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venerdì 15 gennaio 2016

C'è rimasto male anche Neil Young

Sono ottimista sul mercato Viola anche perché Pradè e Angeloni sono in due, lo sono meno quando devo inserire il piumino nel copripiumino. Da solo. Altro che chiudere in gran segreto la trattativa per un esterno forte clamoroso. Lo capisco bene questo disagio da parte della tifoseria che denuncia una sostanziale mancanza di programmazione da parte della società. Teniamo conto che in una famiglia media di tifosi Viola rispettabile, dalle tre del pomeriggio in poi, è già troppo tardi anche per pensare a cosa preparare per cena, e si ordina pizza. E poi troppi nomi, se si continua così si fa la fine di Salvini con gli attentati, sono così tanti che poi non riesce a strumentalizzarli tutti. Avrei da scrivere una battuta sui kamikaze quando non ci sono notizie di attentati, ma non riesco a trovare uno spazio. Poi ho sognato che capivo tutto sulla strategia di Pradè e Angeloni, ed è stato orribile. Ma Pradè, Rogg, Cognigni e ADV se la devono rifare con se stessi visto che hanno promesso mare e monti senza essere nemmeno cuochi. Prima caldo, poi piove, poi freddo, poi vento, poi di nuovo caldo. Il meteo di ieri ha avuto una trama più avvincente della giornata di mercato Viola, che invece ha visto solo l’ufficialità del prestito di Rebic al Verona. Io per essere in tema ho ascoltato “Le quattro stagioni di Vivaldi”. Qualcosa si muove comunque, Luisao torna in gruppo e forse ci potrebbe essere un’accelerata sulla operazione Lisandro Lopez, anche se ormai quello che c’intriga di più è il fantomatico esterno clamoroso che gioca (O non gioca) in una big. E poi non fate come le donne, non sminuite gli eventuali arrivi, come invece fanno loro capaci di far diventare allarmanti anche gli stessi diminutivi. Tipo: mercatino, negozietto, brillantino. Babacar intanto non si muove, sederà ancora in panchina. Dicevamo dell’esterno, sembra che siamo davvero molto vicini al suo arrivo a Firenze, si parla massimo entro sabato, va a finire che sarà un colpo di mercato ancora più clamoroso del testamento di David Bowie che ha lasciato tutto a Baccini. C’è rimasto male anche Neil Young. Dopo che ho letto però di un fronte caldo con il Genoa mi si è inaridita l’ispirazione, non riesco a chiudere degnamente l’editoriale. La conseguenza di quest’asse con Preziosi è che adesso quando dormo mi vengono i colpi di genio, e quando sono sveglio i colpi di sonno.




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