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venerdì 8 gennaio 2016

Nonostante Orrico



Non ho vinto i cinque milioni alla lotteria di capodanno, e così il piano B è andato. Poi ci sarebbero le cose rimandate a dopo le feste che mi stanno fissando. Tra queste i festeggiamenti per lo scudetto che ho già programmato rinunciando alla settimana bianca. Insomma, vinceremo lo scudetto per assenza di neve. E mentre mi crogiolavo riguardando gli highlights di Palermo-Fiorentina, così tanto da farmi venire la voglia di mescolare il tè bollente con il dito per non alzarmi a prendere il cucchiaino, eccoti la telefonata del Bambi. Un classico come Real Madrid-Barcellona. Ogni volta che affronta una nuova relazione, immancabili arrivano i dubbi legati alle sue insicurezze, diventa un uomo assalito da mille paure. Questa volta mi ha raccontato di essere rimasto sconcertato da certi comportamenti di lei così poco intonati tra loro. Una che piange a guardare “Il Piccolo Principe” e allo stesso tempo, una che adora fare i pompini. L’ho tranquillizzato dicendogli che è un mondo difficile. Ci sono sempre state questi casi difficili da decifrare, penso a Miles e la Miura. Alla Mila quando si fece mora. E che di favole c’è solo la Fiorentina, infatti è la Finanza che vien di notte. Altro che la befana. Che è comunque quella che si nasconde dietro il mistero dei calzini spaiati. Ed è sempre lei che quest'anno ha portato solo un monolocale a un uomo cattivo come Bertone. Del resto non si può sempre avere tutto, io per esempio, Kim Jong Un lo preferivo quando faceva il Gam Gam Style. Gli ho detto anche di tranquillizzarsi pensando ai rinnovi di Alonso e Mati, di essere positivo anche su quello di Ilicic, di dare un’occhiata alla classifica del ranking mondiale per club, e infine di tenere conto che ieri era solo un surrogato del lunedì. Il Bambi è così anche perché non ha mai apprezzato abbastanza Calvino per la sua leggerezza pensosa. E a niente è valsa neanche la vittoria contro i rosanero, lo sdoppiamento di personalità della sua nuova compagna lo ha reso felice come uno che suona il triangolo in un’orchestra. Comunque sempre meglio di quando passò un periodo da single nel quale non voleva più andare a fare la spesa al centro commerciale di Gavinana, perché terrorizzato d’incontrare lo zio scapolo che voleva a tutti costi fargli comprare la centrifuga come la sua. Lo so che poi tutto si risolverà, e superate le paure che da sempre lo accompagnano nella fase iniziale delle sue storie d’amore, tornerà ad essere piacevole da frequentare. Tornerà a raccontare aneddoti gustosi della sua infanzia, quelli che come dice lui “Non dimenticherò mai”. La generosità dello zio per esempio, quando dormiva con il cappotto col portafogli lasciato sopra la sedia. E allora anch’io smetterò di fargli presente di quanto sia nociva quella sua insistenza a innamorarsi di persone che esistono davvero. Del resto non sogno solo lo scudetto, e nonostante Orrico, mi ritengo un sognatore seriale, durante la spesa, mi soffermo ancora davanti allo scaffale degli shampoo anticaduta.





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