Rimango dell’opinione che questa squadra ha reso molto meno di quanto avrebbe potuto, e una delle cause sembra risiedere all’interno di uno spogliatoio diviso, dove ognuno pensa per se e dove l’unica cosa in comune è la demotivazione. Uno degli obiettivi di chi sceglie il ritiro è anche quello di compattare il gruppo per ricercare quell’unione d’intenti indispensabile in un gioco di squadra, ci auguriamo che Rossi riesca a confessare i giocatori e fare uscire il malcontento in modo che tutti alla fine remino dalla stessa parte, per un obiettivo che deve essere per forza comune, e poi ognuno farà le proprie scelte e potrà mandare a quel paese chi vorrà, ma adesso no, ora è il momento di guardarsi negli occhi e urlare anche se necessario, cercare cioè di confrontarsi per uscire fuori con una tregua per il tempo necessario a salvare la pelle. Gli interessi personali, le antipatie, anche i disagi vanno superati per ritrovare un assetto di squadra decente e portare a termine una stagione che vedrà sicuramente società e tifosi come i più danneggiati in caso di retrocessione, ma che comunque abbasserebbe le quotazioni anche di quei giocatori in cerca di contratto. Ieri c’era ADV a colloquio con Rossi, e poi Teotino, Cognigni e Guerrini, tutti a parlare con tutti tra confessioni di tipo tradizionale tete-a-tete e quelle di gruppo di taglio più moderno, la psicologia come terapia a questo punto anche meglio della tattica, meglio le parole che sciolgono i nodi che i numeri dei moduli di Delio che fino ad ora hanno sciolto solo la squadra, parlarsi da uomini molte volte è meglio che provare una sovrapposizione, l’importante è capirsi per non alimentare gli equivoci, i malintesi, quei mal di pancia di cui la squadra soffre già abbondantemente di suo. Brasilianizziamo la Fiorentina trasformandola nel Botasfogo, scandire le parole lentamente, spiegare il senso delle rimostranze, e nel farlo pensare anche a chi è bravo con i piedi ma meno con la testa, altrimenti invece di risolvere una situazione delicata la si aggrava ulteriormente, mi viene da pensare a quanto male hanno fatto alla tifoseria e allo stesso Cerci le parole su Twitter, quindi tirare fuori il rospo è indispensabile ma attenzione agli equivoci che sono sempre in agguato e che poi fanno peggio della grandine, attenzione agli stranieri e soprattutto a quelli strani. E’ notizia twittata in rete solo ieri, di come le parole possono essere facilmente fraintese, e guarda caso il protagonista è stato proprio Alessio durante i due giorni di riposo concessi da Delio Rossi dopo la partita persa con la Juve. Per staccare con l’ambiente e cercare di superare il momento più brutto della sua esperienza in Viola culminato con l’espulsione fantozziana, il giocatore se ne è andato in montagna a riposarsi, e mentre guidava la sua auto su una strada tortuosa fatta di tornanti e curve a gomito, ha incrociato un’altra macchina in senso contrario con alla guida una ragazza che gli ha gridato -maiale!!! Alessio fumino com’è ha abbassato subito il finestrino e gli ha risposto – puttana!!! Poi ognuno ha proseguito per la sua strada, ma appena il giocatore ha superato il tornante successivo è andato a sbattere contro un grosso maiale al centro della strada. Quindi la morale è che gli uomini devono ascoltare e le prime donne si devono spiegare meglio.