.

.

sabato 20 aprile 2013

Sofisticazione della verità

Tra i rossi a questo punto è mancato il solo Delio a dare le dimissioni, un Bersani un po’ più manesco, mentre quello spogliatoio di traditori non si discostava troppo da quello che ieri ha bruciato anche il “mortadella” per sdoganare il lampredotto renziano a cibo non più solo consumato dai fiorentini. Una giornata tremenda per la sinistra, e a parte i problemi che Montella dovrà affrontare proprio su quella fascia per arginare Cerci, peggio di quanto è successo ieri sarebbe solo il ritorno di Montolivo. Il più grande franco tiratore della storia della Fiorentina, come uno Scilipoti con l’aggravante della passata, per fortuna ha già trattato il suo passaggio ad una corrente politica diversa da quella col giglio, la maglia Viola sta bene solo a chi come Borja Valero se ne è innamorato. E dopo un infame domani tornerà uno stravagante ragazzo romano che come dice il vecchio “Ormezzano”, cuore granata e giornalista antisportivo, è uno dei giocatori più essenziali del panorama calcistico europeo, come Bale, la sua azione è stenografica, è uno dei pochi che non dribbla ma si limita semplicemente a buttare la palla in avanti e a fare a chi arriva prima a riprenderla, uno che ti sfida in velocità. Il tema è chi se non Roncaglia può mortificare quella tecnica da sprinter, un uomo di destra prestato alla sinistra e che non sia Renzi può essere solo l’argentino. Certo sarebbe un adattarsi, una sofisticazione tattica che potrebbe risultare soprattutto giornalistica, una preoccupazione di piazza anche se non arrivata fino a bruciare le tessere del tifoso come invece quelle del PD davanti a Montecitorio. Cerci comunque vada non sarà il nuovo che avanza, anche se molte veloce, noi abbiamo già un Renzi più scuro e più colombiano, non è tempo di ritorni alla vecchia politica, quella per intendersi dell’inciucio con lo zio Fester, abbiamo già rottamato per fortuna quella squadra, Cerci ci sarà utile per fare mercato. Perché questa è finalmente una squadra amata, fatta di persone che prima di tutto rispettano la maglia, vere, e a proposito invece di chi “dietro liceo e davanti museo”, di chi insomma vuol passare per quello che non è, di chi ancora ci deve rivelare il segreto di Pulcinella, la Bice ieri mi ha chiamato, tutta trafelata, parlando di facce di bronzo, tanto che preso così alla sprovvista avevo capito che era trafilata al bronzo come la pasta, e invece si riferiva alla sua ultima inchiesta, dove la verità, quella delle famose dichiarazioni mai nate, o meglio ancora mai uscite dalla lingua biforcuta della Branchini Band, l’aveva fatta arrivare ad un laboratorio dove guarda caso si modificano gli organismi. La bice mi ha raccontato una storia fatta di chi modifica la verità ad uso e consumo, di chi è sofisticato anche nella cura maniacale della propria persona, un metrosexual che a proposito di sofisticazioni della verità, e di uso e consumo, compra la frutta non dall’ortolano come tutti gli amanti sinceri del fine pasto, ma le sue verità nascono in laboratorio . Dall’albero delle bugie.

170 commenti:

  1. L'arte della sofisticazione della verità è diffusa, caro Pollock..
    Prodi su rainews24 a proposito di quanto è successo ieri salva solo Renzi.
    Renzi, principale elettore di Prodi, è lo sconfitto della giornata di ieri.
    L'elezione di Prodi sarebbe stata un trionfo di Renzi, principale artefice di essa.
    Chi dice che dietro i franchi tiratori c'è Renzi o non ci capisce una benedetta mazza o è in malafede, nettamente prevalenti i secondi ( alcuni biechi conservatori del PD e berluscones uniti nella lotta calunniante e insultante contro Renzi).
    I franchi tiratori hanno agito sotto la regia non di uno solo ( erano troppi) ma di alcuni dei bolliti dell'attuale gruppo dirigente del PD che volevano far pagare a Renzi la sua "prepotente" bocciatura di Marini e ridimensionare Renzi stesso.
    Nel PD è in atto una furibonda guerra generazionale, dei vecchi contro tutti i giovani, Renzi in testa, ma non solo Renzi.
    Ora è necessario che i giovani dirigenti del PD, tutti, non solo i renziani, tirino fuori gli attributi per salvare il PD dai suoi disgustanti becchini col culo di pietra loro sì pronti ( come testimonia il tentativo di eleggere Marini) a fare l'accordo con Berlusconi e a salvarlo dai processi.

    RispondiElimina
  2. Deyna, apri gli occhi, sei ancora in tempo: il Bergoglio del PD si chiama Matteo Renzi.

    La Firenze di Renzi può essere, per il PD e per la politica italiana, come la rigeneratrice Argentina "fine del mondo", dalla quale viene Papa Francesco, per la Chiesa Cattolica.

    RispondiElimina
  3. Cominciamo a prendere in considerazione l'ipotesi che il centravanti che, soprattutto da gennaio, è mancato lo avevamo in casa, ora è a Novara in prestito e anche il suo nome finisce per ic.

    RispondiElimina
  4. Nel frattempo, ovviamente, speriamo in Larrondo ed El Ham.

    RispondiElimina
  5. Renzi ha la sua immagine di parla.chiaro e non può rischiare di guastarla con giochini di sottobanco. Oltre tutto non gliene importa una mazza di chi viene eletto presidente della Repubblica, a parte avere (forse) un patto di favorire D'Alema in cambio di aiuti per arrivare alla guida del partito. Quindi anch'io credo che non c'entri lui ed i suoi, con i franchi tiratori di ieri. Pericolo eccessivo per uno scopo (la bocciatura di Prodi) non interessante. C'entra con la bocciatura preventiva di Marini e della Finocchiaro (nemici interni di baffino, guarda caso) ma non con Prodi che, anzi, ha indicato lui stesso. Con i fatti di ieri per me c'entra di sicuro D'Alema ed i suoi 40-50 centurioni che eran più che sufficienti alla bisogna. Si sono aggiunti altrettanti furbega, credo inattesi, che evidentemente contrari a Prodi, han pensato di votare Rodotà per darne la colpa a SEL e la bocciatura si è trasformata in uno scandalo.

    RispondiElimina
  6. Caro Jordan, il tuo Parlachiaro è uno dei più grandi fintoni che la nostra politica abbia conosciuto: è il re Ferdinando di Spagna, che secondo Machiavelli aveva sempre in bocca la parola pace e faceva sempre l'opposto (per questo Niccolò diceva di guardare alle mani della gente, non alle loro chiacchiere). Sul fatto che l'operazione Baffo-Parlafasullo sia efficiente, caro Jordan, mica ho da eccepire: come ho scritto ieri, Kissinger è stato un gran politico, anche se il suo posto giusto era un lampione, attaccato per i piedi. Io tifo Fiorentina, ma se dicessi che Pasqual è un gran terzino di 4-4-2 o che, per converso, Vidal o il Faraone sono dei brocchi, non capirei nulla di calcio semplicemente. Del resto il Chiari non ha ancora capito come mai tu, Lele e Sopra lo votereste, il Renzino, e s'immagina un partito che non solo non c'è più ma non c'è mai stato: esilarante, al proposito, la motivazione che i margheritini avrebbero dato per non sostenere Rodotà (sul quale Chiari è stranamente, ma nemmen tanto, silenzioso), e cioè che trattasi di laico... Ma com'è che stanno allora insieme da anni, in quel partito insussistente? E Bersani cos'era, arcidiacono? Le contraddizioni di quel corpaccio vengono fuori alla grande proprio nel rifiuto di Rodotà Il PD era un assurdo alla nascita, si sta sfaldando senza aver mai vinto nulla, Renzi sta cominciando la sua lunga marcia trasformistica per svuotare la destra tradizionale mentre i pezzi di sinistra non sanno ancora chi sono e dove andare. Stamattina votazioni molto indicative, perché con la consegna piddina dell'astensione si vedrà la forza d'attrazione di Rodotà tra gli esplosi e, d'altra parte, quanto sincero l'interessamento del PDL per la Cancellieri (a mio avviso solo strumentale, solo «contro»: quella bruttissima donna è integerrima, è figura d'ordine, brandisce manganello prefettizio, mi stupirebbe che il Delinquente arcoreo possa essere entusiasta di votarla).

    RispondiElimina
  7. Io, Colonnello, al contrario di te, l'ho capito benissimo perché Jordan e Lele voterebbero Renzi, perché Renzi è uno che vuole cambiare in meglio le cose in Italia, economicamente, politicamente e moralmente, perché Renzi parla chiaro, perché Renzi è una persona seria e cioè tutto l'opposto di quello che dici tu di lui calunniosamente in perfetta sintonia con i berluscones , i quali, esattamente come te, lo considerano il nemico principale perché guadagna voti al centro ed alla destra di persone oneste come Jordan e Lele.

    RispondiElimina
  8. A me Rodotà va benissimo, Colonnello, Prodi lo consideravo semplicemente più adatto di lui alla complessità non solo di rappresentanza e garanzia istituzionale, ma anche politica ed economica, nazionale ed internazionale, del ruolo attuale di Presidente della Repubblica.

    RispondiElimina
  9. Chiari, tu non hai capito (ma ti si è detto in tutte le salse) che Renzino ha ottima stampa a destra (ma tu leggi i giornali?) da sempre e che è nel cuore di Berlusconi che se Renzino diviene leader vincente si ritira a vita privata, garantito nei beni e nelle prospettive politiche: se Jordan, Lele e Sopra lo voterebbero è che Renzino è destra. Il cambiamento può essere di tanti tipi, quello di Renzino rassicura la destra, quindi è un cambiamento brutto, che gente di sinistra, se non è illusa come tu lo sei, non può tollerare. In quanto al «calunniosamente», caro Chiari, sei semplicemente uscito di capa: fai partire centinaia di post di diffida a tizio e a caio leggendo offese personali che sono solo nel tuo pensiero, ma credi che «calunniosamente» sia un complimento. Se va benissimo a te, Rodotà, chiediti perché non va bene al tuo partito e a Renzi.

    RispondiElimina
  10. Blimp citi Sallusti come fonte della tua ricostruzione: un giornalista magari abile ma non oggettivo: tutt'altro direi. Ho già spiegato come mai Renzi voleva Prodi: non per bontà d'animo o vicinanza ideologica ma perchè Prodi gli aveva garantito nuove elezioni a breve (ciò che Marini invece non gli garantiva). Dunque credo che l'appoggio di Renzi a Prodi fosse sincero ancorchè interessato.

    RispondiElimina
  11. Esaustivo e sintetico. Scommettere contro 'sta logica vuol dire arricchirsi, pagano 1000 volte la posta.

    RispondiElimina
  12. Dalla «repubblica» odierna, un altro calunniatore di destra, evidentemente:

    «"Hai visto Renzi? Non ha aspettato nemmeno la rinuncia di Romano. L'ha cancellato subito. Ci sono le sue impronte digitali su questo killeraggio ", sentenzia il tesoriere del Pd Antonio Misiani».

    Anch'io, Lud, ho spiegato ieri perché Renzi non poteva realmente voler Prodi: ma tu non leggi, come al solito.

    RispondiElimina
  13. Per quanto riguarda Berlusconi non tutti ricordano esattamente il finale del Caimano. Moretti-Berlusconi viene condannato, ma subito dopo scoppia una rivolta popolare e lui diventa la vittima. La soluzione renziana del ritiro a vita privata e della sconfitta politica di Berlusconi è la più saggia credimi.

    RispondiElimina
  14. Colonnello,secondo me, chi non ci ha capito proprio una sega sei tu.
    Quello che dici tu lo sostengono le tue fonti berlusconiane.
    Complimenti per la compagnia.
    Tienti pure stretta la tua idea e lasciami la mia.

    RispondiElimina
  15. Ritiro a vita privata con beni e prospettive politiche garantite, caro Lud: è quel che ho scritto sotto. La tua compagnia, Chiari, è ormai quella della destra entusiasta di Renzi e le fonti berlusconiane, come puoi vedere dalla mia citazione sotto, coincidono con quelle dall'interno del PD. Ma ti ripeto che non è questo il male, gli strumenti sono buoni se il fine è virtuoso: è sul fine che non concordo.

    RispondiElimina
  16. Colonnello, non so se Renzi sia di destra, mi sembra di no, ma secondo te Bersani e' di sinistra? A parte la formazione frattocchiana e le logiche di partito derivanti da anni nel PCI, ti sembra che abbia mai dimostrato di essere di sinistra? Lui, con le sue liberalizzazioni del cazzo, lui appiattito sulle posizioni favorevoli alle Banche e a Confindustria, lui, degno epigono di una sinistra che da trent'anni si sente in imbarazzo ad essere tale e va dietro alle teorie economiche ultraliberiste, che stanno mandando il mondo al macro, per apparire "moderna"?

    RispondiElimina
  17. Controlla le fonti Colonnello, altrimenti passi di gaffe in gaffe, Misiani è il tesoriere del PD di Bersani e degli zombi!
    Se mi leggessi attentamente avresti visto che l'ho detto qui sotto nel mio primo post che non ci sono solo i berlusconiani, ma anche "alcuni biechi conservatori" ( a partire dai custodi della cassa del PD piena di soldi del finanziamento pubblico che Renzi vuole eliminare!) del PD tra i calunniatori di Renzi. Ottima compagnia anche quella, tientela.

    RispondiElimina
  18. Comunque tutto questo teatrino e' nauseante. Che trovino qualcuno che abbia un minimo di credibilita' e di autorevolezza - Rodota' va bene, la Cancellieri pure, Prodi anche, Zagrebelsky sarebbe perfetto, insomma non e' che c'e' solo Napolitano - e la facciano finita.

    RispondiElimina
  19. Ottima compagnia di persone oneste e operose che vogliono cambiare le cose in meglio e che dal centro e dalla destra si sposterebbero sul democratico riformatore Renzi. Tu tieniti Sallusti e Misiani, Colonnello, eh eh eh.

    RispondiElimina
  20. Caro Anto, mica sono un difensore del Pirla se denuncio il destrismo renziano! Sul Pirla potrei anche raccontarti qualcosa che un mio diciamo pupil (ahahahahahahahahah!), con carriera lampo divenuto vicepresidente di una grande compagnia telefonica, mi ha raccontato: trattasi di richiestina, puoi immaginare quale, rispedita qualche annetto fa sdegnosamente al mittente dal pupil. E bada che quel pupil deyniano politicamente la pensa come me, seppur andato a servire il Grande Capitale (destini dei radical-chic...). Chiari, mentono a destra dove dovrebbero essere nemici ma ha amici, mentono a sinistra dove ha nemici e dovrebero essere amici, bisogna credere a Renzelli per fede, dunque.

    RispondiElimina
  21. Blimp, il discorso che facevo e' che di fatto il PD e' un partito di una sinistra all'acqua di rose da anni, e non e' certo Renzi a sfasciarlo: lui e' un moderato ma almeno lo dice, altri fanno finta di essere di sinistra e nei fatti lo sono meno di Renzi. Di fatto l'unico personaggio del centrosinistra che abbia combinato qualcosa neli ultimi vent'anni e'stato Prodi (il piu' odiato dal Parrucca, infatti), un ex DC. Renzi quantomeno sembra uno pratico e non un parolaio.

    RispondiElimina
  22. Il Chiari, pur di farmi votare Renzelli, arriverebbe a fare come il San Giubbottino e la FIGC, trovandogli trisavoli mataco nella zona del Chaco.

    RispondiElimina
  23. Chi mente te l'ho detto con precisione, a destra e nel PD, Colonnello, se non ci vuoi credere , fa lo stesso. Ti ripeto, teniamoci pure le nostre diverse opinioni. Quello che ti posso dire è che parlo con una certa cognizione di causa avendo io non solo conosciuto ma vissuto quel mondo fino ai massimi livelli politici, per venti anni della mia vita, ed ora sono in una posizione defilata e disinteressata che mi consente di non essere condizionato da interessi personali. Renzi lo sostengo semplicemente perché condivido le sue idee e perché credo in lui. Il giorno in cui dovesse malauguratamente deludermi, non esiterei un attimo a criticarlo. Finora non mi ha deluso.

    RispondiElimina
  24. Touché, Deyna. eh eh eh.

    RispondiElimina
  25. Ti ho lettoBlimp: tu dai una lettura, io ne do' un'altra e credo che Renzi potesse essere interessato a sponsorizzare Prodi. Dopo Sallusti citi Misiani che mi pare ancor meno credibile essendo il tipo che aveva le mani in pasta in tutti gli affari sporchi del Pd.

    RispondiElimina
  26. Colonnello leggi bene, ho detto "ha la sua immagine di parla chiaro", si presenta cioè come uno che dice pane al pane e vino al vino. Non voteremo mai Marini nè la Finocchiaro e non li votano, voglio rottamare questo e quello etc.. Uno così non si può permettere i giochini sotto banco perchè se si sputtana è finito, crolla la sua immagine e non credo proprio che la rischi per fare il culo a Prodi che ha candidato lui e che non gli è di nessun nocumento. Che gli avversari, di dentro e di fuori dal partito, cerchino di sputtanarlo è nei giochini della politica e non fa molta referenza. Aspetto che esca fuori la candidatura di D'Alema per vedere come reagisce, io dico che cerca un profilo basso basso per poterlo votare. Però devono avere delle difficoltà (mezzi voti del PD li perdono e anche di là non credo sia così compatto nonostante l'assenso del Berlusca, quindi il rischio di sputtanarsi in un altro insuccesso, c'è) per questo cercano Napolitano che mette d'accordo tutti e che non dura certo sette anni. Se lo convincono è la soluzione. Rodotà una volta presentato da Grillo è non votabile da un partito che è sempre stato preso per il culo dai grillini per cinquanta giorni, son le leggi della politica, non far finta di meravigliartene.

    RispondiElimina
  27. La destra e la sinistra son concetti relativi, se per te destra è tutto ciò che è a destra di Nicki Vendola, Renzi è indubbiamente di destra. Io lo voterò, se si presenterà l'occasione, perchè lo ritengo latore dell'unico messaggio credibile attuale.

    RispondiElimina
  28. Spiegazioni africane

    Colonnello, per spiegare i perche' di una scelta delicata come il voto, si dovrebbe spaziare dalla cultura dove nasci e cresci, la professione familiare, l'epoca in cui ti formi le idee e altri ingredienti che ti fanno scegliere il tuo meno peggio. Tenendo da parte diversi politici di statura medio piccola, in passato ebbi la fortuna di incontrarmi alcune volte Andreotti, un colloquio ( lungo) col Berlusconi imprenditore, e circa 3 anni fa' con Renzi per un tentativo di aiuti al terzo mondo, tentativo non andato in porto per l'avidita' dei politici africani. In quell'occasione, ebbi la netta sensazione di trovarmi di fronte ad una persona veramente diversa dai politici nostrani. L'intelligenza mi fu evidente, non la parlantina che in questo caso ne e'solo la conseguenza, la scarsa vocazione a girare intorno alle parole, la determinazione di portare in fondo un accordo che non prevedeva lucri o passaggi di denaro, ne' tantomeno fama, solo qualcosa che faceva del bene a chi era meno fortunato. Da allora l'ho sempre seguito, almeno per quello che posso, se le buche in citta' sono aumentate o meno non lo so, ma so che l'IMU e tra le meno care d'Italia, nella sua ricerca di esser il meno esoso possibile con le tasse. Io non ho ricordanza di un politico che abbina idee chiare a pragmaticita' e velocita' di esecuzione, qualita' imprescindibili per andare incontro al mare forza 7 come si puo' chiamare la Troika oggi. Non ci si deve scordare che chiunque sara' il capo, deve andare a rinegoziare i parametri economici finanziari con quel mostro ( meno male che uno dei suoi creatori ieri e'stato trombato e sepolto) negoziazione per nulla scontata , anzi, perche' se l'Europa non fa un passo indietro, come probabile, il nostro piano B quale e'? Perche' qui si puo' stare delle ore a preferire un candidato o un altro, ma serve un' enorme iniezione di cash, unito a riforme fiscali, come dicevo mesi fa', il resto e' blablabla. Sapete come la penso al riguardo. Nel mio piccolo questo basta e avanza per anteporlo a tutti nella mia scelta, cosa che non ho potuto fare, per cui il mio e' stato un voto anti Monti. Da qui ad esser certi della sua riuscita come capo di governo ce ne passa, ma almeno la speranza c'e'. Con Bersani lo schianto nel muro facile da prevedere, solo i vetero non lo hanno capito. In assenza del Matteo, per la logica del meno peggio, avanti con Grillo perche' solo grazie a lui si assiste a questo cambiamento epocale, senno' si era ancora agli inciuci della primasecondarepubblica.



    Lele

    P.S. Leggo solo ora, Colonnello, sarebbe l'ora di metter da parte le targhe sinistra destra? Si puo' cominciare a valutare le persone per quello che fanno e basta? Mi son sempre dichiarato anni luce distante dal comunismo, ma se guardo al personale ho fatto e faccio piu'sociale io, che tanti bellimbusti che ho incontrato in Africa, zecche che succhiano ricchi stipendi comunitari o ONU o di quella truffa dell'UNICEF,o delle varie ONG, dove non trovi un votante di centrodestra neanche col lumicino, ma solo nipotini di Mario Capanna, che leggono Sofri e odiano Berlusconi, ma che vengono nel terzo mondo a fare un cazzo, perche' far riunioni tra loro la mattina e la sera, all'aria condizionata, per poi ritrovarsi ai ristoranti italiani la sera e il giorno dopo uguale, portando a casa un risultato del 10% della loro missione, pagata a peso d'oro, per me e'fare un cazzo. Ripeto, o come mai in queste organizzazioni governative o non, son tutti di sinistra?

    RispondiElimina
  29. Non mi convince il "Renzelli" , Deyna. Facciamo Renzella, ok? Eh eh eh.

    RispondiElimina
  30. D'accordo con Lele, basta distinzioni, la sinistra non c'è più eh eh eh eh eh Pur non essendo mai stato uomo di sinistra voterei senza batter ciglio Renzi per quello che rappresenterebbe come vera svolta politica del paese così come non mi sono vergognato di aver votato il 5 stelle quando è stato il momento. Pensavo ad un voto di protesta, apolitico, mi sono sbagliato, è stato molto di più, Grillo ha davvero scosso dalle fondamenta il vetusto sistema politico nel quale si è vissuto negli ultimi 30 anni. Un bravo se lo merita. Renzi presidente del consiglio, D'Alema presidente della repubblica, Berlusconi senatore a vita, sono tutti e tre d'accordo. Accetto scommesse.

    RispondiElimina
  31. Devo ringraziarvi per il livello delle argomentazioni grazie al quale qualcosa imparo anch'io. Insomma, mi si attacca addosso mio malgrado. Non sarete come il Giannelli, ma anch'io del resto non sono il Ceccarelli.

    RispondiElimina
  32. Nella tempesta, D'Alema con la sua Classe Star prevede l'arenamento intenzionale sul Colle. Prodi-ere? Renzi (quale altro scopo avrebbe avuto il loro recente incontro a Firenze?). Avvistata l'imbarcazione nemica, Bersani si sta precipitando sul luogo per portare via sabbia (ma non era l'uomo del Baffino amoroso? Dudù-dadadà): se con un forcone o con una pala lo sapremo tra non molto.

    RispondiElimina
  33. Casaleggio: "Guardare con interesse a innovazione PD. Da partito liquido a partito gassoso"; "Mossa Kansas City. Restare nell'Euro e fare uscire tutti gli altri".

    RispondiElimina
  34. Il target di Renzi è un elettorato che vuole eliminare certi aspetti arcaici dell'essere di sinistra senza rinunciare alla sostanza di un messaggio riformatore, e senza dover abdicare all'ideologia della destra. I voti che Renzi prende secondo me sono essenzialmente voti di persone di sinistra che per esasperazione sono magari andati in libera uscita ma a sinistra possono tornare.

    RispondiElimina
  35. http://www.fiorentina.it/notizia.asp?IDNotizia=129684



    Colonnello, il tuo pupillo straccia Wolski, a parole, eheh

    RispondiElimina
  36. Non esiste alcun tipo di accordo tra Renzi e D'Alema, e tanto meno uno che coinvolga Berlusconi.

    Renzi non ha alcuna intenzione di collegare la sua immagine a quella di chi ha rottamato ( D'Alema) e di chi vuole rottamare (Berlusconi).

    D'Alema , in qualche modo umiliandosi, ha voluto, lui, incontrare Renzi, in Comune a Firenze, per dire a tutti che aveva corretto il suo giudizio su Renzi e che potendo stare i due nello stesso Partito non c'erano rischi di scissione.

    L'unico accordo che Renzi potrà, e secondo me dovrebbe, fare, è con tutti i giovani dirigenti del PD, al di là della loro posizione politica nel Partito, per mandare a casa (rottamare) tutti gli zombi che lo stanno affossando.

    Solo così il PD si rilancerà.

    RispondiElimina
  37. Che ne dici di Seferovic, Deyna.

    RispondiElimina
  38. Per l'ennesima volta la concordia si è squarciata a seguito de fallito inchino a Prodi e lo scoglio non si chiamava certo Renzi. Partito pressoché inesistente il PD. Finché non si ripartirà da una vera socialdemocrazia ed una forza conservatrice che non dipenda dal solo Berlusconi saremo un questo eterno guazzabuglio. Gioco forza, intanto, ripartire da Renzi che io voterò come voterei Obama negli USA, o i laburist inglesi. L'ultimo voto l'ho dato a Monti per favorire in qualche modo la governabilità che rivela essere il vero grande nostro problema. Ci vuole qualcuno che interrompa questi giochini che nulla hanno a che vedere con la situazione (gravissima) del paese. C'è tanto bisogno di pragmatismo o rischiamo davvero di seguire i disastri della primavera araba invece di restare, se possibile, agganciati all'Europa. Speriamo che Napolitano faccia un ultimo sforzo che renda possibile la formazione di un governo.

    RispondiElimina
  39. Ciao Attila, sono contento di ritrovarti.

    RispondiElimina
  40. Superbo Attila. Non una virgola fuori posto. Perché non scrivi con maggiore frequenza?

    RispondiElimina
  41. Grazie Pollock, ci sono sempre stato ma per pigrizia non ho scritto di recente. Non abbandono il blog fosse anche solo come lettore. Poi francamente non mi va più di parlare di Prandelli e Montolivo.

    RispondiElimina
  42. Seferovic fu preso giovanissimo da Corvino, quando era uno dei più interessanti attaccanti europei, tra i pari età. Nella Primavera segnava poco e non era neppure titolare fisso, ma scrivevo già allora che mi piacevano i suoi movimenti e la sua fisicità. Visto in prestito e poi da noi, mi confermava di avere molta intelligenza nei movimenti, di impegnare le difese, ma mi pareva molto acerbo e non del tutto adeguato tecnicamente. Al Novara, impiegato con continuità, sembra esploso, finalmente è preciso al tiro [che ha buono], segna regolarmente e si fa valere di testa. C'è da considerare però il livello della B di quest'anno, che mi pare molto scarso, all'incirca pari alla C1 di qualche anno fa. Io lo manderei in prestito in A il prossimo anno, per vedere se è all'altezza.

    RispondiElimina
  43. Ero, il Chiari, a scriverti, caro Attila, spero non ti dispiaccia, eh eh eh.

    RispondiElimina
  44. Non mi spiace affatto, Chiari, tutt'altro.

    RispondiElimina
  45. Allora, PD e PDL stanno chiedendo, come anticipavo iersera, la rielezione della causa del problema, quel decrepito ma malefico Umberto di Savoia che non volle mandare il Paese al voto, come istituzionalmente corretto, un anno e mezzo fa, privò il PD della vittoria elettorale, intronizzò il catastrofico Monti, portò alla situazione attuale. E', come scrivevo ieri sera, un'ammissione di impotenza gravissima, che da sola giustifica il grillismo e, sulla scia dell'impeccabile gestione di questi quattro giorni, lo consolida come opposizione vincente a quel governissimo che Umberto di Savoia chiede come condizione imprescindibile. Su Misiani vi prego di ragionare un pochetto: se anche credete che D'Alema da solo potesse da solo, chiotto chiotto, spostare in poche ore la bellezza di 100 voti contro candidato fortissimo, acclamato all'unanimità dal partito, perché Misiani, sapendo la verità, col suo segretario dimissionario e incazzatissimo, dovrebbe fare un nome sbagliato per il colpevole? Se mi riga la macchina Pietro e l'ho visto perché devo accusare Paolo, anche se con Paolo ho avuto brutti trascorsi? D'Alema ha abbandonato da tempo la nave che affonda, così come fece con Occhetto e con Veltroni, perché Misiani-Bersani dovrebbero pararlo nella colpa? Insomma, non c'è logica e dentro il partito sanno bene chi è stato. Caro Jordan, destra e sinistra saranno concetti relativi forse per te, che infatti non sai chiamarmi meglio che bolscevico, e per me, che non so chiamarti meglio che destrone caricaturale a pancia piena.

    RispondiElimina
  46. Il noto intermediario di mercato Bernardo Brovarone ha avuto oggi un lungo colloquio con il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè
    nella mattinata di oggi. Una visita non solo di cortesia, fra i due
    infatti si è discusso anche di qualche affare in vista della prossima
    estate per rinforzare i viola.

    RispondiElimina
  47. Blimp mi deludi. Misiani è da tempo nemico di Renzi, come Crocetta del resto. http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/814757/

    RispondiElimina
  48. Infatti, Colonnello, D'Alema non ha agito da solo, e neppure sono certo che abbia agito ( sa benissimo di non avere chances come PdR), sono altri gli zombi del PD che hanno sicuramente organizzato e comandato i franchi tiratori contro Prodi.

    Che Misiani lo sapesse o no è ininfluente, quello che è certo è che, come Berlusconi e per altri motivi, ha tutto l'interesse a strumentalizzare questo schifo per gettare, calunniandolo, fango su Renzi.

    Se Napolitano accetterà e se sarà rieletto dovremo solo fargli un monumento, a questo gigantesco Statista della Storia d'Italia.

    Jordan ti ha detto un'altra cosa, sulla quale concordo, pur essendo io di sinistra: se secondo te è destra tutto quello che sta alla destra di Vendola, allora Renzi (ed io) siamo di destra. Peccato per te, Colonnello, che non sia così, perché invece sia Renzi che il sottoscritto siamo di sinistra, come affermiamo, ognuno nei suoi cenci, ad ogni piè sospinto, e questa è una cosa che dovresti correttamente rispettare, perché le sinistre , così come le destre, sono più di una.

    RispondiElimina
  49. Attila, io non ho parlato di Concordia, con a bordo migliaia di passeggeri, la classe dirigente del PD, ma di una imbarcazione per due persone. D'Alema è sempre salito sul carro dei vincitori, ricorrendo a volte al sequestro del mezzo. Del suo arrivismo sfrenato penso ce ne siamo accorti tutti da subito. L'ultimo suo obiettivo era il Colle. Penso, lo penso io eh, che nella rete questa volta ci sia caduto Renzi, consapevolmente o meno non saprei dire

    RispondiElimina
  50. Credo che tu non abbia capito nulla del mio post: che Misiani sia nemico da tempo di Renzi non sposta niente al mio ragionamento, che puoi rileggere visto che non l'hai capito. Perché occorra sputare su quel «monumento» l'ho già spiegato, senza trovare obiezione alcuna: ti lascio al governissimo col PDL che quel grand'uomo reclama per degnarsi al bis. Le sinistre sono più d'una, è quel che il PCI non volle mai ammettere, ma la sinistra per la quale vota la destra non è sinistra.

    RispondiElimina
  51. Non si tratta di destra o di centro, Colonnello, ma di elettori di destra e di centro che possono essere conquistati da chi propone credibilmente una politica democratica e socialdemocratica. Dovresti ripassarti il Togliatti dei " Ceti medi urbani ed Emilia Rossa".
    Misiani è un calunniatore interessato e del tutto inattendibile, così come il condannato ( per recidiva ed abituale calunnia) Sallusti, l'intento di entrambi è solo calunniare il nemico, che tu li porti a testimonianza della tua tesi, totalmente infondata, è sconcertante.

    RispondiElimina
  52. Elettori di destra e di centro operosi, onesti e saldamente democratici, of course, come sono quelli di cui stiamo parlando.

    RispondiElimina
  53. Caro Chiari, il richiamo a Togliatti è quanto di più «sconcertante» a proposito di Renzi, che del resto con la cultura del PCI non ha nulla a che fare. Circa l'accusa di calunniatore a chiunque accusi Renzi di sabotaggio a Prodi (e sotto ho portato ragionamento cui non opponi, perché non sei in grado, alcuna confutazione) essa ha invece altro riferimento storico, che porta dritto a Stalin. Peraltro, Renzi non è nemico di Sallusti, che è da tempo un suo interessato fan.

    RispondiElimina
  54. Un venerdi la leoni,poteva essre il titolo della giornata di ieri,invece è stato il venerdì del giaguaro,neanche smacchiato ma che si macchia di onta storica che i nostri trisnipoti studieranno a scuola...eh eh eh eh eh...leoni...giaguari....Africa.....e li nel bel continente caro al Master of Puppets GUBERNATOR c'era un prode signore,in Mali,che tentava di risolvere i mali del mondo ma che invece come,un preside di scuola,chiederà conto della disubbidienza.Cari Supergiovani Sitollockiani ma pensavate veramente che un tizio pettinato come un calciatore degli anni '70(tipo Adelmo Paris del Bologna)che non riesce a mettere d'accordo i suoi(i suoi,cazzo!)potesse guidare l'Italia???!!!??!!Franchi tiratori?Platini,Zidane,Baggio,Passarella,Zico...questi erano abili nel calcio franco,altri sono da disprezzare,come questi politicotti,bolliti,stantii,dead men walking;quello che quando parla non si capisce,peggio di quando scrivo io,tale Vendola Nicola-Nick lingua fredda per gli amici-che si affretta ad affermare che lui ha messo la "R" davanti alla parola Prodi,eh si,mica voglio perdere un carro,magari di merda,ma non lo perdo!Renzi strizza di nuovo l'occhio a Berlusconi(anche a me).Bersani aveva l'ultima chance,cazzarole,perchè non l'ha provata:Gianfranco Fini!Ah ah ah ah ah ah ah ah ah....mancava solo Occhetto da candidare!!!Quindi il Principe sarà Napolitano(manco la pensione gli fanno godere!!)?Come Galliani,il nuovo che avanza nel calcio.Eeeh ma pretende,orso Napo capo,un governo dettato da lui....oooops....peccato che sia una vecchia idea di Berlusconi.Stanlio&Ollio fanno una sega ai nostri politici.

    RispondiElimina
  55. «Rodotà una volta presentato da Grillo è non votabile da un partito che è sempre stato preso per il culo dai grillini per cinquanta giorni, son le leggi della politica, non far finta di meravigliartene»: beh, no, Jordan, perché se dici che il PD non potrà mai votare candidato dei grillini, i grillini non voteranno mai candidato del PD. E allora che ci azzecca la proposta di Prodi? Con quali voti credevano di eleggerlo? E che è sto perder due mesi invece di andar dritti al governissimo che Umberto di Savoia (il nuovo che avanza, come dice Sopra) vuole imporre? Sopra, adesso ci accuseranno di opposti estremismi, ma vedo che anche a te è chiara l'intesa di Renzelli col Berlusca e gongoli. Su Vendola: se sei incompetente in qualche materia (l'Aldo sarebbe milionario e non c'ha mai provato... ahahahahahahahah!), caro Sopra, la regione Puglia può offrirti consulenze d'oro come l'orecchino del Farfuglia.

    RispondiElimina
  56. Blimp scrivi: Se mi riga la macchina Pietro e l'ho visto perché devo accusare Paolo, anche se con Paolo ho avuto brutti trascorsi? D'Alema ha abbandonato da tempo la nave che affonda, così come fece con Occhetto e con Veltroni, perché Misiani-Bersani dovrebbero pararlo nella colpa?
    Il problema è che questi non vogliono parare D'Alema ma inguaiare Renzi.

    RispondiElimina
  57. L'uomo del Colle ha detto sì. Seguirò in religioso silenzio e commosso fino al pianto la sua storica ed inedita rielezione. Vai grandissimo e amato Re Giorgio, la Patria ti sarà eternamente grata!

    Poi un Governo di scopo e di salvezza nazionale che durerà un anno. Tra un anno monocolore maggioritario di Renzi, in stile Obama, in culo a Berlusconi ed al comico.

    L'Italia torna ad essere un paese normale.

    RispondiElimina
  58. No, perché se mi righi la macchina cerco te, non uno con cui ce l'ho da tempo per altre ragioni. Così vuole la logica. In alternativa, Misiani è un pazzo coglione autolesionista, il che mi sembra, nel contesto, ipotesi meno economica.

    RispondiElimina
  59. L'ho opposto il mio ragionamento al tuo Colonnello: che Misiani sapesse o meno, è totalmente ininfluente, il suo obiettivo principale è distruggere, a qualunque costo, Renzi. Lui, come Sallusti è un calunniatore interessato solo a distruggere con ogni mezzo il nemico. E chi dice che Renzi ha sabotato Prodi, calunnia Renzi, senza il minimo dubbio.
    Togliatti, che capiva, al contrario di te, i tempi che cambiano, si identificherebbe in pieno in quello che OGGI sta tentando di fare Renzi.

    RispondiElimina
  60. Come anticipavo ieri sera è scacco grave della democrazia, che non sa trovare un nome per guidarla e ripara sullo stallo. Il PD nega che Umberto di Savoia abbia posto condizioni, ma sembra l'ennesima balla. Il PDL, indubbiamente uscito tonificato dal suicidio piddino, fa il nome di Letta come premier. Con Monti il PD, insieme al Paese, è andato a fondo, con quest'ultima mossa si autodistrugge. Grillo tripudia, gli è lasciato monopolio dell'opposizione contro una classe politica allo sfascio che ha dato mirabile prova di sé in questi giorni e che non riuscirà che a compicciare guai, non intendendosi su nulla, in quell'annetto di logorio che ci aspetta. Ho già scritto, Chiari, che se accuso Paolo, perché mio nemico, di avermi rigato la macchina e so che è stato Pietro (che dunque mi è nemico uguale), sono un pazzo coglione autolesionista: non arriverei a tanto verso Misiani, mi sembra ipotesi per nulla economica, come si dice in filologia. Togliatti non avrebbe mai voluto lo smantellamento dello stato sociale e il buco del culo aperto per la Confindustria e non sarebbe mai stato votato da missini e da malagodiani.

    RispondiElimina
  61. Non sappiamo se Misiani sapeva, Colonnello, in ogni caso il suo interesse superiore, ossessivo e VITALE è distruggere Renzi, anche a costo di calunniarlo salvando il vero colpevole. Semplice.
    I tempi cambiano, così come è cambiato lo stato sociale dei nostri tempi rispetto a quello dei tempi di Togliatti.Lo stai confermando, al contrario di te, Togliatti i tempi, e lo stato sociale, che cambiano li avrebbe capiti.

    RispondiElimina
  62. Ti è andata male anche con l' esempio del Movimento Sociale e di Malagodi, Colonnello.
    Togliatti seppe fare anche di più, attirando al PCI i grandi Pietro Ingrao e Mario Alicata, ex iscritti al Gruppo Universitario Fascista. Altra gaffe, eh eh eh.

    RispondiElimina
  63. Inoltre Togliatti, da Ministro di Grazia e Giustizia, nel 1946, volle e fece approvare dal Governo De Gasperi la famosa amnistia che prevedeva il condono delle pene anche per i reati politici, compresi quelli di collaborazionismo con il nemico.
    Molti di questi amnistiati avrebbero poi votato PCI.

    RispondiElimina
  64. L'esempio della macchina non regge in quanto si tratta di un atto fortuito. X la riga Y lo denuncia e finisce lì. La lotta tra Renzi Misiani e Bersani invece va ancora avanti. In ogni caso le parole di un nemico raramente sono considerate in storia prova valida, lo sai Blimp. Comunque non escludo nessuna ipotesi anche che Prodi l'abbia silurato Renzi.

    RispondiElimina
  65. Sino a 4/5 anni fa il Presidente Della Repubblica tagliava nastri,parlava alla Nazione il 31 dicembre,du' cazzate e zitto e mosca;ora?Ottiene più poteri di un re.Anticostituzionale quello che c'è in Italia,ragazzi,e la fanno passare come una cosa normale.Le camere dovrebbero riferire al Presidente ma qui si ribaltano i ruoli!!

    RispondiElimina
  66. Da twitter: I rottamatori Grillo e Renzi ci portano al confronto fra Rodota', 80 anni -6 volte parlamentare e Napolitano, 88 anni-11 volte parlamentare

    RispondiElimina
  67. Ma quale, Chiari? Renzi va ai missini e ai malagodiani, non sono loro ad andare a lui. Non so quale mai avance credi che Togliatti abbia fatto ai guffini: il PCI non si muoveva, erano gli altri che venivano a lui. Circa le ricostruzioni storiche fantasiose: stai parlando di un marxista e gli attribuisci in memoria la virtualità di far politica confindustriale. Scusa, Chiari, ma è un delirio puro e semplice, a questa stregua potresti dire che Temistocle sarebbe stato ghibellino o che Amatore Sciesa oggi sarebbe grillino. Circa Misiani rimando a quanto sotto scritto: di cento voti si conosce la paternità d'indirizzo in un partito, D'Alema è da tempo che si è smarcato, Bersani e i suoi, ormai scaricati, non hanno interesse a dir bugie. No, Lud, fortuito per niente, se Pietro l'ha fatto apposta, come intendevo io! E se so che l'ha fatto Pietro perché accusare Paolo anche se con lui ho dei trascorsi? Alla voce di Misiani si aggiunge quella di Crocetta.

    RispondiElimina
  68. Vero Deyna, Renzi però ha detto più volte, e giustamente, che per la carica di Presidente della Repubblica si devono seguire altri criteri e non quello del ricambio generazionale.

    RispondiElimina
  69. Da «Repubblica»:

    «sull'apparente concordia già si profila un'ombra ingombrante. Il no di Fabrizio Barca, ministro uscente e possibile futuro leader del Pd. Che dice: "Incomprensibile il no a Rodotà o Bonino"».

    Si profila una bella lotta per la leadership, fra i rottami del PD. Sopra, colpisci giusto ancora una volta, ma sull'alterazione del ruolo del PDR e sulle sue cause nella vaghezza stessa del dettato costituzionale ho scritto ieri (credo) un lungo post. Comunque Umberto di Savoia sarà eletto per la compattezza del PDL, che esce alla grande da questi quattro giorni di sconcio harakiri grillino: nel PD ci sarà la solita emorragia democristianoide di voti.

    RispondiElimina
  70. Con tutto il rispetto e' la stima che ho verso Napolitano, mi chiedo: ma e' possibile che in Italia l'unico che possa fare il Presidente della Repubblica sia l'ottantottenne Presidente uscente?
    Sinceramente sono perplesso.

    RispondiElimina
  71. A proposito di nuovo che avanza, Andreotti Premier non è da escludere a priori.

    RispondiElimina
  72. Per te, Colonnello, è Renzi ad andare da loro, ma non è così, perché sono loro che vanno da Renzi conquistati dal suo affidabile, concreto e serio riformismo democratico e socialdemocratico.
    Esattamente come capitò ad Ingrao ed Alicata nei confronti del PCI democratico, nazionale, di lotta e di governo, di Togliatti.
    Gli esempi storici che fai non stanno in piedi, il mio sì, sia per la comune, tenendo conto dei tempi diversi, concezione della politica delle alleanze e di sfondamento delle barriere sociali, sia perché entrambi, in epoche diverse , personaggi principali del maggior partito di sinistra in Italia.

    RispondiElimina
  73. Caro Anto, scrivevo appunto che è una grave ammissione d'impotenza, la prova del nove delle accuse dei grillini: una politica che non funziona più, che non decide più, che non comanda più, che non progetta più. Un'implosione. Caro Chiari, Togliatti non attirava nessuno bussando alla sua porta, la casa del PCI era aperta a tutti come la chiesa, Togliatti non ha mai deflesso dalla sua politica per imbarcare raccattati. I guffini hanno compiuto un lungo cammino verso una nuova consapevolezza, Togliatti non ha fatto loro concessioni né fatto brillare specchi per le allodole: Alicata è diventato comunista, Togliatti non è andato a cercarlo né gli ha fatto sconti di penitenze. Jordan voterà Renzi perché Renzi incrocia i suoi interessi di classe, a differenze di una sinistra che da sempre (e non è più un giovinotto) lui ha aborrito.

    RispondiElimina
  74. E spunta l'ipotesi di Amato premier... ahahahahahahahahahahah! L'ultima volta ci rubò soldi sul conto corrente, non so se ricordate, ma per edificare il Tempio del Nuovo siamo disposti anche a questo sacrificio... ahahahahahahahahahahahahahahah! Vai Grillo, spaccali, che non si meritano altro, questi buffoni!

    RispondiElimina
  75. Togliatti, tornando da Mosca, non stette fermo nella maniera più assoluta, caro Colonnello, sulle posizioni ideologiche del vecchio PCI, sapendo cosa stava succedendo a Mosca, si mosse eccome per fare un'altra cosa, per affermare l'affidabilità democratica , nazionale, di governo e persino riformista del PCI, così attirando al PCI ( contrastato inutilmente dai vecchi dirigenti del PCI) non solo ex fascisti ma anche intellettuali, ceti medi moderati provenienti dal centro e dalla destra. Qualcosa di simile, in circostanze sociali, politiche, culturali molto diverse, sta facendo Renzi da uomo di maggior prestigio del principale partito della sinistra italiana di oggi.

    RispondiElimina
  76. http://video.repubblica.it/rubriche/la-fotografia/telequirinale-merlo-d-alema-e-cane-metafora-del-tradimento/126007/124504?ref=&ref=HREA-1

    RispondiElimina
  77. Ma certo , Colonnello, te l'ho detto io stesso, erano tempi e situazioni diversi, e ci fu sicuramente anche una doppiezza tattica in Togliatti, che in Renzi non c'è. Tuttavia la strada, rivolta da sinistra verso i ceti medi moderati e produttivi, e del riformismo, iniziò a tracciarla Togliatti, per proseguire con Berlinguer, con Napolitano, col PDS, coi DS ed ora col PD, che include la tradizione del riformismo sociale cattolico, e che mi auguro diventi presto il PD di Renzi.

    RispondiElimina
  78. Non scherziamo, Chiari, dispone di 795 voti potenziali! Però non credo che ne farà più di 600, si apriranno buchi nel PD e fra i montiani (anche un po' di Lega). Sempre più consistente l'ipotesi Amato alla premiership: siamo al gattopardismo più caricaturalmente italico. Ma la chiarezza è meglio che tutto, l'elettorato così può vedere senza nebbie.

    RispondiElimina
  79. Pollock, ho avuto l'immeritato onore di essere, bontà sua, un caro ed intimo amico del senatore Napoleone Colajanni. Pochi mesi prima di morire un giorno mi disse: "Vedi Gian, solo esserci stato il 25 aprile 1945 è un privilegio che vale una vita intera e solo chi l'ha vissuto quel giorno, come me, può capire cosa provammo".

    RispondiElimina
  80. Se non sbaglio fu la penultima volta, non l'ultima. O almeno, non mi sembra che nel 2000 mi avessero preso dei soldi nel conto corrente, mentre nel 1991 manco ce l'avevo, un conto corrente, ma ricordo gli improperi dei miei...

    RispondiElimina
  81. Hai ragione, Anto, avevo completamente rimosso il premierato del 2000. Un nome da brividi.

    RispondiElimina
  82. Dal «Fatto Quotidiano»:


    «Dopo giorni in cui non si è esposto pubblicamente e si è “accontentato” del solo sostegno del Movimento 5 Stelle, Stefano Rodotà in un’intervista a Repubblica si scaglia contro i democratici e non usa mezze parole: “Ho letto dichiarazioni ipocrite da parte del Pd. Non hanno mai parlato con me della mia candidatura. Eppure, il mio numero ce l’hanno”. Poi attacca i parlamentari del centrosinistra che “mi conoscono da una vita” e con i quali precisa di avere “lavorato tanti anni”. Non solo: “Quando faceva comodo mi cercavano parecchio”. E invece stavolta, mentre sono in corso i giochi per il Colle, ”neanche una telefonata. Sono molto irritato”. Quanto alle “dichiarazioni ipocrite”, l’ex garante della Privacy si riferisce, ad esempio, alle dichiarazioni del senatore dalemiano Nicola Latorre che venerdì, dopo la “fumata nera” per il candidato Romano Prodi, ha escluso il nome del giurista come candidato al Colle. “Prima di individuare una nuova candidatura – ha spiegato il parlamentare a SkyTg24 - bisogna sciogliere il nodo politico di fondo”. Secondo Latorre, “o decidiamo di convergere -ha spiegato- una candidatura come quella di Stefano Rodotà, che pur con la sua solida tradizione politica e un indiscutibile spessore morale, rischierebbe però di dividere il Paese. Oppure decidiamo di comportarci come sette anni fa, quando pur potendo eleggere Massimo D’Alema ritirammo la sua candidatura perchè divisiva e mettemmo in campo Giorgio Napolitano che, pur non votato dal centrodestra, non fu certamente osteggiato”. Nell’intervista a Repubblica, il candidato al Quirinale votato via web dal Movimento 5 Stelle spiega che dal Pd i questi giorni è arrivato soltanto “un silenzio inspiegabile” anche se, come ha dichiarato ieri a Reggio Emilia, ”mia moglie dice che qualcuno ha chiamato mia figlia per farle pressioni su un mio ritiro. Io non ne so niente”. ”Sono un signore che loro conoscono bene da alcuni anni – osserva -. Esistono molti strumenti oggi per tenersi in contatto: telefono, sms, e-mail. Se volevano un chiarimento perchè non li hanno usati? La mia candidatura girava in rete da mesi. Non è stata certo un’invenzione dei grillini. Girava, era stata molto appoggiata e questo ha determinato poi la reazione della rete”»

    RispondiElimina
  83. Da quei fan mi guardi Iddio! non ti accorgi che sei in contraddizione clamorosa? Se Sallusti, braccio mediale del Berlusca, è dalla parte di Renzi perchè mai dovrebbe cercare di sputtanarlo? Se cerca di sputtanarlo non è amico e se non è amico ha il peso di un nemico che può essere benissimo un calunniatore. Che poi non siano amici Musiani e Bersani mi sembra persino ovvio. Io non credo che Renzi c'entri niente con i franchi tiratori e, guarda caso, lo stesso Prodi lo pensa.

    RispondiElimina
  84. La proposta Prodi, se il PD fosse stato compatto, non aveva affatto bisogno dei grillini. Mancavano otto voti e li trovi ovunque, a cominciare dal Centro Civico con Casini e compagnia. Comunque che l'idea Prodi fosse una cazzata non lo venire a dire a me che l'ho criticata e pesantemente sin dall'inizio, chiedine conto allo stratega Bersani.

    RispondiElimina
  85. La soluzione Rodotà, Blimp, sarebbe stata possibile in caso di un diverso risultato elettorale. A me pare che Grillo non abbia ancora la forza per imporre un proprio candidato e spostare l'asse politico a suo vantaggio. E' andato molto vicino ad ottenere questo risultato, ma non ci è riuscito. L'appoggio di Sel al M5S è indubbio. Ma non è sufficiente. Tutto qui.

    RispondiElimina
  86. Lo dico da mesi che Renzi non avrà affatto la vita facile che dicevate voi per avere la premiership del PD. Barca è arrivato ieri è già vuol comandare, i giovani turchi sono irrequieti come tutti i giovani, i vecchi li vuol rottamare. Avrà da lavorare e, se si è alleato davvero con D'Alema, ha solo fatto una mossa giusta. Se poi il PD continua nell'autolesionismo idiota che l'ha caratterizzato sin qui e va alle elezioni tra un anno guidato da Barca farà la fine dell'UDC e sarà conglobato nei grillini con grande gioia del Colonnello. Il partito degli strilloni.

    RispondiElimina
  87. Renzi non va da nessuno, per ora gli basterebbe avere la leadership del PD. Chi lo vuol contrastare, all'interno e all'esterno, ha tutto l'interesse di inventare che gli ha graffiato la macchina per sputtanarlo e che tu non lo voglia capire e faccia finta di sapere quello che non sanno nemmeno quelli del PD è un modo di fare alla GAT. Io non lo so chi sono stati i franchi tiratori, mi sentirei di escludere che siano stati i renziani perchè il rischio non valeva assolutamente la candela, anzi la candela non c'era proprio. Vorrei sapere quale vantaggio avrebbe avuto Renzi dalla trombatura di Prodi che aveva candidato lui stesso. Prodi ingombrante? ma non diciamo corbellerie, ingombrante per cosa? Uno avrebbe fatto il presidente della Repubblica, uomo di rappresentanza, soprattutto, l'altro, se gli riuscirà, il premier, quindi il capo dell'esecutivo, e come faceva Prodi a dargli ombra?

    RispondiElimina
  88. Si', Lud, ma Rodota' non e' uno che e' stato inventato dal M5S e non e' uno di loro: e' un insignee giurista che ha sempre fatto politica nella sinistra, nel PCI poi PDS poi DS oggi PD. I suoi ex compagni gli hanno voltato le spalle.

    RispondiElimina
  89. Ogni presidente potenziale era legato ad un progetto politico preciso. Il progetto politico costruito attorno al nome di Rodotà non aveva i numeri per passare, non essendo condiviso da una parte consistente del Pd. La persona naturalmente in questi casi non è in discussione.

    RispondiElimina
  90. Anto non personalizzare i fatti. Se una parte politica tra l'altro per niente disponibile ad un colloquio, presenta un candidato non può pretendere che gli altri corrano a votarlo, chiunque egli sia. Chi lo fa, come partito, ovvio, come singolo uno fa quello che gli pare (e l'han fatto) dà un indubbio significato politico che ha un peso e che il PD non possa quindi votare Rodotà senza dare un significato politico importante al gesto mi sembra difficilmente negabile. Il PD, nel suo casino, non ha ritenuto politicamente valido andare con i grillini (non con Rodotà, quella è una conseguenza) piuttosto che lasciare aperti canali con altre parti politiche per risolvere i problemi di base prima di votare di nuovo, il che mi sembra inevitabile. In questo, anche per i tentennamenti della guida, ma soprattutto per una composizione un po' cazzoide e poco gestibile dei rappresentanti grazie allo show delle primarie, si è diviso ed ha mostrato difficoltà gestionali assolute.

    RispondiElimina
  91. Quindi se Grillo avesse proposto Prodi, Napolitano o D'Alema, i Pd non avrebbero potuto votarli in quanto "marchiati" dalla proposta di Grillo. Ora, Jordan, non vorrei essere frainteso, a me Grillo non piace, lo considero molto pericoloso e potenzialmente un dittatore, ma qui con questi giochetti e distinguo politici stanno tutti facendo il suo gioco. Se non volevano Rodota' (che, sono convinto, almeno il 70% degli Italiani manco Sto arrivando! Chi sia) avevano l'onere di trovare un nome condiviso su cui puntare unanimi senza ricandidare il Presidente uscente (88 anni, ripeto, degnissima persona, autorevole e quello che vuoi, ma ha 88 anni ed e' al suo secondo mandato.

    RispondiElimina
  92. Se Grillo chiede al PD come mai no a Rodotà, il PD, a maggior ragione, può , da primo partito quindi con più con diritto a fare la proposta, chiedere a Grillo come mai no a Prodi che pure era nella lista dei graditi ai grillini, fatto che contribuì da parte del PD alla sua indicazione.


    Rodotà un anno fa fu messo da Grillo in testa ad una lista di esponenti della casta da mandare affanculo.




    Dal canto suo ecco cosa scrisse Rodotà di Grillo, su Left il 19.07.2012:


    "Il fatto che Grillo dica che sarà cancellata la democrazia rappresentativa perché si farà tutto in Rete, rischia di dare ragione a coloro che dicono che la democrazia elettronica è la forma del populismo del terzo millennio. Queste tecnologie vanno utilizzate in altri modi: l’abbiamo visto con la campagna elettorale di Obama e nelle primavere arabe. Poi si scopre che Grillo al Nord dice non diamo la cittadinanza agli immigrati, al Sud che la mafia è meglio del ceto politico, allora vediamo che il tessuto di questi movimenti è estremamente pericoloso. E rischia di congiungersi con quello che c’è in giro nell’Europa. A cominciare dal terribile populismo ungherese al quale la Ue non ha reagito adeguatamente".

    RispondiElimina
  93. Nella seconda riga qui sotto c'è un secondo "con" di troppo.

    RispondiElimina
  94. Anto dubito che Prodi, Napolitano o D'Alema avrebbero accettato di essere candidati dai grillini, per ragioni ideologiche ma anche per quello che ti ho detto, Di sicuro difficilmente avrebbero preso il voto di altri.

    RispondiElimina
  95. Rodotà ha appena preso le distanze dal delirante Grillo che parla di golpe in atto.

    RispondiElimina
  96. Non puoi scindere l'uomo dal progetto politico, Anto. Le ipotesi che fai sono semplicemente impraticabili. Prodi capo della commissione europea, ovviamente, non poteva essere il candidato di Grillo. Tantomeno poteva esserlo D'alema. Grillo avrebbe potuto proporre Prodi se non fosse stato Grillo, ma ovviamente siamo nel campo del paradosso. In questo momento Napolitano è stato eletto.

    RispondiElimina
  97. Viva Re Giorgio, il Grande Presidente della Repubblica.

    RispondiElimina
  98. E non lo chiamare Re, sennò Grillo si convince che è davvero un golpe.

    RispondiElimina
  99. E' contento anche il Berlusca ah ah ah ah ah evviva l'ItaGlia!!!!!

    RispondiElimina
  100. Infatti, Deyna, ho precisato subito dopo il gravoso incarico che gli è stato democraticamente affidato.

    RispondiElimina
  101. Si aspettano che diventi fossile prima che finisca il mandato ?!

    RispondiElimina
  102. La storica rielezione di Giorgio Napolitano è una bellissima pagina della Storia d'Italia che, esaltando la propria democrazia, sa uscire, riaffidandosi al più prestigioso dei suoi uomini in campo mondiale, da un momento di grande difficoltà creato, soprattutto, dalle difficoltà del PD.

    RispondiElimina
  103. Prodi: "Preoccupato ma non deluso..." Stai a vedere che mi diventa simpatico anche il mortadella, mister -100 voti eh eh eh eh eh

    RispondiElimina
  104. Chiari, a cosa servono quasi mille persone fra deputati e senatori che ci costano quello che non ci possiamo più permettere, se sono incapaci di trovare un'alternativa a un quasi novantenne che ha più volte dichiarato che non avrebbe riproposto la propria candidatura.

    RispondiElimina
  105. Possibile che Machiavelli non abbia insegnato nulla, Leo? Prodi non è preoccupato ne' deluso. È incazzato nero.

    RispondiElimina
  106. Però gli somiglia davvero a i' su' babbo. Chiamallo Re un n'è miha tanto di fori!

    RispondiElimina
  107. Hai ragione Pollock ma va considerato che il sistema era bloccato per ragioni politiche e per la legge elettorale. Ps: il Ludwig sotto è Deyna credo.

    RispondiElimina
  108. Napolitano elevato ad agnello sacrificale, vittima di uno stallo politico che non ha contribuito a creare. Veder applaudire tutta la banda di coglioni presenti rende chiara la raggiunta liberazione di un imbarazzo al quale nessuno sapeva venirne a capo. Hanno deciso di mandare al rogo un pluri pensionato che meritava di godersi quella manciata di anni che gli rimanevano alla tumulazione. Le risate della stakanovista crucca e del democratico a stelle e strisce mi pare di sentirle da qui.

    RispondiElimina
  109. Comunque temevo un altro giorno di votazioni, avrebbero riesumato Leone.

    RispondiElimina
  110. http://www.facebook.com/photo.php?fbid=555206307835688&set=a.553540508002268.1073741828.553183731371279&type=1&theater

    RispondiElimina
  111. Hai ragione Pollock, infatti è un sistema che va profondamente riformato.

    Resta il fatto che questo quasi novantenne è il più lucido ed affidabile di tutti.

    RispondiElimina
  112. Non deprimermi ulteriormente Gianni, ma che c'hai i'cattio pure te addosso.....?!

    RispondiElimina
  113. L'attualità di Dante Alighieri

    "Ahi serva Italia, di
    dolore ostello,
    nave senza nocchiere
    in gran tempesta,
    non donne di province,
    ma bordello!

    RispondiElimina
  114. http://www.youreporter.it/video_Elezione_Napolitano_rabbia_e_proteste

    RispondiElimina
  115. Credo che sia alla fine la soluzione migliore. C'è da risolvere un'emergenza di un anno o forse nemmeno e rivotare, con questi tre gruppi di rintronati non si va da nessuna parte. Una nuova legge elettorale soprattutto ed ora col pipaculo spero si trovino d'accordo. Poi con una situazione politica più delineata, si rifa il governo e Napolitano può andare a godersi il meritato riposo.

    RispondiElimina
  116. E' contento anche Bersani ( come no ?!) Jordan, penso tu abbia ragione, sono davvero tre gruppi di rintronati, quello meglio c'ha la rogna.

    RispondiElimina
  117. L'ultima si attaglia al cavaliere, lui li adora.

    RispondiElimina
  118. Io vorrei sapere di cosa protestano. Volevano Rodotà che fino a ieri non sapevano nemmeno chi fosse, e che, di sicuro, con i grillini c'entra come i cavoli a merenda?

    RispondiElimina
  119. A me risulta che Rodotà non fosse inviso dai grillini, tutt'altro, ma era un paravento pure lui.

    RispondiElimina
  120. Quindi Battiato si rifaceva a Dante...ah ah ah ah ah!Minniti e Fanceschini che sono strafelici per Napolitano,come dire "PD mortoi,ora pisciamo sul cadavere" e poi Bersani che ringrazia Napolitano,da vero valvassore senza spina dorsale,in attesa dello sganassone che prima o poi Prodi gli darà,su qualche giornale,in un libro o in tv.Vi lascio il palindromo per questa giornata:È là Roma, attici da Mafia. Hai fama di città amorale.

    RispondiElimina
  121. Non ho capito che dovrebbe fare Napolitano a governo rifatto, però.

    RispondiElimina
  122. Bastava fassi presta' la Kristina Kirchner o come cazzo la si chiama. Vaia vaia e vu siee messi bene anche voi argentini!

    RispondiElimina
  123. Barroso inneggia all'UE con la rielezione, ma che ci prendono per il culo anche gli spagnoli ?! No, voglio dire, un mondiale e due europei non gli bastano ?!

    RispondiElimina
  124. Quello che l'ha fatto fino a ora quando c'era un governo. Comunque dovrebbe trattarsi di un governo a tema per rifare soprattutto la legge elettorale, dopo di che tutti a casa e altro giro di giostra.

    RispondiElimina
  125. Cristina Fernández de Kirchner, almeno lei c'ha 28 anni meno.......

    RispondiElimina
  126. Jordan, che Sallusti sia un estimatore di Renzi lo prova quel che scrive da un anno a questa parte, se poi tu leggi solo la «Cronaca di Vicchio» è meglio non venire a parlare di politica nazionale. In quanto a Misiani e a Crocetta non inventano che la macchina gliela abbiano rigata, la macchina è rigata e sanno da chi, ho già scritto a iosa che non hanno interesse ad accusare innocenti una volta che D'Alema si è smarcato e non da adesso. Rodotà era lì dalla prima votazione (Lud sei un incompetente anche tu, Rodotà i grillini lo conoscono e come visto che l'hanno scelto per i suoi consigli giuridici per il referendum sull'acqua: prendi i grillini per primati ma l'unico primate a prenderli per primati sei proprio tu) ed è un PD, non è stato votato dal PD perché, come ha spiegato un parlamentare PD ai grillini, era «timbrato»: l'ho già detto, è come un milanista che rifiuti di trombare la moglie offertagli da un interista perché interista, è per cose come queste che il PD va a fondo. Ho anche già scritto che il rifiuto aveva una logica per un candidato d'inciucio come Marini, ma se candidi Prodi, che è di rottura col PDL e che non ha i voti mentre hai in corpo Renzi e D'Alema, e poi ti ammacchi allora non si capisce più niente. Renzi che aveva sùbito salutato il nome di Napolitano festosamente non si trattiene più dalla gioia, il disegno per lui è riuscito. Il discredito per la classe politica è completo, è un ottimo risultato per Grillo che ha gestito meravigliosamente e coerentemente la quattro giorni e adesso farà un po' di gazzarra folclorica andando mediaticamente all'incasso. L'inciucione, tanto più con premier vetriolati nell'immagine come Letta o Amato e con un tronfio mummione giudicato insostituibile al vertice (i bambini hanno ancora bisogno della mamma), non produrrà che logorio senza risultati, presto elezioni e fine della farsa: Renzi non si brucerà minimamente, lui «fa il sindaco», si limiterà a far pesare periodicamente le cazzate che stanno facendo quelli con le mani nella merda, mentre ogni giorno che passerà sarà oro colato per i grillini che si apposteranno al quinto piano e tireranno con calma, alla Lee Marvin. Per entrambi questi ultimi attori vale il tanto peggio tanto meglio. Questo è tutto quel che si può cavare dalla situazione oggi (e per me è un risultato tutto sugo per le stesse ragioni per le quali lo è per Renzi e per Grillo), possiamo passare alla Fiorentina (domani: per oggi vi saluto).

    RispondiElimina
  127. Blimp i Grilli hanno scelto Rodotà, se lo sono coccolato e portato avanti certo non senza motivo (dove avrò scritto che Grillo non lo conosceva lo sai solo tu). Ma senza lilleri non si lallera e senza voti non si sceglie il presidente. L'asse sinistra Pd-Sel-Grillo non aveva i numeri per far sua la posta. Napolitano prende oltre 700 voti. Renzi sarà presto attaccato da Sallusti se diventa premier Pd, ci scommetto come su Bayern-Barcellona.

    RispondiElimina
  128. Tu puoi scrivere quello che ti pare, ma è illogico dire che Musiani e Bersani non hanno interesse a gettar merda su Renzi. Ce l'hanno eccome son due mesi che si beccano e che Bersani non abbia risentimento verso Renzi lo puoi pensare solo tu. Non inventano che la macchina gliela abbiano rigata, i 100 franchi tiratori sono stati ben reali, inventano però chi è stato, perchè non lo sanno. Se lo sapessero non si limiterebbero ad accuse generiche. Non lo sanno ma gli fa comodo sfruttare l'occasione per gettare sospetti, che di più in mano non hanno, sull'avversario politico interno.

    RispondiElimina
  129. e chi ha detto che era inviso? Solo è uno che come cultura, storia, educazione, col berciatore di piazza non ha proprio niente a che fare ed infatti ha già fatto i suoi distinguo dopo le esternazioni folcloristiche di stasera.

    RispondiElimina
  130. Il brano di oggi è:
    "Siente a me, nun ce sta niente 'a fá.
    Okay, NAPOLITAN"

    RispondiElimina
  131. Obama ha 51 anni, il Presidente francese 58, Napolitano 88

    RispondiElimina
  132. Io leggo e soprattutto capisco quello che leggo (per ora). Sallusti è un pennivendolo, è direttore del Giornale e scrive quello che vuole o quello che pensa che voglia Berlusconi. Che a Berlusconi un Renzi al posto di Bersani non avrebbe fatto che piacere è abbastanza noto ed ovvio. Molto più pragmatista, meno interessato ad incentrare la politica sulla denigrazione dell'avversario, insomma un interlocutore che non gli sarebbe affatto dispiaciuto. Quindi che abbia dato indicazioni, nel recente passato, al pennivendolo di scriverne bene è abbastanza comprensibile. Ma questo non vuol dire che sia amico, è sempre un avversario politico del suo capo e, se può, magari in assenza di indicazioni precise per il momento attuale, lo smerda, tanto per gradire. Che cazzo ne sa Sallusti dei franchi tiratori del PD? Suppone, inventa, mette sospetti, come Musiani. Chi sa accusa con precisione e dati, i calunniatori invece mettono i dubbi.

    RispondiElimina
  133. Poeta i primi due son presidenti di repubbliche presidenziali, sono anche capi di governo, hanno l'esecutivo in mano. La nostra è una repubblica parlamentare in cui la carica è prevalentemente istituzionale, non facciamo sempre casino. Perchè Rodotà era un adolescente?

    RispondiElimina
  134. Vabbè Pollock, ma in Francia e negli USA i Presidenti governano, in Italia invece dovrebbe governare il Presidente del Consiglio, non quello della Repubblica.


    Ciò detto in questi anni Napolitano è stato praticamente obbligato a ritagliarsi più spazio di chi l'ha preceduto, ed è vero che gli anni che ha sono molti per garantire un'altro settenato.


    Infatti sembra che abbia posto delle condizioni politiche e dei limiti temporali per accettare il secondo mandato.


    Io dico che l'Italia deve solo ringraziarlo per il grande spirito di sacrificio e di dedizione che ha manifestato in questa circostanza.

    RispondiElimina
  135. Non ho mai nominato Rodotà infatti.

    RispondiElimina
  136. Napolitano non è in discussione come persona naturalmente. Siamo grati per il suo senso dello Stato, una scelta che gli sarà costata anche sul piano personale. Non penso che Italia non ci sia un cinquantenne valido. Il fatto che non debba governare poi non vuol dire che sia necessaria un'età avanzata.

    RispondiElimina
  137. Jordan, se il nostro non conta un cazzo allora portiamo rispetto per gli anziani.

    RispondiElimina
  138. GUBERNATOR,per me la canzone di oggi è"Nothing has changed".

    RispondiElimina
  139. Se Renzi diventa l'avversario di Berlusconi si attaccheranno violentemente e Sallusti farà il suo lavoro. Ad attaccare Renzi ha cominciato il giorno delle dimissioni di Bersani e non è un caso. Si è già trovato un argomento: Renzi è un doppio, un traditore, uno senza morale.

    RispondiElimina
  140. Napolitano non deve certo durare sette anni, e questo lo sa benissimo anche lui, vuoi perché nessuno ad oggi sarebbe in grado di legiferare con questa legge elettorale, di fatto non c'è una maggioranza, vuoi perché, che io sappia, Napolitano non ama giocare ai dadi contro la genetica umana, da 88 a 95 ogni giorno può essere l'ultimo, se non per il fisico, per la testa.

    RispondiElimina
  141. A me pare che la bordata più grossa l'ha presa proprio Grillo, dopo l'invito a godersi i nipotini, sia PDL che PD che Lista Civica hanno individuato nel "nemico" del movimento il candidato da opporre e votare all'unanimità. In parole povere, neanche tanto sublimale è il messaggio, gli hanno detto che non contano un cazzo. Finché il candidato andava bene di due partiti in due ci son state schermaglie, quando hanno visto che non c'erano altre strade son tornati all'antico, in culo il terzo incomodo e arrivederci e grazie. Renzi sarà a capo del prossimo PD, ci sarà stabilità e coesione alle prossime elezioni.

    RispondiElimina
  142. http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni-presidente-repubblica/notizie/20-aprile-pd-segreteria-dimissioni_6e68bb5c-a9e2-11e2-8070-0e94b2f2d724.shtml

    RispondiElimina
  143. Per me Leo questa strada era tracciata sin dal giorno dopo elezioni e potrebbe conferire stabilità al paese come dici tu. Le difficoltà nasceranno dal fatto che il Pd è spaccato: una parte dei bersaniani potrebbe confluire con Sel in un nuovo partito di sinistra alleato di Grillo.

    RispondiElimina
  144. Scusa Mod, ma quella di Napolitano che ha il senso dello stato (s minuscola voluta), proprio non la digerisco...

    RispondiElimina
  145. Solo se Grillo rinnega quanto fatto e detto fin'oggi ci potrà essere un alleanza del genere. Dubito.

    RispondiElimina
  146. Ti sembra che non abbia usato la stessa enfasi utilizzata per accomunare Larrondo a Van Basten?

    RispondiElimina
  147. Ed invece Louis è la pura verità, è commovente la sua scelta ed aspetto Lunedì per sapere quali paletti imporrà per il suo mandato. Non credo pensi ad una rielezione da portare in fondo, è stato messo spalle al muro da una manica di imbecilli che si sono rivolti al nonno per venirne fuori, e lui, da uomo della vecchia guardia qual'è, ha ceduto, assecondando l'insipienza di una manica di stronzi che danni ne sanno fare a iosa ma di correggerli non se ne parla proprio.

    RispondiElimina
  148. Louis ecco la bottiglia (Marchesi Antinori) per festeggiare domani il gol vittoria di Larrondo

    RispondiElimina
  149. Antinori.....?! Vis bersaniana mod ?!

    RispondiElimina
  150. Hai ragione, Lud, la frase incriminata era in un post di Jordan, ma che appariva a tuo nick, di Jordan il quale inventa anche che io invento (cosa non farebbe per aver ragione a basso costo!) che Bersani non ce l'ha con Renzi: Disqus mi ha fregato un'altra volta, scusa ancora Lud. Piano col «sacrificio», poi: la vanità di Umberto di Savoia è sconfinata ed è ben rimpinzata da questa chiamata implorante da parte del bambiname (certo adesso Umberto potrà permettersi stranezze tali che quelle di Cossiga erano nulla). Renzino dice che «per il congresso c'è tempo». Questo è un politico racé, non c'è che dire: li lascia rosolare ben bene nella sconfitta, poi arriva lui sopra un cavallo bianco. Capisco l'ammirazione per lui da parte del Sopra, ha lo spietato senso dei tempi in politica che aveva Ben. Lud, il Marchese Martelloni, che ho lungamente interpellato al telefono mentre voi sparavahe cazzahe che quelle che vu sparahe sulla Fiorentina di solito le son petini di monaha, e che ha finalmente stracciato la tessera del PD dopo anni che gli dicevo che si era imbarcato con dei coglioni nonché rinnegati (molti, come lui e come il Chiari, credevano/credono alla continuità col vecchio PCI, cfr. il paragone fra Togliatti e Renzi di 'sto pomeriggio, che bisogna alzarsi la mattina presto per trovarlo), il marchese Martelloni (dicevo) la pensa come te sull'alleanza fra Sel e la sinistra pura rimasta nel PD, con sponda su Grillo. Beh, ora basta davvero per oggi, ho il cinema vero, dopo quello horror/comico del Capranica.

    RispondiElimina
  151. Dal 94 Antinori si occupa direttamente della produzione

    RispondiElimina
  152. Scusami Leo, ma di commovente in gente che ha fatto i miliardi, ripeto, i miliardi, in 50 anni di pacchia (voi chiamatela pure politica) succhiando soldi ad operai, artigiani, piccoli e medi imprenditori e cittadini comuni, io nn ci vedo una beata minchia. A me stanno tutti profondamente sui coglioni, Napolitano compreso, provo compassione e stima per chi si ammazza perchè non sa più come pagare i propri dipendenti o perchè è strozzato da banche ed equitalia, non per uno che ha due maserati in garage e non si toglie nemmeno un centesimo per aiutare chi è costretto a rivolgersi alla caritas. Non l'aveste ancora capito, son tutti, e ripeto tutti (inizio a dubitare anche dei grillini, pensa un po...) d'accordo, da mesi... Intanto le scadenze per i comuni mortali (tarsu, imu, irpef...), si avvicinano e verranno pagate, ancora più salate, come se in carica ci fosse ancora Monti... Tanto la scusa e lo scaricabarile saranno sempre a portata di mano...

    RispondiElimina
  153. Intanto, Colonnello, ti ho ricordato che Togliatti attirò al PCI addirittura degli ex fascisti e ciò non lo qualifica come fascista , così come Renzi non è berlusconiano ( come vorresti qualificarlo tu) o di centrodestra ( idem) perché attira al PD degli ex berlusconiani o uomini onesti ed operosi che vengono dal centrodestra.

    Ma vedo che questa parte della nostra discussione, che ti smentisce clamorosamente, la rimuovi.

    Poi il mio era un paragone storico teso a evidenziare delle analogie di approccio dei due nel ricercare il consenso fuori dai recinti tradizionali.

    Nessun accostamento personale tra Renzi e Togliatti, che sono, da questo punto di vista, lontanissimi, e non solo temporalmente.

    RispondiElimina
  154. Se il tuo amico che ha strappato la tessera del PD vorrebbe ancora oggi il vecchio PCI, caro Colonnello, dagli l'indirizzo di Bertinotti, così con lui prova a rifondarlo per la terza volta, ahahahahahahah!!

    RispondiElimina
  155. Se veramente Giuliano Amato diventa Presidente del Consiglio, a quel punto, per coerenza istituzionale, occorre che come CT della Nazionale venga chiamato Azaglio Vicini.

    RispondiElimina
  156. " Circa Misiani rimando a quanto sotto scritto: di cento voti si conosce la paternità d'indirizzo in un partito, D'Alema è da tempo che si è smarcato, Bersani e i suoi, ormai scaricati, non hanno interesse a dir bugie." e chi l'ha detto questo io? Bersani non ha interesse a dir bugie? se ce l'ha con Renzi interesse ce l'ha e come! Quanto all'appunto che fai a Lud invece che a me per colpa di Diskus, è perchè leggi troppo di corsa. Non ho detto che Grillo non conosceva Rodotà, mi riferivo a quel migliaio di citrulli che protestavano in piazza davanti a Montecitorio perchè volevano Rodotà al posto di Napolitano. Vorrei sapere quanti di loro sapevano chi era Rodotà una settimana fa!

    RispondiElimina
  157. Louis è tutto condivisibile ci mancherebbe ma tu fai un discorso generale, che son marci tutti non c'era bisogno ce lo ricordassi, che s'invochi un'epurazione è da quel di, dal vederla realizzata ne ha da passare d'acqua sotto i ponti.

    RispondiElimina
  158. Questo Fabrizio Barca poi non deve essere molto forte in matematica, non sa fare nemmeno le somme se pensa che mezzo PD (perchè di più non ne portava a votare Rodotà) SEL e Grillo potevano eleggere un presidente. Dicono che Bersani fosse incerto stamani se votare Rodotà o andare da Napolitano e che sia stato Letta a scegliere la seconda soluzione. Lo ha salvato dall'ultima smerdata.

    RispondiElimina
  159. Jordan, non ha interesse a dir bugie se conosce il colpevole (quello che realmente gli ha rigato la macchina), quindi non hai capito di nuovo una beata mazza e su quel non capire una beata mazza hai costruito che io sostengo che Bersani non ce l'ha con Renzi (ci sarebbe da riderci sopra se non fosse da piangerci), quando avevo ripetuto più volte che Pietro (Renzi) poteva ben avere avuto trascorsi col proprietario della macchina: ma forse non è che non hai capito una beata mazza, visto che più volte avevo ripetuto il concetto, è che non eri (sei) in buona fede in materia. Che siano citrulli i grillini che protestano a Montecitorio (non ho letto tuo analogo giudizio su militanti PDL che protestavano a Montecitorio contro la candidatura Prodi) e che non sappiano chi fosse Rodotà fino a una settimana fa è giudizio irrilevante che viene da un destrone indispettito e si fonda sul nulla, sul semplice odio politico della controparte, un giudizio cui, chi vuole se vuole (non io), potrebbe replicare con la stessa rozzezza. Caro Jordan, tu politicamente sei il nemico e Renzi lo è dunque perché lo voteresti e la fatica di Chiari a comprender questo denuncia la nebulosità della sua visione politica. Chiari, tanto ho rimosso il tuo delirio su Togliatti che vi ho più volte risposto, ma rifacciamolo adesso se così puoi star meglio: i giovani cresciuti sotto il Fascismo e attorno a Bottai, che hai citati, aderirono al PCI durante la Resistenza o subito dopo la Liberazione andando verso, comprando l'intero pacchetto e non perché gli si lanciassero le caramelle. Sono loro che si sono fatti comunisti, Togliatti non è mai andato a destra. Per essere uomo di sinistra, peraltro, non basta essere onesto e operoso, come scrivi, e un partito di sinistra di questo non si può contentare. Se tu seguirai Renzi una volta esploso il PD, con tutte le scaglie a staccarsi, tu avrai lasciato il campo della sinistra. Circa il Marchese Martelloni, visto che ti interessano le sorti di un tuo affine accecato (fino a oggi) sul PD: vuole passare a Sel ma l'ho sconsigliato. Finché non si forma un nuovo soggetto forte di sinistra (ci vuole un po' di tempo) dalle ceneri del PD (ma vediamo cosa saprà fare Barca per opporsi alla svolta a destra di Renzi, al suo progetto di smantellamento dello stato sociale e di schiacciamento sui diktat della Confindustria) e della galassia che in Francia farebbe capo a Mélenchon, occorre appoggiare il grillismo, preziosa bipenne sconquassante quel sistema malato che oggi ha esalato la sua scureggia suprema, per un risultato (l'Inciucione) che è in fondo ben migliore per l'avvenire, per le reazioni che scatenerà, che un'eventuale elezione di probo come Rodotà, padre dimenticato della sinistra di libertà e di giustizia..

    RispondiElimina
  160. Nessun delirio, solo quello che ho detto, e che tu non vuoi capire, Colonnello.
    Togliatti è andato a destra eccome rispetto al partito che trovò al suo rientro da Mosca, ideologico, operaista, internazionalista e di lotta, ed equivoco sulla democrazia, iniziando a costruire invece un partito nazionale, di governo, democratico, così come la politica delle alleanze economiche e sociali, verso nuovi ceti sociali ed economici e con una politica persino comprensiva verso chi era stato collaborazionista col nemico. Su questa base Togliatti iniziò a costruire il "partito nuovo". Hai mai sentito parlare della "Svolta di Salerno"? Lascia perdere se le cose non le sai Colonnello, evita le sparate ideologiche, schematiche e lontane dalla realtà. Già allora infatti c'era, tra gli ideologici del partito e tra gli estremisti esterni come te, chi accusava Togliatti di essere socialdemocratico (accusa che il PCI, da certi ambienti settari ed estremisti che ti sono molto cari, continuò a ricevere per tutto il tempo della sua esistenza).
    Da qui le analogie storiche, e non personali, con le aperture del PD di Renzi, e con le accuse estremiste, parolaie e schematiche che gli fai, ad esempio rispetto alla riforma dello stato sociale che propone, e dei rapporti costruttivi che intende realizzare con la parte migliore e sana del mondo imprenditoriale.

    Quanto al grillismo si sta vedendo quali risultati sta portando a casa questo suo modo, urlato, insultante, delirante, populista , agitatorio, spettacolare e comico di far politica.

    RispondiElimina
  161. Beh, Chiari, benché io da te abbia solo da imparare sul piano storico, che la svolta di Salerno, di cui ti ringrazio di rendermi edotto, sia equiparabile al renzismo è, ripeto, mero delirio, esso sì lontano dalla realtà, tanto è vero che fuori dalle fumosità una sola analogia concreta fra Togliatti e Renzi non sai additarla. Togliatti era un marxista classico e ha fatto lotta di classe, con un elettorato ben squadrato sociologicamente, fino alla sua fine e ha combattuto il centrosinistra nascente, il partito di governo con Togliatti non c'entra nulla. Se hai bisogno di bibliografia su Togliatti posso fornirtela chilometrica, se vuoi imparare qualcosa: paragonare chi non è mai uscito dall'ombra di Mosca e mal accettò le denunce krusceviane a Stalin a un rampante di formazione cattolica ed estranea del tutto al pensiero di sinistra, a uno che corre dietro ai ceti dirigenti industriali e bancari non meriterebbe replica se non su blog, parlane a un docente di storia delle dottrine politiche e ride fino a domani l'altro. Ripeto, è come dire che Temistocle sarebbe stato ghibellino. Infine, 25% alle prime elezioni e la giornata odierna di sconfessione della casta sono un ottimo risultato ma se tu credi che lo sia quello del PD in questi quattro giorni ognuno gode come può. La scelta di Rodotà è stata l'unica seria che abbiamo vista e non è stata votata dal PD: chiediti perché.

    RispondiElimina
  162. Qui Colonnello gli unici deliri, e per di più calunniosi, con tanto di deliranti testimoni ( Sallusti e MisianI !!!) chiamati a favore, sono i tuoi su Renzi e su Napolitano.
    Sul PCI e su quel grande innovatore del PCI che fu Palmiro Togliatti mi stai dimostrando per l'ennesima volta di sapere poco e di non averci capito un cazzo.
    Evidentemente lo hai studiato su testi poco attendibili.
    I tuoi giudizi su Togliatti e sul PCI, infatti, sono da gruppettaro extra parlamentare sessantottino, schematici, ideologici, calunniosi anch'essi, totalmente fuori dalla realtà ed ancora una volta deliranti.
    Renzi sta proponendo per il PD una innovazione della portata di quella che Togliatti propose per il PCI rientrando da Mosca finita la guerra.
    Su questa base Renzi per rilanciare il PD dovrebbe e potrebbe fare una "Svolta di Firenze" che abbia lo stesso significato storico, e per certi aspetti programmatico, di quello che la "Svolta di Salerno" di Togliatti ebbe per il PCI, e che consentì al PCI di diventare ( e poi consolidarsi) per la prima volta ed in poco tempo, il principale partito di sinistra, conquistando voti tra tutti gli strati sociali e tra tutte le forze politiche.
    Questa è l'analogia di fondo, che non ha niente di personale, anche se tu testardamente insisti a volerla mettere su quel piano in cui io non l'ho mai messa.
    Non c'è storico, non c'è docente di storia delle Dottrine Politiche, che non mi darebbe ragione.Informati.

    RispondiElimina
  163. Rodotà è stato scelto dai grillini ( che pochi mesi prima lo avevano messo in testa a quelli da mandare affanculo) con l'unico intento di spaccare il PD tra ex comunisti e cattolici.


    Grillo non aveva alcun diritto di imporre un candidato da lui scelto dentro al PD e con l'intento di spaccare il PD, il PD aveva invece, da primo partito, il pieno diritto-dovere di indicare un proprio candidato, per di più gradito a Grillo, come Prodi, che nella sua stupidità Grillo non ha accettato. Ed ora se ne sta pentendo.

    Il PD da mesi chiede a Grillo, persino stupidamente umiliandosi come ha fatto Bersani, di collaborare sia nella formazione di un Governo che nelle elezioni del Presidente della Repubblica.



    Grillo ha detto no a tutto ed ora è rimasto con un pugno di mosche.


    Alle prossime elezioni politiche Grillo sarà quello che perderà più voti di tutti, accetto scommesse.

    RispondiElimina
  164. Tu parti dal postulato che conoscano il colpevole, che quello sia Renzi, e che quindi non abbiano bisogno di mentire, io invece credo che non sappiano una beata mazza, al massimo suppongono, o che sappiano ma non gli interessa sputtanare i veri colpevoli e che gli conviene invece e parecchio di mentire. Il nemico è Renzi, da ieri, ma ancora più da oggi perchè è cominciata ufficialmente la lotta al potere del partito. Non si tratta di capire o non capire, si tratta di avere punti di vista opposti o di essere da parti opposte come mi sembra evidente che siamo. Io spero che Renzi ce la faccia e che Barca faccia la fine di Mussi, l'ultimo che ha cercato di far ritornare alla sinistra arcaica il partito, tu invece vecchio bolscevico convinto speri ovviamente il contrario e ti conviene dar alito al fuoco della calunnia che viene dalla tua parte. Il fatto che chi bercia non sappia nemmeno per cosa bercia non è giudizio irrilevante, direi che è invece considerazione fondamentale per considerare quanta importanza e quanto peso dare ai bercianti. Rodotà, a parte tutte le considerazioni di opportunità già fatte per votarlo da parte del PD, non erano in grado di farlo eleggere da soli PD, SEL e grillini, perchè il PD non è un partito monolitico che porta i suoi 450 voti a chi decide il capo e siccome di quei 450 ce ne volevano almeno 342 rischiavano brutto, anzi, quasi di sicuro andavano incontro, ad un'altra smerdata. Meno male che Letta li ha salvati, se no Bersani, per far dispetto a Renzi, quasi ci provava alla fine.

    RispondiElimina
  165. Basta leggersi le dichiarazioni di oggi di Fioroni, nelle quali si tradisce palesemente,per capire che è stato lui uno degli organizzatori del killeraggio di Prodi in chiave anti-Renzi.
    Eventuale peso elettorale di Barca+Vendola+Ingroia= 3%. Nel PD ce ne faremo una ragione.

    RispondiElimina
  166. Intanto i giovani turchi fanno dichiarazioni aperte in favore di Renzi. Barca con quell'uscita fuori tempo su Rodotà si è tagliato le palle col mestolo e li ha fatti incazzare tutti. Grande politico della minchia anche lui!

    RispondiElimina
  167. Nel PD è in corso una furibonda battaglia politica generazionale, dove finalmente dalla parte dei nuovi non ci sarà solo Renzi, anche se Renzi, tra loro, è indiscutibilmente il più forte. Il Migliore, eh eh eh.

    RispondiElimina
  168. La famosa scheda di Fioroni fotografata per provare il voto a Prodi che si passano l'uno all'altro è sempre la stessa, si sono sputtanati un'altra volta. Colonnello scommetto che gliel'ha data Renzi! Magari Misiani e Sallusti tireranno fuori questa versione ora.

    RispondiElimina