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lunedì 21 settembre 2020

Non sono più neanche un poeta


Confesso, per rispetto al consesso, che ho provato distacco come se non mi fossi connesso. Questa prima di campionato mi è sembrata, se possibile, ancora meno interessante del nuovo di Tommaso Paradiso. Non so perché, magari ha inciso il cloro, o forse la prostatite, perché invece ho apprezzato come sempre il pollo coi peperoni e il Nerello Mascalese. Un calo del desiderio che non vale nemmeno per le auto. Ne cambio una ogni tre anni, e adesso è di nuovo l’ora, Sono serio, e per questo dovrei fare il test seriologico. Intanto giro per casa a torso nudo come Fedez. E non è una Mercedez. Sono solo un superficiale, ammiro le linee delle auto e me ne innamoro, Rocco invece assomiglia troppo al protagonista del film “L’imbalsamatore”. E’ più forte di me e anche di Vlahovic. Cosa mi starà succedendo? Non vorrei diventare juventino, non vorrei che mi cominciasse a piacere la Dacia. I miei pensieri fissi hanno saltato il fosso, senza Fiorentina, ma poi le macchine invecchiano, e ricomnicio ad aspettare che scada il terzo anno. Non più il terzo scudetto. Alla fine sono amori volubili, mentre la Viola è passione. Perché mi sta succedendo tutto ciò? Avessi almeno un blog di motori potremmo discutere del perché hanno fatto la Tipo e del perché segna di più Giovanni Simeone di Kouame, Cutrone e Vlahovic messi insieme. Non si è mai visto un poeta che va in un concessionario a parlare di attaccanti. Non sono più niente, tirerò fuori pure il braccio dal finestrino. Senza sciarpa Viola, solo il braccio. Quando ai cross di Biraghi preferisci il crossover la frittata ormai è fatta. Così come le donne che non s’innamorano di un uomo ma di un sogno scambiando il depresso per il tenebroso, il traditore per l’insicuro, lo psicopatico per il bello e dannato, io scambio avventurette, o se preferite vetturette, per una 911. Per una volta ditemelo a me cosa fare, invece che a Pradè, a Commisso e a Dio, mi rimangono solo palliativi per cose futili come macchine, vino, nuoto, mentre il calo del desiderio per quelle serie è drammaticamente verticale, la Viola ma non solo, anche l’autoreggente non fa più autunno.

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