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lunedì 22 febbraio 2016

Tra la mamma e la figlia c'è chi sceglie la faglia


Assist e gol di Tello, uno di quelli del mercato scandaloso. Incompleto sicuramente, e per molti semplicemente da rivalutare con calma, lontano dalla delusione del momento. In una partita brutta almeno fino al gol di Mati. Poi vittoria e tre punti importantissimi per consolidare il terzo posto, checché ne dicano i geologi del tifo sempre pronti a prevedere frane sulla classifica (16 successi in 26 turni). Vittoria che include anche il valore della gestione del minutaggio di uomini importanti come Borja Valero e Kalinic. 6 punti dalla Juve che ne ha vinte 15 di seguito (dal Napoli si vedrà stasera) con gli scontri diretti in casa, non mi sembrano poi così tanti, anche se i geologi si precipiteranno a ricordarci che vivere sopra una faglia non garantisce un futuro sereno. Insomma, dopo la 26° le romane (la Lazio di Milinkovic Savic viaggia 15 punti sotto la frattura di Sant'Andrea, dopo il derby della caciotta) e le milanesi rimangono ancora dietro, malgrado la pletora di dirigenti incompetenti e la mancanza di Mammana. C’è un recentissimo studio che ha messo in relazione alcuni sogni ricorrenti in quei bambini che da adulti sono poi diventati geologi, con certe strane sparizioni. Emerge che da piccoli hanno tutti desiderato una casetta sull'albero, come nei film americani, per quel senso di libertà e per nascondere gli amichetti morti (lo studio rivela che tutti gli amichetti morti erano contenti della loro squadra del cuore). Tutto questo mentre Babacar titolare delude ancora. Anch’io ho i miei belli scheletri nell’armadio, e a coloro che li cercano per ritorsione, tiro fuori subito quello dello scudetto perché è tornato di attualità (se il Milan con una partita in meno e a 9 punti lotta per il 3° posto, noi lottiamo per lo scudetto), poi per non fargli perdere tempo dico che i miei scheletri li tengo nel frigo, nell'armadio ci sono ormai solo i vestiti della Rita. E comunque apprezzo molto di più chi ce l’ha con Cognigni, che chi come Bagansco è  invece contro Masterchef perché secondo lui cucinare è solo compito della donna. Le belle notizie sono il rientro di Badelj e la crescita di Kalinic, che ho festeggiato con burro, acciughe e Amarone, vino importante che mi ha aiutato a dimenticare gli errori grossolani in difesa, che per fortuna alla fine non hanno inciso sul risultato finale, importantissimo. Bene la gestione della partita, quando il pressing dell’ Atalanta è calato inevitabilmente, la squadra ha colpito dimostrando maturità e riuscendo persino a praticare turnover per l’Europa e per le squalifiche di Zarate e Alonso. Bravo Sousa nella gestione della gara, meno bene però il calo di concentrazione di certi giocatori sul doppio vantaggio. E c’è ancora da vedere se Kone e Benalouane risulteranno d’aiuto nella volata finale. Per tornare a chi non ha gradito il mercato di gennaio, devo confessare che anche io non sempre capisco tutto alla prima, ricordo che una volta mi rivolsi al Bambi meravigliandomi che fosse così timido, e che non l’avesse ancora invitata ad uscire. Mi rispose che era ai domiciliari per lo scippo della borsa della moglie del Colonnello. Non ve la prendete se faccio facile ironia sfruttando come uno sciacallo le vittorie che sembrerebbero solo apparentemente contrapporsi con la geologia, perché il calcio così come il sesso è una materia in cui non mi sono mai applicato molto. Almeno potevo andare a ripetizione dalla mia giovane vicina di casa.








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