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lunedì 9 gennaio 2012

Salsa verde speranza

Cambiata la lampadina là davanti, si rivedono bagliori di movimento e triangoli, e oltre ai gol preziosi come il caviale, la luce diversa illumina la corsia Telepass, che ci permette di velocizzare finalmente una manovra d'attacco ricamata da sponde e inserimenti, là dove il casello di Biella procurava invece code di tristezza come quelle che caratterizzano il rientro dalle ferie. Anzi sarebbe buona cosa che qualcuno dei suoi ex compagni gli facesse domiciliare la bolletta della luce ancora da pagare, per il bene del Genoa che per questa inadempienza ha già conosciuto la notte fonda delle sue tenebre, e con un Frey che potrebbe molto presto equiparare i chili del peso ai gol incassati. La migliore viabilità sui viali del nuovo gioco, non è certamente dovuta alla sola eliminazione del Pilardino scarico, resa possibile grazie ai buoni rapporti instaurati con la Regione Liguria che ci ha aperto le porte della discarica differenziata, ma è dovuta anche al gioco vivace come lo champagne bevuto a tutto pasto fino al caviale, e grazie anche all'inserimento di giocatori tecnicamente migliori, motivati e più adatti al gioco pensato dal Ciancichella durante le festività natalizie, tra cotechini, purè e tombole. Fuori Pasqual, l'unico terzino di lattice sul quale l'avversario modella comodamente le proprie giocate e dove lascia sempre l'impronta, via l'anemico Lazzari, l'inconsistente Munari e parzialmente anche De Silvestri, perché comunque rappresentato in campo da Boruc, che ha preso in prestito le sue scarpe per migliorare i rinvii. Gamberini e Natali galleggiano ancora tra le indecisioni del primo a non truccarsi definitivamente da duro, perché alla barba finta dovrebbe aggiungere una volta per tutte anche gli occhiali con il nasone, e la maglia strappata di Natali che denota un certo disagio a stare nei propri panni. Grande personalità e freddezza invece di Nastasic, bene anche il rientrante Cassani, lunga vita a Salifu e ai suoi benedetti crampi, che testimoniano giovinezza, fame, senso della posizione, predisposizione all'interdizione e corsa a perdifiato. Il raffinato triangolo del Beluga comprende i realizzatori dei gol, ma anche il fratello minore di JoJo, che sembra anche lui uno storione tra le trote, scambiando palla a terra e depositando le uova sul piede destro volante del migliore del branco. Behrami inesauribile moto perpetuo, un disordinato, disarticolato e arruffato corridore, che se tra entrate da fabbro e trattamento del pallone come un incudine, riuscisse anche a inserirsi con più criterio ed equilibrio, potrebbe portare qualche pericolo alla porta avversaria, ma allora non sarebbe più Behrami e sarebbe invece solo un fabbro. Il Novara sarà anche una squadra mediocre, ma il suo pubblico che applaude a scena aperta Jovetic, dimostra invece di valere la serie A molto più del nostro. La partita ci ha detto che la squadra sembra credere alle idee tattiche del Mister, che ha individuato i giocatori più utili per sfruttare al meglio le loro caratteristiche proprio in relazione a quelle idee tattiche. La domenica del tifo è stata impreziosita dalla vittoria, ma non solo da quella, perché il tifoso vive anche di certe soddisfazioni cosiddette di stomaco, proprio noi che siamo terra di lampredotto, che è appunto uno dei quattro stomaci del bovino, si abbiamo proprio goduto a vedere il Genoa dei tre ex, bolliti come il lampredotto, subire un gol per ex, tre gol sui quali, e come la nostra tradizione del cibo di strada richiede, mettiamo la gustosa salsa verde, che insieme alla linea verde dei nostri giovani, ci riempie il cuore di speranza e ci lascia un gran bel sapore in bocca. 

20 commenti:

  1. Di questi tempi due anni fa facemmo un'indigestione di panforte che, nonostante balle di Alka Seltzer, ci accompagnò fino a giugno. Perciò aspetto a lanciare i peana per questo saccheggio di ballini di Carnaroli. Lasciata da parte ogni considerazione scaramantica però, non si può rinunciare al sospirone di sollievo. Se non altro tutti quei borbottini che godono soltanto quando si perde e che già lanciavano anatemi di serie B si cheteranno, almeno fino a martedì.

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  2. Sublime l'editoriale di oggi. Scusa ma essendo a dieta perenne, apprezzo ma  non riesco a divertirmi altrettanto quando la metti sul gastronomico. A volte vorrei che tu fossi  Pollock, ma quello vero, così da saper tradurre in pittura le tue "pennellate" di poesia. A proposito, saprai che tra i grandi poeti si annidano anche tipi come Cecco Angiolieri e Giuseppe Gioacchino Belli, dove si annida quindi Isterim? Eh,eh,eh. 

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  3. Isterim è stata una figura asmatico-turca, che non smentisco essere stata una creazione partorita dalla mia penna, ma che neanche confesso però. Per due motivi molto semplici, il primo perché in quanto figura apprezzata dai più, tranne naturalmente le sagome sulle quali puntava i suoi strali, mi fa gioco visto che nessuno ne rivendica la paternità, e poi per lasciare quel velo di mistero che fa anche un po' leggenda, come del resto tutti i "grandi" prematuramente scomparsi. C'è anche la teoria di chi sostiene che non sia affatto morto, ma che anzi sia Elvis Presley il suo vero autore.

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  4. Lasciate perdere Isterim se no Jordan che di quegli strali era uno dei bersagli preferiti si riincazza. Gli toccò a scatenare Nevrastenix per sostenere l'impari tenzone. In realtà adesso ci ride anche lui. Lui chi? ma sono io? personalità sdoppiata, lo potevo far scrivere a nevrastenix questo intervento ma farlo passare dai tornelli che ci sono adesso mi ha scoraggiato.

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  5. ..e allora quel geniaccio insolente di un meticcio toscoturco, alla fine ti ha tirato fuori una parte che sembra oggi gradita a molti. Pensa un po' gli devi addirittura della riconoscenza.

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  6. Ieri, su Sky, nelle interviste prepartita, Guerini ha parlato dell'intenzione e quindi, implicitamente, della necessità di rifondare il gruppo anche dal punto di vista "caratteriale". Speriamo! Non ci illudiamo di poter avere i nuovi Dunga e Passarella, ma almeno non vorremmo più vedere pascolare in campo gente priva di qualunque motivazione, irritante e presuntuosa. Ma Prandelli l'aveva detto, accidenti!
    Nell'intervista post partita Rossi, su una domandina tendenziosa anzichenò di Di Livio (dente avvelenato, soldatino?), se i suoi referenti in tema di campagna acquisti fossero direttamente i Della Valle, ha risposto che il suo riferimento tecnico per via gerarchica è il DS Corvino, col quale è "abbastanza d'accordo", ribadendo comunque precise indicazioni sulle caratteristiche dei giocatori cercati (punta di movimento, motivazioni, prospettive ecc).
    La mia sensazione, in generale, è che ai piani alti della Società, abbiano (finalmente!, dico io), deciso di "aiutare" il DS nella gestione tecnica.
    E Delio Rossi, a mio avviso,oltre che essere un ottimo allenatore, è anche un uomo di carattere. Dalle sue dichiarazioni si evince che non accetterà giocatori acquistati perchè "occasioni", ma solo giocatori ritenuti, anche da lui, funzionali alla squadra.
    Mi sembra una posizione contrapposta alla teoria corviniana secondo la quale l'allenatore deve limitarsi a gestire i giocatori messi a disposizione dal DS.
    E credo che per esprimersi nei termini suddetti abbia già ricevuto l'avallo della proprietà.
    Un ultimo appunto su Romulo.
    A me sembra un elemento apprezzabile: buon fisico, tecnica, corsa, agilità.
    E' stato acquistato come terzino. Beh, l'estate scorsa mi capitò di vedere una partita di precampionato, non ricordo se su Viola Channel o Sportitalia, forse col Gavorrano o comunque di  livello analogo, in cui Romulo fu schierato appunto terzino.
    Alla quarta o quinta azione in cui l'avversario di Romulo rischiò di arrivare in porta col pallone, Mihajlovic fece entrare Piccini al suo posto spedendo il brasiliano in avanti.
    Morale: Romulo ignora, attualmente, l'abc della marcatura e difficilmente giocherà esterno basso. Più avanti sulla fascia, se disciplinato a dovere, potrebbe essere molto utile ricalcando le orme di Maggio.
    Intanto digeriamo alla svelta il buon risotto novarese e vediamo di non farci scottare la lingua dall'abbacchio romano.

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  7. Franco su Romulo sono in parte d'accordo con te, ma il 3-5-2 sembra fatto apposta per lui (come per Vargas) perchè gli copre le spalle e gli permette di scatenarsi sulla fascia dove può essere prorompente. E' tatticamente indisciplinato e tende ad incasinarsi perciò gli devi lasciare le briglie libere ed un compito semplice, e allora può darti tanto. L'ho già detto, ma lo ridico lo stesso ma l' ho visto dal vivo, per la prima volta, in una finale Santos-Santo Andrè dove, sconosciutissimo in una squadra arrivata fin lì col classico sette a levare, fece sfracelli sulla fascia sinistra mettendo in crisi quasi da solo tutta la difesa santista. Me lo segnai, e ricordo che chiesi a Deyna se ne sapeva niente. Sconosciuto anche a lui. Dopo due anni me lo ritrovo in viola, io ci credo, ma lo devi saper utilizzare e allora niente a che vedere con Lollo, per carità!

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  8. Mozione d'ordine: come si fa a mettere l'avatar nell'ospite fisso che non mi riesce?

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  9. Clicca sulla testina grigia dove appare il tuo nome, ti si apre una finestra, in alto a destar clicca su impostazioni e quindi su aggiungi foto.

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  10. Bel lavoro Jordan, ma come si chiama il cane?

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  11. E' una cagna, si chiama Biba (gliel'ha messo il mi' figliolo, il Giordano vero)

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  12. Ritornando a quei movimenti di ciancichella che finivano col somigliare al gesto dell'ombrello, di cui si parlava quando gli cascava il cilingumme li ha ripetuti quando Corvino gli ha proposto il marocchino dell'Ajax. Poi, ripreso l'aplomb e rimesso il cilingumme tra i denti ha detto in sala stampa che lui vorrebbe uno pronto subito, ripetendo il concetto in maniera più asettica.

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  13. Ahh, che bella immagine quella del rugby. Purtroppo non serve andare negli anni '70. Qui da noi è ancora molto intima, come compagnia.

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  14. Er ciancichella dimostra carattere, perché quando dice quelle cose è perché ha già chiarito con chi doveva farlo, e non accetterà nessuna delle leggendarie occasioni corviniane, ma solo giocatori pronti e vidimati dopo avergli apposto regolare sigillo di ciccingomma, altro che cera lacca. 

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  15. Oh Berna, terzo tempo o terzo scudetto?

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  16. Beh, risposta scontata, sia che tu ponga la domanda in termini di desiderio, che in termini di realismo. Però tu sai quanto io vorrei che alcuni degli atteggiamenti del calcio diventassero più simili a quelli del mio nuovo amore sportivo, magari semplicemente applicando regole già esistenti, tipo quella che vieta a tutti i giocatori, escluso il capitano, di parlare con l'arbitro

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  17. ....e via le barriere con la possibilità di seguire la partita accanto a un tifoso dell'altra squadra, si il rugby insegna.

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  18. Avete un grande vantaggio rispetto al calcio. Girano (per ora) molti meno soldi, quindi molta meno gentaccia che da quelli viene attratta.

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  19. Vero, verissimo! Però la grande differenza sta nell'insegnamento che viene dato ai bambini, i quali crescono abituandosi all'idea che le regole vanno rispettate e non aggirate. Io non penso che uno sport abbia una superiorità morale rispetto ad un altro e, seppur innamorato del rugby, non mi piace la retorica del "come sono bravi i rugbysti e solo i rugbysti". Però il calcio e quello che ci gira intorno ha raggiunto un tale distacco dal mondo reale che alla fine ho avuto bisogno di qualcosa di diverso. E bada bene, io ero uno di quei grulli che hanno fatto l'abbonamento in B nel 93 e che sono andati a vedere la Florentia Viola. 

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  20. La Florentia Viola sono andato a vederla anch'io e con la stessa frequenza e la stessa passione, anzi, senz'altro di più, perchè era un bambino che cresceva e doveva farlo rapidamente e bene. Anche se non posso dare molto torto a mia moglie che mi dice di non capirmi in questa fissazione viola, non ne guarisco, nonostante tutto. Un altro sport non mi dice niente, è troppo tardi per appassionarmici. Comunque bravi, ho un amico che ha giocato a rugby, ha i figli che giocano ed è stato anche presidente dei Cavalieri di Prato che cerca di portarmici ma senza riuscirci. La viola è la viola.

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