionissima e non avremmo rubato nulla!») ma non arriverebbero mai in finale di Europeo con quella squadra nemmeno alla quarantesima incarnazione. Se avesse la capacità di trasformare un giocatore in due giorni e mezzo (come avrebbe fatto con Cerci, si favoleggia) Prandelli si chiamerebbe Gisas e potremmo affidargli cose ben più importanti che le partite della Nazionale Italiana di calcio. In quei casi, Deyna, ci sono trucchi ben noti da tempo agli addetti, talora affiorati alla luce.

    RispondiElimina
  45. Blimp fai fare un passo avanti alla discussione sul ct, ma la tua distinzione non mi convince. Da ct Prandelli, e prima di lui altri ct avveduti come Sacchi, ha ben presente il problema della mancanza di continuità. La nazionale si raduna e si allena insieme solo per pochi giorni all'anno. Ciò non significa abdicare alla costruzione di un gioco originale. Di qui lo sfruttamento intensivo dei periodi a Coverciano, la creazione di una rosa ampia di convocati a cui attingere e gli esperimenti tattici nelle amichevoli. Non a caso l'Italia in amichevole perde molto: il ct utilizza queste gare per provare uomini e moduli. Al momento la nazionale ha utilizzato diversi moduli: l'abbiamo vista con il 3-5-2 (inaugurazione degli Europei contro la Spagna e De Rossi centrale difensivo), col 4-4-2 ed il rombo di centrocampisti di qualità Pirlo, Montolivo, Marchisio e De Rossi, ma ormai stiamo andando verso il 4-3-3 pensato per sfruttare le doti di Balotelli ed El Sharawi cui potrebbe aggiungersi Cerci. Prandelli fa un grande lavoro non solo da selezionatore ma da tecnico vero e proprio: lavora infatti come in un club compatibilmente con il tempo a disposizione e le solite polemiche sulla stanchezza e gli infortuni dovuti alla nazionale cui ci ha abituato Galliani e Co.

    RispondiElimina
  46. No, Lud, sono fermo sul posto e ancora una volta non capisco (non lo fai capire, non puoi) cosa abbia fatto in due giorni e mezzo Prandelli a Cerci per fargli giocare una delle tante partite buone che gli abbiamo visto giocare a Firenze e a Torino e comunque non tra le migliori in assoluto.

    RispondiElimina
  47. Ciò che non si vuol capire è che dietro ogni partita della nazionale c'è un lungo lavoro. E che l'inserimento di Cerci in Italia-Brasile è un capolavoro non fosse altro perchè si perdeva 2-0 ed un altro ct per evitare il cappotto e la pessima figura si sarebbe chiuso in difesa.

    RispondiElimina
  48. In due giorni e mezzo non si può far un lungo lavoro su un giocatore e che l'inserimento di Cerci sia stato addirittura un «capolavoro» (suvvia, Lud, vedi sotto che disgusti anche i prandellisti di prima ora con questi eccessi mistici!) può dirlo solo chi non sia compos sui in discussione di materia: Cerci era un convocato, la squadra doveva recuperare, per l'appunto, nulla di più normale che metterlo in campo, non c'era più nulla da difendere, in un'amichevole peraltro, cui tu, per la Nazionale, hai annesso sempre scarso significato in sé.

    RispondiElimina
  49. Ma quanti non si sarebbero fatti prendere dalla paura di incassarne altri due? Con il Brasile a Ginevra, poi, dunque davanti a tutto il mondo. Quanti avrebbero rischiato l'esordiente e scapestrato Cerci in un frangente tanto delicato? Chi ne avrebbe saputo esaltare le doti e minimizzare i difetti? Per quanto riguarda i cosiddetti prandellisti facciano e pensino quello che credono, non posso certo fermarmi con la penna in mano, o le dita sulla tastiera dell'ipad, prima di scrivere un post provando ad immaginare tremebondo le loro reazioni. E d'altronde pur apprezzando io Prandelli non ho mai mangiato pasta e fagioli con loro, come diceva una mia antica professoressa di inglese.

    RispondiElimina
  50. Non mi è sembrata cosa particolarmente ardita, Lud, mi è sembrata la cosa giusta e naturale da farsi in quel momento, vista la situazione e viste le nostre risorse. Circa i prandellisti, Lud, credo che nessuno di essi possa rivendicare la tua purezza, nemmeno il diversamente risorto Scacco Matto e però nemmeno vogliono, credimi, perché è una purezza che, essa sì, fa tremare, se giudichi un capolavoro l'entrata di Cerci in campo in quel frangente. Oggettivamente, una cosa del genere non l'avrebbe detta e non la direbbe nessuno ma proprio nessuno nessuno nessuno degli ex-appartenenti alla SDA, ma neanche Barry Bonds: magari è un tuo merito, bada, solo che è per dirti che bisogna essersi inoltrati molto in là nel fanatismo per un proprio simile per scrivere una cosa del genere. Lud, te lo dico con accoratezza, tu spendi passione sconsiderata per un semplice essere umano e non so cosa ci azzecchi questo col razionalismo illuminista.

    RispondiElimina
  51. Allucinato auto-accredito di Yo el supremo su cloaca! Questo poveretto è come il Pierluigi: si è appeso da solo a una forca e scalcia a ogni vento, mentre la gente passa sotto e si fa il segno della croce.

    RispondiElimina
  52. Poi c'è un altra specie d'infelice, non meno intensa dello Schreber, ed è il Multinick che, sotto la notizia cloacale che si giocherà a porte chiuse, fa i complimenti a se stesso (bravo Conte Mascetti, un post «da incorniciare», te lo dice Locke! Ahahahahahahahahahah!), annunciato prima dal sé pari fava che è Erasmo da Rotterdam e Canterbury e seguìto dal sé ugual fava che è Frankie... O bischero supremo! O coglione scioperato! O merda lessa che medica le ferite della vita su blog calcistici!

    RispondiElimina
  53. «un'altra», qua sotto.

    RispondiElimina
  54. I prandellisti si definivano Adoratori. Ho tolto la prima parte e mi sono definito ORI osservatore razionale illuminista. Non adoro nessuno. Cerco sempre di argomentare i miei giudizi e non mi ritengo un passionale, almeno in campo calcistico. Ho spesso ripetuto, tra le righe, ma chi voleva capire poteva farlo, che non sono ad esempio un fanatico della beneficenza applicata al calcio. Ma non posso fare a meno di notare che non la pratica solo Prandelli. Molti qui si sentono traditi da Prandelli e sono ancora sotto shock per l'addio. Io guardo ai risultati sportivi e li giudico buoni. Molti pensano che a Firenze si debba vincere la Champions. Io no e questo mi induce a gioire dei risultati di Prandelli.

    RispondiElimina
  55. Lud non ho scritto niente di quello che mi imputi. Se non sai leggere non ho colpe.

    RispondiElimina
  56. Lud, allora fammi l'elenco degli errori, nel tempo, commessi da Prandelli: te lo chiedo da molto, questo un razionalista potrebbe farlo.

    RispondiElimina
  57. Parliamo dei meriti e del coraggio Blimp, l'ha inserito sotto di due goal in un'amichevole e da li la folgorazione, Cerci si è consacrato in quel cambio, il mondo sportivo ne fu folgorato, tanto che il cartellino è più che raddoppiato dopo quella apparizione e chi ne ha preconizzato una carriera nelle serie inferiori, tanto da accostarlo a Robben, si è trovato con le stigmate sulle mani per averne annunciata la profezia. Allelujah!!! Allelujah!!! Allelu......jah!!!!!!!

    RispondiElimina
  58. Ma come Leo proprio tu che ti definisci Adoratore te la prendi con me. Argomentare, please. Fermarsi alle frasettine serve a poco. Per quanto riguarda gli errori di Prandelli se ne parlerà al momento opportuno. Io non faccio l'abiura come al felice tempo dell'Inquisizione.

    RispondiElimina
  59. Mi appare firmato Blimp un commento evidentemente di Lud...

    RispondiElimina
  60. No Blimp, la tua blasfemia tocca vette del satanismo più sconsiderato, Prandelli in due sedute può renderti da brocco a fuoriclasse, in una sola sostituzione trasforma Buffon in CR7 e Pasqual in Messi, di quali errori vai chiedendo conto. Al rogo, al rogo!!!!!

    RispondiElimina
  61. Anche a me, tanto che gli ho risposto per rima eh eh eh eh eh

    RispondiElimina
  62. Adesso è tornato il vero autore......e va bene lo stesso il tono. ah ah ah ah ah ah

    RispondiElimina
  63. Come storico dovresti sapere bene il signifcato delle parole come razionale e illuminista. Tu sei quanto di più fissato e monomaniaco ci sia il che è proprio l'opposto della razionalità, che dovrebbe puntare alla verità col ragionamento e non per dogmi. L'illuminismo poi...mi sembri più un gesuita alla Ignacio de Loyola.

    RispondiElimina
  64. Colonnello, non toccare Ignacio, nostra guida spirituale, indicatore del retto sentiero.

    RispondiElimina
  65. Confesso la mia perplessità verso i cosidetti prandelliani storici perchè non possiedono il monopolio del giudizio su Prandelli. E non possono chiedermi quindi di pensarla come loro. Punto. Per quanto riguarda gli "errori" di Prandelli per la stessa ragione dovrei andare in cerca degli errori di Montella. Ma nel quadro di una gestione intelligente e largamente positiva non riesco a vederli o a ritenerli importanti. Sicuramente se assumessi un tono giudicante dovrei scrivere che il suo errore principale è aver allontanato Cerci. Se infatti si parte dal presupposto che Cerci non è affatto migliorato nell'ultimo anno, ne segue che Montella ha sbagliato a spedire in esilio a Torino un nazionale con tali potenzialità. O no?

    RispondiElimina
  66. Per argomentare dovrei rimandarti al post che mi hai scritto in risposta 5 ore fa dove hai interpretato alla tua maniera delle considerazioni che non ho espresso sull'intercambiabilità dei ct, dei magazzinieri e amenità simili, eppoi sarei io quello da frasettine fatte. Si scrive A e ribatti B, ti scrivo su B e rimandi ad un A bis, e alla fine estrapoli pro domo tua delle valutazioni che nessuno si è sognato di fare. E, cosa grave, non ha neanche scritto. Quali argomenti va cianciando Lud, ti rendi conto che dai meriti inesistenti ad un allenatore che ha schierato un convocato in campo ?! Chiediti il perché della convocazione, dove lo ha collocato e quanto ha giocato.

    RispondiElimina
  67. Nessuno ha detto che il rendimento di Cerci a Torino non è migliorato rispetto a firenze, ma perchè non leggi e ti inventi quello che dicono gli altri? Si è replicato, ad uno che ha detto che questo miglioramento è dovuto all'aver trovato finalmente due grandi allenatori come Ventura e Prandelli, che PRANDELLI NON C'ENTRA UN CAZZO. Odio scrivere maiuscolo, ma è per vedere se leggi, registri e la smetti di replicar corbellerie.

    RispondiElimina
  68. I razionalisti illuministi non abiurano, Lud: vedi che ti metti da solo il capestro? E che c'entra poi il «momento opportuno»? Che c'è, la Ragion di Stato, che osta? E perché non si dovrebbe parlare degli errori di Montella? Più volte gli ho assegnato insufficienza (sebbene non grave) quest'anno, eppure lo ritengo un grande allenatore. Non riesci a vedere gli errori di Prandelli, dici: ecco, questo è onesto ma ti consegna all'irrazionalismo più ribollente. Nella carriera di un allenatore (che ha conosciuto caccaiate e stagioni nere, come tanti, come quasi tutti), il quale deve prendere una quantità di decisioni importanti quasi ogni giorno, come non ravvisare errori? E anche importanti, per giunta! Ne ha fatti Mou, ne ha fatti Michels, ne ha fatti Herrera, ne ha fatti Bernardini, stai a vedere che non ne ha mai fatti Prandelli! Dentro l'illuminismo, a questa stregua, ti trovi sì, ma come personaggio del «Candido» volterriano, quel Pangloss cui ricorreva ReNudo/Sopra su cloaca per ironizzare a volte su Scacco Matto, il quale comunque non direbbe (a onor del vero e m'ingoi adesso l'inferno per questo) che la sostituzione con Cerci era stata un «capolavoro» nemmeno sotto tortura apache. Certo, ragazzi, che a scambiare un post mio per uno di Lud bisogna esser presbipi di nulla!

    RispondiElimina
  69. In realtà è un sabotaggio dell'hacker Dubbio a Disqus, un tentativo estremo di far giudicare gli scritti e i pensieri per quel che sono, al di là degli autori, che fa ruotare come girandole.

    RispondiElimina
  70. No l'è colpa del poeta che ci mette le mani e ci manda nei pazzi.

    RispondiElimina
  71. «cacciate», qua sotto, ma è venuto fuori «caccaiate», certo più espressivo, ed eloquente come un lapsus (ahahahahahahahahahahah!).

    RispondiElimina
  72. Ho chiarito che un ct della nazionale non è una figura neutra, che esordire in nazionale è importante, che la partita era delicata, anche perchè si perdeva,e che non tutti avrebbero rischiato un attaccante. Mi si risponde che il ct non conta nulla essendo un selezionatore. Sappiamo tutti che non è vero e che la nazionale ha una chiara identità di gioco e utilizza diversi assetti tattici sempre originali. La discussione langue perchè se non si riconoscono queste verità elementari non si va oltre. Se sei convinto Leo che un commssario tecnico non sia determinante io taccio ma prova a sostenerlo in qualsiasi contesto calcistico e ti contesteranno o peggio. Per quanto riguarda Montella io non sono convinto che con Cerci abbia sbagliato ma se ve la prendete con Prandelli con Pazzini ora è il momento di criticare anche Montella, che caccia il titolare della nazionale dopo una cena a base di pernici.

    RispondiElimina
  73. Sul piano tecnico Cerci a Firenze aveva già dimostrato tutte le sue doti, Ludwig, ma non con la necessaria continuità, semplicemente perché non impegnato con la dovuta continuità, soprattutto per colpa di Delio Rossi.
    Inoltre le motivazioni che portarono Cerci ( al 50%) a Torino non furono solo tecniche.
    Sul piano professionale e comportamentale si può supporre che Cerci non avesse dato a Montella gli stessi segnali positivi, le stesse garanzie, che invece, ad esempio, proprio in quel periodo stava già dando Ljajic.
    Comunque la Fiorentina, evidentemente sentito Montella, Cerci non lo ha ceduto del tutto, proprio per tenersi una successiva possibilità di valutazione.
    Detto ciò, la mia enorme stima per Montella non mi porta certo a ritenerlo infallibile, e ci sta anche che il tempo dica che abbia in qualche modo sottovalutato Cerci. Sottovalutazione peraltro, finora, ampiamente attenuata e giustificata non solo da quanto sopra ma anche dal contestuale arrivo di Cuadrado a coprire la stessa zona di campo, e non solo quella, di Cerci.

    RispondiElimina
  74. Lud, tu non leggi, ripeti ad infinitum dogmi e distorsioni dell'altrui pensiero e poi ti lamenti che la discussione languisca: che Prandelli non conti nulla te lo inventi tu, per parte mia ho sotto lungamente definito i compiti di un ct, che non sono certo indifferenti sennò potrebbe allenare la Nazionale anche uno che crede nell'infallibilità di Prandelli.

    RispondiElimina
  75. Prandelli utilizzerebbe "diversi assetti tattici sempre originali": vero niente. Sono tutti moduli strasperimentati negli anni, che si parli del prediletto 4-4-2, del 5-3-2 [provato solo all'esordio negli Europei, esclusivamente per gli infortuni in difesa di Barzagli & Co, ché il De Rossi portato centrale da Luis Henrique offriva più garanzie delle riserve], o dell'attuale 4-3-3. Montella non può aver cacciato, poi, il titolare della nazionale, perché Cerci ai tempi della cena delle pernici non era stato ancora convocato, né si può dire che sia ora il titolare del ruolo, dopo appena due partite nemmen intere.

    RispondiElimina
  76. Continuando così a Prandelli si finirà con l'attribuire anche l'invenzione della sega a mano e allora le foto di fihe che ci propina Pollock troveranno i sitollockiani tragicamente ridotti alla castità manuale, per puro antiprandellismo indotto.

    RispondiElimina
  77. "Molti qui si sentono traditi da Prandelli e sono ancora sotto shock per l'addio": qui sotto shock per l'addio non mi sembra esserci nessuno, o forse sì...

    RispondiElimina
  78. Eh no! L'avete detto voi che Cerci non è cambiato nell'ultimo anno. Allora perchè Montella l'ha cacciato? Evidentemente non ne ha colto le doti. Questo almeno secondo la lettura di Chiari e altri. Certo, Deyna: i moduli Prandelli non se li inventa, ma partendo da un certo materiale umano a disposizione ha provato almeno tre diversi assetti tattici e forse si appresta ad andare al Mondiale con il 4-3-3. La mano del tecnico si vede eccome in questa nazionale. Mi pare che l'ultimo dei tre moduli sia il più spregiudicato, ma Prandelli prova a proporlo per far fare alla squadra un ulteriore salto di qualità. Ma gli occorreva un esterno destro che saltasse l'uomo. Di qui l'idea di Cerci. Niente come si vede è casuale.

    RispondiElimina
  79. Niente è causale, Lud, lo dice anche Pangloss, in effetti, nel «Candido». E poi Chiari te l'ha detto, Lud: Montella è fallibile, Montella è umano. Sennò sarebbe Prandelli. Io spero, Lud, che tu ruzzi: voglio dire, che la tua pazzia sia di secondo grado, sia una metapazzia e consista nel passare il tempo a cercar di farci pazzi.

    RispondiElimina
  80. No Lud, tu hai detto che Montella ha cacciato un titolare della nazionale, e Cerci non lo era né ad agosto, né ora. Tra qualche partita vedremo. La Fiorentina stava facendo [finalmente] un repulisti di teste matte e scioperati, e la cena delle pernici certo non depose a favore di Cerci. Che anche in allenamento, a quanto trapelava, certo non si impegnava con la ferocia di Ljajic. Da qui la decisione, giusta, di mandarlo a maturare - se possibile - a Torino sotto la guida del suo mentore Ventura [Cerci però a Bari non ha mai giocato, meglio sottolinearlo ancora], anche perché era stato scartato il 4-3-3, e Cerci avrebbe avuto comunque poco spazio. Cerci che tra l'altro fino a gennaio, pur giocando di più per ovvi motivi, non dava segni di miglioramento comportamentale, vedi la sfuriata con Ventura in non ricordo quale partita. Ma chi nega che ci sia la mano di Prandelli in questa nazionale, chi dice che tutto sia frutto del caso?! Ti si contesta solo che inventi qualcosa di nuovo, cosa che altri allenatori hanno fatto in passato, o che l'inserimento di Cerci sia un capolavoro, perché non lo è.

    RispondiElimina
  81. Deyna ha capito tutto e lo ringrazio. A mio parere il Cerci di Firenze non era quello attuale. Dunque Montella non ha sbagliato a mandarlo a maturare altrove. Penso sia stato un bagno di sangue per Alessio e mi dispiace, ma forse gli è stato utile. Elemento scatenante la cena delle pernici. Pare che abbiano influito anche gli strumenti di verifica elettronica degli allenamenti, che permettevano a Montella di stanare chi si allenava poco. Ripartire da Cerci sarebbe stato troppo pericoloso per la Fiorentina. E quando Cuadrado firmò secondo me i giochi erano già fatti.

    RispondiElimina
  82. Nel blu africano dipinto di blu


    Non legge e se legge distorce, e'ormai lapalissiano.E quando non esercita queste sue riconosciute...qualita', giu' con la terza, cioe'sorvolaaaaare oooohhh, volareee oohohoooo, cioe' fa finta di nulla, cosi' come domande chiara del Colonnello" elenco degli errori del santino" e la mia storica affermazione poco illuminista ma molto realista perche' vera: nei primi anni, i risultati in panchina del santino e di Sinisa sono istati dentici, per successi, insuccessi e licenziamenti.L'argomento viene sorvolato a 11.000 mt, con alternativa:

    1)gli viene uno sbocco di sangue

    2) si suicida tipo l'assistente innamorato del suo presidente USA(Gene Hackman)in No Way Out



    Lele

    RispondiElimina
  83. Ora dopo gli equilibrismi attuali per giusitificare il veder chiamato in nazionale dal tuo santo quello per il quale avevi previsto onorata carriera in serie B, voglio vedere cosa ti inventerai quando Prandelli non lo farà giocare (quasi) mai o smetterà di convocarlo. Della qual cosa, conoscendoli entrambi, son quasi sicuro. Marcia indietro a tutta e ritorno in serie B!
    Poi per chiarire (ma con te è vana speranza), ho poi detto:
    1) Cerci non ha cambiato il suo modo di giocare rispetto a Firenze, ha migliorato continuità, convinzione e, quindi, rendimento.
    2) Questo si è verificato grazie a Ventura che ben lo conosce e grazie anche alle reazioni della tifoseria che si è dimostrata molto più intelligente di quella fiorentina.
    Non ciurlare come è tuo solito nel manico facendo finta di non capire.

    RispondiElimina
  84. Lud, quello che ho scritto è a inizio topic/editoriale, non credo che qualcuno abbia interpretato i miei scritti come hai fatto tu che continui a portare acqua al tuo mulino volendo innescare una polemica che non c'è, non esiste, ma che vuoi creare ad arte divagando sui punti che ti ho replicato. Quello che affermi tu non l'ho scritto, né oggi né mai, e non l'ho mai pensato. Quando la replica ti mette di fronte alla tua contraddizione parte su altri campi nel puerile tentativo di spostare la sostanza del contendere, non funziona così, non ci sono persone che non sanno leggere o capire quello che gli viene scritto. Neanche tu, che non leggendo non riesci a capire quello che ti viene scritto. Che dire......continua così.

    RispondiElimina
  85. Lasciando per un attimo il tema Prandelli, senza il quale non possiamo vivere, da segnalare l'insoddisfazione di Coates al Liverpool, pare abbia chiesto la cessione se non lo fanno giocare con continuità [si gioca il Mondiale brasiliano]. Ho visto alcune sue gare disputate in Premier, tutte buone. Mio pallino dai tempi dell'Under 20 dell'Uruguay, è centrale dal gran fisico, un colosso di quasi 2 metri, molto abile nell'anticipo e nel contrasto, gran senso della posizione e intelligenza tattica, colpo di testa come pochi al mondo, nelle due fasi. Anche tecnicamente non è male, anche se mi aspettavo più marcati miglioramenti negli anni. Se cerchiamo uno che dia più solidità e gioco aereo alla difesa, ecco il nostro uomo. Se arrivasse lui, però, confermerei Roncaglia, ci sarebbe più necessità di un difensore rapido dietro.

    RispondiElimina
  86. Notizia terrificante su fiorentinanews, la Fiorentina penserebbe di usare Romizi per il riscatto di Viviano. Due cazzate in un colpo solo.

    RispondiElimina
  87. Jordan, uniamoci in una catena di preghiera per scongiurare l'angoscioso periglio.

    RispondiElimina
  88. Non ci posso credere. L'unica motivazione potrebbe essere il fatto che il procuratore di Romizi sia nel libro nero della Fiorentina.

    RispondiElimina
  89. Leo hai scritto: Prandelli non ha nessun merito, nessuno, se non quello di saper vedere i giocatori nel momento della loro migliore espressione e chiamarli quando ne ha l'opportunità, chiamando in nazionale anche dei bocciati, da lui, a livello di club. D'altronde adesso fa il selezionatore, un ct di nazionale si può dire che alleni solo a ridosso delle competizioni. Non aggiungo altro.

    RispondiElimina
  90. Diciamo a Prandelli di convocarli entrambi, li rivenderemo a 13 volte il loro valore.

    RispondiElimina
  91. Faccio marketing per Antoine

    RispondiElimina
  92. Nessun merito nella consacrazione di Cerci, Lud. Vedi di non farmi incavolare che tu davvero riporti quello che ti fa comodo e basta. Nell'esplosione del giocatore, nella collocazione in campo, nell'aumento del valore del cartellino non ha nessun merito, di certo non quello che gli attribuisci tu. Sul resto confermo e sottoscrivo di nuovo, un selezionatore non allena se non a ridosso delle fasi finali di una manifestazione (cosa che sanno anche i bambini in prima elementare, figuriamoci gli illuministi....) e che il loro compito si limita a convocare i più forti e i più in forma che tornano utili alla bisogna per il modulo che vogliono applicare. Che Prandelli abbia dato una sterzata alla nazionale del 2010 non lo dico io, e tu scopri l'acqua calda (n'artra vorta Lud, ma non ti viene a noia ?!), ma i numeri. Anche perché si veniva da un'eliminazione al primo girone con New Zealand e Slovacchia mica bruscolini. Certo, partire da un'asticella così bassa, probabilmente (nutro sinceri dubbi) avresti fatto bene anche tu. Ma non si è fermato ad una semplice rifondazione (necessaria) ha dato una fisionomia ben precisa (nei momenti che l'ha allenata veramente [nelle fasi finali!]) ed oggi la nazionale è tornata piacevole da vedere e di sostanza quanto a risultati, si è qualificata all'europeo passeggiando, ha disputato la finale, sta riqualificandosi tranquillamente anche per la fase finale del mondiale (li tornerà ad allenare), è chiaro che Prandelli non è uno stupido ma finché non lo vedo moltiplicare pane e pesci per me rimane un uomo come tutti. Se mi dici che hai finito la cera da accendere al tabernacolo che hai sul comodino chiedi al Chiari, fautore di collette e offerte a supporto dei bisognosi. Perché tu hai bisogno, nevvero ...........?!

    RispondiElimina