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martedì 30 gennaio 2018

L'amore è


La disfatta interna contro una squadra alla canna del gas potrebbe sembrare una gentilezza da parte dei giocatori Viola nei confronti di coloro che non sopportano più i Della Valle. Attenzione però, anche il Bambi certe volte portava un vassoio di bomboloni alla crema in ufficio, e non certo per generosità, ma solo quando erano mesi che non andava in palestra, la sua tattica diventava quella di far ingrassare i colleghi. Comunque per l’avvicendamento societario è come per le elezioni politiche, con tutti i candidati che ci sono, c’è veramente la scelta dell’imbarazzo. Si dice che sia arrivata una solo proposta indecente, quella di Cavalli; just un Crodino per l’aperitivo. Del resto siamo nella Merla. Magari la Fiorentina sarebbe anche appetibile come una Rustichella, ma i potenziali proprietari vanno troppo veloci e non riescono a imboccare l’uscita per l’area di servizio. Oppure bisogna puntare su una cordata di nonni che comunque garantisca una sorta di zoccolo duro della paghetta visto che l’azionariato popolare non decolla per via dei braccini corti del fiorentino medio. Anche in questa fase di disamore conclamato dai festosi e saltellanti tifosi al ritmo di “chi non salta... “ è giusto riconoscere ai Della Valle almeno la capacità di accontentare tutti quando c’è da scontentare qualcuno. La contestazione dopo 15 anni di pace è un bel salto indietro nel tempo, il ricordo va a mia nonna che non potendo seguire le influencer non sapeva come vestirsi, e mi si stringe il cuore. Comunque se tu insisti nel dire “Via i Della Valle” senza tenere conto della difficoltà di chi va veloce per la sua strada e ha serie difficoltà a imboccare l’uscita per l’Autogrill, ti dico che non serve a niente, tu credimi credimi credimi credimi sempre.

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