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mercoledì 30 settembre 2020

Il cenno d'intesa


Squadre decimate dal Covid, giocatori verso la Juve, i migliori 21 vini siciliani, il gol sbagliato di Vlahovic, sto mollando col campionato. Se solo avessi coraggio andrei persino a costituirmi. Se poi come immagino tra un po’ vedremo quegli orribili babbi natale appesi ai balconi con la mascherina, smetterò di guardare pure la Fiorentina. Perdere interesse proprio a settembre è sentirsi un po’ anche albero. Oggi capisco perché Zorro non ha mai preso un influenza. Un vero anticipatore. Rinunciare al calcio non è un dramma, l’ho capito dal melograno, mi piace, ma che poi ci rinuncio e mangio la banana. Anche il Bambi è disorientato, ma a differenza mia non ha reagito, o meglio, lo ha fatto secondo me in maniera inappropriata aderendo alla “Campagna di promozione per Esistenzialismo e Spossatezza”, lasciando stare passione, perseveranza, abnegazione, impegno e determinazione. Il tempo libero recuperato mi apre la strada a diversi percorsi, forse faccio pure un viaggio a ritroso per andare a scoprire che fine ha fatto Fabio Concato. Tempo che un tempo dedicavo anche alle partite della Cavese, e che adesso utilizzerò per risolvere certe problematiche attuali come quando camminiamo da soli sul marciapiede con la mascherina abbassata, poi appare in lontananza un altro anche lui con la mascherina abbassata e che quindi dobbiamo tirare su. Ma va fatto insieme altrimenti uno dei due passa da stronzo. Ci vuole un cenno d’intesa, un segnale che ci permetta di capire il momento giusto. Studierò quale. E invece di guardare partite piene di giocatori infetti e stadi vuoti, farò un’inchiesta per smontare l’enorme truffa che si nasconde dietro gli accappatoi in microfibra.

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