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domenica 13 settembre 2020

Non solo lo svolgimento del gioco deve cominciare dal basso


Un passo avanti e uno indietro, cominciano e finiscono così le storie mai iniziate. Che il titolo sia de Paul, Thiago Silva o Torreira. Il tifo continua comunque a muovere sentimenti ed emozioni irrefrenabili, Biraghi dichiara amore eterno all’Inter, il Bambi da quando ha eliminato gli oppiacei dalla dieta mediterranea ha messo Maradona sullo sfondo del PC. Di fronte a questa lealtà sentimentale sbattuta in faccia al tifoso non così aperto e pronto, agli stadi vuoti, all’aumento del numero dei contagi, e prima che sia troppo tardi, sabato invece di guardare la partita andrò a farmi fare un massaggio con le pietre calde. Poi penso a quelli che hanno il mare dentro, e mi chiedo se puliscono la battigia dalle alghe quando trovano il bagno occupato. Per ottimizzare. Un pensiero va anche a questa fase in cui le condizioni di social distancing generano file, ed è una criticità importante soprattutto per quegli allievi che dovrebbero superare il maestro ma poi la gente s’incazza. E se è vero che Biraghi ha fatto outing è anche vero che la compagna del Bambi ha finalmente confessato che gli fa schifo la cannella. Il problema del calcio oggi sembra che il gioco debba cominciare sempre dal basso, ma per me prima bisognerebbe iniziare dal dentifricio. Che non costa nulla e non ci vuole nemmeno un portiere che sappia giocarla coi piedi. Basta non schiacciare il tubetto con un lancione. Inizia la scuola e la campanella sarà quella dei monatti. Ah, diteglielo subito che il compagno di classe che lancia le gomme e prende per il culo non è innamorato di loro, ma è solo un piccolo stronzo.

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