.

.

giovedì 5 gennaio 2012

Riso amaro

Ci avviciniamo alla partita di domenica e quindi anche a quello che nella Bassa Novarese chiamano “il mare a quadretti”. Sono le risaie, una sterminata distesa di rettangoli d'acqua, allagate per far crescere quelle piantine che una volta emerse coloreranno di verde brillante tutta la pianura. Alla fine dell'estate poi, sarà dorata dalle spighe mature, e se è vero che ogni stagione ha i suoi colori, è vero anche che le nostre stagioni hanno sempre lo stesso colore Viola. Rettangoli d'acqua dunque, rettangoli come quelli di gioco nei quali tra Fiorentina e Novara qualcuno potrebbe anche affogarci in quell'acqua. Il sole di una vittoria potrebbe invece sbrinarli quei rettangoli, così come sono diventati oggi, coperti di brina posata sulla passione durante la fredda e ormai lunga notte nella quale siamo sprofondati. Andiamo quindi nelle “terre d'acqua” con l'acqua alla gola, sperando di non buttare giù un altro “riso amaro”, ma invece un maestoso risotto al Castelmagno, che bene si sposa anche con il Corvo Magno. Riso Carnaroli, che un po' ci aiuta a ricordare anche quel Carnasciali altrimenti rimasto solo nei pensieri della propria mamma, tra braccianti e mondine ci mancano i tre punti in trasferta ormai da troppo tempo, mancano e non Mangano come Silvana, che interpretava la mondina, come Silva si spera interpreti un po' meglio la “merdina” sotto porta. Giocheremo senza centravanti ma in undici, mentre quando il centravanti ce l'avevamo giocavamo in dieci, strani scherzi fatti di alchimie e assetti tattici ai quale Delio dovrà mettere mano prima o poi. Provi a rifarsi al gioco di Guardiola e Spalletti che senza centravanti hanno costruito un marchio di fabbrica, anche se nel suo caso, di fabbrica ha più che altro gli operai. E come fare poi a costruire azioni portando la palla in porta attraverso il gioco che si sviluppa a terra, e che dovrebbe disegnare trame fitte di passaggi all'interno del rettangolo, se troveremo una sterminata distesa di rettangoli d'acqua, come farà a scorrere la palla nelle risaie della Bassa Novarese? Liberala Delio, liberala comunque da quel “mare a quadretti”, che altro non è che quello che vede da dietro le sbarre della prigione dove è rinchiusa a marcire ormai da tempo, chi se non proprio quella benedetta vittoria in trasferta.

20 commenti:

  1. Purtroppo non stavamo giocando in dieci quando c’era il centravanti ,ma  in tre o quattro, le altre sono tutte luci spente. Siamo a metà del guado, che non significa  bicchiere mezzo pieno ma  il punto più pericoloso del fiume, dove si può annegare,tanto più che molti di quelli che dovrebbero tirare la corda per aiutarti a guadarlo invece ti tirano le pietre,manco  fossi un Antoine qualunque mandato da un sarcastico Sarkozy. Il marchio Prandelli a Firenze è un marchio di qualità, il calcio però non è come il formaggio, oggi chi se lo porta ancora cucito sulla maglia viola quando scende in campo gli pesa come un macigno, meglio cambiarlo con un altro marchio con su scritto “esubero” , sperando in tanti “preziosi”  estimatori di questi esuberi doc.

    RispondiElimina
  2. Giusta la considerazione sulle luci spente non limitate al
    solo Pilardino (con la batteria scarica), ma la sceneggiatura del post mi
    obbligava a indicare solo lui. Vedo che ormai sei diventato una piacevole  e consueta estensione del mio post, il primo
    ospite della cucina troverà sempre uno chef più lucido e voglioso di fare
    assaggiare le proprie ricette.

    RispondiElimina
  3. Troppo buono o poeta. Ma sei tu che ispiri la mia pur scarna fantasia.

    RispondiElimina
  4. Pilardino non era una Duracell infatti è durato poco, magari a Genova con dei giochi preziosi riescono a ricaricarlo. Cazzi loro. A noi interessano i nostri e ne abbondiamo. Di riso ce n'è poco, anche di quello amaro, di giramento tanto, se ci fosse riuscito applicarlo a una dinamo magari avremmo ricaricato anche Pilardino. Quelli da ricaricare comunque non mancano, tutti in fila per favore che tra poco si comincia la cura del calcio...in culo. Scurrile di mattina? perdonatemi, ma comincio a spazientirmi e non sono buono come il poeta.

    RispondiElimina
  5. Trovo invece la tua incazzatura piacevolmente frizzante e anche un po' influenzata, quando parli di calci inculo, da quelli che immagino ti girino attorno dalla mattina alla sera. Tonici e dondolanti nelle movenze, loro si ispirano la mia vena poetica. Quando penso alle loro rotondità ambrate mi viene sempre in mente Amado e magicamente sento l'odore della cannella.

    RispondiElimina
  6. Quelli a cui ti riferisci mi fanno venire in mente tutto fuori che i calci. Caso mai le carezze ed in quelle rotondità mi è dolce il mal di mare. Devo dire però che il boom economico ed il benessere stanno rovinando un po' la fauna, si sta andando sull'eccessivo, rovinati anche dall'influenza gastronomica degli americani del nord che hanno invaso con le loro oscenità tipo mac, coca cola discendenti e derivati. Insomma le cicce abbondano e non è sempre vero che è meglio abbondare che deficere. Con questo c'è sempre e comunque da rifarsi gli occhi, non molto di più per un centravanti attempato e controllato da uno stooper che ha venticinque anni di meno.

    RispondiElimina
  7. Il mio Fluminense è arrivato solo terzo (ma primo nel girone di ritorno) però ha vinto la "Musa" (un'elezione di miss campionato, ogni squadra manda la sua rappresentante). Non c'è mica male, vero?

    RispondiElimina
  8. La facessero a Genova sarebbe la "Mussa", e qui si ritorna ai giocatori con la Pubalgia :-)

    RispondiElimina
  9. Grande Jordan anche se la foto ce la potevi mandare ritratta con vesti un po' più succinte visto che io vi avevo regalato quel primo piano da capogiro. Insomma Jordan tu c'hai mandato l'unica brasiliana vestita al mondo.

    RispondiElimina
  10. Jordan, ottima la foto della MUSA del Fluminense. Caldo, belle muse, fra poco carnevale e samba tutto il dì. Questo il Brasile di Jordan, qua invece la nebbia, il gelo, l'umidità, le lacrime umide di un paesaggio pascoliano a far da cornice e da sottofondo allo stop natalizio più triste per la nostra viola.... Ma io continuo in questo periodo di ferie, prima di ricominciare a correre e faticare, a frequentare la cucina dello cheffer più in voga del momento, nella speranza che mi piazzi sempre qualche viaggio sublime tra salami e acciughe, un po' per tirarmi su il morale e per farmi due belle risate. Così la prospettiva cambia, e ora non vedo l'ora di gustarmi il pranzo di domenica con la sua coda calcistica.

    RispondiElimina
  11. La nebbia comunque non è riuscita a celare i complimenti, che mi prendo volentieri come un bicchiere di "were dreams di Jermann", e neanche il tuo nome per la verità, e adesso la curiosità mi spinge a chiederti il tuo nick.

    RispondiElimina
  12. Perchè sono un romantico e a me quei volti eccitano più dei culi. Comunque provvedo anche a te il link con i 21 provini e poi dimmi se non ci siam meritati lo scudetto!: http://globoesporte.globo.com/futebol/brasileirao-serie-a/musa-do-brasileirao-2011/fotos/2011/10/segundo-ensaio-musa-do-fluminense.html#

    RispondiElimina
  13. Ora se Corvino mi compra Bianca Leao, gli perdono tutte le cazzate che ha fatto finora. Con lei centravanti lo sai come si aprirebbero le difese!

    RispondiElimina
  14. Pollock li hai visti i provini? li avevo mandati anche a te ma han pubblicato solo il link che ho spedito a pippobaccello che te lo farà aprire di certo, non è mica geloso.

    RispondiElimina
  15. La tua devozione alla materia ci riempie di orgoglio, noi popolo rimasto di qua dall'oceano diviso tra nebbie fitte come i cinesi e piogge fini e fastidiose come sciami di moscerini. Ti siamo grati per questa finestra di caldo disgelo, anche se nella terzultima foto noto con un certo irrigidimento della libido, un retto femorale di tre quarti che ricorda un po' troppo Carlos Dunga

    RispondiElimina
  16. Ti ho già risposto sui provini, perché quando rispondi ad un utente anche gli altri possono leggerlo. 

    RispondiElimina
  17. Penso che tu faccia come quello che cascò da cavallo. Il retto femorale...anche se la ci ha le cosce un po' grosse...lo sai che goduria  fasselo maciullare 'n que' retti femorali!  Quelli di Dunga! e mi pare un moccolo!

    RispondiElimina
  18. Pollock, gli Orciari sono stati fabbricanti di orci, da qui il passo è breve al mio nick.... È che mi sono registrato con Google e non ho messo il mio nick, ma è venuto fuori il nome completo. Per il futuro userò il nick. Ora che sai quasi tutto ti lascio l'indovinello sulla mia provenienza: dove sono io c'è una piccola riproduzione della bassa novarese con il mare e i quadretti. Non riso ma oro bianco si coglie che a Roma era donato ma che dal Leone alato venne dominato. Orben fiorentin dal nick straniero, sei tu in grado di scioglier questo mistero? Ciaooooooo. Orcio

    RispondiElimina
  19. Eppure sono anche un ottimo risolutore di cruciverba, mah, neanche le terme sono più sufficienti. Saline di Cervia.

    RispondiElimina
  20. Sapevo che non avresti fallito! Buona Befana a tutti.

    RispondiElimina