presidio Diladdarno Slow Tifood, lampredotto e Fiorentina
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lunedì 25 marzo 2013
Mitili a centrocampo
In
una stagione palpabile come Scarlett Johansson rimane sospesa una sola
domanda, che però ogni tanto ribolle, sospesa e leggera come la danza di
Bolle, una di quella che nasconde mille sfaccettature, alla quale
ognuno cerca di dare una risposta, e chi proprio non ce la fa a darsela
per troppa timidezza si aiuta con il Ribolla gialla per essere un po’
più disinibito. E Ognuno fino a un massimo di mille naturalmente, perché
se invece del numero delle sfaccettature avessi cavalcato la metafora
di una domanda che rimbalza non solo nella Lega Calcio ma in diecimila
leghe sotto i mari, sarebbero stati molti di più a porsi quella stessa
domanda. E tutti subacquei. Oppure in tutti i luoghi in tutti i laghi
sarebbe stata soprattuto una domanda d’acqua dolce. Perché la novità del
calcio di Montella ha portato concetti che spiazzano come un rigore di
Casarsa, possesso palla e mentalità propositiva sono i cardini dove
ruota, oliata, l’idea tattica di un napoletano atipico come una
bruschetta ben oliata ma con i cardini strusciati sul pane al posto
dell’aglio. Oppure il possesso palla e la mentalità propositiva saranno
solo cardi di un’idea tattica che verrà gratinata nel forno delle
polemiche di una piazza che vuole a tutti i costi Icardi come
centravanti. E’ comunque sugli interpreti di quella idea di gioco che
nascono i diversi partiti, mentre altri sono morti dentro al barattolino
Sammontana Cinque Stelle confezionato direttamente nel barattolino
delle urne, partiti che si dividono tra chi preferisce l’aggiunta di
qualche muscolo alla sola tecnica pura, due scuole di pensiero che non
scenderanno mai a mitili consigli, come da sempre a Firenze. Quindi la
domanda che esce fuori da una stagione in HD è chiara, diciamo pure
molto definita proprio perché in HD, anche se la seconda foto ne solleva
subito un’altra e sempre di strettissima attualità su chi sia oggi
veramente il sesso forte. Ma la domanda che più ci sta a cuore per il
futuro centrocampo Viola, e che la foto esprime in maniera nuda e cruda,
ma soprattutto nuda, è se i tre tenori reggeranno bene il palcoscenico
anche di teatri con un calendario più ambizioso oppure se ci sarà
bisogno di un’iniezione di muscolatura, se continuerà a giocare Pizarro e
quali caratteristiche avrà invece Vecino, se quelle liriche o se il suo
sarà un calcio più robusto. Anche se Montella sembra aver già risposto
preferendo comunque i rischi calcolati di un gioco sempre propositivo
che ha bisogno di giocatori meno ruvidi e dalla tecnica sopraffina, poi
magari il duo italo spagnolo riuscirà a pescare chi ha entrambe le
qualità e allora il terzo scudetto imboccherà deciso il viale dei Mille,
che non sarà più lo stesso viale dove un tempo si rincorreva Desolati o
quello appunto delle mille sfaccettature dove si nascondevano quelle
famose risposte, ma quello dai mille riflessi abbaglianti dove si
riflette la luce di una realtà preziosa, proprio come dopo il taglio di
una pietra preziosa. E così su tutti quei dubbi metteremo una bella
pietra sopra. Preziosa naturalmente e non Preziosi.