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sabato 30 gennaio 2016

Più realistiche le nuove Barbie o il dietrofront su Mammana?

Questa storia delle statue ci ha sensibilizzato tutti, come un dente che sente il caldo e il freddo, il Bambi (che usa Sensodyne) mi ha raccontato che ieri sera è venuta a casa loro un’amica della sua nuova compagna, uscita proprio ora da un doloroso divorzio. La compagna del Bambi si è sentita quindi in dovere di coprirlo con uno scatolone. Così nascosto ha però avuto modo di ascoltare un’interessante dialogo sulle nuove Barbie più realistiche, ed è rimasto sconvolto dalla "Barbie piedi ghiacciati", da quella "vescica piena", e da quella "Equitalia". E’ riuscito a capire che l’azienda era stata criticata per aver proposto un canone di bellezza legato all’eccessiva magrezza, che secondo i soliti detrattori di Cognigni, avrebbe poi contribuito a diffondere e a radicare modelli sbagliati e pericolosi per la salute delle bambine. Un po’ quello che sta succedendo in queste ore con i tifosi che attaccano la società rea di essersi ritirata dall’affare Mammana. Da qui le tre nuove versioni che saranno messe in vendita nelle prossime settimane. La mia idea sull’argomento è che nessuna Barbie sarà mai realistica finché non si potrà inginocchiare. Mentre a Firenze si vorrebbe un Cognigni che mangiasse il lampredotto invece del solito ciauscolo spalmato sul pane. Fossi stato io quello nascosto dentro lo scatolone sarei uscito all’improvviso e gli avrei fatto presente anche i problemi di lui che un tempo era Ken e ora si fa chiamare Luana. Stessa cosa che farà Cognigni quando uscirà fuori dallo scatolone con il contratto di un altro difensore centrale (Bartra?), e farà “bausettete!!”. In questa settimana passata lontano dal Marasma del traffico sui viali, la sera ho avuto modo di riflettere su certe iniziative imprenditoriali. Avrei messo a punto anche un franchising adatto per le città attraversate dai fiumi, l’idea è quella di un chioschetto su una delle due  rive intanto che s'attende il nemico passare, un panino e un birrino sarebbe la morte sua (e di Cognigni). Il chioschetto pilota sarà naturalmente posizionato Diladdarno e se non arriverà un gran difensore centrale avrà un successone. Un’altra idea è quella di fare da contenitore di frasi fatte per gli autori di striscioni  in mancanza d’ispirazione. Le prime frasi omaggio per attirare la clientela sono; “bello, c'hai un euro? mi lasceresti 2 tiri? cazzo che sballo”. Se poi tutte queste incomprensioni con la società, la difficoltà di capire certi dietrofront di mercato vi tolgono le energie per tifare serenamente domenica a Genova, non c'è niente di meglio che prendere un bel Multicentrum in attesa di Bartra. Mentre un uccellino stanotte mi ha detto che "Barbie Ikea" è l'unica che Ken riesce a montare.

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