.

.

martedì 2 febbraio 2016

Tracce di vincisgrassi sul mercato Viola

Esplode la villa presa in affitto da Gabriel Garko in occasione del Festival di Sanremo. Non è il premio della critica come ha dichiarato in un comunicato al vetriolo il presidente del River, e Gabriel Garko che si trovava al suo interno al momento dell’esplosione non è stato neanche oggetto di trattative da parte di Angeloni & Co. Questa volta non c’entrano l’Isis e forse neanche i DV. Dico forse perché gli uomini dei RIS hanno rilevato tracce di vincisgrassi sulle pareti. Anche se capisco bene chi tende ad incolpare sempre i marchigiani, del resto è la stessa cosa che succede a chi si scaglia contro l'Ikea perché irritato dalle librerie. Ci sono coppie che si lasciano perché persino il "ti amo" è diventato un'abitudine, e io che ancora non mi sono abituato al “Della Valle vattene”, e son qui che mi dimeno come un’anguilla non essendo  nemmeno di Comacchio. Penso che alla fine per avere un buon presidente, e perché no anche una bella persona che non rovini i nostri sogni di gloria, che non ci faccia ridere dietro da mezzo mondo, non serve tanto che sia ricco e generoso, sarà sufficiente scegliere sperma danese. Del mercato che dire, a fronte di un giudizio che più in generale su questo blog viene definito tra il fallimentare e il tragicomico (e già che ci sono voglio ricordare a questi tifosi, che a febbraio ci sono anche 5 lunedì), io lo reputo inadeguato almeno nel mancato arrivo di un difensore che non fosse addirittura la 6° scelta. Peccato per Lisandro e Mammana (voglio riconoscere la volontà anche se scoordinata di prenderli), per il resto speriamo siano stati bravi come ad agosto, con un mercato che sembra di piccolo cabotaggio, fatto cioè di prestiti, scommesse e attivo di bilancio, ma che alla fine possa rivelarsi buono come l’altro (le potenzialità in Zarate, Tello e Kone ci sono anche). Il Bambi per risvegliarsi dall’incubo delle trattative saltate ha dovuto fare un rito vudù/Verdù. Mentre ci sono tifosi che avallano le parole di D’Onofrio solo perché reputano molto strano che un dirigente importante come il presidente del River possa aver mentito con quelle dichiarazioni così forti, io però tendo a non fidarmi mai delle persone che tagliano gli spaghetti. Ma è un mio limite. Poi voi parlate bene perché i soldi non sono i vostri, come quando ordinate i profiteroles perché non lo dovete scrivere voi sulla comanda. Lo so, purtroppo non c’è più Cecchi Gori con le ciliegine, e nemmeno quelle nonne che ci facevano il semifreddo con la coratella. La sfortuna ha voluto che ci toccassero a noi questi dirigenti, capaci solo di farci fare figure di merda e quarti posti. Da quando ci sono loro migliaia di tifosi (me compreso) viaggiano con il prosciutto (senza osso) sugli occhi, e poi comprano roba color salmone. Non esiste essere umano a cui stia bene il color salmone, manco ai salmoni stessi sta bene. Anche D’Onofrio si è risentito del maglioncino color salmone di Angeloni. Per la Fiorentina ci vorrebbe un presidente con il carisma di Berlusconi, talmente entusiasta dopo la vittoria nel derby che ha già iniziato a promettere nuovi posti di lavoro. Sarà anche mal comune mezzo gaudio, ma le cose non vanno male solo a Firenze con il suo ridicolo terzo posto solitario, Eder sta già cercando qualche cavillo contrattuale per poter tornare alla Samp. E non ci siete solo voi a lamentarvi, rincuoratevi, Mancini cambia per l'ennesima volta la formazione titolare, e poi si lamenta se gli danno della donna. Insomma, non fate sempre gli stessi errori, quella non è l’Audi gialla. E non è nemmeno un mercato da pezzenti.

.



Nessun commento:

Posta un commento