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venerdì 2 marzo 2012

WCerci


E stasera tutti in ritiro dopo l’allenamento, un’ iniziativa che al tifoso solitamente fa piacere, perché pensa anche un po’ ingenuamente, che possa fare da collante al gruppo, che serva a trovare la giusta unione d’ intenti, e quindi la compattezza necessaria a superare questo momento di difficoltà. Anche a Vargas, forse ingenuo come il tifoso, una volta sentito parlare di collante, è comparso un ghigno beffardo pensando alle calze di fantomatiche donne portate in ritiro dal cugino per sollazzarlo. Se non fosse però, che gli spazi comuni non si possono riempire con pratiche di quel tipo, e non sempre è facile farlo diversamente, quando la noia t’attanaglia alla gola, e la Tatangelo alle cuffie di Amauri. Gli spazi condominiali possono diventare persino un terreno scivoloso, dove l’equivoco è come dire all’ordine del giorno, specie quando mentalità diverse si confrontano, cercando di affrontare anche tematiche serie, come Montolivo nel ricordare di Dalla, può portare un Cerci a incazzarsi pensando che il Monto si sia riferito a lui che non la passa mai, e non alla scomparsa invece del povero Lucio. Anzi già vedo lo stizzoso romano rilanciare polemico, accusando Riccardo di non aver rinnovato, e da lì costretto il Governo Monti a battagliare sull’articolo 18, visto che Alessio è ancora convinto che i sindacati stiano cercando di tutelarlo pensando che quel 18 sia riferito al suo numero di maglia. Poi ci sono le interminabili partite a carte e quelle a biliardo, davanti al quale lo stupore per il fatto che i biliardi non presentino più le buche come una volta, viene risolto invitando Gamberini a provvedere subito. Si parla anche della clamorosa svista arbitrale sul gol non concesso al Milan contro la Juve, che ha visto intervenire un felice Marchionni sostenitore della tesi, che la Fiorentina ha i suoi vantaggi a non tirare mai in porta, perché così facendo non subisce delle ingiustizie grandi come quelle capitate invece al Milan. E poi i soliti scherzi che hanno visto Cerci mattatore, perché oltre ad aver sostituito le gomme di Delio con le gelatine tuttigustipiù1 di Harry Potter, tutte rigorosamente al gusto di merda, ha confessato poi che l’offerta del Manchester City non era affatto vera, e che anzi era stata la sua fidanzata a fare la telefonata a Corvino, e che per farla era stata a scuola d’inglese sei mesi. Visto il successo delle gelatine di Cerci, Vargas esaltato dalla scurrilità dello scherzo, ha voluto anche lui farne uno a Delio giocando sulla difficoltà della lingua e offrendogli un sacchetto di Cuori di Merda del Culino Bianco. Delio per passare da quello che accetta gli scherzi sportivamente, e pensando così di guadagnare credito da parte del gruppo, ha masticato facendo finta di apprezzare molto, la squadra però, adesso è terrorizzata dal suo alito e teme la riunione tecnica prima del match, nella quale Rossi ha l’abitudine di caricare i singoli incitandoli faccia a faccia molto da vicino. Nella notte Cerci si è offerto di intrufolarsi nella stanza del Mister e gli ha inserito sull’angolo della bocca una gabbietta deodorante da wc, sperando che la salivazione notturna potesse attivare il profumo come fosse appunto lo scarico del gabinetto. Poi guardando Delio con quella gabbietta in faccia è stato sopraffatto dalla pena verso quell’uomo, dimenticando che spesso lo ha relegato in panchina, gli ha fatto troppa tenerezza, trovando profondamente ingiusto come anche Water Close della Lazio abbia infierito su di lui scaricandoglielo dentro.

17 commenti:

  1. Ecco, pensando a quei 15 min. di gioco della passatina senza niente sotto direi proprio che sarebbe venuto il momento per Delio di chiamarlo a quattr'occhi.
    Caro Monto - gli direi - ti ho visto l'altra sera e, a parte che ti ci è voluto mezz'ora per scaldarti, poi mi sei piaciuto perchè hai mostrato di saper fare quello che da un paio d'anni ci si aspetta, invano, da te. Casomai con i tuoi impegni internazionali e mondani te ne fossi dimenticato, questo fine settimana c'è un impegniuccio dall'esito del quale dipendono le sorti della società che in questo momento ti sta pagando tutti i fine mese un lauto stipendio che tu, da lunga pezza, stai facendo di tutto per non meritarti.
    I casi sono due: o mi convinci giocando dal primo minuto come quell'ultimo quarto d'ora oppure ti levo e l'erba del Franchi la rivedi l'anno prossimo in Fiorentina-Milan se sarai stato nel frattempo capace di togliere il posto a quel simpaticone di Nocerino.
    Tertium non datur.

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  2. impegnuccio, non impegniuccio

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  3. Sì, ma "impegniuccio" rende meglio l'idea di quel che Monto può dare.

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  4. Concordo, Colonnello, e per completare il mio pensiero precedente direi che il ragazzo dagli occhi di triglia in quei 15 minuti ha abbondantemente provveduto a gettare via mesi e mesi di strenua difesa da parte della coppiola di Jeanne d'Arc del sitone. Se veramente pensano di non avere il prosciutto sugli occhi dovrebbero aver toccato con mano quello che accade quando un cosiddetto "professionista" è interessato, sia pure per un tempo insufficiente, a quello che gli accade intorno sul campo e non in cassaforte.
    Senza contare che poi la tesi del Chiarificatore, che inizialmente mi pareva, lo confesso, un filo esagerata, appare adesso del tutto adeguata alle necessità contingenti.
    Non tanto per addossare su uno le colpe dei molti, quanto per dare un segnale a chi dovrà, volente o nolente, almeno da ora in poi, gettare il proprio cuore oltre l'ostacolo.

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  5. Zaphodb, nel sitone c’è un bel sondaggio sulle responsabilità, di tutti, per la situazione attuale. Per darti un idea più organica della mia opinione, io sposterei i secondi tre, della graduatoria che sta venendo fuori,ai primi tre posti, verrebbe fuori la seguente  graduatoria dei responsabili: 1) Calciatori con Montolivo nettamente in testa. 2) Tifosi 3)Allenatori 4) Dirigenti 5)Della Valle 6)Corvino.

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  6. Sarei d'accordo con Chiari per la classifica, se non fosse che con l'ultimo mercato Corvino ha, a mio avviso, di un'incollatura superato al quinto posto i Della Valle.

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  7. Intanto lo stolto, infame, merdoso Multinick (opportunamente rimbeccato, però) tripudia perché Corvino non è ancora rientrato a Firenze avendo la madre in fin di vita. Siamo al di là di tutto, di tutto, di tutto...

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  8. La frase "Avevo pensato di metterli dopo i calciatori"
    va invece letta "Avevo pensato di metterli dopo i dirigenti"

    Mi rileggessi prima...... 

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  9. Zaphodb le criticità che hai indicato non sono assolutamente banali , ed in buona misura anche condivisibili. Tuttavia nella parte che riguarda la proprietà, i dirigenti e Corvino a mio parere siamo all’interno di criticità, per così dire, frequenti all’interno di  società calcistiche, che tendono poi ad enfatizzarsi quando  si deve affrontare un travagliato periodo di transizione da un ciclo ad un altro.  Niente di drammatico e di clamoroso secondo me, e tantomeno che giustifichi le clamorose debacle sul campo. Quelle che invece per me non sono fisiologiche ma in insopportabilmente patologiche sono le responsabilità dei soggetti che io ho messo ai primi tre posti nella scala delle responsabilità:  1) Troppi calciatori viola e di primo piano che da tre campionati a questa parte  hanno reso troppo poco in rapporto al loro valore, 2) Troppi tifosi viola che da tre campionati a questa parte hanno reso troppo poco pur considerando il malcontento derivante dalla crisi,  3) Tutti gli allenatori viola da tre campionati a questa parte hanno reso troppo poco ( per quanto riguarda Rossi aggiungiamoci un beneaugurante finora) in relazione al patrimonio tecnico che è stato messo a loro diposizione.

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  10. Mi sembra un giochino alquanto teorico col grosso rischio di esser campato in aria. Per sapere se le colpe, ad esempio, son più dei giocatori o dell'allenatore, bisognerebbe viverci in quell'ambiente e pesare tanti comportamenti che non conosciamo. Intanto metterei la proprietà fuori gara. Non perchè sia innocente, ma perchè, come pluripotenziaria nelle decisioni, è responsabile di tutto ciò che succede e degli errori non solo suoi, di scelta di collaboratori, ma anche di quelli stessi. Una volta detto questo il discorso sarebbe chiuso se lo scopo fosse quello di tanti mentecatti di dare un impossibile e pazzesco calcio nel sedere ai DV. Lo scopo di chi cerca di capire non è ovviamente questo ma quello di individuare le azioni correttive. Bisogna quindi scendere di livello e vedere gli errori degli altri e pesarli, per quanto possibile. Il pubblico per me non è certo innocente, si è dimostrato in buona parte più attaccato ad un singolo che alla squadra, ha mostrato ostilità preconcetta (solo dopo anche giustificata, quasi con giubilo, dai risultati), ha smesso da tempo di essere il dodicesimo uomo. Gli spettatori negli ultimi vent'anni sono scesi del 30% in media dappertutto, ma a Firenze di più. C'è un clima di dissenso, di sfiducia a prescindere che è di grosso ostacolo alle rinascite. E' nato prima l'uovo o la gallina? Non basta questo interrogativo, in molti casi ha cominciato proprio il tifoso a staccarsi, preventivamente e con pazienza zero. I giocatori han seguito l'onda, chi più, chi meno. A livello individuale qualcuno è parecchio colpevole, qualche altro abbastanza poco o nulla, certo è che, come gruppo, sono andati a donne di facili costumi, qualcuno anche in senso non metaforico. I meno colpevoli di tutti sono gli allenatori per me, tutti e due. Han fatto e stan facendo il possibile, sbagliando, prima e dopo, ma con compiti tutt'altro che semplici. Non direi lo stesso per il DS che, promosso a DG, di corbellerie in questi due anni ne ha combinate a iosa, direi che ne ha indovinate proprio poche (Boruc, Behrami, cosa altro?). In compenso ha mostrato tare gravi di gestione dei giocatori e dei loro manager, non è riuscito a vendere al meglio chi doveva essere venduto, e peggio ha comprato se è vero che degli acquisti di quest'anno neanche uno, probabilmente, sarà nella Fiorentina dell'anno prossimo. Perderà a zero un nazionale con l'aggravante di averlo utilizzato contro stomaco per tutta quest'annata con grossi problemi in campo e fuori. Non è riuscito a piazzare soprattutto per averne sbagliato a suo tempo in eccesso i contratti, dei giocatori che da tempo non servono più, ma che, scontenti, certo non contribuiscono alla serenità dell'ambiente. Ha perso più di 5 milioni inspiegabili con D'Agostino. Conclude la sua gestione con una squadra in lotta per la retrocessione e 25 milioni di disavanzo nel bilancio. Come si faccia ad andare avanti con lui senza almeno cambiargli il ruolo sinceramente mi sfugge. Quindi la mia classifica vede in testa decisamente Corvino, 2) i tifosi, 3) i giocatori, 4) gli allenatori, con i DV, come ho detto, fuori gara, ma responabili, in pectore, anche delle corbellerie degli altri che hanno scelto loro. Solo i tifosi se li son ritrovati.

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  11. Jordan, la penso come te, con qualche piccola sfumatura. Quello che faccio fatica a capire è come si sia potuto arrivare alla situazione attuale, quando Corvino la diagnosi l'aveva centrata oltre due anni fa: la "motivazione" da acquistare ecc. Vorrei sapere anche quale autonomia operativa aveva lo stesso Corvino: possibile che avesse tutto in mano lui? Ma la politica gestionale non viene concordata con la proprietà? Circa la vicenda D'Agostino...l'idea che mi sono fatto è che entrambe le Società avevano capito che era un giocatore pressochè finito...la differenza di 60000 euro nelle buste dice questo. Nel giochino delle buste ha vinto l'Udinese, che ne ha ricavato altri due milioni (mi pare) dal Siena. Lo stesso giochino, ricorderai, a zero euro, con Jorgensen l'aveva vinto Corvino, pescando il jolly che sappiamo. Alla faccia del mago del mercato!

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  12. Sei padronissimo di considerare Corvino il principale  responsabile di tutto quanto di male ci è capitato in questi ultimi tre campionati, Jordan, fa un po’ impressione però vederti così cauto nel giudicare i calciatori e gli  allenatori, per capire le loro colpe, dici, bisogna vivere nell’ambiente, però per capire le colpe di Corvino no, non ti serve vivere nell’ambiente,quelle le vedi anche da fuori, addirittura da fuori lo trasformi e lo nomini tu surrettiziamente ed a tuo piacimento Direttore Generale così per dargliene anche di  più. Pensa un po’che io invece sono convinto dell’esatto opposto,  e cioè che l’operato di un allenatore e dei calciatori si vede molto bene anche da fuori, basta guardare come gioca la Fiorentina, mentre invece è difficilissimo giudicare da fuori l’operato di un  DS a causa dei condizionamenti che subisce in società e sul mercato, condizionamenti che in grandissima parte ci sfuggono.

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  13. Franco, l'Udinese partiva da una posizione ben diversa, aveva già preso 4,5 milioni per la comproprietà e Corvino li aveva pagati. E' chiaro che entrambe le società non ritenevano di doversi accollare 1,3 milioni netti di salario, solo che una aveva già intascato 4,5 milioni e poteva anche perderlo a zero, l'altra avrebbe invece registrato solo una perdita secca. Insomma con questo risultato delle buste l'Udinese si è praticamente trovata in tasca 4,5 milioni di regalo, la Fiorentina glieli ha regalati. Sul discorso Jorgensen girava la voce di un accordo precedente che coinvolgeva Obodo che andò all'Udinese. Per D'Agostino o la cazzata l'ha fatta prima o l'ha fatta dopo, ma che l'abbia fatta credo sia indubbio e ci sia poco da interpretare, comprare a 4,5 milioni e regalare dopo un anno difficilmente può essere presentato come un affare.

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  14. E' chiaro che tante cose non si sanno, però tante sono abbastanza chiare. Kharja, Lazzari e Munari  non li scova certo DV, e neanche Cognigni e Mencucci, e nemmeno il Tanque lo han trovato loro. Nell'affaire Montolivo predomina senza dubbio il pessimo rapporto con la Branchini-Band e tutto lascia supporre che eventuali interventi in negativo della proprietà siano stati sollecitati e provocati da Corvino e non viceversa. L'arrosto col marocchino è tutto suo. Il tonfo economico D'Agostino è tutto suo. La pessima gestione Romizi anche. Uno che alla fine presenta dei risultati globali così scadenti (25 milioni di passivo e la squadra indebolita e in lotta per non retrocedere) dovrebbe presentare mille attenuanti e non più aggravanti che attenuanti. Non è il DG? Se non lo è ha agito come se lo fosse. Chi lo era se no? Mencucci? Cognigni? tra tutti e due non sanno nemmeno se il pallone è tondo o quadro. Comunque loro due li metto nel capitolo proprietà come emanazioni della stessa, non sono operativi tecnici (o almeno spero proprio che non lo siano).

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  15. Chiari, via, ora non puoi negare l'evidenza. Corvino il ruolo da DG ce l'aveva dall'inizio, solo che, grazie alla stima che i DV avevano nel santo, non aveva il potere assoluto di muoversi come ha avuto dall'invettiva di Diego in poi. La Fiorentina aveva in se' un equilibrio, mi si passi il termine, di tipo "costituzionale" che non ha piu' avuto da un certo momento in poi. Per chi come me non puo' che osservare da fuori questo momento coincide con l'articolo del prono calamai. Per voi addetti (forse non tu Chiari), magari prima, ma la sostanza non cambia. Questo, motivazioni a parte, rientra nelle scelte dei fratellini, quindi ne sono pienamente responsabili.

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  16. Jordan e Zaphod non è che una cosa, come quella di Corvino presunto Direttore Generale di fatto, perché la ripetete continuamente diventa vera, resta una vostra opinione che per me ,ad esempio, è assolutamente infondata. Per me Corvino è il DS e responsabile del settore giovanile  della Fiorentina, niente di più e niente di meno, lo è esattamente come lo sono tutti gli altri DS suoi colleghi in serie A.  Ha svolto il suo compito correttamente e pienamente, sempre rispettando le sue competenze e senza invadere quelle altrui. Sbaglierò ma sono convinto che i Della Valle ( che in definitiva è quello che conta) siano della stessa mia opinione. Il DG ha molte altre funzioni di cui Corvino non si sta occupando. Quando in una società non c’è il DG le sue funzioni non le assorbe  il DT, il DP o, nel nostro caso, il DS, bensì l’AD, nel caso, Mencucci, tanto più tenendo conto che il Presidente, Cognigni, bene  male che lo faccia, non è solo rappresentativo ma svolge anche funzioni operative, e Cognigni ed  ancor più il Presidente onorario ADV, sono due decisionali. Non capisco poi come si possa dire che Corvino lo sarebbe diventato, DG, dopo l’addio di  Prandelli, assurdo. Via Prandelli sono arrivati altri allenatori che non hanno ( ancora?) mostrato la stessa sua autorevolezza,ma ciò non ha significato che Corvino sia diventato un DG. Perché mai? Quanto alla valutazione del suo operato negli ultimi critici anni, dei suoi  errori e/o presunti tali, lui non ne è certamente esente ed ha le sue responsabilità, ma nella scala secondo me  non è ai primi posti, al contrario è all’ultimo, perché tengo conto dell’improvvisa svalutazione di una   rosa molto competitiva e di valore, repentina svalutazione di cui non porta responsabilità alcuna, in quanto  causata dal crollo delle prestazioni che ha accompagnato l’addio di Prandelli, e poi dei successivi condizionamenti  interni ( programmi di acquisto ridotti) ed esterni ( mercato bloccato a fronte di spaventosi ed improvvisi esuberi interni)che ha subito il suo operato. Ripeto, errori ( acquisti sbagliati, mancate cessioni) ne ha fatto come ne fanno tutti nel suo mestiere, tanto più nelle condizioni che si è improvvisamente trovato ad affrontare. Ha quindi la sua parte di responsabilità, ma secondo me meno degli altri soggetti societari, tanto più che lui può vantare anche in questi due anni, azioni molto positive: settore giovanile, acquisti azzeccati. Ovviamente questa è la mia opinione, voi pensate invece che abbia più responsabilità di tutti. Entrambe le nostre opinioni, per quanto diametralmente opposte,sono legittime e possiamo tranquillamente tenercele, tanto non siamo noi che dobbiamo decidere al riguardo ( eh,eh,eh),l’importante è che la Fiorentina ne venga fuori, da questa situazione di crisi.

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  17. Zaphod sta per Zaphodb.

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