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lunedì 9 giugno 2014

La fine di un amore (parte terza e ultima)

L’inizio dell’avventura azzurra ai mondiali ha di fatto decretato per molti tifosi Viola la fine della storia d’amore con l’attuale selezionatore, nonché cittadino onorario opportunamente selezionato. E quando finisce un amore si soffre, si soffre sempre. Anche quando si potrebbe non soffrire per niente. Intendo quando l’amore finisce né per colpa di Diego né per colpa di Cesare, quando semplicemente si esaurisce, finisce per sfinimento, quando sfinisce, si può dire? Ma soprattutto si può dire che l’amore, oltre che sfinire, può finire? E’ lecito ammetterlo? Si sa come succede, ti senti sconfitto, smentito da te stesso, però insomma cazzo, capita che finisca! E l’assurdo è che spesso non riesci neppure a capire quando esattamente è finito. Magari a lui gli ci vuole più di un disastroso girone di ritorno di quell’amore. E avrà sicuramente pensato “Sta finendo”, facile che magari sia già finito, finito da tempo. E se va indietro col pensiero per cercare di capire quando esattamente ha cominciato a finire, perché si sa che anche ogni fine ha un  inizio, può pure capitargli di scoprire che probabilmente non è mai cominciato. Basterebbe ammetterlo, dichiararselo a vicenda! E invece si soffre, forse se ne ha un po’ bisogno, occorre soffrire per darsi un senso. E ci si arrovella e ci si accusa l’un l’altro. “Perché tu sei stato con Bettega e poi sei bresciano, sei troppo duro, sei più duro del muro del suono", "e perché tu allora che mi hai mandato Cognigni nello spogliatoio di Genova?” Accuse, rivendicazioni, ricostruzioni, che sviliscono tutto. Ma perché, perché fare così? Quanto sarebbe più bello, più giusto non soffrire! E piuttosto invece parlarsi, serenamente. Chiarire l’equivoco di fondo. Sorridenti.“Bè, pazienza, credevamo fosse amore, invece niente. Amici come prima? Anzi, dato che prima non eravamo affatto amici, facciamo conoscenti come prima? Che poi in fondo nemmeno ci conoscevamo. E allora sconosciuti come prima! ”Così ci si potrebbe ripresentare “Piacere, salve, come va?” E così chiacchierando, una parola tira l’altra, ci si conoscerebbe, ci si troverebbe simpatici, ci si comincerebbe a piacere un po’, poi sempre di più, ci si innamorerebbe e chissà, magari un giorno... No, no, non funzionerebbe, "anzi Cesare, già che ci sei ridacci le chiavi della città.

49 commenti:

  1. Credevo fosse amore invece era un calesse. Per me è sempre stato un calesse e sgangherato

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  2. C'è, più che altro, oscena sproporzione fra l'effettiva, palpabile qualità dell'oggetto del contendere (un tremebondo e fasullo ominicchio, applicato mestierante e nulla più) e la guerra senza esclusione di colpi combattuta in suo nome da anni. Calpestando la Fiorentina, letteralmente aggredendo centinaia di utenti di blog. Una ragione di vita, per alcuni. Tutto, per un fessacchiotto, ogni azione del quale ribadisce a lettere luminose: «Sono un fessacchiotto!». Per me, ciò è da annali della psichiatria.

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  3. Mah, io ancora non capisco le profonde passioni che ha causato e causa ancora Prandelli, l'infinito amore e l'enorme odio che suscitava e suscita: è un buon allenatore, forse anche un ottimo allenatore, con i suoi pregi e i suoi difetti, tra questi ultimi soprattutto il poco coraggio e una mancata evoluzione professionale (era molto meglio il Prandelli di Verona, di Parma e dei primi anni in viola rispetto a quello attuale; in generale penso abbia avuto il suo picco con gli Europei di due anni fa, quando fece un mezzo miracolo, fino alla finale; da quella finale in poi, è iniziato il calo). Con noi si è comportato male al momento di andarsene, ma a Firenze e alla Fiorentina penso abbiano fatto peggio i prandelliani rispetto a Prandelli stesso: sembrava che fosse l'unico allenatore bravo al mondo e soprattutto l'unico allenatore bravo mai passato da Firenze.

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  4. In parte descrivi bene il Prandelli allenatore e uomo Anto ma mi meraviglia che ti meravigli, il ct, nel bene, tanto, e nel male, poco, è stato ostaggio di amore e odio che ha sempre diviso la tifoseria, non certo per i trofei vinti ma perché ha dato speranza che fosse possibile vincere qualcosa sotto la sua guida. Mica ci siamo andati troppo lontani. L'addio ha dato la stura a entrambe le fazioni, a chi, finalmente, s'illudeva di avere un motivo per infamarlo e infangarne anche la professionalità o le capacità, e a chi invece, non rinnegando stima e affetto, ha considerato quell'allontanamento un atto di superficialità ed arroganza di chi pareva esserne persino geloso. Di fatto i due anni conseguenti non sono certo imputabili a lui come tanti allocchi credono, mai visto patire una società come la nostra, a questi livelli, per il licenziamento di un allenatore, mai. Nemmeno in Congo Belga!...... e sono stati due anni dolorosi e grotteschi quanto a risultati, bilanci e scelte tecniche, in campo e in panca. Non mi sembra il caso di continuare a parlare di Prandelli ma della nazionale e di quello che è possibile ambire in questa competizione. Poco o tanto dipende da dove ci fermeremo, come al solito, se giungiamo, per eccesso di autostima e di culo ad un quarto di finale si ritorna ad essere favoriti, se usciamo al girone eliminatorio sarà grossa spedizione in cui rotoleranno parecchie teste.

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  5. Anto, fatta salva la maggior considerazione del Prandelli allenatore che dimostri rispetto al grosso dei sitollockiani (ma fino a un certo punto: «poco coraggio e una mancata evoluzione professionale» te lo sottoscriveremmo Jordan e io comodamente, Sopra e AntoineRouge magari ci andrebbero un po' più duro, ma sono sfumature), le tue conclusioni sono inoppugnabili: «penso abbiano fatto peggio i prandelliani rispetto a Prandelli stesso:
    sembrava che fosse l'unico allenatore bravo al mondo e soprattutto
    l'unico allenatore bravo mai passato da Firenze». I soggetti psichiatrici di cui parlavo io, i guidatori di calesse di cui parlava Jordan. Purtroppo, mai guariti. Ne trovi un esempio in Ludde e nelle sue acrobazie odierne, nelle sue fughe dal rispondere in cloaca ad appunti implacabilmente circostanziati.

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  6. Così, a colpo, mi viene a mente Radice (2 , la vendetta) e successivo passaggio ad un Agroppi, uomo sull'orlo di una crisi di nervi. Da secondo (terzo?) posto a retrocessione. Special guest, Vittorio nostro.Non male, come patimento. Sempre di viola si tratta, però.

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  7. Eppure, Prandelli, nel non convocare Pasqual...
    Va beh, cambio argomento, in chiave viola.
    Due sole parole: Semplici, semplicemente.
    Dopo aver liquidato gente come Chiarugi, Merlo, Piccinetti, Buso e Bollini, lui ce lo dobbiamo tenere a vita? E per quale motivo, di grazia? (come avrete capito, ieri sera, ho scelto la "primavera", pentendomene amaramente).

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  8. Beh, Ljuka, l'aveva convocato, era nei trenta... E ciò basta al suo disdoro. Ma forse facevi ironia, che un palato grosso come il mio non ha saputo decrittare.

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  9. La primavera ha qualche buon prospetto e un'impostazione tattica che mi ricorda il momento peggiore di Montella. Subisce le squadre che si chiudono e si lanciano in contropiede senza riuscire a non subire. Anche in situazioni di superiorità numerica. Tutti dicono che si schiera con il 4-3-3, invece è un 4-2-3-1 dove i due esterni d'attacco sono molto poco attaccanti. Dietro Gondo ( che è molto più secondo attaccante che centravanti) gioca Bangu, un talento assoluto che a mio avviso sarebbe più produttivo come regista, anche se ha segnato quindici gol quest'anno. Semplici fa sempre gli stessi cambi e non riesce mai a cambiare la partita dalla panchina.
    Io penso che a livello giovanile gli allenatori dovrebbero essere ex giocatori. Possibilmente attaccanti e possibilmente ex grandi. Ci vuole gente che aiuti il ragazzo a completare più che altro la crescita tecnica, rispetto a quella tattica. La primavera deve restituire alla prima squadra giovani con un bagaglio tecnico personale definito su cui, poi, impostare il discorso tattico. Che se ne fa una squadra di un terzino che tiene bene le posizioni ma poi non sa crossare. O di centrocampisti disciplinati che però non prendono iniziative perché non sicuri?
    Per formare i ragazzi ci vuole gente che non prenda l'esperienza di allenare le giovanili esclusivamente come passaggio verso un posto nei professionisti.
    Le squadre B sono la soluzione migliore, perché a loro viene chiesto esclusivamente di formare i ragazzi, senza il trofeo da portare a casa.

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  10. Intanto il portiere romeno firma per 5 anni;potrebbe non essere così lontana l'ipotesi di fare gruzzolo (tramite indicazione di Montella) con la vendita del portiere.Non condividerei,ma questa mossa del portiere,con relativo ingaggio quinquennale,mi puzza un pochetto. Abbaglio colossale da parte mia?

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  11. DKNE, ma quando crederesti di rimediare dalla cessione di Neto? Neto ha fatto un campionato, complessivamente, da 6+, dopo inizio perverso. Attualmente non è portiere da grandi traguardi ma può progredire in alcuni fondamentali che ha piuttosto franosi. In quanto tempo? E poi: trattasi di potenzialità pura? La parola agli esperti dentro la Società. Certo, un quinquennio sul portiere della Nazionale rumena appare mossa impegnativa.

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  12. Colonnello ho specificato che è una mossa che io non farei,per cui non ho la minima idea di quanto potremmo ricavare dalla cessione.Certo che di portieri buoni a prezzi accessibili in giro ce ne sono veramente pochi.Per cui non mi stupirei se Neto,in considerazione dell'età e delle potenzialità,avesse un buon mercato.Detto questo,il mio stupore è dato dal contratto quinquennale ad un portiere che a quanto pare,aveva "mercato";e lui ha scelto di venire ad appassire in panchina per 5 anni?Questo mi torna poco,questo intendevo dire.

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  13. Sono d'accordo e lo feci presente fin da quando, a gennaio, la notizia circolò. Ma Jordan mi rispose che il nazionale rumeno veniva qui tranquillo a far muffa in panchina. Io, come te, non ci credo.

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  14. Concordo;portiere titolare della nazionale romena.Carriera ancora "viva".Contratto di 5 anni.Alla luce di queste considerazioni,ed aggiungendo il fatto che era cercato da altre squadre che gli garantivano il posto da titolare(non Sassuolo o Chievo),trovo alquanto strana la sua scelta di venire (teoricamente) a svernare a Firenze facendo la muffa.A meno che non abbia talmente fiducia nei suoi mezzi che è convinto,assai convinto,di togliere il posto a Neto.Il che,tra un anno,porterebbe comunque alla vendita del brasiliano(perchè a 24 anni non penso che un portiere voglia far panca);con la sostanziale differenza che dopo un anno "fermo" il prezzo subirebbe un sostanziale calo.In definitiva,seguendo la logica,c'è qualcosa che non torna.

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  15. Intanto leggo di una doppia trattativa con il Genoa, non solo per Vrsaljko, ma anche per Kucka: questo è un giocatore che mi è sempre piaciuto, un centrocampista di grinta e quantità ma con una tecnica decente; rispetto a Migliaccio e all'Ambrosini 36enne sarebbe un bel passo avanti.

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  16. Anche a me stupisce il suo acquisto. Tra l'altro, se non sbaglio, Neto non ha ancora firmato il rinnovo del contratto...

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  17. Concordo anche con te Anto.Anche se per adesso sta avendo una carriera ed un rendimento inferiori a quello che pensavo qualche anno fa.Giocatore dalle grandi potenzialità,espresse in minima parte e solo a sprazzi.

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  18. Se avviene l'irreparabile, Jordan non lo tengono nemmeno in quattro e con la camicia di forza.

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  19. Vecchio pallino di Magic Raven.

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  20. Allora pacco colossale,da zombie ungulanti

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  21. Il rumeno (ricordo che anche Lobont era titolare della nazionale, era dello Steaua prima di andare a fare il titolare all'Ajax, eppure venne a Firenze a fare il 12 e lo avrebbe fatto senza l'infortunio a Frey). Tatarusanu è stato portato da Ramadani attraverso Cognigni e subìto da Pradè. Per me è una cazzata averlo preso, ha tre anni più di Neto e rischia solo di far casino nelle gerarchie che, in partenza, non possono essere sovvertite. Se danno via Neto fanno una cazzata ciclopica, Avrebbero dovuto prendere un portiere più affidabile di Munua e Rosati me meno ingombrante di taturasanu, a meno che non si contenti di fare il Lobont del quale non dovrebbe essere nemmeno tanto meglio.

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  22. Ieri di ritorno in Italia mi son visto la partita. Aspetto quelle ufficiali per capire che cavolo di spiegamento tattico metterà in campo e chi. Ai miei e non solo, già annunciati delitti tecnici ( Rossi Destro Diamanti Florenzi) aggiungo un impresentabile a qualsiasi livello, Abate. Immobile, che apprezzavo senza però stravedere un goleador di razza come si è poi dimostrato, ha confermato questa caratteristica oltre ad una tecnica di base bassina, tre quattro stop/appoggi/sponde sono state inguardabili. Piuttosto mi pare che il CT sia orientato ad un lento titicche centrale, con poche irruzioni esterne, la cosa può riuscire col Flu, ma pensare che gli inglesi non pressino è utopia. Vediamo.

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  23. Quindi Jordan anche per te c'è qualcosa che non torna..a parte l'aver fatto una cazzata

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  24. Questo amore non l'ho mai provato, per cui rivolgo a Voi Fiorentini un accorato appello affinché venga degradato il 'cittadino onorario opportunamente selezionato'. Era già roba da ricovero al tempo, per chi l'ha proposta ma, soprattutto, per chi l'ha conferita. Vi supplico! O volete ogni tre per due sentirvelo rinfacciare? Sappiate che questa onta è vissuta anche nel contado.

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  25. Non torna perchè Cognigni e Pradè ci han quasi litigato.Ma più per definizione di ruoli che per il caso specifico. Cognigni poi ha fatto le picche, doveva qualcosa a Ramadani nel discorso Jovetic.

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  26. I due anni da incubo ( e mezzo visto i suoi ultimi indecenti sei mesi) seguenti a Prandelli , si devono in maggior parte a lui stesso. Non si ricorda nella storia viola, né in alcuna altra società, che un CT nazionale convochi lo stock di giocatori pochi anni prima liquidati dalla squadra di club che allenava. Questa cosetta che molti ingenui fanno passare inosservata, sarebbe da codice penale e richiesta di risarcimento danni. I due allenatori che hanno seguito il santino, al netto delle loro capacità, hanno lavorato sulle macerie tecniche, morali, in una piazza artatamente portata alla venerazione verso chi poi si è ben visto si meritava ben altro. Dargli poi la cittadinanza onoraria fiorentina, è solo lo specchio della qualità dei politici italiani.

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  27. Capitolo Neto. Boh, metterlo in discussione dopo questo campionato è roba difficile da capire. Dopo anni passati in panca, anche dietro allo scarso Viviano, ha poi mostrato cose egregie, qualche difetto migliorabile ( poca roba in confronto a quelli di Perin) e tanto carattere, ora con questo acquisto lo si mette di nuovo in difficoltà. Sinceramente viene il dubbio che il santinodue, voglia ripercorrere le scorribande Cerci Romulo. Speriamo di no. Kucka, magari venisse.

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  28. Leo, non concordo affatto con la tua tesi secondo la quale l'allontanamento di Prandelli è stato "un atto di superficialità ed arroganza di chi pareva esserne persino geloso". Ma geloso de che? Lui voleva andare alla juve e, considerato che era un ex juventino come giocatore e che lì avrebbe avuto possibilità di gestire una squadra più forte, lo si può anche capire. Ma ha sbagliato l'approccio, ha cavalcato l'entusiasmo della piazza nei suoi confronti per non passare da traditore scaricando tutto sulla società. Si potrebbe poi andare a vedere se negli ultimi due anni i risultati ottenuti e il gioco mostrato siano stati all'altezza della rosa della Fiorentina, di sicuro non sono stati all'altezza dei primi due-tre anni (io pongo come spartiacque la semifinale contro i Rangers), veramente ottimi. Io penso che se avesse detto: "ragazzi, io qui sto bene ma ho l'opportunità di andare alla juve che è la squadra più importante d'Italia e in un ambiente che conosco bene. So benissimo che voi odiate la juve, ma questa è una grande opportunità per la mia carriere e là potrò avere a disposizione una squadra più forte di quella che potrò mai avere qui. Grazie di tutto." sarebbe stato molto più onesto rispetto che tramare nell'ombra e poi sobillare i tifosi contro i Della Valle (rei di non avergli consentito di andare dai gobbi). Pensa un po', molti odiano i DV perché li ritengono responsabili di aver fatto andare via Prandelli da Firenze, a me Invece è diventato antipatico Prandelli (il quale fino alla primavera del 2010 mi piaceva, e molto) per aver fatto allontanare Diego DV dalla Fiorentina (perché questo è successo). La differenza è questa: un altro allenatore bravo come Prandelli non è difficile da trovare, altri come i DV, pur con tutti i loro difetti, è molto più difficile trovarsi (perché non è scritto da nessuna parte che noi, per diritto divino, non possiamo essere come il Bologna o il Toro attuali).

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  29. Lele, concordo abbastanza sulla tua opinione riguardo i due anni mediocri che abbiamo passato, ma secondo me molto del suo ci ha messo Corvino, e soprattutto molta responsabilità è anche della società che ha lasciato Corvino come plenipotenziario (ruolo in cui ha fallito, mentre come talent scout e operatore di mercato è bravo), da solo contro tutti (tifosi, giornalisti, squadra allo sbando ecc...). È vero che Prandelli ha lasciato uno spogliatoio spaccato, un capitano indegno di portare la fascia ma che aveva grande ascendente sul suddetto spogliatoio, un ambiente in cui i lavativi imperavano e una piazza inviperita contro la proprietà, ma penso che una società più forte ci avrebbe messo meno di due anni per rimediare. Comunque, meno male che alla fine ne siamo usciti, mi va già bene così.

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  30. "Rispetto che" in italiano fa schifo, ma il senso mi sembra che sia chiaro

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  31. Un pavido, e mi fermo qui per ora, cittadino onorario di una città come Firenze? Di norma sono gli Eroi, coloro che dimostrano Coraggio, che ricevono Giuste Benemerenze! Vergogna, ancora Vergogna, nei secoli Vergogna!

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  32. Infatti, Anto, ho scritto in maggior parte. Corvino ha le sue responsabilità, minori, la società per aver lasciato che la ACF si identificasse in una sola persona, il tecnico, che si è poi rivelato un profittatore delle circostanze che scientemente si era creato ed un paraculo. Il pericolo che la società sia lo stesso blanda con Montella è reale, speriamo che questi abbia più moralità.

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  33. Rimanendo nell'ambito per me meno conosciuto rispetto ai "lorsiori" sitollockiano, mi chiedo (come si nota da stamane Prandelli fa porre interrogativi e dubbi, senza dare nessuna certezza) cosa fará succedere Cesare per ribaltare lo stato, l'inerzia della nazionale? Grazie ad una squadra di club è stata interrotta la striscia di non-vittorie, calcio divertente non si vede da tre anni, senatori juventini a tenere in piedi una baracca dove le speranze sono riposte in zio Tom Balotelli, ultime tre partite sono state un misto di sperimentazioni-tentativi-abbozzi di qualcosa che neanche il Ct riesce a spiegare cosa sia....Ora, cosa può fare Cesare Prandelli per cambiare questo tipo di approccio al mondiale? Cosa inventerà il bresciano che già non abbia fatto negli ultimi anni? Se lui é cittadino onorario con un quarto posto e semifinale di Coppa UEFA, Montella cosa può essere con 2 (due) quarti posti e una finale di Coppa Italia? Per giocare sulle fasce occorrono tipi alla Cerci o Insigne, giocheranno? Sembra di no.nultima mezz'ora di ieri c'era una voragine tra difesa e attacco (parola grossa...), sarà così il nostro supplizio? Il Fluminense vale più del Pontedera che scherzó l'Italia di Sacchi(o Lippi?) con Aglietti in campo? Ieri, fine match, piovevano insulti al ct (detto dal giornalista in diretta, mentre intervistava Prandelli!!), cosa significa? Che BLIMP é già li?

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  34. Comunque, del Giubba Iscariota si parla adesso perché c'è il Mondiale, quando sprizza un po' di veleno contro i DV, quando si vendica della Fiorentina con qualche esclusione a pera (stile Pepito). Altrimenti, su di lui è calata la damnatio memoriae che il sondaggio di Fiorentina.it, nonostante l'affanno multinicchico-sdaiolo di voto plurimo, dimostra ampiamente. Una bica, spalmata e essiccata. Niente più. Firenze ormai lo aborre. Jordan e Tritaion hanno vinto, a mani basse. Il Mondiale sarà la ciliegina marcia sulla sua carriera obliabile.

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  35. Io credo che i Della Valle ad un certo punto si siano un po' allontanati, credendo di aver creato una struttura societaria solida e che quello sia stato il loro errore. Corvino è un grandissimo talent scout, ma non poteva e non potrà mai essere un direttore generale. Il Corvo ad un certo punto si è sovrastimato esattamente come Prandelli e come il primo non si è reso conto che aveva fatto terra bruciata nei rapporti coi colleghi di altre società, il secondo ha creduto di essere in possesso del verbo tattico, spaccando lo spogliatoio in una maniera che poi abbiamo pagato fino allo smantellamento della squadra.
    La smisurata crescita dell'ego dei due ha portato anche ad uno scontro che si è ripercosso sulle scelte di calciomercato e sull'utilizzo o meno di alcuni giocatori. È mancata una figura autorevole ed autoritaria tra i due, che mettesse ognuno al suo posto e facesse da collegamento e le veci della proprietà.
    La differenza tra i due è che l'allenatore ha demolito la squadra, costringendo a smantellarla dopo il suo addio, mentre il Corvo ci ha permesso, col suo lavoro, di rifarla, vendendo a molto quello che ha scovato a molto meno.

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  36. Foco, la tua ricostruzione è plausibile: attualmente la figura "autorevole ed autoritaria", comunque l'occhio del padrone, dovrebbe essere Cognigni, di cui si apprezzano le migliorate capacità comunicative rispetto al recente passato. In effetti, già il fatto che ci siano due soggetti preposti al mercato e non uno fa pensare che si sia capito l'errore di concentrare tutti i poteri in una sola persona.

    Comunque, secondo c'è un esatto momento in cui Diego (fino ad allora molto più presente di Andrea, anche perché alla fin fine il padrone vero è lui) si è allontanato dalla Fiorentina: nella settimana della famoa intervista alla gazzetta in cui disse: "Sapete che regalo mi piacerebbe far trovare nell'uovo di Pasqua ai nostri tifosi? Una letterina firmata da quattro persone dove si dice: 'Io il prossimo anno non andrò alla Juve'. Tre firme le ho già in tasca: 'Io Diego Della Valle il prossimo anno non sarò il patron della Juve. Mio fratello Andrea non ne sarà il presidente. E Pantaleo Corvino, che tra parentesi sta svolgendo un lavoro formidabile, non sarà il direttore sportivo dei bianconeri'. La quarta firma dovrebbe essere quella di Prandelli?. Esatto. Mi piacerebbe che il nostro allenatore si prendesse questo impegno davanti a tutti i tifosi della Fiorentina. Anzi, mi sorprende che la nostra gente non abbia già rivolto questa richiesta a Prandelli. Non passa partita senza il coro 'Chi non salta juventino è', ma nessuno vuole sapere da Prandelli se il prossimo anno lui allenerà la Juve. Strano. Lui vuole un incontro? Ci incontreremo. E' sicuro. Ma per parlare di cosa? Non capisco di cosa dovremmo parlare visto che non ci sono novità. La Fiorentina non farà passi indietro. Quest'anno senza gli arbitraggi disgraziati di Ovrebo e Rosetti saremmo tra le otto grandi d'Europa e, in campionato, saremmo ampiamente in zona Champions. Certo, non siamo ancora pronti per puntare allo scudetto. Ma come dimostra il nostro monte stipendi, allenatore compreso, dopo le quattro grandi ci siamo noi. Però ci vuole sempre concentrazione: una partita come quella di mercoledì a Catania non si può e non si deve perdere. Il nostro progetto è di restare in quella zona di classifica. Una società che vuole ridimensionare non investe tanti milioni a gennaio su un giovane come Ljajic.".

    Come tutta risposta, Prandelli disse: "Sono molto amareggiato per le parole di Della Valle, anche se questo non ha intaccato la stima che ho nei suoi confronti, lui è un vincente. Le sue parole suonano come un licenziamento. Vorrei capire se c'è veramente la volontà di continuare insieme o no. Io non ho avuto contatti con nessuno e non ho firmato con nessuno, sono l'allenatore della Fiorentina e dobbiamo raggiungere grande obiettivi. Della Valle è stato molto chiaro con me: se facciamo la Cittadella saremo competitivi. Ma visto che ci sono voluti cinque anni per i Campini, sono onesto: credo poco alla Cittadella. Faccio un lavoro in cui c'è il sogno di poter vincere qualcosa. Se mi viene detto che a Firenze si può sognare di vincere, io faccio una scelta di vita e sono pronto a rinnovare il contratto. Se si tratta di proseguire per un solo anno allora conviene guardarsi nel occhi e chiarirsi". Quindi al chiaro invito: "dica che non andrà alla juve" di fattto non rispose ma ciurlò nel manico.

    Nella partita successiva, lo stadio fece un sacco di cori a favore di Prandelli, schierandosi di fatto dalla parte del tecnico e contro Diego, per cui questi si incazzò come una bestia e mandò tutti a fare in culo, d'altronde è notoriamente permalosissimo; c'è da dire che una qualche ragione ce l'aveva: dopo aver speso una barcata di soldi per la Fiorentina, i tifosi reagivano come se avesse messo su una squadra di raccattati, che raccoglievano risultati solo grazie all'allenatore, il Migliore del mondo, allenatore che tra l'altro trescava con la juve, ma i tifosi prendevano le parti di Prandelli. Da allora non è più rientrato fattivamente in società.

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  37. Le parole di Prandelli, di fatto, sconfessarono tutto quello che in quegli anni avevano detto e/o programmato i Della Valle. Praticamente disse che erano un monte di cazzate. Una scelta populistica, visto che puntava forte sul fatto che la tifoseria aveva fame di vittorie, atta a pararsi il culo e puntare l'indice sugli altri.
    La lontananza dei Della Valle, secondo me, è stata deleteria perché ha permesso la creazione di fazioni all'interno della società che si sono fatte una guerra sotterranea di cui dubito che i fratelli abbiano mai capito del tutto l'entità. E i rimedi, spesso, sono stati quasi peggio dei mali ( vedi Cognigni prima versione e Teotino ). Serviva gente con esperienza e una conoscenza delle funzioni e dei limiti della propria posizione. Tutte qualità che vedo nel duo Pradè-Macia e anche nel povero Guerini, a cui dò un venti per cento di meriti della salvezza di due anni fa.

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  38. Siamo, con Della Valle e Prandelli, come tra Dott.Faust e Mefistofele. Di chi é il merito? Chi é il protagonista? Stiamo con il Dottor Faust o con Mefistofele? Quest'ultimo ha abilità e capacità manipolatrice, é lui il Prandelli della situazione?

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  39. Caro Anto la tua conclusione è la base di quel che ho sempre detto ai prandellomani e l'arrivo di Montella che non ritengo, per ora almeno, un fenomeno nemmeno lui, ne è la conferma. La proprietà è il pilastro fondamentale e noi, a Firenze, abbiamo avuto un culo del quale non vogliono in molti rendersi conto. Nelle condizioni in cui ci aveva lasciato lo zafferano boy che tanto piace a ZV la probabilità di essere tuttora a far l'ascensore tra B ed A ad andar bene come un Bologna qualsiasi, era di gran lunga la più alta. Se non ci siamo non è certo per merito di Prandelli, nè di Corvino e nemmeno di Montella, ma di chi i soldi li ha messi fuori, insieme al nome e insieme, nonostante innegabili errori, ad una capacità di fondo di gestire le situazioni che è di quelli che i soldi li fanno e non li finiscono come WCG.

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  40. Ok, allora metto anche la mia formazione del Mondiale:


    Neuer; Lahm, Thiago Silva, David Luiz, Jordi Alba; Iniesta, Pogba, Fabregas; Di Maria; Messi, C. Ronaldo.


    Non metto Cuadrado perché se non si mette in mostra è meglio...

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  41. Ecco, vedi, mi ero scordato Lahm, che imporrebbe il ritorno a una difesa a quattro---

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  42. Intanto Cuadrado sta per essere riscattato, sia secondo Della Valle, sia secondo Giaretta dell'Udinese. Io sono sempre più convinto che questo sarà l'anno del grande tentativo. Penso che sarà Babacar a salutare, ma, nonostante lo consideri un potenziale grande attaccante, preferirei lui a Bernardeschi o Rebic che è più versatile e cattivo. Inoltre sarebbe una plusvalenza da mettere a bilancio. Già con Cuadrado-Rossi-Gomez a disposizione ci lasciamo dietro almeno quindici/sedici squadre. L'acquisto del portiere rumeno lo vedo come un non voler sorprese neanche in quel ruolo. Il titolare sarà Neto e se si comporterà bene il rumeno sarà plusvalenza sicura per il mercato del 2015, non ci vedo problemi.
    Io non vedo l'ora che venga fine agosto.

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  43. Si ma Guidetti...

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  44. Anto sappi che a precise richieste ci sono stati garbati dinieghi, il giocattolo si era rotto molto tempo prima, quello che è seguito è stata una somma di errori, non solo suoi, al netto della letterina firmata in tasca del patron. Con questo non tifo Prandelli, sto con i DV (sai che slogan......) ma tifo Viola, stop! A scazzare sono stati in diversi, voi che avete una ricostruzione che si basa solo sui giornali avete una visione limitata, non d'insieme, io ne ho un'altra e non cerco di convincere te né nessun altro.

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  45. In nessuna società al mondo si trascinano scorie dovute ad un allontanamento/esonero del tecnico, in nessuna società servono due anni per ricostruire un ambiente "distrutto" da un simile distacco, il solo pensarlo è ridicolo. Ma poi, aggiungo, era un mediocre come avete sempre scritto o qualcosa di meglio ?! Per distruggere un simile ambiente non serve un mediocre, un semplice allenatore non ha simile influenza, persino società più forti e blasonate tirano un rigo dopo un Mourinho o un Tata Martino, solo qui a Firenze si può pensare che un Prandelli qualunque provochi simili sconquassi. Almeno si dovrebbe far chiarezza nelle valutazione senza correre il rischio di zallerizzarsi su un argomento che non meriterebbe più di essere tirato in ballo.

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  46. Si sono allontanati nel preciso momento in cui parevano non esistere terreni in cui edificare stadio e cittadella (basta controllare date e periodi), una volta trovati son tornati a investire e occuparsi seriamente della Fiorentina, Corvino o meno, Prandelli o meno hanno dato dimostrazione di saper scegliere gli uomini giusti nel posto giusto. C'è chi vanta vittorie avendo il retto sacrificato, nemmeno il riciclaggio del nick gli è servito a non finire nell'umido.

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  47. Ti ho risposto sotto Foco, non serve costruirsi tante teorie per spiegare quei due anni ridicoli, per loro 1+1 deve fare 2 e qualcosa, perché così hanno sempre operato nel loro lavoro e nel loro ambiente. Con Renzi e la Mercafir hanno smesso di lasciare la barca in scarroccio in balìa delle onde, sarà mica un caso.

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  48. Sopra, siamo, stiamo con i DV, non con Prandelli (assente da 4 [quattro] anni) non Corvino e nemmeno Montella e neanche chi verrà dopo, e speriamo che non si annoino a meno che non bussi Bill Gates o il Sultano del Brunei.

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