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giovedì 17 settembre 2020

Quei maledetti bastardi


Inizia il campionato ma non sono ancora pronto a smettere di camminare scalzo in casa. Non penso sia il ritorno di Borja, e neanche i benefici dell'attività fisica costante, penso che sia più una lieve stupidità ad avvicinarmi ad uno stato di quiete beatitudine. Magari hanno ragione quei ragazzi che a Siviglia hanno fatto nascere la squadra di calcio “Sabrina Salerno” fondando un team di futbol-7 a suo nome. Non c’è solo confusione sul centravanti, per chi come il Bambi ha anche un certo disordine alimentare la confezione di pan bauletto non aiuta, dice che le fette sono dispari. “Quei maledetti bastardi”. E chissà se riusciremo a rimanere noi stessi davanti ad una folla che non applaude. Insomma non fatemi una colpa se amo il buon vino anche prima di averlo bevuto. Se Rocco non ci farà una squadra ambiziosa, impossibilitato dalla quarantena, rimarrò comunque convinto che sono i morsi nel culo a fare girare il mondo. Tra le tante valutazioni che potremo fare a fine mercato eviterei “interessante”, quello va riservato ai documentari. Al Bambi non torna nemmeno che lo smart working sia terminato proprio in corrispondenza del periodo più caldo del Fantacalcio. E poi gli girano le palle a tremila perché vorrebbe un Gran Crispy McBacon ma non riesce a pronunciarlo. Da parte mia invece ci tengo ad essere chiaro, voglio precisare che non sono qui ad avere buon senso, e questo mi consente di affermare che i culi sono magnifici solo se sono visti. Così come allo stesso tempo, che lo stato potrebbe assumere il monopolio della vendita di hashish e marijuana, riforma che varrebbe più del Recovery Fund (fonte Bambi). Ed è stata proprio questa mancanza di buon senso che mi ha spinto a sperperare tutto ciò che ho guadagnato coi tunnel, in lampredotto e manifesti elettorali. Il resto è avvenuto quando la verità è stata sostituita dalla verosimiglianza.

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