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sabato 26 settembre 2020

Di soppiatto


Il problema di Ibra è che è costretto a portare la mascherina con il naso di fuori, il mio invece, stasera potrebbe essere molto più grande del naso di Ibra. Roba da nasocomio. Ho assoluto bisogno di un risultato di prestigio per alimentare il fuocherello della passione che si sta spegnendo. Altrimenti dovrò aggrapparmi a voi che con l'allegria, spensieratezza, e aggiungiamoci anche attitudine a non fare una sega dalla mattina alla sera, alcune volte mi strappate un sorriso. Tenete presente che mentre voi avete tre lauree io sto ancora cercando di capire come si lavano i piedi quelli che hanno il box doccia 90x90. Probabilmente non ce la farò, se non vinciamo potrei morire strozzato scatenando la cronaca nera locale. La Nazione e la sua civetta, già la vedo a Porta Romana titolare “Delitto e crostini”. Non sono certo come quelli che si ammazzano per ottimizzare i tempi, io semmai lo faccio come chiodo scaccia chiodo, dimenticare un amore con qualcosa di estremamente coinvolgente come la salsa verde e quella di fegatini. Di soppiatto, è così che dovrebbe muoversi la felicità. Magari adesso è già arrivata a Milano e nessuno se n’è accorto. Se non vinciamo, e prima dei crostini misti? Mi sentirò come quando il collega rompicoglioni vuole pagarmi il caffè ma io volevo pure la brioche, e allora non la prendo per educazione. La via d’uscita potrebbe essere quella di andare a vivere i sogni direttamente nel confessionale. Anche perché i due appartamenti sarebbero perfetti per il Bambi e per la Beatrice dalle poppe grosse.

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