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giovedì 7 gennaio 2016

Il Dizionario dei Sinonimi

Io ce li vedo Steven Spielberg al telefono con Ridley Scott: "È l'anno di Checco Zalone, amico", e Johan Cruijff con Cognigni: “E’ l’anno della Fiorentina, amico”. Si perché la Fiorentina sbanca Palermo, e anche se solo per il tempo di pane e olio si piazza solitaria in testa alla classifica. Saranno manovre, esercitazioni, prove di avvicinamento allo scudetto insomma. La Roma batte in testa e di fatto esce dalla lotta per il titolo di campione d’inverno. Roma-Milan di domenica prossima (Rossoneri dietro al Sassuolo con una partita in meno) sa già di ultima spiaggia. L’Inter poi vincerà senza merito ad Empoli dimostrando pregi (Capacità di difendere il vantaggio minimo) e difetti (Mancanza di un gioco convincente). I botti non sono finiti quindi con l’ultimo dell’anno, la Fiorentina scoppiettante del primo tempo mette in mostra tutte le sue qualità, Ilicic su tutti, con due splendidi gol (Il secondo è un classico raudo da fuori area). Non gliel’aveva detto nessuno a Sorrentino che prima di uscire si doveva coprire bene? C’è Ilicic là fuori che è così freddo! Specie davanti alla porta. Anche nel suo caso è molto vicino il rinnovo fino al 2020. Botti dicevamo, che fanno il paio con l’esplosione provocata dalla bomba H. Spaventati tutti i cani della Corea del Nord e anche quelli di Palermo. Un bentornato intanto a Blasczykowski, che almeno ieri è stato più freddo e preciso di Kalinic, comunque sempre in grado di regalare profondità. Indispensabile. Era importante ricominciare da dove eravamo rimasti, specie per tenere dietro la Juve, rimanere a braccetto del Napoli, incollati all’Inter, e a maggior ragione dopo il mezzo passo falso della Roma. Per una classifica che si sta spezzando in alto. E’ vero che è un altro Palermo quello del secondo tempo, ma dopo sette minuti è stato Kalinic lanciato da Badelj ad avere l’occasione di chiudere definitivamente la gara. Poi la Fiorentina ha sofferto, il Palermo ha ridotto le distanze con l’inossidabile Gila, ma è bene tutto ciò che finisce bene. Bella la merenda da capolista, e bello anche il riconoscimento del pubblico di Palermo ad Ilicic. Il carbone lo diamo invece ad Astori, anche se Tatarusanu ha fatto il possibile per non farglielo recapitare. Mentre in serata Ballardini troverà nella calza un bigodino. Dopo Zenga, altro allenatore a saltare per mano della Fiorentina, e sabato c’è Pioli. Ma anche queste saranno manovre, esercitazioni, prove di esonero da parte di Zamparini, perché alla fine Ballardini sarà confermato. Malgrado il colpaccio dell’Inter a Empoli non cala certo il mio entusiasmo, anzi vi invito fortemente a credere, anche se capisco bene come si sentiva Gesù mentre predicava in Galilea. E così mentre rovistavo nel cassetto dei sogni ho ritrovato il caro vecchio Dizionario dei Sinonimi e sono contento, soddisfatto, appagato, compiaciuto, gratificato, felice , giocondo, raggiante.





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