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domenica 20 maggio 2012

Ricominciamo da tre


Se tre indizi fanno una prova, tre bottiglie non fanno certo gli attributi, altrimenti Vargas sarebbe un giocatore più che cazzuto, e invece non ci vuole la fantasia della foto per sostenere che le bottiglie svuotate a tre alla volta ci hanno ridotto un giocatore che ha disputato si e no tre partite. Se tre è il numero perfetto poi, non ci vuole la fantasia di chi interpreta tre bottiglie per simulare gli attributi, perché non c'è più spazio per l'interpretazione anche talentuosa, per la messa in scena insomma, ci vogliono tre cose concrete, la volontà di fare, la capacità di fare, e le condizioni per fare. Ci vuole una società, una squadra e una tifoseria, tre condizioni necessarie a creare un ambiente, che purtroppo a Firenze negli ultimi tempi non si sono mai verificate, e forse il perché sta proprio nella mancanza di attributi. Quella di non aver avuto il coraggio di chiudere un ciclo per tempo, per paura della reazione della piazza, quella di non aver saputo gestire un gruppo di giocatori senza attributi, ammutinato e insubordinato, quello sul quale Corvino avrebbe voluto fare prevenzione una volta verificata la carenza delle giuste motivazioni, e di aver ceduto poi alle pressioni della piazza, prendendo Rossi, e di fatto esonerando Corvino con il risultato di generare il caos, un caos che la stessa piazza che oggi fa caos, aveva accolto come un trionfatore, e se nella botte piccola c'è il vino rosso buono, le botte di Rossi non hanno procurato niente di buon e tanto meno di piccolo, e quello che è degenerato nelle botte da orbi ha definitivamente schiantato i resti di quella Fiorentina post Ovrebo. E anche un orbo vedrebbe che oggi non ci sono ancora quelle tre condizioni indispensabili per ripartire, intanto la scollatura tra la società e la tifoseria va riparata al più presto, e non mancherà certo il mastice ai Della Valle, ma ci vuole quello delle scelte coraggiose, quello di uomini di calcio e di capacità, e continuo a dire che Zeman tra tutte quelle possibili, sarebbe la scelta più coraggiosa che riuscirebbe a fare anche da mastice, Montali o Pradé, Macia e Guerrini, mercato di centrifuga e talento, di giovani motivazioni ed entusiasmo, ci vuole coraggio e non un atteggiamento difensivo adesso, fuori le palle che son due anche se il numero perfetto è tre, ricominciamo da tre, società, squadra e tifoseria, e con gli attributi, come nella foto di copertina, possiamo ripartire a tutta birra con i nostri sogni, anche se voglio vedere chi si attaccherà a boccia.