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giovedì 14 marzo 2013

Cosa faccio se ho ho solo quell'affaccio

Mi è piaciuto molto il rinnovo a Lupatelli, un gesto che certifica la qualità della Società e che dà anche una certa sicurezza sul grado di attenzione dimostrato da chi deve costruire una grande squadra, sicurezza o 626 che è importante almeno quanto il 343 di Montella, visti tutti gli infortuni sul lavoro, ultima in ordine di tempo la rovinosa caduta del Milan a Barcellona. Anche se però questo rinnovo contrattuale della ballerina di terza fila evidenzia fragilità emotive importanti, una sensibilità certo troppo meno ruvida e quindi meno apprezzabile da chi aveva sponsorizzato un attaccamento di tipo più zampariniano, o da chi invece del fair play ha sempre preferito la disponibilità meno titubante a riempire di soldi certe valigette per farne dei giochi preziosi come quello della corruzione. Si è voluto evidentemente previlegiare anche l’aspetto umano per conservare certi equilibri di spogliatoio, e lo si è fatto dandone il giusto risalto, oggi che all’interno del nuovo centro sportivo nato in pieno ridimensionamento non ci sono più asticelle di traverso ad impedire di fare gruppo. Si dice che Borja Valero non sopporti di veder giocare Montolivo al Camp Nou perché ha un cugino milanista che dopo martedì non sta più bene, mentre il Barcellona ha chiamato direttamente Macia per capire se c’è qualcun’altro che vuole alzare l’asticella, perché loro sarebbero parecchio contenti. Una certa stampa asservita aveva trasformato il catenaccio del Milan all’andata per un’impresa, la stessa stampa che elargisce voti alti al campionato di Montolivo come se fossero certificati medici di congiuntivite. E mentre la Fiorentina per Montolivo era diventato un legittimo impedimento, per i tifosi del Milan adesso la speranza è che il ragazzo abbia dentro di se anche l’ambizione di misurarsi nel campionato argentino e magari voglia andarsene al Bocassini Juniors. C’è chi giura di averlo sentito dire di non sopportare di vedere Gattuso giocare nel Sion, e chi non l’ha sentito con le sue orecchie è lì che ci spera con tutta la speranza. C’è piaciuta l’enfasi che si è voluto dare al rinnovo del terzo portiere, c’è piaciuto il fatto che la società sia stata presente con Pradè e Macia, e con loro anche il capitano, perché dimostra così di essersi  finalmente depurata, e visto che in città ci sono diversi ponti, e che i ponti sono strutturali a un certo andirivieni anche convulso di qua e Diladdarno, non vorremmo più che le acque chete ce li rovinino. Evviva quindi il rinnovo di chi mette a disposizione del gruppo il suo attaccamento, un uomo dalle basette e dai principi importanti, un uomo Vinavil che è molto meno vil di chi non val la nostra maglia, un uomo che fa da collante anche se noi continuiamo a preferire che lo indossi la donna, anzi che se lo sfili come faceva Sophia Loren davanti a Mastroianni. La Bice trafelata intanto mi scombina la scaletta e il finale dell’editoriale, arrivando con un’intervista verità dove una Cristina De Pin disperata racconta che ieri sera Riccardo le ha confessato di non sopportare il fatto di vedere Papa Francesco affacciarsi da quel balcone mentre lui l’affaccio ce l’ha sui Navigli. Annunciandole il digiuno sessuale e la volontà di prendere i voti che non siano quelli taroccati della Gazzetta dello Sport.

78 commenti:

  1. E le previste manovre sono iniziate: copincollo dal sitone

    La Gazzetta dello Sport in edicola stamani riporta alcune battute dell'agente Fali Ramadani relative al futuro di Stevan Jovetic: "Sento parlare di qualsiasi cosa, la verità è una: insieme, come ha sempre detto la società, ci siederemo e decideremo il futuro di Stevan, anche secondo quelli che sono i suoi desideri. Preciso che il contratto di Ljajic in scadenza nel 2014 non è certo uno strumento o un mezzo per ottenere qualcosa in più sul fronte Jovetic. Per entrambi, come la Fiorentina, voglio solo il meglio, non mi permetterei mai di usare uno per l'altro. Delle offerte che sono arrivate per Adem, normali visto che sta facendo bene, parlerò con la società. Lo stesso vale per Stevan: basta parlare di nuovi incontri e nuove clausole, per noi e per i nostri legali vale quella che c'è già. La Juventus? Di conseguenza è una possibilità, come tutte le altre". Non proprio ribattono a Firenze, Torino è una pista qualsiasi se si considera che Andrea Della Valle, presidente onorario viola, si opporrà a questa soluzione come a tutte le altre ipotesi di vendita...

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  2. Ieri alle 03.24.03  il sig. Gian Aldo Traversi, nel sitone, ha insultato pesantemente, qualificandoci dei vegetali, tutti noi italiani, Deyna in testa,  che teniamo, anche in Europa contro le italiane strisciate.
    Ma subito dopo,  nello stesso post, il sig Gian Aldo Traversi s'è arrogato il diritto, lui, italiano, di tenere, QUANDO GIOCA ALL'ESTERO contro l'italiano il Napoli, scrivendolo in modo inequivocabile: "E tiferò sempre per
    qualsiasi squadra italiana che si misuri con compagini non italiane. Forse con
    la sola eccezione del Napoli."
    Beccato, da me qui e da Deyna nel sitone, in questa incredibile, palese e al solito insultante contraddizione,  voi pensate che abbia chiesto scusa? No, alle 20.22.14 il Sig. Gian Aldo Traversi torna sull'argomento ma per continuare ad insultare Deyna, e questa volta piazzando,  a patetica giustificazione, una bugia grande come un palazzo: "il diletto Pupil. Che
    tra l’altro dimostra poca acuzie visto che non ha capito un acca di quanto
    scrivevo di un eventuale scudetto a Napoli."
    Evidentissimo ed esplicito ,che lui, anche per il Napoli,  parlava di confronti con squadre non italiane. Oltretutto mentendo, come sempre succede,  s'è complicato la vita, perché scrivendo che solo al Napoli, "eccezionalmente", non augurerebbe lo scudetto, afferma inequivocabilmente di augurarlo alle strisciate. Giudicate voi. 
    Evidentemente il sitone continua a pensare che in questo modo, con insulti e bugie,  si aumentano i contatti.
    p.s. sapete cosa rispondono dal sitone se gli si chiede cortesemente di "controllare" gli insulti, che l'insultato nel sitone deve vedersela direttamente con l'insultatore. Che fanno, aizzano? 
    Scherzano col fuoco? 

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  3. Riscrivo il post scriptum, perché nel commento qui sotto manca un punto interrogativo:



    Sapete cosa rispondono, dal sitone, se gli si chiede cortesemente di "controllare" gli insulti? Che l'insultato nel sitone deve vedersela direttamente con l'insultatore. Che fanno, aizzano?  Scherzano col fuoco? 

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  4. Purtroppo questo possibile e strumentale utilizzo del rinnovo a Ljajic ( colpevolmente non  fatto a tempo debito) per ottenere la cessione di Jovetic, l'avevamo anticipato qui, caro Venetoviola.

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  5. Chiari, Traversi merita di essere seriamente considerato solo come certificazione di quale nefasta influenza abbia un certo tipo di educazione materna.

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  6. ANTOINEROUGE,educazione?

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  7. "Non ricorrendo contro la decisione del giudice nel contenzioso
    amministrativo sul matrimonio di persone dello stesso sesso, ha mancato
    gravemente al suo dovere di governante e di custode della legge"
    (Comunicato ufficiale di Bergoglio del 26 novembre del 2009 contro il governatore di
    Buenos Aires Mauricio Macri, reo di non avere fatto ricorso contro la
    sentenza sul matrimonio gay). Fuck-you Bergoglio.

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  8. Ma dovendo scegliere, tra Jovetic e Ljajic, chi terreste? Se si analizza con cura questo campionato, la risposta a me sembra scontata.

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  9. Questo che citi, AntoineRouge, è uno degli scheletri che Bergoglio ha nell'armadio.
    Dalla sua ha il fatto di essere un uomo che la povera gente e la società civile le conosce per davvero, al contrario di tanti suoi predecessori. Questo fatto non potrà che indurlo a più miti consigli sui diritti civili.
    Inoltre mi auguro che non pretenda di convincermi "razionalmente" dell'esistenza di Dio come hanno provato a fare, inutilmente,  i due che l'hanno preceduto.
    Ci vuole fede per credere in Dio, e null'altro, perché la ragione, ed in particolare la scienza, che è la sua massima espressione, mi dicono che dopo morto di me non resterà nulla di vivo, né su questa terra, né altrove. Poi si può sostenere che la ragione può non arrivare dappertutto, ma non che mi avvicina a Dio. Ripeto, a Dio, mi ci può avvicinare solo la fede, e magari la speranza.  

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  10. Se pensi a Ljajic, Anto, nonostante tutto non è così scontata. E te lo dice un ammiratore di Ljajic da quando ha messo i piedi a Firenze.

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  11. Ho scritto Anto ma mi rivolgevo a Stefano Vienna, chiedo scusa.

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  12. Comunque il fatto che se ne può anche parlare già fa capire quanto il serbo sia cresciuto in questi ultimi mesi (anche fisicamente, non perde più i contrasti come negli anni passati). Tra l'altro, in un certo senso, Ljajic ha già tolto il posto a Jovetic che adesso deve reinventarsi centravanti. A parte Cuadraro a destra, quasi tutte le azioni della Fiorentina partono dai piedi di Ljajic, anche e soprattutto quelle poi finalizzate da Jovetic. Naturalmente speriamo tutti di vedere una Fiorentina con Ljajic, Jovetic, e Rossi, magari in Champions League, ma l'esplosione di Ljajic per me è ancora molto sottovalutata anche perchè siamo un pò prevenuti dopo la famosa scazzottata. Quest'anno sono esplosi tre giovani, El Sharawi, Lamela e Ljajic. Del terzo se ne parla poco, forse meglio così.

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  13. Mah io trovo assurdo il contratto di matrimonio al di fuori della Chiesa, figuriamoci quello gay. Se poi è per una questione di trasmissione dei beni o per altri vantaggi, penso si possano stipulare altri accordi, senza scimmiottare un'istituzione già ridicola di per se', nelle sue basi, nell'eterosessualità. Bergoglio nel cuore, ahahah

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  14. A parte un "siamo", alla fine della tua terzultima riga,  che, per quanto mi riguarda,  andrebbe sostituito con un "sono",  ti sottoscrivo al 100%, Stefano.

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  15. No è un contratto il matrimonio ed è opinabile che sia ridicolo. Quel che non è opinabile, invece, è la discriminazione nei confronti degli omosessuali qualora non venga loro consentito di sposarsi.

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  16. Ah, grande!

    Comunque lascio 'siamo' perché adesso per Ljajic arriva il difficile. Se ricade nell'indolenza che lo ha contraddistinto in passato, s'è giocato un futuro da top player.

    Sull'affaire 'scazzottata', le colpe sono per me tutte di Delio Rossi senza se e senza ma.

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  17. Terrei tutti e due, Ljajic e Jovetic e comunque non mi priverei mai di Adem. La presenza di Giuseppe Rossi ne preclude un po' l'utilizzo, inutile nasconderselo. Ma come Deyna auspica si potrebbe farlo giocare più indietro in un ruolo alla Aquilani o financo alla Pizarro (ma non alla Valero). L'ideale per me sarebbe trattenere Jovetic fino al momento in cui Ljajic non è in grado di prenderne il posto, il che potrebbe avvenire in un paio d'anni. 

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  18. "Non è un contratto il matrimonio" intendevo scrivere.

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  19. Quando vivevo in Centro America, a volte la domenica andavo a messa nel paese più vicino (Nosara, nel Guanacaste), e , Dio mi perdoni se c'è, soprattutto per farmi quattro risate. Dovevate esserci ad ascoltare le prediche di quel prete che insultava i fedeli, e minacciava l'inferno, per i loro piccoli crimini quotidiani, per le loro menzogne, e la loro dissolutezza soprattutto in campo sessuale, e questi/e ad annuire, alcuni/e anche piangendo, per poi uscire ricaricati/e a mille nello spirito ma ben  determinati/e a non modificare il loro "allegro" modo di vivere. 

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  20. Era un gesuita Chiari quel prete?

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  21. La presenza di Rossi non sappiamo quali consequenze avrà. Certo, una coppia Jovetic e Rossi sembra sulla carta ben assortita. Però questo campionato ha anche evidenziato qualche limite di Jovetic seconda punta. Lontano dalla porta, Jovetic tende ad accentrare/ritardare troppo l'azione, mentre Ljajic ha trovato il suo ruolo ideale. Siamo veramente nel campo delle ipotesi. Sarebbe fondamentale un ritorno di Rossi in questo campionato anche per quattro/cinque partite per farsi una prima idea, ma probabilmente sarà comunque fuori condizione. Andare in Champions League diventa purtroppo decisivo per tenere Jovetic un altro anno. Peccato, perché a me sembra al momento quasi impossibile. Dipende molto da Ljajic, se continua così, possiamo nutrire qualche speranza, ma dargli troppe responsabilità diventa pericoloso. Ci vorrebbe anche il miglior Aquilani soprattutto in fase realizzativa, sta giocando bene ma da quant'è che non segna?

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  22. Non lo so, può darsi, eh eh eh.

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  23. Metto una chiosa sull'argomento di ieri mattina. Io non identifico il Milan con Montolivo: i rossoneri erano, sono e saranno una delle squadre che più mi sta sulle palle, prima, durante e dopo la presenza dell'Idegno, che è stata solo un di più che ha aumentato il mio divertimento nel vederli umiliati. E a dirlo è uno a cui sta sulle palle anche il Barcellona, perchè gli arbitraggi delle due semifinali del '97 non li ho dimenticati.

    Riguardo al Papa, teoricamente non dovrebbe fregarmene nulla, perchè non ho alcun rapporto nè con la Chiesa nè con alcun credo religioso, ma dato che la Chiesa mette ancora bocca nell'agenda politica di vari Paesi, Italia in primis, non riesco a non parlarne. Cosa mi aspetto da questo signore che, a prima vista, ha già ben impressionato tutti (il motivo lo ignoro)? Mi aspetto che se vi piace il pan bagnato potete già iniziare a leccarvi i baffi, perchè stavolta non sarà zuppa.

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  24. Il nome insolito che ha scelto, secondo me, lo decise dopo aver visto il film della Cavani con Mickey Rourke ("se da grande diventerò Papa, voglio chiamarmi Francesco!")

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  25. Il mio "non lo so può darsi", qui sotto,  è in risposta alla domanda di Ludwig.

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  26. Chiari, sei colpevolmente disinformato: l'inesistenza di Dio è fatto notorio (anche per il Papa). Forse però colui che non è sarebbe il primo a farsi quattro risate per certe affermazioni.
    Quanto ai rapporti con la Chiesa, è illusorio pensare di non averne, soprattutto vivendo in Italia.

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  27. Per me tifi troppo in negativo Vita. Non godi delle vittorie di chi stimi ma piuttosto delle sconfitte di chi ti sta sulle scatole. Io sono più pratico. Se la Fiorentina vince sono contento altrimenti no.

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  28. Antoine, le mie radici marxiste non mi fanno dimenticare quanto le religioni siano state e siano tuttora per i popoli un' oppio somministrato consapevolmente, anche dai Papi. Così come il razionalismo che c'è in me mi porta a dire che Dio non esiste. Rimane uno spiraglio, in quel tanto di ansia di immortalità che c'è in ognuno di noi, più o meno rimossa, legato alla non infallibilità della ragione. Per "certe affermazioni" ci sarebbe solo da piangere, in quella chiesa di Nosara, te lo giuro, c'era solo da ridere.

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  29. Antoine è vero, non sono stato preciso perchè i rapporti con la Chiesa, pur nolente, li ho anche per il semplice fatto che buona parte delle leggi che abbiamo derivano da convinzioni religiose. Intendevo dire che non ho rapporti nel senso che non frequento, non pratico e non credo nulla.

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  30. Lud, e dove l'hai letto che io non mi godo le vittorie della Fiorentina? Godo così tanto che mai, e poi mai, sarei disposto a barattare tre punti contro un Chievo in un'ultima ipotetica per noi ininfluente giornata di campionato, con una vittoria della nazionale in finale al mondiale!

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  31. Godere se la Juve perde o se il Liverpool rimonta tre gol alla squadra del Biscione in una finale di CL è un imperativo categorico.

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  32. Chiari, la mia era solo una battuta.
    Vitalogy: infatti basterebbe pensare alla legge 40, ai tentativi di decretare d'urgenza per Eluana Englaro, all'inesistenza di diritti per le coppie omosessuali, alle difficoltà di discutere del divorzio breve, ma si potrebbe continuare.

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  33. Ludwig, la Fiorentina non gioca in una campana di vetro, se tifi per la Fiorentina devi godere delle sconfitte dei suoi avversari. Nella logica calcistica del "Mors tua vita mea".
    Tanto più nei casi in cui, nei confronti della Fiorentina, il caso opposto è comprovato negli anni.

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  34. S Armandi dixit. Punto.

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  35. Lo avevo capito, Antoine, così come che sull'argomento la stiamo penando nello stesso modo. Ho voluto solo approfittare della tua utile "provocazione" per precisare alcuni dettagli. Eh eh eh.

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  36. Pensando non penando.

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  37. E' un mio limite, lo ammetto. Tifare "in negativo" non mi riesce. Faccio un esempio: mi dava fastidio apprendere che Dossena o Zaccarelli avrebbero potuto togliere il posto in nazionale ad Antognoni. E dunque tifavo "contro" questi giocatori. Ho tifato disperatamente contro il Milan quando eravamo in competizione per la Champions ai tempi di Prandelli. Ho più difficoltà a tifare contro nei casi in cui la Fiorentina non è coinvolta e i suoi giocatori neppure. In generale non amo  tifare contro i giocatori e gli allenatori che sono transitati a Firenze. Seguo più volentieri la nazionale da quando la allena Prandelli. Se Pazzini segna sono contento, o quantomeno non mi dispiace. Ho simpatia anche per Montolivo, per quanto riconosca che l'exit strategy da lui attuata è stata un po' sopra le righe (ma non dimentichiamo che l'interlocutore era Corvino). 

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  38. E intanto Macìa, scatenato, sembra essere su Huerta, giovane centrale cileno dell'Universidad, veramente molto forte. Ha gran classe, è rapido, preciso, ottimo in anticipi e chiusure, anche se non è poi un gigante. Mi ha fatto una grande impressione al recente Sub 20 Sudamericano, insieme al compagno di reparto Lichnovsky e al centravanti Castillo, anche loro dell'Universidad.

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  39. A dirla tutta, tolta la Fiorentina che è l'unica squadra per la quale tifo, delle restanti 19 squadre della Serie A mi sta simpatico il Toro, mi restano indifferenti Atalanta, Bologna, Cagliari e Catania, mentre le altre 14 mi restano sulle palle tutte quante, tutte per motivi diversi e ovviamente non tutte con lo stesso livello di antipatia.
    All'estero non tifo per nessuno, mi sta solo simpatico il West Ham, mi stanno antipatiche Barcellona, Real Madrid, Valencia, Bayern Monaco e mi diventano via via antipatiche tutte le squadre che vengono acquistate da sceicchi scialacquatori.
    Per quanto riguarda le nazionali di calcio, non tifo nè pro nè contro nessuno, ho solo simpatia per chi batte la nazionale italiana qualora lo faccia dandole una lezione di calcio.
    Riguardo agli sport, non tifo mai per nessuno ma simpatizzo comunque sempre per le squadre o i vari atleti italiani, a parte la Ferrari (l'auto di F1, non la ginnasta) che un po' mi sta sulle scatole.

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  40. Moratti,avendo un debole per gli argentini(quindi per osmosi va messo al fianco di DEYNA)aveva sentito di un argentino forte,molti anni fa ma era indeciso se andarlo a vedere o meno;un suo osservatore affermò "Presidente,dopo aver fatto un buon lavoro di pulizia e sbancamento denti,può andare ad osservarlo,quell'argentino gioca bene è un messia del calcio,Messi,Val bene una messa...".Moratti ha fatto confusione tra messa e Messi...ando a vedere Bergoglio ma sbagliò,ripiegando su Scola,che in realtà e un asso del basket!Ora potrebbe rimediare,chiedendo una benedizione straordinaria per la sua creatura piena di problemi ma li occorre un miracolo!Saranno contenti a Roma,dopo il Pupone,ora il Papone.Il pontefice di prima faceva happy-hour con (Mein)Kamp-ari,Bergoglio con Amaro Bologna(della Tegani)attendendo benedizione urbi Et orbi del vate che pavoneggia non-razzismo ma nel frattempo digita scritti intrisi di sangue dei vinti dal suo linguaggio pseudo-forbito,affettato(mortadella).Comunque,calcio:Jovetic tutta la vita a Firenze,con Rossi e Liajic a far girare la testa agli avversari.Poi attendiamo,eventualmente,una punta di peso,magari uno,proprio pesante li avanti,tipo il brasiliano Macinho.

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  41. Allora: in italia, fede a parte [Fiorentina], supporto i fratelli del Toro, e ho una simpatia per il Vicenza che risale ai tempi del Real Lanerossi di Pablito. Per il resto, si va dall'indifferenza, in vari gradi, all'antipatia, all'odio puro. Da cui escludo però la Roma, per residuo di simpatia dai tempi della squadra di Viola, Liedholm, Falcao e Cerezo, antijuve come noi. Anche in seguito con Erickson e Spalletti ha fatto vedere del bel calcio, mi riesce difficile metterla sul piano delle strisciate, nonostante l'episodio-Carnevale. In cima alla lista dei proscritti c'è ovviamente la juve, col Milan quasi appaiato, da quando il Berlusconi prepolitico ne divenne il presidente, comprando giocatori che non giocavano mai, per sottrarli alle concorrenti. In Spagna, sto per il Barça da sempre, ai limiti del tifo, con simpatia per  l'Athletic Bilbao, mi sta sulle palle il Real. In Germania simpatizzo molto molto moderatamente per Colonia e Borussia M., e ricordo con gratitudine l'Amburgo, mi sta abbastanza sul cazzo il Bayern. Inghilterra e Francia proprio non mi interessano, nella ex Jugoslavia non sono mai riuscito a decidermi tra Stella Rossa e Partizan, ma preferisco i primi. In Olanda simpatizzo fortemente per l'Ajax, dai tempi del Calcio Totale. Mi sembra sia tutto, in Europa. In Sudamerica, mi hanno appassionato solo squadre brasiliane e, naturalmente, argentine. In Brasile, sto per Fluminense e Vasco de Gama, con qualche simpatia per Cruzeiro e Botafogo [nonostante la maglia]. In Argentina, tifo Indipendiente, con grossa simpatia per il Boca, Huracan e River Plate. A livello di nazionali, tutto il tifo, anzi il culto, è per l'Argentina, e grosso supporto al Brasile. Da piccolo ho ammirato molto anche la Grande Olanda e la Polonia anni '70, per le quali nutro ancora una residue simpatia. Negli ultimi anni mi ha conquistato anche la Spagna, ma resto a livello di simpatizzante, come per il Cile. Ammiro molto l'Uruguay e la sua tenuta, ma non simpatizzo poi molto. Naturalmente, come per Vita, la squadra che in un dato giorno affronta l'italia diviene per 90' la mia preferita in assoluto, e gode del mio tifo viscerale e sfegatato, ehehe.

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  42. Comunque Vita mi dovresti vedere prima delle partite dell'Argentina: Dogo argentino sdraiato scaramanticamente a fianco [purtroppo non c'è più], yerba mate sul tavolo a portata di bombilla, bandiera argentina appesa dietro il pc, Albiceleste Campione del Mondo 1978 sul desktop, e inno nazionale in filodiffusione. Se ai prossimi Mondiali ci sarà italia-Argentina, sarà roba da TSO, ahahahahahha

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  43. Fiorentina e McEnroe a parte, sto sempre per gli sfavoriti. Amo tutti gli sport, con l'unica eccezione di quelli motoristici (che non riesco neppure a considerare sport). Quanto alla cena, sarà con spaghetti ai porcini, quiche di verdure e valeriana.

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  44. Deyna, una domanda non sarcastica ma vera (se vuoi rispondere). Ma con l'amore viscerale che hai per l'Argentina e per il Sur America in generale, come mai non sei andato a vivere laggiù? Non voglio farmi i cacchi tuoi, sia chiaro, è pura curiosità. Non hai mai avuto una possibilità oppure è una cosa che hai escluso a priori? Io ho vissuto all'estero e questo ha ancora più rafforzato l'amore per il mio Paese. Non riuscirò mai a tifare contro l'Italia in qualsivoglia sport e anche nel calcio è così.

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  45. Questo sarà il mio Sancta Sanctorum per i prossimi Mondiali!

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  46. Mi accomuna ad Antoine, in questo caso, il completo disinteresse per gli sport motoristici, fatta eccezione per il solo Villeneuve, che con la sua "guida epica" mi spingeva a seguire la Formula Uno. Ma anche gli altri non mi interessano poi granché, il ciclismo mi attira molto meno di un tempo, lo sci mai piaciuto, dell'atletica mi appassiono solo alla velocità pura. L'unico sport che mi piace quasi a livello del calcio è il pugilato. Veneto, negli anni '90 ho passato due periodi di qualche mese in Argentina, per sondare il terreno, poi un susseguirsi di disastri familiari che non sto a dire mi ha impedito di concretizzare quell'idea. Non sarebbe stata ugualmente cosa facile, però...La mia poi è una passione romantica, ma come diceva tempo fa il Chiari, la vita là è tutt'altro che facile, specie per chi non ha appoggi quando vi mette piede.

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  47. Soprattutto dopo i cinquanta, Deyna, quando cominci a pensare che non sei immortale e che potresti trovarti aver  bisogno di un'assistenza sanitaria decente senza doverti dissanguare. Altrimenti, forse, sarei ancora là. E' vero però quanto dice Venetoviola, che,  vivendo all'estero, puoi imparare ad amare il tuo paese nel modo giusto, vedendone meglio i difetti, ma anche i pregi.

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  48. Trovarti AD aver bisogno.

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  49. Le cose "italiane" che mi hanno più gasato nei più di 40 anni che seguo sport (escluso tutto quello che è Fiorentina che per me è a livello di malattia): 1) La medaglia d'oro olimpica del Settebello alle Olimpiadi di Barcellona '92 - 2) Le vittorie di Tomba in genere ed in particolare quelle di Albertville 3) Le vittorie della Compagnoni 4) I due Mondiali consecutivi di Gianni Bugno a Stoccarda '91 e Benidorm '92 5) I due Mondiali di calcio 82 e 2006 6) La vittoria di Gelindo Bordin alle Olimpiadi di Seoul 88 7) La vittoria della Nazionale di Sci di fondo a Lillehammer 94 con lo sprint finale di Fauner su Dhalie 8) Le vittorie della Di Centa e della Belmondo 9) Yuri Chechi ad Atlanta '96 10) La nazionale di pallavolo per la prima volta Campione del Mondo in Brasile nel 1990

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  50. Tra le cose italiane che ricordo con piacere, vediamo...Il record mondiale di Sara Simeoni nel '78, la vittoria di Mennea alle Olimpiadi di Mosca '80, il mondiale di Saronni mi pare nell'82, i titoli europei del pugile pisano Piero Del Papa [sottovalutato campione], Yuri Chechi ad Atlanta '96...La finale europea del 2000 Francia-italia, la finale mondiale '94 col Brasile, l'uscita ai rigori con la Francia nel '98, l'hard Corea 2002, la disfatta 2010, e l'umiliazione storica italia-Spagna 0-4 Europei 2012.

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  51. Reset africanoBravissimo
    Pollock, diamo ai fatti il loro vero nome, volgare catenaccio
    all'andata con due gol sortiti di culo, volgare catenaccio al ritorno,
    con una sola opportunita' nemmeno creata.La partita di Barcellona divide
    su quelli che possono essere gli sviluppi nostrani, e ogni teoria
    puo'essere valida.La mia e' che si tratta di un reset che riporta il
    Milan alla sua vera dimensione, non solo davanti al grande Barca, e che
    mina la loro credibilita' di carta, montati dalla stampa credevano di
    esser bravi, ora si svegliano e si trovano brutti, modesti e lo
    sanno..Osservando la formazione scesa in campo, partendo dal portiere
    fino a El Sharawy escluso (ma chi l'ha visto la'?) trattasi di squadra
    imbarazzante.Ok Balotelli che e'molto bravo, il resto sono
    Constant categoria Genoa, Flamini che ancora non capisco come possa
    scendere in campo in prima serie, Ambrosini che, a parte l'impegno, era
    discreto a 25 anni, Mexes e Muntari idem, Robinho che fa solo
    biciclette, Liang manco ne parlo, e l'infame ha dimostrato che e'un
    cappone.Ora se questa e'la formazione che ci impedisce di planare in
    Europa, io starei sul positivo andante, felicissimo di questo reset di
    dimensione.E'vero che hanno in dirigenza l'uomo che, insieme a Moggi, ha
    distrutto il calcio nostrano, ma le cose marce possono durare tanto, ma
    non in eterno, noi pensiamo a giocare la palla come sappiamo, a
    macinare gli avversari, il resto va a posto da solo.A  Montella il
    lavoro piu'difficile: tenere altissima la concentrazione in ogni singolo
    minuto da qui alla fine.
     
    Lele
     
    P.S. Il Nou Camp e'il campo con le piu'grandi dimensioni d'Europa, ma quella squadra lo rende piccolo la meta'...
     

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  52. Beoti creduloni africani"...l'inesestistenza
    di Dio e' fatto è fatto notorio..."Oh, qui siamo davanti a delle
    rivelazioni che danno risposta certa laddove per molti e' un'incognita.E
    dove sarebbe la certezza, potremmo saperlo pure noi beoti creduloni
    ingenui stupidi che ci raccapezziamo poco sull'argomento? 
    Peccato
    che invece esistano molti che per esperienze vissute in prima persona
    potrebbero affermare il contrario, ma gli stessi non sbeffeggiano che
    non lo crede, non parlano da un pulpito di saccenza che non nasconde
    l'arroganza.
     
    Lele
     

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  53. Era una battuta Lele (come avevo già scritto), ma la ritiro perché evidentemente è riuscita male.

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  54. "L'inesistenza di Dio è fatto notorio (anche per il Papa). Forse però colui che non è sarebbe il primo a farsi quattro risate per certe affermazioni"... ahahahahahahahahahahahah! AntoineRouge ai suoi vertici! Però non so cosa si pretenda da un cardinale di 76 anni in ordine ai problemi dell'omosessualità. Mi fai pensare, AntoineRouge, alle femministe che bruciavano in piazza i libri di Platone nei Seventies, perché l'ateniese era terribilmente maschilista. Chiari, né Wojyla né Razzi hanno mai voluto convincerti razionalmente ad abbracciare la fede: il primo, poi, ne sarebbe stato incapace perché era un carismatico in stile Do Nascimento e ragionava come una capra. Sono davvero molto contento dell'elezione di Bergoglio: sconfitto il "partito italiano", maneggione-affaristico e opusdeiano, scelta la via della rigorosa sobrietà dei costumi con significativo, potente richiamo alla figura di S. Francesco (il grande rimosso della storia della Chiesa), elevato al trono di Pietro per la prima volta un gesuita, e cioè l'appartenente all'ordine più aperto alla cultura laica, più acuto e tempestivo nell'analisi dei cambiamenti di società, un uomo che viene da dove la fede è, nel mondo, più viva, è ancora fenomeno di massa e ha una forza propulsiva quasi ancora virginale. Il nuovo Papa, inoltre, ha già dimostrato una vis comunicativa di prim'ordine: la sua apparizione sul balcone, quel presentarsi con un "buonasera", la sua ammirata semplicità dinanzi alle luci della Città Eterna ai suoi piedi orante, mi hanno conquistato. Spero bene, ho buoni sentimenti da quest'evento.

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  55. Un "cappone"... ahahahahahahahahahahah! Peccato esserci arrivati solo adesso, Lele, potevamo dirglielo prima, di post in post... un cappone... ahahahahahahahahahah!

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  56. Colonnello, io giudico come te con ottimismo l'elezione di questo Papa, le sue prime parole, le sue prime decisioni ed i suoi primi passi. 
    La Chiesa è in una crisi drammatica ed ha bisogno di un Papa che faccia pulizia e che la rilanci. Dall'esterno mi auguro che ce la faccia, perché, nonostante le sue magagne, la Chiesa Cattolica nel mondo è un potentissimo fattore di pace e di fratellanza, cose di cui tutti conosciamo il bisogno.Quanto alla fede ed alla ragione, prima  Wojtyla rozzamente, poi Ratzinger  addirittura con una enciclica ad hoc, provarono a stabilire un rapporto tra fede e ragione, cioè tra due mondi separati, tra i quali non c'è rapporto, se non in termini conflittuali. La scienza dice che dopo la morte non c'è vita, di alcun tipo. Possiamo solo riconoscere la fallibilità ed i limiti della scienza. Quindi  non escludere con certezza l'esistenza di Dio. La fede poi va rispettata, e da parte mia è anche invidiata in chi ce l'ha.  

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  57. Caro Chiari, senza fede non c'è salvezza per la dottrina cristiana e nessun papa mai, nessun Padre della Chiesa mai ha sostenuto che ad essa si arrivi per via di ragione. Sostenere che possano darsi forme di conciliazione fra ragione e fede è altra cosa, è materia di riflessione dei Padri fin da Sant'Anselmo, nel tomismo antico e moderno ha i suoi trionfi, ed è tema filosofico non perento e non perituro, anche se, ovviamente, variamente solubile.

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  58. Certo Colonnello, ma Ratzinger, prima ispirando Wojtyla,  poi con una sua enciclica, ha provato ad andare un po' più avanti nello stabilire un rapporto virtuoso tra fede e ragione e nella sua polemica contro la scienza avulsa dalla fede.

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  59. Quando dico virtuoso intendo di reciproca necessità.

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  60. Blimp la storiografia da anni punta forte sulla rivalutazione dei gesuiti. Io non sono così convinto. E mi chiedo anche se e quanto sono cambiati rispetto al passato, cioè al periodo del loro massimo splendore, dalla metà del Cinquecento al primo Settecento.

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  61. Ma questa è un'altra cosa e Razzi ci è andato pure leggero rispetto a quanto scritto, a tonnellate, dai suoi predecessori dal Sillabo in poi. Questa è la pretesa di una scienza guidata da un filtro di scelta morale che la Chiesa vuole d'impronta cristiana. Che la ricerca scientifica non debba essere teoreticamente "pura", irresponsabile, è già questo non immune da opinabilità, ma che la Chiesa reclami per sé la guida del processo è comprensibile (la fede cristiana è assolutista, come ogni fede): tu, Chiari, non sei d'accordo, fai marameo e tutto finisce lì.

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  62. Quel passato, Lud, non è stato di sole infamie. Anzi.

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  63. Un bel libro che rileggo spesso:

    http://archiviostorico.corriere.it/2003/aprile/19/Jodorowsky_Vangelo_del_santo_trasgressore_co_0_030419110.shtml

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  64. Neppure faccio marameo, caro Colonnello, anzi arrivo persino a rispettarlo, in chi lo coltiva, quel processo e quel rapporto fede-ragione, mi piacerebbe dalla Chiesa Cattolica  lo stesso rispetto della ragione e della scienza anche quando sono  avulse dalla fede.

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  65.  http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/14-03-2013/juventus-jovetic-trattativa-impervia-agnelli-prova-tentare-valle-92467427738.shtml

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  66. Io studio e ammiro Paolo Sarpi, Blimp, e sono cresciuto sulle sue pagine sui gesuiti. 

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  67. Louis, se Jovetic dev'esser ceduto:

    (1) solo contante, e dall'Inghilterra, dove spuntiamo un prezzo più alto
    (2) in subordine, parte del prezzo coperta da contropartita tecnica di nostro gradimento, tipo esuberi di lusso del City come Savic
    (3) niente paccottiglia bianconera, e nessuna cessione di Jojo alla juve

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  68. Non alimenterei la discussione, però, nemmeno nel nostro piccolo: è chiara la tempistica, lanciare voci destabilizzanti sul futuro di Jovetic proprio ora che ci stiamo giocando la CL contro il Milan.

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  69. Deyna, si è rimessa in moto la macchina infernale. Purtroppo, i diversamente vispi, incarogniti dallo tsunami blaugrana, ritirano fuori l'artiglieria pesante. Intanto si ricomincia con le bombe di mercato che tutti i giorni ne danno uno dei nostri in partenza e, cosa peggiore, che mi aspetto come l'arrivo inevitabile del primo caldo primaverile, vedrai che tra un po anche qualche sorpresina arbitrale ce la troviamo di sicuro nell'uovo di pasqua.

    Su Jojo: sono sincero, un po (tanto), lasciarlo andare mi rode, anzi, diciamo pure che mi giran le palle. Certo se deve rimanere col mestruo che vada, però, soprattutto nella remota ipotesi di qualificazione alla coppa che conta, mi sarebbe garbato vederlo davanti col Pepito a farne rimbecillire tanti.

    Dormo sempre tra due guanciali, perchè Pracià hanno tentacoli in tutto il globo e magari ci portano un sorpresone, che so, dal Sudamerica, di quelli da leccarsi i baffi.

    Via, un grappozzo di Primitivo ora ci vuole.

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  70. Non prima, però, di mettere la pulce nell'orecchio dell'amico Deyna, eh eh eh

    http://www.violanews.com/calciomercato/dalla-russia-pronti-10-milioni-per-roncaglia-20130314/

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  71. A proposito di legàmi, anvedi il matrimonio del Bojo, ahah

    http://www.youtube.com/watch?v=iQ6r6ZAvv-w

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  72. Marò, che tamarro Bojinov, e che tamarrata la cerimonia! La moglie comunque è tanta roba... 

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  73. Mah, pensavo peggio, mi sembran molto più tamarri certi matrimoni locali...

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  74. Oh Deyna, peggio di così solo con Miccoli testimone!!

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  75. Comunque è vero Deyna, almeno questa è una cerimonia semplice a differenza di tante altre cerimonie vip pacchiane che costano anche milionate di euro... la tamarraggine però ce la vedo perchè mi sono fatto l'idea che Bojinov abbia voluto sposarsi in costume apposta per mostrare i tatuaggi, esattamente come sono convinto che i calciatori che per esultare si tolgono la maglia lo facciano solo per quello!

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  76. Quello ci sta, ma il rituale locale, che penso abbia un senso, indora un po' la pillola, ahah

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