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lunedì 31 marzo 2014

Tifo prevenuto

E’ uno zero a zero dei meno peggio, ricco di recriminazioni per entrambi, alla fine anche giusto, malgrado si sia rivelato molto più carico il sinistro di Vargas che il faccia a faccia di Sinisa con il quarto uomo. L’immancabile gol sbagliato di Matri ci spiegherà ancora una volta l’importanza delle seconde linee, così come quel Wolski invocato fino allo sfinimento e che oggi un po’ si capisce perché Montella lo avesse centellinato prendendo di bischero più di una volta a gratis. E’ proprio vero che nel calcio chi non c’è ha sempre ragione. Una Fiorentina da inventare soprattutto dietro con Diakitè che stupisce su Lopez come un po’ stupisce anche Mihajlovic quando lo toglie per Okaka, stupisce anche Cuadrado che in quel ruolo a me è piaciuto, mentre non mancherà certamente qualcuno che dirà che ci siamo salvati grazie a Neto, che però è previsto dalle regole del gioco e non è un errore di formazione da addebitare a Montella, il portiere sembra davvero che ce l’abbiano anche gli altri malgrado la notoria competenza che Firenze può vantare a proposito del tifo avesse fatto nascere con grande successo il comitato Julio César. Vediamo se adesso giocare ogni 7 giorni ci consentirà di riacquistare quella fisionomia di gioco che nel frattempo ci siamo persi per i molteplici impegni abbinati ai molteplici infortuni, e purtroppo senza nemmeno poter pienamente contare su quelle seconde linee che a parte Mati e Vargas non hanno mai soddisfatto appieno le aspettative. Ilicic stesso non ha convinto nemmeno ieri, e senza Pizarro, con un Borja Valero mai così appannato, il solo Mati non riesce a garantire la costruzione di quel gioco che eravamo abituati a vedere, anzi si sfinisce a forza di km. Cresce comunque il partito contro Montella, mi sento di dire a tal proposito che l’incrocio di Vargas abbia fatto più piacere a certa tifoseria Viola che della Samp, forse solo sensazioni. Ormai le partite vengono vissute in funzione della caccia all’allenatore, si fa insomma bracconaggio, si cerca cioè di impallinare il Mister persino sulle ipotesi delle scelte di formazione, magari si perde un quarto d’ora a dire male dell’impiego di quello a scapito di quell’altro, e anche se poi non sarà vero, Montella rimarrà comunque almeno un sopravvalutato. Io aspetterei a fare bilanci e a chiamare al capezzale della propria passione tizio piuttosto che caio, perché magari succede come ieri che Sinisa non ce la fa ad umiliarci e ci tocca ricominciare tutto da capo. Ed è sempre faticoso manutenere il castello delle accuse, come poi per certi cavalli di battaglia la paura è che alla fine magari si rivelino solo dei pony. Parlerei piuttosto della terza maglia che mi è sembrata bella. Altrimenti a proposito di tifo prevenuto nei confronti di Montella mi tocca dire che ieri ho assistito ad una gara di paracadutismo. Credo che abbia vinto il n. 19, perché è arrivato al suolo prima di tutti gli altri, che forse erano stati rallentati dall’apertura del paracadute.