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sabato 27 gennaio 2018

Nel '77



Nel giorno della memoria, già compleanno di Tommaso, voglio ricordare anche Kim nel ‘77, avevo 15 anni. Allora non sapevo ancora che dietro due grandi poppe c’è sempre un grande cuore. Mi fermavo all’apparenza plateale dei capezzoli. Oggi voltandomi verso il ‘77 posso dire che le parole sono importanti, ma mai quanto i capelli. C’è stato un periodo che ero tronfio, in San Frediano ero “il duca”, mi chiamavano così per una certa eleganza innata, per la cura della persona, per certi modi garbati così rari nel quartiere, fino a quando un giorno il Bambi volle spegnere quel sorrisino ebete di compiacimento e mi confessò che era l’abbreviazione di “du capelli”. Allora bastava un panino col lampredotto per risolverne tante, oggi che a tempo indeterminato ci sono soprattutto le preoccupazioni. Ora che sono invecchiato e mi rimane l’ignoranza, nel ‘77 in Oltrarno la confidenza che non avevamo con l’italiano ce la prendevamo con le straniere. Adesso ignoranza non solo con l’italiano, forse censurerebbero anche il mio striscione a risposta del nuovo acquisto francese “Daboh!” Per fortuna molte cose che so le ho apprese nel periodo della Settimana Enigmistica. Trump chiede un Van Gogh io invece un Van Basten che la butti dentro, avrebbe anche i requisiti giusti dell’infortunato cronico su cui scommettere. La Rita invece insiste che dovremo proseguire la stagione senza cambiare niente in attacco, secondo lei la percentuale al tiro disastrosa che può vantare la Fiorentina non può farmi altro che bene. Ho pensato che volesse prendermi per il culo come quando mi chiamavano “il duca”. Poi ho sentito una telefonata con la Chiara alla quale parlava di Dostoevskij sottolineando il fatto che fosse un giocatore d’azzardo. Questo per dire che la moglie sopportava che lui si giocasse tutto fino a rovinarsi, anzi sopportava e faceva fronte ai debiti. Enfatizzando proprio quell’essere moglie che faceva tutto questo perché quando era disperato scriveva meravigliosamente. Evidentemente spera che la mia disperazione per i gol sbagliati faccia bene al blog.

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