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giovedì 29 marzo 2012

Il mattino ha l’Oro Pilla in bocca


Sarà forse proprio perché siamo disperati d’amore se ogni settimana pensiamo di risolvere i problemi con il turnover della speranza, investendo le nostre aspettative ogni volta su un giocatore diverso, ma che alla fine risulterà sempre più uguale al sale di Wanna Marchi, prima avevamo pensato che fosse Cerci, poi che fosse Amauri, poi che fosse Vargas, poi che fosse Marchionni, poi che fosse e poi che fosse, ma del senno di poi son piene le fosse. Il sale della Marchi non si scioglieva come anche i nodi al pettine di una squadra che ha difficoltà ad andare in gol, la cui manovra sembra fluida fino ai diciotto metri per diventare astringente come il limone davanti alla porta. A proposito del quale mi viene da fare una considerazione tra attaccanti che non segnano e difensori che invece segnano al posto degli attaccanti, ma che a loro volta non riescono a evitare che segnino i loro avversari diretti, ovvero nessuno riesce a fare bene il proprio lavoro e non si capisce il perché, e non si capisce, e qua ritorno al limone, come mai nella Lemonsoda ci siano gli aromi artificiali e invece nel detersivo per i piatti si trovi del vero succo di limone. Amauri per esempio a forza di rimandare l’appuntamento con il gol si è ingolfato come lo è stato il calendario per le tante partite rinviate, ma mentre la Lega era andata in difficoltà per un evento imprevedibile come la fine di gennaio, per il bomber non si capisce il perché, è vero che è stato fermo tanto tempo, ma anche le porte lo sono quando si presenta davanti, e lo sono da molto più tempo di lui per non dire da sempre, e allora vorremmo fare come fa Mazzarri che da la colpa all’arbitro, ma ognuno invece è arbitro del proprio destino e consiglio quindi ad Amauri di fischiarsi un bel rigore a favore per fare come Silva e chiedere di tirarlo, così lui si sblocca e si toglie un pensiero, noi pure mandandolo via come l’altro. Almeno una certezza l’abbiamo raggiunta però, su Cerci non possiamo più contare, ormai è un dato di fatto dopo l’ultima fesseria, un peccato perché le qualità per diventare un giocatore importante le avrebbe anche avute tutte, ma evidentemente non si rende conto della fortuna che gli è capitata, e che sia fortunato lo dimostra il fatto che anche se non trovasse più una squadra disposta a metterlo sotto contratto, dopo gli ultimi episodi sono arrivate in società miriadi di richieste da parte dei comuni italiani più piccoli, che a causa del crollo delle nascite hanno grandissime difficoltà a mantenere vive certe figure tipiche e vorrebbero ingaggiarlo come scemo del villaggio. Ci sono poi discussioni su chi sia il giocatore più forte di tutti i tempi, e i nomi sono sempre quelli, ma giustamente si fa presente come il calcio sia cambiato negli anni e quindi come siano improponibili anche certi paragoni di fronte a uno sport che va dieci volte più veloce di venti anni fa, e tutto sta cambiando non solo nel calcio, la Maremma oggi per qualcuno è diventata una famosa maiala, per sciogliere certe problematiche legate alla sfera sentimentale un tempo si sfogliava la margherita “m’ama non m’ama m’ama non m’ama” oggi invece si usano le mele “meladà non me la dà meladà non me la dà’” ma quello che invece non cambierà mai e che è una certezza assoluta è il nostro immenso amore per la Fiorentina, fermo, forte e deciso come Petrus Boonekamp l’amarissimo che fa benissimo, anzi no, troppo olandese come Sneijder e noi non siamo certo come l’Inter, quindi direi che il nostro amore è italianissimo come l’amaro Cora, un amaro scoramento, ma poi penso che domani è un altro giorno e soprattutto che il mattino ha l’Oro Pilla in bocca.