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domenica 20 settembre 2020

Il giocatore volante


Bene la prima a tenere fuori dalla finestra il tanfo di galleggiamento visto che di riduzioni tipo quella dei parlamentari c’è già Brunetta. Mentre a proposito della prima sconfitta di Giampaolo nessuno nasce impanato. Non è vero che sono andato a lavare la macchina, la voglia di Fiorentina è come quella di passera; ci rende immortali come mostra bene la foto del gol vittoria. Per quanto riguarda Rocco se proprio dobbiamo parlare di puzza forse è quella che abbiamo noi sotto il naso, solo che non la sentiamo e allora ci converrebbe andare a farci un tampone. Perché il nuovo saluto consigliato dall’OMS è un derivato dall’esultanza dei calciatori dopo un gol alla ex squadra. Biraghi tra i migliori poi anche Chiesa e Castrovilli crescono e diventano decisivi nel finale, menomale perché tra il primo e il secondo tempo mi era calato un velo di malinconia paragonabile a un concerto di Pupo in Kazakistan. Altro spunto positivo dall’analisi della partita il fatto che Pezzella era da una vita che non si sedeva su una panchina a leggere un libro. C’è anche la capacità di riconquistare il pallone e la determinazione di cercare la vittoria fino in fondo. Come al solito rimane la difficoltà a concretizzare. Quando ero un bambino sognavo un futuro con auto volanti, oggi solo Kouame va in cielo anche se Sirigu si conferma il mio preferito tra i portieri italiani. Insomma, pregi e difetti che già conoscevamo ma con qualche buon interprete in più, così come ho iniziato chiudo con il tema del galleggiamento che mi sta a cuore soprattutto in piscina. Una condizione che rischia di minare la nostra terza età, quindi ci serve una partita memorabile a Milano, perché chi ce lo ridarà il tempo perso in stagioni di transizione? Ci basta e ci avanza quello passato davanti all’ascensore.

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