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sabato 27 aprile 2013

E allora penso a Delio Rossi

Certi matrimoni non vanno proprio, e allora penso a Delio Rossi, poi ci sono quelli che finiscono male, e allora penso a Delio Rossi, Sinisa non lascia strascichi mentre il medioman complessato da un phisique du role sfortunato, lascia la ciccingomma sotto la panchina dove è stato seduto indegnamente, mentre continua a masticare l’orgoglio che fa più danni della carie. Un classico matrimonio che finisce a schifio, con tentativo di guerra dei Roses annessa, e con gli avvocati che l’hanno preso a schiaffi sul nascere, eccezione positiva a parte, che questa volta almeno non sono i figli a rimetterci, anzi. Il padre è figura importante, e le mie fragilità sono figlie della mancanza di quella figura, conosco quindi l’argomento, ma la presenza di certi padri è più deleteria ancora, e allora penso a Delio Rossi, penso a chi è costretto a curarsi per colpa di una figura paterna ingombrante, e quando penso ai buoni esempi allora penso a Delio Rossi, agli sganassoni come modello educativo efficace, penso al rutto come espressione del gradimento di un pranzo, penso a chi si toglie le scarpe a tavola oppure la cintura per marcare il territorio, e rimarcare il ruolo del padre padrone pur essendo invece il cane. Insomma, se uno per togliersi certe soddisfazioni si toglie le scarpe e la cintura allora penso a Delio Rossi. Se si parla di scarsa intelligenza allora penso a Delio Rossi e alle interviste d’avvicinamento alla partita di domani, un uomo che reitera la propria bassezza specificando di non voler tendere la mano a Ljajic, e se avanza una museruola allora penso a Delio Rossi, oltre alla camicia di forza gli si tappi anche la bocca, lo si aiuti con pareti imbottite e con lo Xanax, si pensi per lui a uno sganassone elettronico per togliergli il vizio della violenza, si pensi a una ciccingomma che rilasci parole di buon senso invece del rancore che ancora lo macera. Per tutto questo quella di domani è una delle partite che sento di più in assoluto, e se questa volta sarà Ljajic a schiaffeggiare sul campo quel finto brav’uomo, dopo il Dom Perignon di ieri sera sarà l’ora del Krug, e se penso a un brindisi alla salute di qualcuno allora penso a Delio Rossi, che non torni più a Firenze, neanche in visita, ci ha già sputtanati abbastanza, purtroppo per lui siamo amanti del bello, lo riconosciamo per DNA,  e non solo quello di casa nostra, perché se penso alla torre degli Asinelli allora penso a Delio Rossi, ma alla fine siamo anche solo dei gran brontoloni e basta, si, fondamentalmente siamo buoni e subito pronti a ricucire gli strappi, basterebbe che chiedesse scusa però, semplicemente, e allora sono convinto che ci piacerebbero anche le torri medioevali.

84 commenti:

  1. Per poter chiedere scusa ci vuole un minimo di intelligenza.

    E' come voler cavare il sangue dalle rape , Pollock, perché siamo di fronte ad un idiota che continua a dire che per lui la faccenda era chiusa la sera stessa ma che altri hanno voluto continuarla.

    Come se uno beccato a rapinare una banca dicesse che per lui la faccenda è chiusa lì e criticasse chi lo vuol giudicare e punire.

    E pensare che certi tifosi viola stavano con lui. Quanti danni può fare la faziosità quando è inconsapevole e priva di comprendonio!


    Come definire poi quella faziosità quando addirittura è volta, non a favore , ma contro la società ed i calciatori per i quali si dice di tifare?



    Ed oggi c'è persino chi arriva a dire che, visto cosa sta facendo ora, a Ljajic quella vile e devastante aggressione ha fatto bene. Non ci sono parole.

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  2. Delio Rossi e' stato una delle mie piu' grandi delusioni viola, sicuramente la piu' grande a livello di allenatori.

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  3. Molto interessante un'intervista a Pasqual sulla Gazza, riportata da violanews. Riporto uno stralcio su Alessio Cerci:


    Se Cerci tornasse?
    «Ale ha grandi qualità. A volte, però, si deve fare un passo indietro per farsi accettare dallo spogliatoio».

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  4. http://www.violanews.com/images/2013/04/batistuta-e-antognoni.jpg?67b5f3

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  5. Io sono uno di quelli che difendeva Delio Rossi,poi pian piano ho fatto marcia indietro;ritengo che ora i giudizi siano quasi in maggioranza assoluta contro Delio anche per le perfomances inanellate da Liajic.Oggi Delio Rossi è come un politico italiano:perderebbe anche le guerre che non combatte....Domani:come contrapporsi all capacità aeree di Icardi? Basterà Commper? O basterà non far crossare i fluidificanti blucerchiati? Domani match per Jovetic....

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  6. Sopra, anch'io ero fra quelli che difendeva Delio (ma ho subito detto che la societa' era costretta a licenziarlo subito, cosa che ha prontamente fatto), poi mi e' scaduto molto con le sue dichiarazioni successive. E' stata una delusione, in effetti, piu' a livello umano che a livello tecnico (dove poco poteva fare, con il casino che c'era).

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  7. Come allenatore Rossi ha la grande attenuante di aver lavorato con l'ultima rosa di Corvino: una rosa del tutto inadeguata fatta di molti portatori di palla ma non di costruttori di gioco. Invece di ottenere rinforzi perse strada facendo Gilardino sostituito da un Amauri spento e fuori forma. Anche a me è parso tuttavia perfetto per certe piazze, poco compatibile con Firenze. Non mi piacevano le tute, il chewingum masticato a oltranza, le conferenze in cui aveva poco da dire. E forse non era solo folklore. Con Ljajic ha passato ogni limite professionale, anche se, per paradosso, la rinascita di Adem è iniziata a far data da quel giorno. A noi ha fatto comodo che sia stato licenziato perché finalmente abbio trovato in Montella l'erede di Prandelli. Domani qualcuno ipotizza vendette. Io penso che la Samp soffrirà molto anche se gioca in casa. Se Rossi farà il sostenuto con Ljajic commetterà un altro errore.

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  8. Non è un paradosso, Ludwig, anche se ti travolge un TIR e riesci a venirne fuori la tua rinascita inizia da quel giorno.
    Ciò detto, nessuno si sogna di sostenere che il TIR ti ha fatto bene.

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  9. Infatti era proprio quello che volevo dire Chiari, eventi molto negativi possono dare il la a grandi cambiamenti se il soggetto ha carattere.

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  10. L'unico grande cambiamento, Ludwig, da parte di Ljajic, è stato nell'aver trovato finalmente un grande allenatore e che ha creduto subito in lui.

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  11. E' innegabile che Ljajic abbia cambiato atteggiamento già prima di conoscere Montella, ovvero quando è andato a parlare con i dirigenti, facendo capire la sua voglia di riscatto, che ha poi palesato con allenamenti "feroci". Lo shock causato dalla bestiale reazione di Delio ha senza dubbio fatto scattare qualcosa nella testa del ragazzo, che si è visto messo alle strette, con il tifo contro, e la prospettiva di lasciare Firenze da semifallito. Questo vuol dire che la violenza di Rossi è stata utile? Probabilmente sì, per le reazioni a catena che ha causato. Ovviamente non la si può invocare come metodo educativo, perché avrebbe potuto anche accelerare la caduta di Ljajic, ed è comunque deplorevole. Ci sono delle ragazze violentate che trovano da quella vicenda una forza prima sconosciuta, come accade anche ad alcuni ex tossici. Non per questo c'è da inneggiare a stupro ed eroina come acceleratori di coscienza.

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  12. Ripeto, io l'unico grande cambiamento che ho visto è quello della persona di chi lo allena.
    Anche prima dell'incidente Ljajic si allenava con serietà, con determinazione, ed anche in campo, in relazione all'età, all'esperienza ed ai tempi di inserimento, dava sempre il meglio di sé, un meglio che già era qualcosa e che soprattutto consentiva di vedere cosa poteva diventare. La violenza non è mai utile.

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  13. A me è successo di riuscire a ripartire dopo momenti non facili, quindi penso sia successo anche a Ljajic. Talvolta anche la perdita di una persona cara ti da' la giusta spinta. Dobbiamo quindi augurarci un lutto? Ovviamente no, perciò ho parlato di paradosso.

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  14. Eterogenesi dei fini o inutilità delle domande tipo "cosa sarebbe successo se Renzi avesse vinto alle primarie". Questo è il dilemma. Io invece non ho dormito pensando all'infortunio di Roncaglia. Non vorrei arrivare a fine stagione e chiedermi "chissà cosa sarebbe successo se Roncaglia avesse giocato a Genova". Si deve vincere ad ogni costo. Io metterei dentro Sissoko al posto di Valero, ho detto tutto.

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  15. La "giusta spinta" Ljajic ce l'aveva già, Ludwig, anche prima dell'aggressione. Poi ha semplicemente trovato chi ha saputo valorizzarla.

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  16. Leggevo delle statistiche interessanti tipo rigori a favore, ma mi piacerebbe sapere quante espulsioni abbiamo provocato agli avversari. Nelle ultime tre, Milan, Atalanta, Torino, gli avversari hanno finito in dieci, cosa già di per sè rilevante. Mi sembra pure a Bologna. Con il Milan anche all'andata. Con la Lazio al Franchi. In casa con squadre di medio-bassa classifica? Mentre espulsioni contro penso siano pochissime.

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  17. Gonzalo con l'Inter, e poi?

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  18. Batistuta: "Cos'è Firenze? E' stata la mia casa, sono arrivato qua appena sposato, andato via con tre figlie, tante esperienze e una carriera. Vengo qua e mi sento come tornare a casa. Mi sembra che era ieri che l'ho lasciata... mi sento benissimo qua, è casa mia.
    Mai pentito di esser rimasto cosi tanto, sapevo cosa perdevo e guadagnavo. E' stata la decisione giusta restare, ci ho guadagnato in affetto." Clap, clap, clap.





    Parole molto simili a quelle pronunciate molte volte da Antognoni.

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  19. Al tempo dell'episodio di Delio Norris, scrissi che comprendevo ma non giustificavo, dopodichè Delio ha peggiorato le cose, cercando di legittimare quel suo gesto con mille giustificazioni ridicole.
    Montella erede di Prandelli, Ludwig, non si può proprio sentire, sono due allenatori diversissimi e tra i due non c'è stata continuità di panchina. Solo perchè entrambi hanno fatto bene? Allora Prandelli è l'erede di Malesani, e Malesani di Eriksson.

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  20. Chiari leggi il Guetta

    http://www.davidguetta.it/

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  21. Pollock, dei rapporti fra Stracciareti e il Bercia non ci può fregar di meno: il protagonismo dei campioni è comprensibile e lo ingoiamo, quello delle mezze cartucce è solo risibile. Del resto, che il Bercia sia in cattivi rapporti con Antognonisuperstar e con Stracciareti, e cioè con due dei quattro più grandi giocatori mai visti a Firenze (gli altri due essendo Julho e Roby), è nella norma delle cose, il Bercia essendo il Bercia. Su Stracciareti non farei però troppa retorica: era antipatico, carogna come tanti giocatori argentini e come tanti d'essi interessato solo alla grana. Finse deteriorato il rapporto coi tifosi viola (che lo adoravano come un dio, come un dio!) a causa dell'emersione della sua tresca con la parrucchiera (una delle tante: ma chi se ne frega, solo che lui strumentalizzò l'affaire per preparare di lontano la partenza). Stracciareti ha giocato con la Fiorentina, non si è mai identificato ad essa: ciò nulla toglie al valore del calciatore ma lo esclude dal novero dei portabandiera, fra i quali vi sono calciatori a lui nettamente inferiori.

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  22. Dei problemi personali dell'urlatore alla sbarra nulla mi cale. Il Bati non è stato interessato solo alla grana: un grande campione come lui avrebbe potuto giocare in qualsiasi grande europea, in qualsiasi, dove avrebbe guadagnato e vinto molto di più. Si fosse impuntato davvero per andarsene quando era all'apice, nemmeno VCG avrebbe potuto trattenerlo. O sarebbe potuto rimanere a Firenze, giocando solo quando si sentiva in condizioni decenti, evitando di mettere a rischio la salute [per la Fiorentina è oggi in pratica zoppo, non dimentichiamolo mai], anche qui figuriamoci se la Fiorentina aveva una dirigenza in grado di imporgli infiltrazioni e presenze in campo, quando non lo fanno oggi con Jovetic. Quando giocava ci metteva tutto, lo si vedeva anche quando segnava, e non lo faceva solo perché era "un grande professionista". Dava l'anima, e quella non si misura in lire.

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  23. No, Deyna, a quei tempi i calciatori non facevano quel che loro pareva e Stracciareti fuori di Firenze non era poi così considerato come dici: molti addetti lo ritenevano, a torto, un fenomeno per squadre del livello della Fiorentina, incapace di dialogare con compagni importanti e di fatto lui andò a finire con una pari grado che vinse lo scudetto perché non aveva il Laureato come presidente e il Trap come allenatore e si valeve di protezioni bancarie e politiche formidabili. Lui cercò di sfilarsi fin dal 1997, come scrive correttamente il Bercia, ma siccome non vi riusciva passando da vittima (cosa che un orgoglioso pampero caricaturale come lui esigeva assolutamente) rimase prendendo una baracca di quattrini e permettendosi di sputare nel piatto (niente esultanza verso i tifosi dopo i gol, interviste malmestose, sufficienza sdegnata da hidalgo con le pezze al culo). Rimediava tanti calci ma fece anche flanella la sua parte in diverse partite, non lo ricordo come un dedito alla causa anema e core ma come un professionista deontologicamente normale in campo, invidiosissimo allorché arrivò a Firenze uno a lui superiroe benché matto come un cavallo. Vuole un ruolo di livello a Firenze oppure nisba? Nisba, allora! Ma chi cazzo sei, ma quali credenziali hai, ma come ti sei lasciato con noi per avanzare queste pretese... Sei un gaucho rozzone e perfido, finito di dar calci al pallone tu umanamente, intellettivamente, professionalmente (per quel che è delle conoscenze nel mondo del calcio e dei modi per intervenirvi da dirigente) vali zero. Vai a cagare.

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  24. Non mi trovo sulla stessa linea di durezza dei toni del Colonnello, ma concordo sulla sostanza dei fatti (a parte la considerazione che aveva Bati fuori da Firenze: Inter, Barcellona e Man.United lo avrebbero preso anni prima se VCG lo avesse lasciato partire).
    Io adoravo Bati, figuriamoci se non poteva essere altrimenti, forte com'era e con l'età da poster in cameretta che ancora avevo ai tempi in cui era arrivato a Firenze, però ogni volta che parlava avevo la sensazione che malcelasse insoddisfazioni di vario tipo, oltre a una certa stizza. Ha perfettamente ragione il Colonnello quando dice che la permanenza a Firenze dipese più dal Laureato che da lui; dopo il '97 ricordo che ci riprovò nel '98: venne annunciato l'arrivo del Trap, dopo qualche settimana scoppiò il tormentone su Bati che voleva andarsene, il Trap rimase sorpreso e andò in crisi, affermò testualmente di non aver pensato all'ipotesi di una Fiorentina senza Bati, dopodichè annunciò l'intenzione di raggiungere di persona il giocatore sotto l'ombrellone a Forte dei Marmi, per convincerlo che con lui avrebbe lottato per lo scudetto (ricordo anche l'uscita di Bati nei giorni precedenti: "E' inutile che venga Trapattoni, non resto a Firenze neanche se me lo chiede il Papa"), ennesimo aumento di ingaggio da parte di VCG (quell'anno diventò il più pagato della Serie A al pari di Maldini e Zidane), e riparte la stagione col solito impegno nonostante il mal di pancia.
    Dicevo ieri: non riesco a giudicare male un grande come lui, ma non riesco a negare che ogni volta che negli anni ha riparlato sono sempre rimasto deluso. Che è un po' il concetto che voleva sottolineare ieri l'articolo di Pollock, noi eravamo andati un po' fuori tema parlando di gol, soldi e professionalità, ma la cosa più difficile da comprendere è il modo freddino con cui si pone verso questa città che l'aveva trattato come nessun altro personaggio nella sua storia. Così che, sinceramente, l'idea di un suo ritorno alla Fiorentina a me lascerebbe il cuore decisamente "freddino".

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  25. Beh, Colonnello, non esagerare. Bati aveva il suo carattere e non era un simpaticone, ma comunque per la Fiorentina ha sempre dato tutto. Mandarlo a cagare mi sembra fuori luogo.

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  26. Caro Pollock, Io ho giudicato le dichiarazioni del Bati che ho riportato, che trovo simili a quelle che ha fatto molte volte, dopo aver smesso si giocare, anche Antognoni.

    E' vero però che l'attaccamento alla maglia del Bati in attività non fu lo stesso di Antognoni. Molto più venale quello di Batistuta. Diversi i due personaggi, ma diversi anche i tempi.

    Nonostante ciò, e tutto sommato, il mio giudizio su Batistuta è più vicino a quello di Deyna.

    Ed è anche giunta l'ora di superare, a Firenze, da parte di chi, come il Guetta, ci s'è trovato in mezzo, certi dissapori, per lasciare spazio solo alla giusta considerazione che merita più grande attaccante viola di tutti i tempi, anche se non fu il più grande calciatore viola in assoluto.

    Il rapporto di riconoscenza e di attaccamento deve essere reciproco: Bati ha contribuito più di tutti a rendere grande la Viola nel suo periodo, la Viola ha contribuito a rendere immortale lui. Mi pare che nelle dichiarazioni sue che ho riportato dimostri questa consapevolezza.


    Detto ciò Io sono innamorato della Fiorentina, solo di un calciatore sono stato innamorato tanto quanto della Viola: Giancarlo Antognoni.

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  27. Lo, nella penultima riga, sta per io.

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  28. Anche di Montuori e poi di Hamrin, a dire il vero, ma al loro tempo ero un bambino poi ragazzino, quindi il mio era un amore infantile, meno consapevole, eh eh eh.

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  29. Ho citato l'articolo del Guetta solo perché contiene alcuni passaggi meno conosciuti dei suoi gol.

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  30. Caro Anto, la mia mandata concerne la sua richiesta e su quella mi mantengo.

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  31. Seferovic ancora in gol!

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  32. Scusate ma se pensate che i calciatori e gli allenatori abbiano come movente del loro agire l'attaccamento alla maglia continuerete a sbatterci la testa e a scoprire nuovi "traditori" ad ogni piè sospinto: ieri era il Batistuta di Guetta, oggi il Montolivo, domani lo Jovetic di turno. Avremo una collezione di Giuda che hanno tradito la causa e valanghe di commenti che attaccanno l'eroe traditore. È Guetta stesso a darci la chiave quando dice che a Bati offrivano il doppio. Voi che avreste fatto al suo posto sapendo che la carriera dura una decina d'anni (ma quella di Bati meno per i noti problemi fisici). E forse i tifosi meritano rispetto e fedeltà? Quanto ci mettono a giubilarti? Dieci minuti? Mezz'ora? Persino Bati se avesse sbagliato una stagione sarebbe stato tacciato di essere finito. E allora addio statue!

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  33. Comunque da ringraziare al solito il Poeta per la seconda immagine: gran culo, ancor fresco, di sinuose forme, forse solo un po' carente nella consistenza di profilo [immagino], ma impreziosito dal vitino di vespa e dalle cosce spaziate, raffinatezza da intenditori.

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  34. Vedi, Deyna, il difetto di profilo è però anche causato da quelle cosce che esalti oltre misura e che sono tozzotte e sbagliano l'attaccatura. E quella schiena si inffossa ben troppo, per il gesto, il che mi lascia qualche perplessità sull'avantreno (con tutto ciò, mi ritirerei con lei in torretta senza rimpianti). Giusto, Lud, quindi i posti da alto dirigente «alla memoria» non hanno senso e bene hanno fatto i DV ha escludere, ad esempio, un inidoneo per eccellenza come Antoniosuperstar da quei posti e, per qualsiasi futuro, lo Stracciareti.

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  35. Fosse stato venale non sarebbe rimasto tutti quegli anni a Firenze, Vittorio pagava bene ma avrebbe potuto prenderne una sporta in più da altre parti, in Italia o all'estero. Non fosse stato un serio professionista non avrebbe segnato valanghe di goal facendoci credere, anche in campo internazionale, di potercela giocare alla pari con squadroni che mai ci cagavano di striscio. Se fosse stato uno scansafatiche rozzo e ignorante non avrebbe giocato con le infiltrazioni (tanto da doversi togliere centimetri di sopra ossi callosi dalle pedate ricevute) arrivando sui ginocchi ad ogni fine campionato, non sarebbe sceso in B se fosse stato un arrivista e basta, non avrebbe battuto il record di Pascutti, non avrebbe portato così tanti abbonati allo stadio che andavano, quasi, solo per vederlo marcare e correre alla bandierina. Ci ha dato i migliori anni della sua carriera, ha sparato una cartuccia e mezza a Roma e all'Inter prima di eclissarsi completamente dal calcio giocato ad alti livelli. Che fosse venale, orgoglioso, permaloso e un po' ignorantello non inficia tutte quelle doti sopra descritte, né potrebbe farci dimenticare i godimenti ricevuti grazie a quelle giocate. Non ho mai pensato che un campione diventi indimenticabile per il suo attaccamento alla maglia, a quei colori, o ad una città ma per quello che da in campo, quanto e come, e lui, per quello che riguarda il dare in campo, ha dato il massimo. Posso solo ringraziarlo, essergli riconoscente per quella (quasi) decina di anni in cui mi ha fatto sognare e conservare di lui un bellissimo ricordo, ricordo che riservo solo per quei giocatori capaci di lasciare un segno. Lui ha Firenze l'ha lasciato, indelebile. Se volete che i giocatori siano di altissimo livello, sputino sangue in campo, prendano meno soldi che da altre parti e che alla fine ci debbano anche ringraziare in quanto tifosi, noi si, fedeli, credo che avete un concetto, non del calcio, ma dello sport in generale parecchio distorto. Quando un professionista esprime il massimo delle sue possibilità di quello che dice, desidera o fa fuori del campo, a me, non può fregare di meno.

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  36. In assenza di Icardi due problemi: Estigarribia se si trova davanti Tom e se Vincenzì non ha l'accortezza di confermare Compper spostando di lato Savic, e Maxi, che ci ha spesso castigato in passato ma che non ha tuttava tipologia di giocatore da affannare Rodri, spiato dal vice di Sabella.

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  37. Non so, Blimp, io intendevo dire piuttosto che bisogna accettare l'aspetto professionale del calcio e pretendere anzichè la fedeltà alla bandiera comportamenti professionalmente ineccepibili. Poi a fine contratto si rinnova o ci si saluta. Per quanto riguarda i grandi campioni, dico solo che un grande campione non è necessariamente un grande dirigente o allenatore. Non si può riempire la società di simboli. Nei posti chiave ci vogliono manager o tecnici preparati che abbiano fatto una trafila e possiedano buoni curriculum. Antognoni comunque è stato mi pare un buon dirigente e gliene va dato atto. I giocatori buoni li sapeva vedere anche se non sempre riusciva a prenderli.

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  38. Appunto, Lud, appunto: non ci sono più bandiere, non si diventa dirigenti perché ex bandiere (presunte). Antognoni era un osservatore, il che non ne faceva un dirigente, sebbene ne prendesse lo stipendio.

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  39. AntoineRouge, la tua assenza pesa... Violapower, la tua assenza è sospetta... Zemanviola, la tua ssenza è da fijo de bona donna...

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  40. Rarità africane


    Rarissimamente siamo in disaccordo, caro Colonnello, ma stavolta siamo su due mondi diversi. Mi permetto di confutare le tue tesi su Bati, e non per sentito dire.

    Ieri avevo fatto un suntino, dal quale emergeva, grosso modo, il carattere di Bati, ma te ti sei spinto troppo in la': Bati non era considerato dalla grandi squadre, era straconsiderato! Citazioni personali, tra gli altri, da Zenga, Pagliuca, Maldini, Brheme quando lo incontravano e non, e moltissimi dirigenti interisti. Il Milan non ha mai fatto richiesta, ma c'era Van Basten, poi quando smise ci provarono, ma eravamo al loro pari e non li ascolto' neppure. Ascoltava invece l'Inter, squadra a lui simpatica ma nei fatti solo per farsi dare di piu' dal grullo.
    Questo aspetto puo' piacere o meno, ma bisogna attenersi ai fatti e questi dicono:

    1)Che e'restato da noi negli anni migliori, rifiutando trasferimenti nobili tra cui il Barca e te lo posso garantire
    2)Che se n'e'andato a 29 anni al calar della parabola, portando nelle casse una marea di miliardi, che poi questi se li sia messi in tasca il grullo, o che non fossero sufficienti per salvarci, e'altra roba.

    3)Che accettava le infiltrazioni per far vincere la squadra e nessuno lo obbligava, anzi dall'alto della sua personalita' nello spogliatoio poteva far quello che voleva e ha fatto il professionista al 110% abusando mai della sua dimensione coi compagni

    4)Non ha mai fatto flanella, nemmeno una volta, come non e' flanella che per giocare a golf doveva usare il cart che non poteva far le salite a piedi.Ora non so, ho letto che e'migliorato.E sai perche'?Perche'il piede non l'ha mai levato come mai visto fare ad altri. Nessuno si ricorda che da ultimo rifiutava, talvolta, di tirare le punizioni.per il dolore.

    5)I contrasti con Edmundo li ebbe tutto lo spogliatoio, con il vertice in Rui e non Bati. Anzi piu'volte lo difendeva nel senso che se l'interesse comune per arrivare allo scudetto era sopportare il deficiente del brasiliano, lui lo fece, fu Rui a sbroccare, a ragione, piu' volte.

    6) Bati non si e' mai sentito piu' forte di nessuno, non c'e stato mai alcun atteggiamento di superiorita', e ne aveva , al limite, ben donde.

    7)Non tutti siamo uguali, neppure i giocatori. Bati puo'piacere o meno come persona, io ha la mia idea, ma niente conta davanti a cosa ha dato alla viola, solo questo ha valenza. Preferirei che invece a fare un giro di golf al Poggio, fosse andato a trovare la squadra, certo, ma per questo chiamarlo rozzo peone, mi pare fuori logica.

    8)Tra gli altri top, forse Julinho ha dato segnali di fiorentinita' maggiori ?Per me assolutamente no, e' stato qui due anni e via. Di Baggio nemmeno parlo e Giancarlo e' un caso a se'.
    Certo, Rui Giancarlo sono diversi, ma nessuno ha messo, in campo, il cuore che ci ha messo Bati. Deyna, dici tutto giusto solo una cosa, Bati non ha dato tutto, ha dato di piu'. No Colonnello stavolta, consentimi, hai toppato alla grande

    Lele

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  41. http://www.firenzeviola.it/?action=read&idnotizia=133651



    Comunque anche dal video a me pare uno schietto, come lo ricordavo. E da uno così non interpreto certe dichiarazioni come ruffianerie. Un punto in più per l'uso corretto del "piuttosto che", nonostante sia un argentino da tempo lontano dall'italia. E non accostiamolo in nessun modo a Montolivo, per favore...

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  42. Il COLONNELLO stamane ha fatto colazione con la soda caustica....Guarda plurimedagliato che il Gat ti dedica quasi un pamphlet sul sitone,confutando te nei suoi confronti,come confuta e rinnega Gasbarroni nei suoi stessi confronti...ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah...immagino voi due,tu con iperboli e metafore,citazioni e sofismi mentre lui con fare affettato pretende galateo,accademia della crusca e bon-ton....ah ah ah ah ah ah ah ah!La Boldrini: "Non esiste un fascismo buono",esatto My Milf,esatto!Se c'era del buono nella destra tu non eri dove sei ora!Richiamata dalle sue missioni estere come Prodi,come un Veltroni alla Kerouach e la "sua" Africa,mai Pollockiana!Capitolo Batistuta:solo e sempre rispetto,he's the man!Bati era l'esempio,Bati era potenza fuori controllo poi tarata,Bati era la speranza,Bati era il simbolo,lo scudo dietro cui ripararci in giro per i campi della A(e della B,ahimè!),Bati era l'asso,Bati era un uomo vero,Bati era il GolBati era la Nostra Coppa Italia,,Bati era la Nostra Supercoppa Italiana,Bati era lo zittire il Nou Camp dove altri sono stati umiliati(anche recentemente),Bati era spogliatoio,Bati era unico,Bati era colui che incuteva il timore solo con la presenza in campo,Bati era il rispetto guadagnato dalla viola sul campo,Bati era Noi.Benedetta la Vhs di Argentina-Cile e chi la consegnò,illo tempore,alla dirigenza viola.GUBERNATOR,quella torre e l'omaggio allo sfortunato Latorre,compagno del Bati? eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh....Quello al fianco della torre non sarà il retro di KIki di Montparnasse ma una suonata la meriterebbe(scusate il doppio francesismo...se c'era Gat inorridiva,lui lo chiamava evacua-feci...ah ah ah ah).Non solo le partite,ora anche del Sitollock gli viene riferito...ma quell'uomo fa una vita in differita????

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  43. Lele, può ben essere non avendo io il dono dell'infallibilità, ma mi attengo, sulla questione, a: 1) il non risultarmi altro, a parte la Roma, che l'interesse di Moratti, da parte cioè di una squadra che all'epoca valeva presso a poco la nostra e che comprava di tutto; 2) che la maggior parte della stampa e degli addetti al mercato a lungo l'abbia considerato un fenomeno da Fiorentina, come ho già scritto (e, bada, non ho scritto che fossero nel vero, anzi penso il contrario), ad esempio anteponendo sistematicamente Weah nel giudizio; 3) che le infiltrazioni le ha fatte lui come tanti e che tutto quel che lo muoveva era l'orgogliazzo caudillesco; 4) che in diverse partite l'ho visto flanellare, non più della media di un serio professionista, non tanto da fargli il monumento per la professionalità; 5) che tutto lo spogliatoio l'avesse con Edy lo voglio bene, trattavasi infatti di pazzo furioso e sadomasochista, ma che chi era mosso da invidia era lui; 6) che l'atteggiamento di superiorità era pubblico, in privato non l'ho conosciuto e quella dimensione nemmeno m'interessa, come quando dicevano che Benetti amava i canarini e sveniva se vedeva il sangue; 7) che non ho fatto confronti specifici con altri ma Julho aveva altre doti umane e Roby è stato pessimo alla partenza, sì (ma che c'entra con Stracciareti?); 8) che niente conta dinanzi a quel che ha fatto per la Viola ma che non per questo gli darei un posto da dirigente perché lo reclama, visto che non lo considero né una bandiera, né un esempio né un perito nella materia di cui aspira ad esser signore; 9) che non ho scritto che fosse un rozzo peone, ma un rozzo e perfido gaucho, che è peggio. In genere, caro Lele, devo dire che i «dietro le quinte» sono molto utili e interessanti e divertenti ma che non cambiano la qualità di quel che il pubblico vede sul palcoscenico e che è quel che conta: bada, nel tuo caso mi pongo come Proust davanti a Sainte-Beuve, nella polemica sul biografismo applicato all'analisi dell'opera d'arte, non metto cioè in dubbio quel che mi dici come farei invece coi detentori dell'indicibile segreto montoliviano di Fatima, Mergda & Schreber. Il calciatore è stato il più gran centravanti della storia viola e uno dei più grandi della sua epoca, umanamente non gli sono grato di nulla e non lo voglio tra le palle a Firenze.

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  44. Sintesi africana


    Meno male che non mi poni a quel livelllo...eh eh



    Lele

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  45. Mi era sfuggito l'ultimo intervento del Colonnello sul Bati, ero rimasto a quello prima, quindi commento, anche se Lele mi pare abbia detto tutto perfettamente. In quegli anni ero ancora fisso allo stadio, e tutto si può dire del Bati, fuorché abbia fatto flanella, anche in una sola partita. Qualche volta si è sacrificato meno in copertura, ha centellinato gli scatti, ma questo accadeva solo quando era messo proprio male, e pur di giocare si riempiva le caviglie di infiltrazioni, con le conseguenze che sappiamo. Tra l'altro, gli amici che ho in Argentina vicini alla dirigenza del River, negli ultimi anni mi descrivevano le sue condizioni come drammatiche, c'è stato un momento in cui si temeva che nel giro di non troppo tempo non avrebbe più potuto camminare. Per fortuna ora pare un po' in ripresa. Comunque sia, in campo è stato sempre più che un esempio. E io, fossi stato al posto di Corvino e con una dirigenza meno ligia al fair play, avrei preso l'Infame, l'avrei legato ad una sedia con le palpebre tenute su - Cura Ludovico - davanti ai dvd delle partite del Bati, e gli avrei detto: "Guarda quello che devi dare in campo da qui alla fine: o ti impegni a questo modo e firmi facendoci recuperare due soldi, o te ne stai in tribuna fino a giugno, e perdi l'Europeo". Per quanto riguarda la considerazione di cui godeva Batistuta fuori Firenze, tutti e dico TUTTI ce lo invidiavano, fino a mangiarsi le mani a vederlo ancora a Firenze. L'unica cosa era che l'ideale per lui era agire in un attacco che non gli restringesse gli spazi, quindi la seconda punta doveva girare largo e al suo servizio. Edmundo per un anno lo fece [ritorno con Malesani, e andata col Trap], ed era uno spettacolo, la dupla più forte che abbia mai visto a Firenze, la più forte al mondo in quegli anni, assieme alla Romario-Ronaldo della nazionale brasiliana, che non è mai stata schierata in un Mondiale. E ricordo anche che fu Rui a sbottare, e in questo mi deluse a dire il vero, un po' di gelosia verso Edi la sentiva, non gli andava giù la preferenza della tifoseria per il brasiliano. Il Bati invece si dimostrò leader vero, mettendo da parte certe cose, per il bene e l'interesse comune della squadra. Sono anche convinto che un approccio diverso con Edmundo - non facile, intendiamoci - lo avrebbe aiutato a dare fino alla fine il suo meglio. Edi alla fine, pur essendo grullo e umorale, era anche e soprattutto un ragazzo molto sensibile, coinvolgendolo in un'altra maniera magari la storia sarebbe stata differente. Anche il Trap per certi versi lo gestì bene, per altri pessimamente, soprattutto in campo.

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  46. Un aneddoto sul Bati: quando Cecchi Gori lo portò a Firenze ero al settimo cielo, perché lo avevo visto giocare spesso nel Boca e in Copa America con l'Argentina, e mi era parso un centravanti in prospettiva sensazionale. Era ancora verde, in tutti i sensi, ma vi assicuro che nel controllo e soprattutto al tiro era molto meno rozzo di quanto mostrò il primo anno a Firenze. Penso che da noi, agli esordi, abbia giocato un ruolo negativo anche l'emozione e la rivalità con Borgonovo e la testa di minchia di Branca. Ricordo ancora un dialogo con un amico con cui guardavo la Copa America: "Questo sembra Graziani", mi fa..."Altro che Graziani, vedrai chi diventa". A onor del vero devo ammettere che vedevo un buon futuro anche per Latorre [non certo come il Bati, però], non avevo capito che era del tutto inadatto al calcio italiano. O almeno così lo giudicarono in allenamento, perché in campo mise piede pochissimo.

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  47. Sopra, poiché leggo cloaca, da tempo e se qualcuno non mi avvisa, al massimo fino al mercoledì (dal martedì infatti, dopo un imbarazzato deserto di due giorni, si parla soltanto di Corvino, di Prandelli e di Montolivo, come Anto ha più volte rilevato, e io non ho tempo da perdere con la preistoria solo perché la pontellizzazione è finita, con dispetto di qualcuno, in lotta Champions), sono andato con fatica (perché la striscia ormai è morta, non all'indice) a trovarmi il post che dici, ma è la solita ridda d'insulti sparpagliati, senza senso e senza calce, con in più la rivelazione che io sono Pantaleo Corvino e lo sdegno per ciò che AntoineRouge vive con piena soddisfazione e realizzazione di sé e che invece, perché occultato malamente, rende monca l'esistenza schreberiana e bisognosa di sfoghi web da simpatizzante che non guarda le partite e non ha mai tirato un calcio a una sfera. Venendo invece al dato tecnico, valuto che Stracciareti è stato, nella sua epoca, il Tano Belloni dei centravanti: nasce sotto Van Basten, cresce sotto Weah, rigoglia sotto Ronaldo, invecchia sotto Sheva, per ogni epoca trovando, cioè, un centrattacco in quell'epoca precisa a lui superiore. Adesso vi prego per lealtà di concedermi tre-minuti-tre, il tempo di rinchiudermi nel bunker antiatomico dall'interno del quale, dopo queste mie pericolose ulteriori dichiarazioni, le vostre armi convenzionali e non convenzionali, di terra e satellitari mi faranno una ricca sega (ahahahahahahahahahahahahah!).

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  48. Strano, Sopra, che Diego Latorre non ti abbia evocato il ben peggior omonimo, un sinistro Uriah Heep 2 del PD. Manfano agli interni: beh, così le soffiate all'Ucciardone arriveranno prima. La Stronzino agli esteri: beh, così la cinica diplomazia europea aggiornerà il vecchio guardaroba di barzellette. Un governo fresco e solido, commenta il Pirla, che non ha ancora capito come lui stesso è morto.

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  49. Colonnello, sparo subito col bazooka prima che alzi la botola del bunker: innanzitutto il Bati ha durato 10 anni ai massimi livelli, cosa che nessuno dei nomi fatti è riuscito a realizzare. Come realizzatore puro è stato inferiore solo al Ronaldo pre-infortuni, forse, come uomo-squadra e leader se li mangiava tutti. Se si parla di classe cede le armi a tutti e quattro, ma Weah e Sheva nel complesso non sono certo attaccanti del livello di Batistuta. Specialmente Weah è un grande sopravvalutato, non ha mai segnato tanto. Quindi, se si giudica il Bati come centravanti, vale Van Basten e Ronaldo; se si giudica come giocatore tout court, come campione in assoluto, è inferiore a questi due.

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  50. Sheva è durato quanto lui, in grandissima squadra, Weah aveva quarant'anni, come ci ha rivelato recentemente Galliani, ma, sempre in grandissima squadra, aveva capacità di amalgama, di partecipazione alla manovra, di messa in risalto dei compagni che Stracciareti non aveva. Stracciareti era lui contro tutti, ciò che in squadra di taglia mondiale fu concesso a tre sommi (sempre i soliti, li sappiamo), altrimenti occorre saper rendere un triangolo e stoppare una palla da quaranta metri fra tre uomini. Del resto, è quel che nell'Argentina, dove Stracciareti ha segnato un sacco di gol in amichevoli e quando poco serviva contro squadrette (un po' come Riva, che si fece gran bottino a colpi di poker al Lussemburgo), ne faceva sovente un corpo estraneo e finì per fargli preferire assurdamente l'inferiore Crespo, che tuttavia non aveva bisogno di quattro metri per fermare un pallone, né Stracciareti sfrenò mai la fantasia degli argentini quanto giocatori a lui inferiori (come dovresti ben sapere). Fu un sublime centravanti di pura potenza e di fiuto, il più grande che ho visto nel genere (si dicono meraviglie, al proposito, di Nordahl, che però tra noi l'unico che credo abbia potuto vedere è Attila), ma non è così che si diventa il primo. I primi ovunque hanno anche i piedi, nel calcio. Le classifiche mondiali continuano a dircelo. E adesso torno di sotto, se non vi dispiace, da dove odo i cacciabombardieri di Lele volare basso mentre io mi faccio tranquillo una frittata (ahahahahahahahahahahah!).

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  51. COLONNELLO...COLONNELLO:il supporto mediatico faceva primeggiare calciatori,tipo Weha,che segnavano neanche la metà del Bati!Guarda Montolivo,così casualmente:negli anni fiorentini al massimo una mezza intervista con Polverosi,da quando è al Milan gia due volte sul magazine della rosa e varie interviste sia sul CorSport sia sulla stessa Gazza,da qui la gente pensa che lui sia migliore di Aquilani,ad esempio;noi sappiamo che non è così.Angelino Alfano,palindromo: fa angelo il nano...cosa dire?!?Capitolo Jerry Lewis di Bologna:sembra un fuoco incrociato tra lui,Deyna,Violapower,Zemanviola,Me con l'aggiunta ora di D.Zero...manca solo il dottor Sottile.Il neo eletto Zanonato prima di assumere l'incarico dovrebbe rispondere alle domande formulate qui dai padovani,tipo:1)Ma i rimborsi da 60/70.000 uero come si giustificano? 2)Gli incaricati esterni che costano 400.000 euro ai contribuenti come mai li ha assunti quando ci sono bravissimi tecnici parcheggiati ai box? 3)Città con infrastrutture costruite(su suo mandato e progetto)in zona nord(nuovo casello,nuovo svincolo,due ponti sulla stazione,città della speranza,hotel vari,struttura fieristica) e ora ha deciso che le nuove strutture ospedaliere e altre di logistica si facciano in zona sud ovest...come mai?(taglia fuori chi ha investito in zona nord,improvvisamente). Zanonato,quello che alle aggressioni fisiche dei Centri Sociali invece di fare reprimenda pagava le spese processuali,poi magari in giro guardava con occhio torvo le giovani leve oramai debersanizzate. Zanonato e i suoi vestiti con manica più lunga di due cm,calzoni a gamba larga,capelli perfettini come Ricky Cunningham....Andiamo avanti con le larghe intasature.Le guerre,le elezioni le vincono i politici che hanno le mani più sporche di sangue,e il detergente per lavarle dopo.BLIMP...come diceva Fra Cazzo da Velletri(volontariamernte maccheronica!):,segatio matutina neque bona neque sana,segatio meridiana mai vana,segatio vespertina mors tua s'avvicina.Fellatio semper bona est.

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  52. Colonnello mi sa che su Bati o non l'hai visto giocare o chi te ne ha raccontato le gesta è un bugiardo incallito, non basta vedere le cassette d'epoca per esprimere giudizi ah ah ah ah ah ah Io un calcio al pallone l'ho dato, non a infime categorie ma questo non mi da patenti particolari se esprimo valutazioni tecniche, al livello di Batistuta, come potenza abbinata ad una tecnica di base ottima ed un cuore che innalzava la soglia del dolore ben oltre il limite di sopportazione, non ho visto nessuno. Sorvolo sul saper fare spogliatoio, i compagni sapevano, tutti, che si partiva per 1-0 per noi, tutto il resto erano chiacchiere. Weah non lo considero proprio, Sheva si parla di meno anni a quei livelli, di Ronaldo ancora meno, ma è inutile accostare giocatori con caratteristiche così differenti, l'impatto di Batistuta sulle partite è quello dei migliori fuoriclasse di ogni tempo, e lui non lo era, immagina di quale feroce determinazione e forza di volontà era dotato.

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  53. Col tempo il Bati aveva imparato a fare da sponda nei triangoli, di stoppare il pallone sui lancioni non aveva bisogno, lui doveva essere lanciato in altro modo. Come non aveva bisogno del dribbling. Il fondamentale che gli interessava, il tiro, l'aveva affinato eccome col passare dei campionati, punizioni a giro e pallonetti liftati nell'angolo come ne tirava fuori spesso lui sono patrimonio di pochi [certo non di Inzaghi, Vieri, e in questo caso nemmeno del celebratissimo Ibra, se è per questo]. Gerd Muller è stato un grandissimo centravanti, pur non brillando certo per raffinatezza tecnica. Con l'Argentina il Bati ha segnato tanto, le ha fatto vincere a suon di gol [anche al Brasile] due Copa America, ai Mondiali ha segnato 10 reti [con tanta sfortuna, anche: ricordo ancora il palo contro l'Olanda, che avrebbe portato l'Albiceleste in semifinale nel '98]. Non regge quindi la tesi secondo cui non segnava nelle grandi partite, del resto a Firenze bucava sempre Inter, juve e Milan, in Europa Barcellona, Manchester United e Arsenal, non scherziamo. Se dovessi scegliere oggi un centravanti per la Fiorentina, sceglierei lui senza dubbio alcuno, sopra tutti, sacrificando un po' anche il mio gusto estetico. Weah [Galliani esagera sicuramente coi 40 anni, è una boutade, e comunque anche nel campionato francese ridicolo di allora non segnava certo a raffica] è due categorie sotto, non è nemmeno da prendere in considerazione se si parla di Batistuta e miti della storia del calcio, Sheva molto forte, sì, ma non proprio un centravanti, e comunque non dello strapotere e della personalità del Bati.

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  54. Deyna ormai il colonnello ha intrapreso una deriva sul "caso" Batistuta dalla quale non ne esce con nessuna ammissione di mea culpa, è scaduto pure il termine di giudizio frettoloso visto come ha reiterato i punti che nessuno degli altri utenti del blog ha condiviso, è spalle al muro, concediamogli un patteggiamento previa bandiera bianca che vogliamo veder sventolare quanto prima eh eh eh eh eh eh

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  55. Sì, ma che faccia presto a finire la frittata e alzare bandiera bianca, se si parla di Batigol ho la mitraglia calda, ehehe

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  56. Sì, era migliorato col tempo e con l'applicazione, Deyna, ma partiva con base di scarpone, di sub-Graziani. Müller era incomparabile per tecnica con Stracciareti, Stracciareti valeva, per fondamentali, 5 nella piena maturità (quanto giggirriva), Müller nella piena maturità 6,5. Il lift non era di tocco, era un giro di potenza, che quando hai un piede d'acciaio come quello riesce anche senza qualità. Ha segnato 10 reti nel totale dei Mondiali, con buona quota contro le squadre materasso nel girone, non mistifichiamo; né ho detto che non segnava nelle grandi partite di club, col tutti-contro-uno, peraltro in squadra di fascia inferiore perennemente contropiedista salvo l'anno di Malesani (Sacchi gli preferiva, da commentatore, giustamente Weah, giocatore da grandissima squadra, giocatore di manovra, Borgogna da fondersi con le carni e non Barberone annega-pietanza, non da ripartenze nelle praterie, dove in effetti Stracciareti faceva spavento). Ha vinto due Coppe America (con contributo importante soprattutto nella prima), è vero, ma qualcosa deve pur aver vinto anche un Tano Belloni, è per metafora che si parla di eterni secondi per gli eterni secondi, anche gli eterni secondi vincono, anche Tano vinceva: però secondo è meglio di quel che Stracciareti abbai mai fatto con le sue squadra, tra Mondiali e club, prima di arrivare alla politicamente e finanziariamente iperprotetta Roma. Torno giù, perché comincia a piovere di brutto... ahahahahahahahahahahahah!

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  57. No basta, passiamolo per le armi e crivelliamo di colpi anche il cadavere ormai freddo, senza pietà alcuna, nemmeno della memoria! Ahahahahah

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  58. Direi di finirlo anche a sputi e calci senza spreco di pallottole a meno che non siano i familiari a pagarle ah ah ah ah ah ah ah

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  59. Su Bati sono ovviamente d'accordo con Deyna e Lele (ma Bati se ne e' andato a 31 anni, non a 29, per 70 miliardi di lire). Blimp, mi dispiace dirtelo, ma col Bati sei peggio di Gat con Gonzalo o Vargas. Se mi dici Ronaldo o Van Basten va bene, Sheva era piu' o meno al livello di Batistuta (ma con molto meno carisma e personalita'), Weah era forte ma non al suo livello. Dopo di lui l'unico che possa essere comparabile a lui e' stato Drogba.

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  60. Sheva ha giocato in un Milan forte e protetto dagli arbitri, segnando molti dei suoi gol su rigore. Fortissimo, per carità, ma non trascinava la squadra come il Bati, al contrario. Weah non è proprio paragonabile, e neppure Drogba. Ronaldo fino all'infortunio è stato realizzativamente ancora superiore al Bati, e un Fenomeno vero in generale. A Van Basten farei un po' di pulci, classe immensa, divina, ma ha toppato clamorosamente l'unico Mondiale a cui ha partecipato, segnando mai e giocando male. Realizzativamente Batigol era ancora superiore. Se lo consideriamo centravanti, Romario era uno che segnava quanto e più del Bati, con una tecnica notevolmente superiore. Dopo il ritiro di Gabriel non ho mai più visto in giro centravanti di quel livello, anche se sono curioso di vedere cosa farà Falcao ai prossimi Mondiali.

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  61. Ora, Anto, peggio che Yo el supremo con Rodri o Vargas ce ne vuole! Ho detto sublime centravanti di potenza, uno dei più grandi della sua epoca, il più grande della storia viola: aspetta invece che il Micione dica anche solo che Vargas è un caffè Hag, non dico una ciofeca incaica, e che Rodri è più che un bidone! Ma voi volete che io dica: il più grande! E mi mostrate la graticola infuocata. Beh, no, il più grande no, anche se la graticola mi piace di vederla di più dipinta (sommo capolavoro del Tiziano, rivisto l'altro giorno a Roma)... Tu hai visto, Anto, Weah a quarant'anni reali e tuttavia io l'ho visto come lo vedeva Sacchi. O gente, è stato Pallone d'Oro, nei primi tre anni era un drago imprendibile, le Grand Georges! Guardate che, provincialismo per provincialismo, quello del Milan ha un pochino più di credibilità...

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  62. Weah non ha mai avvicinato le 20 reti, nemmeno in un campionato ridicolo come quello francese, in italia passava di poco la boa dei 10 gol...Il Pallone d'Oro gliel'han dato perché giocava nel Milan in Europa, se il Bati avesse giocato in una grande squadra ne avrebbe vinti 2 o 3 senza problemi. Per quel che vale quel titolo, poi, visto che l'ha vinto pure uno scarpone vero come Cannavaro. Segnava il doppio, era un trascinatore, e non c'era Baresi, Nesta, Stam o Maldini che lo fermasse. Come realizzatore inferiore a nessuno, come fuoriclasse accetto solo di vedergli davanti [giusto per l'estetica] Romario e Ronaldo, forse Van Basten [che ha il grave handicap di aver completamente fallito ai Mondiali], per il resto non ammetto discussioni, ahahah.

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  63. Blimp, il paragone con Gat l'ho fatto per farti incazzare, ehehehe.... tu stuzzichi con Bati ed e' giusto impallinarti ben bene.

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  64. Vabbe', il pallone d'oro l'ha vinto pure Sammer.

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  65. Deyna, Van Basten pero' ha praticamente smesso di giocare a 28 anni, nonostante questo con la Nazionale ha vinto un Europeo e, nonostante caviglie peggiori persino di quelle di Bati, ha sempre segnato tantissimo. E aveva una classe infinita. Antipatico quanto vuoi, ma mi sembra ci siano poche pulci da fargli.

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  66. Esterefatto davanti gli scritti del COLONNELLO. Provo a spiegarlo così:la grandezza di Batistuta deve essere amplificata con il fatto che abbia giocato nella Fiorentina,una squadra che nessuno considerava in Europa,la Fiorentina è il moltiplicatore delle gesta del Re Di Reconquista. Tu citi attaccanti che giocavano in squadre nelle quali (quasi)chiunque avrebbe fatto gol,visto il tasso tecnico delle squadre,i compagni di squadra,gli aiutini e il supporto delle giachette...'stavolta il Sitollock fa fronda,BLIMP,da oggi sei aventiniano,ascetico con le tue nebbie legate alle punte,su un cippo con piattaforma come profeta derisibile per ciò che hai digitato in preda a spasmi e miasmi causati dall'eleggendo governo,che tra larghe intese,difese larghe,facce che ritornano,Bati che ritorna,,,tutto questo ti condanna a una espiazione classica ma neanche troppo cattiva o amara:se a Pescara sarà decisiva tu comprerai i biglietti per tutti(guarda che porto tutta la mia sterpegna,solo noi siamo 5,più i Sitollockiani all'assalto) con striscione Gruppo S-chiava di Firenze...poveretti,costretti a sciogliersi quelli di Campi Bisenzio...loro..la Rabbit....che nostalgia...)

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  67. Comunque, Blimp, tu vivi a Firenze e le persone che frequenti immagino che siano per la maggior parte tifosi viola. Io che vivo isolato in mezzo a stuoli di strisciati ti posso assicurare che Bati ci era invidiato da tutti e che era considerato fortissimo da tutti non solo a Firenze. Mi costa dirlo, ma al si fuori si Firenze Batistuta ha avuto molta piu' considerazione e stima di quanta ne abbia mai avuta Antonio.

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  68. Van Basten divino, si è dovuto ritirare a 29 anni, però a ben vedere in italia, giocando nel Milan migliore degli ultimi 50 anni, ha passato le 20 reti solo una volta, e anche con l'Olanda non ha la media gol che ha il Bati con l'Argentina. Quanto avrebbe segnato Batistuta nel Milan di Sacchi? La mancata affermazione in un Mondiale poi non è cosa di poco conto, per me...

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  69. Ma se bastasse giocare nel Milan per vincere il Pallone d'Oro (conseguito al primo anno!) sai quanti grandi di quella squadra l'avrebbero vinto, che non l'hanno vinto! Insomma, c'è un'oggettività in un'assegnazione di Pallone d'Oro, in cui Stracciareti ha fatto al massimo 4°, e Cannavaro vinse, dopo un Mondiale di valori tecnici desolante, perché andava assegnato a un italiano e lui, oggettivamente, aveva giocato un campionato del mondo favoloso dopo un favoloso campionato. Le Grand Georges segnava quanto una seconda punta, è vero, ma il suo contributo al gioco, la sua creazione di spazi è stata ineguagliata, dopo di lui, al mondo: se volete saperlo, nel Wunderteam è lui più che ogni altro che vedrei/vorrei. In una squadra come la sua Fiorentina Stracciareti poteva essere più vistosamente influente, in una squadra stellare Weah era imprescindibile. Nel Milan di Weah, in quel meccanismo d'orologeria Stracciareti sarebbe entrato sconquassando, indomito mustang. Weah, con una carriera ritardata dall'africanismo e dalla militanza per un lustro in un campionato allora davvero di merda come quello francese, per quanto vi abbia mietuto successi! In quanto al «se» Stracciareti avesse gocato in una grande squadra: vale anche per Antoniosuperstar, e costituisce il limite alla loro grandezza. I nostri due grandi erano da fascia 1 nella grandezza (considerando i Tre Sommi in fascia 3: rimando a un'antica, accesissima disputa classificatoria) e in essa non al vertice supremo. Sopra, che il nuovo governo abbia su di me effetti devastanti lo dice anche mia moglie, che ad ogni minuto mi scopre nuovi tic degni del finale dell'hitchcockiano «Young and innocent»: però lo dovresti sapere cosa scelgo, fra Aventino e P thirty-eight (ahahahahahahahahahah!). Ad ogni modo, che chiunque possa essere grande nelle squadre grandi è sentenza, caro Sopra, che rivendicherei piuttosto alle ore notturne e mojitesche della Bolognina o alla stilografica senza inchiostro del Giannelli... In generale, e sia detto prima della mia morte nella mischia, un palla in fronte sul Piccolo Grande Corno (il vostro... ahahahahahahahahah!), vi invito ad appagarvi del nostro destino minore: noi abbiamo avuto un solo calciatore, nella nostra storia, di fascia 2, e fu Julho, mentre Roby è incerto se possa accedere alla 3 dei succitati grandi. Se più, non saremmo Fiorentina. Noi vogliamo rivincita ideale in classifiche non ufficiali, che non sono del campo: ma esse ai risultati del campo convergono, per logica.

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  70. Capitolo africano


    Capitolo Weah, Ziofester e'un buffone, un rubagalline, un incompetente, un maleducato, uno che ottiene stima falsa coi suoi modi mafiosi, e quando Berlusca non ci sara', verra' visto per quello che vale: una bica al sole. Ma l'unica cosa giusta che ha detto nella vita e' l'eta' di Weah.

    Tutti i grandi africani degli anni 70/80 avevano dai 4 ai 7 anni in piu'. Abedi', Boli, Yeboah, e cito uno che vidi personalmente a 20 anni, pervedendo grande carriera. Un Ashanti, etnia regale ghanese, tale Sammy Kuffour, poi importato da Moggi l'anno dopo con stratagemma mafioso, ma con 17 anni dichiarati insieme ad un altro centrocampista da me seguito, tal Emmanuel Duah e Gargo che arrivo' infine all'Udinese. Il buon Luciano allora al Torino, ci aveva visto giusto, come spesso, ma la marachella fu scoperta e furono costretti a disfarsene. Senza andar lontano Wome, Lassisi, e compagnia bella, avevano di media 5 anni in piu'. Tornando al Mito, l'unico che gli somigliava per potenza, caratteristiche, carattere e' Didi Drogba di Mourinho, ma sempre due lunghezze dietro.



    Lele

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  71. Sono d'accordo, Anto: colui dal quale mutui il nick fu ed è ben più sottovalutato che Stracciareti (salvo in Inghilterra e in Germania, a suo tempo: lì, però, in buona parte per identificazione morfotipica).

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  72. Sheva più forte di Bati, non Weah. Van Basten e soprattutto Ronaldo appartengono invece ad un'altra categoria. Delio Rossi uomo di merda, come ho sempre sostenuto. Bonino grande grande.

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  73. Risate africane


    Ti servira' un bunker atomico, o forse nemmeno, dopo questo: paragonare Bati a Weah, e addirittura a Sheva e' come il bolognese che mise Giancarlo e Rivera sulla stesso piano di mosciolivo...ah ah ah!



    Lele

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  74. Ohhhhhhhhhhhhhh, il ritorno di AntoineRouge, intenditore di calcio fiabesco e essere umano impareggiabile!

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  75. Ora Colonnello, non pago della bile che ci fai ingoiare per il Bati, tieni Antonio e lui incatenati con la palla al piede in classe 1 [nella tua gerarchia numericamente inversa, due categorie sotto i grandissimi], e ancora ci posso stare, per poi addirittura quasi inserire Baggio nella 3, quella dei pochissimi eletti! Un Baggio dal talento immenso e delizioso, per carità, ma non certo con la personalità del fuoriclasse, tanto che nelle grandi squadre non si seppe imporre ai suoi allenatori, finendo la sua carriera in provincia, a Bologna e Brescia...Ma chi erano i tre grandissimi della categoria definitiva, non ricordo più? Maradona, Pelè e Di Stefano? Baggio quindi sarebbe meglio di Cruijff? O anche "solo" di Zico?

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  76. No, Lele, non sullo stesso piano! Fu detto che il Tiroideo nel palleggio era ad entrambi superiore! il Micione attribuì l'asserzione a Romano Fogli (grande mediano, grande!) ma sicome io non la reperivo e gli chiesi di documentare quella che sarebbe stata la prova indubbia dell'ingresso del Barone Von A. nel cranio di Fogli, mi chiese di crederlo sulla fede e s'incazzò pure, insultandomi, perché mettevo in dubbio la sua parola. Deyna, perdona, per Roby intendevo la stessa fascia di Antonio e Stracciareti, come potevi intuire era un lapis.

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  77. Lele, Kuffour era quello che poi divenne una colonna del Bayern, vero? Su Drogba siamo d'accordo, e' l'unico che puo' somigliare al Bati anche per doti di trascinatore carismatico, oltre che per caratteristiche tecniche; infatti e' il centravanti piu' forte degli ultimi 10-12 anni.
    Deyna, io a Baggio ho visto fare numeri che solo Maradona e Zico sapevano fare (e ora Messi). Io ritengo che si sia rovinato andando alla juve, se fosse rimasto da noi avrebbe avuto carriera migliore. Non chiedermi perche', ma io sono sempre stato convinto che, se Robertino fosse rimasto a Firenze, l'Italia avrebbe vinto i Mondiali del '94.

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  78. Sheva meglio di Bati non esiste in nessun campionato del globo terracqueo, va considerato anche in che Milan ha giocato Sheva e in quale Fiorentina il Bati, si fra le sette sorelle, ma quella povera al pari del Parma. Galliani ha provato per anni a portarcelo via, invano, che Batistuta non fosse appetibile in Italia o all'estero è dipeso solo dalla testardaggine di VCG che, da megalomane qual'era, non poteva privarsi prima del gioiello di famiglia, lo ha fatto, ricavandoci una paccata di miliardi, quando la nave aveva già iniziato ad imbarcare più acqua del Titanic altrimenti avremmo potuto vederlo prima in una strisciata o in un Real o manchester dopo toccata e fuga in viola. Sulla memoria breve vi vedo abbastanza ferrati, su quella a lungo termine ripassate domani eh eh eh eh eh

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  79. Il Gat disse, evidentemente per provocare (penso che nemmeno lui possa essere convinto di una cosa simile) che sul piano del palleggio Montolivo vale Rivera, Platini, Antognoni e Zidane. Io gli risposi che era evidente che ci pigliava tutti per il culo, sentendomi rispondere di essere un ungulato.

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  80. Ah fiuuu, temevo che il Barone Von A., trovando occupato da Fogli, si fosse insediato in un tuo varco, ahahah! Lele, sai sicuramente come vanno le cose in Africa coi documenti, ma tutti questi anni di differenza a me sembrano troppi...Milla agli ultimi Mondiali che ha giocato quanti anni aveva allora, sessanta? Poi se è vero di tutti questi casi di giocatori che a 40 anni sprintavano ancora come a 25, migliorando la preparazione oggi un giocatore medio africano potrebbe giocare in Europa fino ai 45 anni ad alti livelli, mi pare un po' troppo...

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  81. Blimp, visti i tuoi criteri di giudizio sui centravanti, comincio a dubitare della reale forza di Aubameyang, ahahahaha

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  82. Anto ma tu ci sguazzi......eh eh eh eh eh

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  83. Auba, caro Anto, ha aspetti georgeschi, con fisico tutt'altro ma, pur con tutta la carriera davanti, la completezza di repertorio di Weah non potrà attingerla. Il tuo discorso intorno a Roby mi convince: è partito troppo presto per grandi lidi, ma era inevitabile stante la situazione finanziaria della Fiorentina. Si dice tanto di Antonio ma è lui il più inespresso fra i due e il più danneggiato dagli allenatori e dai guai fisici. Roby in stato di grazia, che è come dire una giornata di sole indisturbato sulle Purple Mountains, vale quanto non abbiamo più visto dopo di lui e non solo in Italia.

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