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venerdì 24 aprile 2015

Non lasciate la macchina nel posto degli invalidi

E' proprio quando una donna ti dice di no che devi insistere. Con l'autoerotismo. E così tra le seghe mentali di una manovra barocca e presuntuosa ci siamo guadagnati la semifinale di Europa League. Dopo la finale di coppa Italia dello scorso anno. Ma il tifoso Viola è donna, un po’ come Google, non ti da tempo di finire una frase che già ti da suggerimenti, soprattutto sul turnover. Perché siamo fragili noi tifosi, incredibili creature metà tecnici metamorfosi. Ci facciamo dei film mentali, qualcuno anche bello che sembra girato dai fratelli Coen. Mi viene in mente Spalletti. Passiamo la vita ad inseguire dei sogni e alla fine ci becchiamo anche una denuncia per stalking. Sbraitiamo, insorgiamo, siamo umorali, vorremmo buttar via il bambino insieme all’acqua sporca, perché fondamentalmente non siamo persone silenziose come lo sono invece i palombari, capaci, loro sì di fare analisi più profonde sui mali della Fiorentina. E poi siamo sempre i più sfortunati perché ce ne capitano di tutte, non solo Montella, so di un gruppo che con la sciarpa Viola è andato a Lourdes  ed è guarito dal disfattismo solo il tempo di tornare all'auto e prendere la multa per sosta nel posto degli invalidi. Gomez o non Gomez, poi sul paracarro dei vincitori ci sarà posto per tutti. Adesso per arrivare in finale ci manca davvero poco, un po’ come quando non prendi il carrello perché devi comprare solo due cose. Bisogna farcela!!! Anche se dovessimo metterci i pacchi di pasta sotto le ascelle, la frutta in tasca, e prendere a calci il pane fino alla cassa. Sono molto felice per quello che ci ha regalato la squadra in questi anni, me la sono proprio mangiata con gli occhi grazie alle pupille gustative. Alla resa dei conti la squadra ha risposto, speriamo che adesso alla prova costume non andiamo solo per fare l'orale.