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mercoledì 13 gennaio 2016

Nervi a fior di Pellè

Mentre sulle notizie di mercato ci sono poche certezze, di concreto c’è invece che oggi grazie ai saldi i “Riposa in pace” per David Bowie sono al 30% in meno. Poche certezze ormai anche da un punto di vista meteorologico, un gennaio così non lo si vedeva da aprile. E poi mercato, mercato, e ancora mercato. Voci all’impazzata che generano ansie in molti tifosi, che a loro volta le riversano poi sulle proprie mogli. E che genio Verdone che con Furio li aveva già capiti i tempi dei Pedullà e dei Criscitiello. Anche la pista Lisandro Lopez porta alla destabilizzazione, una volta viene, mentre un’altra rinnova con il Benfica, e per molti il problema non è tanto che questa operazione di mercato alla fine possa rivelarsi un buco nell’acqua, ma il fatto che i buchi nell'acqua non siano trombabili. E allora non restano che le seghe mentali. E in questo scenario, il tifoso più voglioso due colpette a Cognigni gliele darebbe volentieri. Anche le quote rosa della tifoseria non sfuggono a questa logica, dopo l’ormai più che probabile acquisto di Tino Costa cominciano a pensare che la parte "Partorirai con dolore" fosse la buona notizia. Due sono addirittura arrivate a darsele al bar in via Sant’Agostino, perché un voleva Mexes e l’altra Zambrano, mentre il Bambi beveva un amaro Cora. E comunque non ergiamoci sempre a grandi intenditori, che poi arriva un altro Kaliinic che ci fa storcere la bocca, e se anche un acquisto si rivelasse non perfettamente riuscito come il buon Nikola, con un approccio positivo qualcosa da salvare lo troviamo di sicuro. Mi viene in mente una volta che ho scritto t'amo sulla sabbia, nel piatto di spaghetti, e così invece di rifarmela con la Rita rea di non aveva pulito bene le vongole, ho trovato il modo di farle una dichiarazione d’amore. Certi tifosi poi mi fanno schiantare, vorrebbero che la società avesse anticipato i tempi per consegnare subito a Sousa i giocatori richiesti, senza considerare che così facendo ogni quattro anni c'è bisogno di un 29 febbraio per rimettersi in pari. Insomma, se non finisce questo calciomercato in fretta non c’è più verso di parlare serenamente con nessuno, ma neanche da soli. Regna il nervosismo, la gente è avvelenata dalla continua sarabanda di nomi seguiti da smentite, e poi da nuovi nomi. Stavo parlando appunto da solo e ad alta voce per strada, facevo supposizioni su chi potesse essere il nuovo esterno clamoroso, quando un tizio mi ha guardato male e ho perso il filo. Durante il calciomercato non è più possibile impazzire neanche in santa pace. E dopo che in città è uscito il nome di Ranocchia sono stato testimone di un altro episodio di nervosismo sgradevole. Niente a che fare con la solita clacsonata appena scattato il verde. Ho visto un ragazzino che piangeva sulla scalinata della chiesa di Santo Spirito “Cosa ti succede bambino?” gli ho detto. E lui: “Fatti i cazzi tuoi”.



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