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lunedì 14 settembre 2020

Gallette di riso e birra analcolica


In merito alla plusvalenza sulla vendita di Rebic evaporata in un mattino di settembre se non avessi un blog mi darei tempo, parlerei poco, terrei la cosa per me, aspetterei che mi passasse. Invece sono qui a sperare in Rocco che è il più ricco e i soldi non sono un problema. Se non mettiamo una pezza, è come se il Milan non avesse messo il separatore di fine spesa e ci lasciasse le gallette di riso e la birra analcolica. Non lo dico per me che sono in forma, ma per il Bambi che così di magra non gli rimane nemmeno la consolazione. Oppure facciamoci furbi pure noi e se nei ristoranti una volta seduti le mascherine non servono più, allora facciamo le lezioni scolastiche nei ristoranti. E’ un mestiere stancante essere tifosi. In più c’è la fatica di tutti questi anni a farvi credere di essere spiritoso. Insomma non sembrano neanche punibili perché la percentuale della vendita è sotto la soglia della modica quantità. Se Rocco non riuscirà a sputtanarli, impariamo almeno la lezione per escludere la recidiva. Come si chiama quando vuoi prendere un piatto dalla lavastoviglie e ti si pianta la punta del coltello sotto l’unghia ed è la centesima volta che ti dici di metterli con la punta in giù? La speranza della compagna del Bambi è che piangere faccia eliminare scorie e liquidi in eccesso come l’acqua Rocchetta. Eventuale soddisfazione da sputtanamento rossonero da parte di Rocco sono sicuro che contribuirà all’abbassamento del colletto della polo. Nel frattempo nel Mugello un banco con le rotelle che si apprestava a posizionarsi correttamente per la riapertura delle scuole ha fatto in tempo a superare le Ferrari. Alla fine non ci resterà che il realismo, quel piccolo divoratore di fegati. Perché la vita reale vi sta togliendo tutto questo tempo al blog.

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