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lunedì 10 marzo 2014

Anderson faceva il cameriere

Diciamo pure un tempo a testa, dove nel primo abbiamo meritato lo svantaggio anche se alla fine è arrivato solo per via di una prodezza personale di Asamoah, giocatore che ha fatto soffrire quel Diakité così ruvido di tocco ma anche capace allo stesso tempo di gran controllo e tiro per un bellissimo gol annullato, un gol che secondo Paparesta era persino regolare. Troppo bello per essere vero, e infatti al contrario di quello che dice il regolamento, in caso di dubbio convalidare, il dubbio non c’è mai quando c’è da annullare un gol contro la Juve, anche se questo non si può scrivere nel regolamento. Menomale che almeno non c'era Gervasoni a stilare il referto. C’è però da analizzare bene per giovedì quanto abbiano influito gli ingressi di Mati e Wolsky sulla crescita della squadra nel secondo tempo, o quanto abbia influito invece il diverso atteggiamento di una Juve già in vantaggio e quindi con meno interesse a fare la partita, una Juve che è sembrata anche in debito di ossigeno. Un secondo tempo che lascia viva la sensazione che la doppia sfida di coppa sia tutta da giocare, la speranza è l'ultima a morire perché muore sempre prima il paziente. E per rimanere alla partita di ieri il pareggio era alla fine un risultato che ci poteva stare, vorrei ricordare che la Juve veniva da tredici vittorie consecutive in quello stadio, dimostrazione che non è facile per nessuno andare a dettare gioco, anche per chi non ha Montella e Wolski in panchina. Certo è che visti gli ultimi risultati della squadra anche il futuro non sembra più quello di una volta, e se non ci sono più le mezze stagioni speriamo almeno che non ci siano neanche più i primi tempi che poi sono quelli che fanno le mezze partite, e a forza di mezze partite si ritorna alla mezze stagioni. Ed ora i singoli, male Pasqual e Diakité, molto bene invece Savic, Gonzalo sufficiente mentre Neto mostra ancora riflessi prodigiosi su un tiro deviato da pochi passi. Centrocampo con un buon Aquilani, un Pizarro con le mestruazioni e al quale facciamo in ritardo gli auguri per l’otto marzo, Andow buono solo per fare il trailer della partita, bene invece Wolsky e Mati, quasi bene Matos se non fosse per quella traversa, in calo Cuadrado, mentre Gomez mette km nel motore e si trova all’appuntamento con il gol di testa che sbaglia, ma è già un buon segnale, Vargas intanto si nasconde dietro Lichtsteiner che si nasconde dietro Vargas. Forse giovedì resusciteremo e così faremo come quando è successo a Gesù Cristo, ci faremo vedere da qualche donna in modo che la notizia si sparga più presto in una città che ne ha tanto bisogno. Devo intanto salutare il ritorno di Deyna che certifico con piacere, mentre vorrei proporre ai guardoni delle intimità altrui la storia di Anderson prima ancora che diventasse un calciatore, così potrebbero passare qualche momento di serena morbosità e avere qualche argomento per giustificare ancora la loro presenza in vita. La storia me l’ha raccontata il mago Oronzo, di quando il giocatore era ancora in Brasile e lavorava come cameriere in un bar di nudisti sulla spiaggia di Ipanema, anche prima di arrivare al Manchester aveva molto successo, perché riusciva a portare due brioche in una mano, due cappuccini nell’altra, e otto ciambelle. Questa sconfitta si porta dietro un pessimismo eccessivo, sarà forse il mio bicchiere sempre troppo mezzo pieno e a forza di mezzi bicchieri la realtà poi si deforma, ma io malgrado un girone di ritorno per adesso da retrocessione, nutro speranze per il campionato, per l’Europa League e per la Coppa Italia, si, quello che abbiamo visto di bello in questa stagione non può essere sparito nel nulla, è solo nascosto dietro a difficoltà fisiologiche, la squadra crescerà e i risultati torneranno. Bisogna avere anche un po’ di ottimismo nella vita, cosa volete che sia una sconfitta di misura contro la Juve quando tra pochi giorni ci sarà la possibilità di rifarsi con gli interessi, vi assicuro che certe volte mi piace persino il giorno dei morti, perché vado al cimitero e mi sento qualcuno.


104 commenti:

  1. Possiamo guardare quanto sia pieno il bicchiere finché volete, possiamo continuare a fare tutti i bilanci complessivi finché volete, ma fino a che non saremo capaci di valutare cosa c'è nel bicchiere e cosa sta succedendo da ormai troppo tempo non faremo passi vanti.

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  2. Questo piccolo ciclo da media retrocessione è iniziato quando Montella disse che la Fiorentina doveva anche saper giocare bassa, quando la Fiorentina ha iniziato a non primeggiare più nel possesso palla.
    Questo è il problema.

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  3. La Fiorentina non sa più giocare il suo gioco che l'ha resa famosa nel mondo. Ho detto.

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  4. Valutazione già fatta, Chiari, più niente da valutare, errori sotto la faccia del sole, partite prevedibili alla vigilia per risultato e svolgimento. Qualche stravgante continua a dire che tutto va ben madama la marchesa, come ai tempi di Delio e dell'ultimo Pranda, poi starà zittone sulle sue menate come nel dopo-Delio e nel dopo-Pranda.

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  5. Si può benissimo scegliere di giocare bassi puntando sulle ripartenze e sul contropiede, ma non con questa rosa.

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  6. Tanto valeva tenerci Gamberini e Natali e Berami e comprare Dainelli.

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  7. I Vecino i Bakic i Wolskj e l'anno scorso i Pizarro i Valero gli Aquilani non sono stati presi per giocare bassi e sulle ripartenze.

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  8. Esonerandolo oggi sarebbe possibile salvare la stagione, coi due obiettivi di coppa, che con uno Spalletti sarebbero alal portata tranquillamente. Chiair, parli di Vecino e di Wolski, ma non sono fatti giocare né alti né bassi.

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  9. Non sono fatti giocare, stop.

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  10. Colonnello, Montella diede un gioco spumeggiante e spettacolare alla Fiorentina su precisa indicazione della proprietà la quale su quella base approvò una ben precisa campagna acquisti.

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  11. Sta sbagliando tutto: turn-over. modulo, scelta e collocazione dei singoli, preparazione mentale e fisica al match. Una catastrofe. Per di più, racconta cicalate alle conferenze stampa.

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  12. La proprietà non chiese risultati a Montella chiese bel gioco per riportare la gente allo stadio.
    Le vittorie vennero col bel gioco.

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  13. Nulla si salva dell'attuale Montella. Nulla. E purtroppo sai con certezza tutti i mali che ti si abbabtteranno addosso. E infatti, caro Chiari, giochiamo da cani e i risultati non vengono. Dovrebbe esser facile da capire. Ma no.

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  14. Le campagne acquisti dell'anno scorso e di quest'anno furono coerente nel loro complesso con questa richiesta della proprietà.

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  15. Sul futuro non mi esprimo Colonnello, certo se si va avanti così le tue previsioni diventano logiche.

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  16. Più che coerenti, Chiair, eccellenti! La rosa attuale è altamente competitiva e deve difendersi da un Parma, infarcito di nostri vecchi arnesi, a due punti.

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  17. Certo se si lascia un attaccante sempre là da solo diventano logiche.

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  18. Se si fanno andare via i Romulo e gli Alonso per mantenere fisso in campo un equivoco con la fascia da capitano, le tue previsioni diventano logiche, Colonnello.

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  19. Chi mi contrappone il bilancio complessivo mi fa ridere per non piangere. E' la linea di tendenza che va guardata, nel calcio , come nella vita, come nelle aziende.

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  20. L'ultimo anno di Prandelli fu disastroso per come andò a finire. Se fosse iniziato male e finito bene, anche con gli stessi punti e gli stessi risultati complessivi, non si parlerebbe di anno fallimentare.

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  21. Ad inizio anno il gioco c'era ed ora non c'è. Se fosse l'opposto saremmo qui ad esultare anche con gli stessi punti e gli stessi risultati.

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  22. Per ora ho detto. A più tardi ed ancora una volta tanti affettuosi saluti a Deyna.

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  23. Ricapitoliamo: 1) turn-over assente o scazzato, con conseguente logorio dei «sempre i soliti» e inutilizzo di chi comunque in coppa Uefa non potrebbe giocare e quindi dovrebbe avere più chance (meritate) in campionato; 2) modulo del cazzo, coi quattro difensori che non possiamo sostenere per via di Pasqual, dell'inferiorità numerica a centrocampo, dell'assenza di veri esterni di tridente; 3) liquidazione di giocatori utilissimi, da Romulo ad Alonso a Vecino (gli ultimi due giovani in crescita; 4) isolamento del centrale offensivo; 5) incapacità di lettura del match in corso o grave ritardo quando riesce a connettere e a inserire correttivi; 6) snaturamento dei ruoli (Cuadrado e Pasqual su tutti) e incapacità di definirne ai nuovi (Andow); 7) approccio mentale moscio alle partite importanti; 8) preparazione atletica non italiana ma tedesca, voglio dire del Kaiser.

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  24. Parlare a muso duro con lo stralunato, come non si seppe fare col Giubba Iscariota, dirgli che se non cambia registro sui punti sui quali è ampiamente deficitario o può anche andare a cagà. Ma non sarà fatto e la stagione andrà a rotoli. Proprietà distante e bonacciona, Pradè in libera uscita, giocatori ormai demotivati, che pensano al Mondiale o fanno i conti pe ril mercato estivo. Nel bottino fino al collo, complice un'opinione pubblica che non ha saputo vedere tutti i segnali, nei mesi, del disastro.

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  25. Poco tempo per ravvedersi, per Vincè, pochissimo! Da passare il turno in UEFA (probabilità: tra il 10 e il 15%), sennò il crollo in campionato sarebbe consequenziale, la finale di Coppa Italia una formalità per i partenopei. Immediato summit viola e operazione a cranio aperto per Vincè, per ripulirlo dalla morchia che vi si è accumulata. Se l'operazione non riesce, a caghèr! Dopo Giubba Iscariota e il Pugile sarà il terzo favone che con la nostra lotta di blog, contro lo sdaiolismo beota, avremo contribuito a scoronare. E non dimentichiamo Segnamai e Horny, demoliti dal sapere viola! Estirpare i bubboni pestilenziali! Per la salvezza viola! Una rosa fantastica e un allenatore che loffia! Mai più!

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  26. Ormai anche Sconcerti riesce a fare analisi sagge e compiute sulle nostre partite, tanto chiaro è il Danno! E' come far segnare Gasbarroni in Champions, far scrivere a Navarro qualcosa di azzeccato di calcio e di Viola. Eppure Vincè vi è riuscito!

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  27. Lucid Willer ha la soluzione: Wolski centravanti! Ahahahahahahahahahahahahah! GRANDISSIMO, GRANDISSIMO!!!!! Impagabile Zazà! Il tuo neon illumina la notte di cloaca, la fosforescenza del decomporsi delle tue idee è un faro per i rari nantes! Ahahahahahahahahahah! GRANDISSIMO, GRANDISSIMO!!!!!!!!

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  28. Non ho visto la partita di ieri, visto che per scelta ho preferito andarmene a sciare (in terre gobbe, ma con amici granata) e devo dire che, considerato il risultato, non me ne pento. La sconfitta me l'aspettavo, devo dire che pensavo peggio: nonostante il giramento di palle per aver perso contro le merde, aver perso solo 1-0, con gol regolare ingiustamente annullatoci e con traversa di Matos può far sperare in una futura ripresa.
    Ho letto che Montella ha ripreso Anderson perché non copriva e che il brasiliano gli ha fatto segno "calma, calma" con le mani, al che Vincenzino l'ha sostituito. Se è andata così, ho idea che da qui alla fine della stagione ne giocherà pochine pochine, questo.

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  29. A proposito di Wolski, leggo che ieri avrebbe giocato interno e non seconda punta: è vero? E come ha giocato in quel ruolo?

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  30. Non conoscevo l'aneddoto, Anto. Come Giubba Iscariota e come tutti i superbi zucconi, anche Vincè è permalosone, già altre sue esclusioni portano la stessa causa: non si ride del prof in cattedra, poffarbacco! Comunque Andow era spento quando è stato cambiato, sennò fra i tre di centrocampo, finché ha avuto birra, era stato il migliore.

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  31. L'ho letto su Violanews, dove pure ho letto che Andow ha giocato benissimo per mezz'ora, salvo poi mollare (e lui la preparazione non l'ha fatta da noi, questo va detto).

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  32. Qualche magra consolazione: Mati (ottimo mezzo giocatore: ahahahahahahahahaha! Fa il paio con Cerci pippa fantasmagorica... ahahahahahahah!) e Wolsky da top team. Avviticchiarsi a loro per sperare di uscire dalla fossa. Dietro, tornare al Fac, fuori Pasqual, che Borja e Cuadrado si ripiglino, che Gomez dia torto a Lucid Willer. No, Sopra, la progettualità si è persa nell'allenatore, è ancora chiara e lineare nella Società, ma lui disfa penelopescamente la tela. Due terzi di campionato non sono quattro partite, Vincè smerda dall'inizio di stagione. Qualificazione UEFA ultima spiaggia e speranza, beninteso, che io risulti piuttosto Cagliostro che, come sempre è stato finora, Cassandra implacabile.

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  33. Comunque parliamoci chiaro: la partita di ieri non aggiunge né toglie nulla, il problema non è aver perso fuori casa contro la juve, il problema è aver perso in casa contro Lazio e Inter e non aver vinto in casa contro il Genoa.

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  34. Anto, il problema non sono i punti persi, è il come. Giustamente Chiari dice che i punti sono persi dal cattivo gioco, che è figlio di scelte sbagliate. E se giudichiamo una partita a Torino persa in partenza possiamo fare a meno di pensare in grande, di pensare alle Coppe, di pensare anche soltanto di eliminarli dalla Uefa.

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  35. Colonnello, tu la vedi troppo nera in un momento nero. Così, scusa, ma è troppo facile. Vincenzino ha fatto i suoi errori, da allenatore principiante, perché questo è, comunque la si rigiri. Ai suoi errori, che ci sono stati e sono evidenti, ci sono stati, e sono ancora più evidenti, quelli degli arbitrggi contro che ci hanno sottratto tutti quei punti che oggi ci dividono dal Napoli. Così come evidenti sono stati i danni procurati alla squadra dai lunghi infortuni a Gomez e Rossi che, in pratica, hanno decapitato l'attacco preparato in estate, che si è visto solo in una partita. Quindi Montella ha sicuramente le sue colpe, ma anche le sue scusanti. Restano due mesi da giocare, con i campi che diventano sempre meno pesanti e che avvantaggiano il gioco montelliano che adesso appare impibato assai. L'anno scorso di questi tempi eravamo nelle medesime condizioni e poi abbiamo ripreso a correre. Aspettiamo la fine della stagione per trarre giudizi definitivi e Sconcerti lasciamo bollire nel suo brodino notturno.

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  36. Io sono d'accordo con McGuire e non dispero affatto sul passaggio del turno in EL contro i gobbi.

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  37. Ma ieri, contro i primi della classe, come abbiamo giocato? Dalla sintesi mi pare che nel secondo tempo abbiamo creato diverse palle gol (e anche un gol vero, tra l'altro).

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  38. Certo che aspettiamo, McGuire! Ho emesso prognosi (le prognosi trovano conferma o smentita dal futuro) e, ormai, da qualche partita, anticipo alla vigilia lo svolgimento del match, in nero profondo. Montella ripete gli stessi errori, da mesi, non impara dunque da essi: questo, con l'immaturità, c'entra poco e depone malissimo su altro piano. Un'osservazione sulle pagelle dei giornali: le trovo nella media giustissime e consonanti con le mie, ma 5,5 a Pasqual dà l'idea della buona stampa che ha quest'infausto giocatore a Firenze, delle protezioni coccolanti che gli permettono di continuare a far guasto sulla nostra mancina. Anto, neanch'io dispero: abbiamo il nostro bravo 15% di possibilità da giocarci con furore.

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  39. Abbiamo giocato malissimo per due terzi del match, poi Leibniz ha messo dentro chi doveva giocare da sùbito e abbiamo creato una palla gol (una, benché clamorosa).

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  40. Secondo me, nonostante tutto, abbiamo il 40%.

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  41. Chiari l'utlimo anno di Prandelli finì male, anzi malissimo per problemi dell'allenatore con la società che costarono lo sgretolamento completo del gruppo. Non c'è per ora nessun punto in comune con le due situazioni se non una striscia di risultati deludenti, per ora contenuta e che in parte ci fu anche l'anno scorso di questo periodo. Per cui la farei risalire più a problemi di preparazione atletica che ad altro. Ricordo a tutti i catastrofisti di questi momenti che nel girone d'andata si son fatti 37 punti, due più del fenomenale anno scorso, e che tuttora siamo più o meno lì come punteggio.

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  42. Discesa dello Zambesi rischiando, e molto. Tante ore di corsa scellerata per riuscire ad arrivare in tempo. Per vedere cosa? Vittoria contro gli Odiati? Pareggio? Sconfitta? No, mi sarebbe bastato vedere in campo la mia determinazione, per questo mi sento tradito e non perdono. Troppo tempo che lo vado dicendo, troppo tempo, ora Montella deve prendersi le sue brave responsabilita'. Ed anche la societa' dovra' prendersi le sue se accettera' supina queste nefandezze. Si perche' scendere in campo senza palle, dopo decine di partite simili, si chiama nefandezza. Un allenatore senza palle che e' soddisfatto di un secondo tempo fatto a velocita' di tornei estivi amatoriali, e per questo, CHIARI, non casco nel tranello di chi deve mettere o meno, tutto questo va al di la' dei singoli, qui c'e' un malore profondo o un tecnico non all'altezza che non sa dare un gioco e che e' la bruttissima copia di quello ammirato lo scorso anno. Trovargli giustificazioni e' ilarita' e per i naif che guardano il bicchiere mezzo pieno, consiglio di guardare il Parma e Verona appena dietro, cosi' vedranno solo il fondo vitreo.

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  43. Neto, Fac, Rodri, Savic, Cuadrado, Aquila, Borja, Mati, Vargas, Ilicic, Matri. Bravo Lele: non valeva la pena scatafasciarsi così su un fiume nel quale tufferei Vincenzino, attualmente.

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  44. Con ansia ho letto del ritorno dell'amato DEYNA. Ho anche scorso i suoi messaggi, io penso che sia lui, anche se quel "naive" mi fa pensare.
    Comunque come altri e soprattutto GONFIA, ho una domanda per sapere se davvero e' lui che gli faro' al momento che riappare e quella risposta sara' il verdetto.
    Per COLONNELLO, FOCO e chi si interessa alla querelle Delfino ( per me zero)
    vi comunico che e' la Nuvola.

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  45. Lele, su Deyna sospendo il giudizio, anche se Pollock ha detto che la e-mail è la sua, comunque anch'io ho la mia bella domandina per lui.
    Quanto all'identità delfinica, anche a me è venuto questo sospetto, leggendo la frase "povera la mia Fiorentina" con cui ha concluso i suoi messaggi.

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  46. Agli scettici come me, Lele, Colonel, Foco e il Sopra, sembra di rivedere cose già viste e leggere cose già lette. Un allenatore che arriva a Firenze e riesce a motivare un ambiente depresso, che lascia intravvedere la possibilità reale di una grande Fiorentina (almeno in fieri), sostenuto in tutto e per tutto dalla società. Poi arriva una prima consacrazione a livello mediatico, l'ambiente cittadino e societario non pungola più, l'allenatore viene sommerso da gratificazioni personali e molla la presa, soddisfatto di quanto fatto finora. Con un occhio alla prossima tappa nella carriera, più attento a non rovinarsi la reputazione acquisita, con perversa tendenza a bivaccare tra gli allori. L'ambiente ne giustifica ogni azione, accusando di lesa maestà le voci più realisticamente critiche (altro che uno della sda, Colonel, non mi fare incazzare).


    Fin qui le similitudini. Non penso si arriverà ad una fine così traumatica, confido che, in qualche modo, la migliore umanità di Montella prenda il sopravvento e Vincenzo si accorga che deve molto di più lui alla Fiorentina, a Firenze, ai Della Valle di quanto noi tutti dobbiamo a lui. Che, quindi, Montella ritrovi gli stimoli giusti, non di ambizione personale che l'hanno portato a creare un buon gruppo di lavoro, ma di orgoglio viola, di far parte di una storia calcisticamente gloriosa, seppur nell'ostracismo italiota per i colori viola. Ci spero. Già da giovedì.


    Ma il grande limite di Firenze è che, come fu per Prandelli, la Fiorentina sia vista come rampa di lancio per un successo personale-esistenziale. Questo tipo di ambizione ha le gambe corte, dura in media un anno e mezzo. Serve altro, serve qualcuno che ci creda, più di noi, più dei Della Valle (brave persone, ma ancora in balia di un ambiente ostile e dove la riconoscenza conta come il due di picche).

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  47. Serve insomma uno che sia pronto a giocarsi la reputazione per vincere qualcosa con i colori viola addosso. A rischio di bruciarsi, a rischio di un fallimento personale. Potrebbe essere Montella? Sì, ma dipende da lui e, come detto sopra, incensarlo non è solo ingiustificato, ma totalmente controproducente.

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  48. Lele e Anto, l'identità dorfica è quella da me rivelata, ma fa nulla, le personalità patologiche sono sovrapponibili, una può aver fatto quella che ha fatto l'altra. Foco gli ha mollato uno sganassone che l'ha lasciaha a terra: requiescat.

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  49. Non credo che Anderson ne giocherà poche, che non arriva ad un tempo di autonomia è cosa nota e, fin lì, non era andato nemmeno così male, Montella si è girato semplicemente e ha detto: "questo non ne ha più, manda Mati a riscaldarsi". In realtà aveva la lingua di fuori e rientrava camminando. Comunque la sostituzione non è stata immediata. Anto il primo tempo non si è vista mai ed abbiamo solo contenuto, molto bassi, il forcing della juve che ha comunque segnato alla fine in gran tiro abbastana acculato perchè è stato deviato nel sette da Diakitè (mi pare) in entrata di contrasto. Prima ci aveva salvato Neto una volta (altro tiro di Asamoah deviato all'ultimo e respinto con gran riflesso) ma poco di più quanto a pericolo veri

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  50. Il problema, Sopra, sono le motivazioni di Montella. Se non ci sono, è inutile tenerlo, il progetto comincerebbe a puzzare dalla testa. Dipende da lui, ma deve dimostrarle di averle, da qui alla fine.

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  51. Insomma, i' Dorf è sessualmente anfibio anche nell'imbecillità (ahahahahahahahahahah!).

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  52. «quello che ha fatto l'altra».

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  53. Il nome giusto è quello che fa Zemanviola da sempre: che voglia venire, non credo.

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  54. Appunti per giovedì: giocherà Pirlo, quindi Juve meno aggressiva sui nostri portatori, non rinuncerei a Pizarro. Inoltre con Valero si vedrà giocoforza più aggressività, quello che è mancato inspiegabilmente ieri. Do per scontato che Montella opterà per Joaquin, quindi non perdo tempo nelle analisi delle alternative. I dubbi sono in difesa, ballottaggio Roncaglia-Tomovic a destra. Se gioca Roncaglia, si può anche pensare a Tomovic a sinistra (vedo che lo propone pure Sopra), altrimenti Tomovic a destra e Vargas a sinistra.

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  55. Sì, Chiari, ma ti si risponde che «li vede lui durante la settimana»... ahahahahahahah! Perché Cavasin e Giorgi non li vedevano loro durante la settimana? C'è però chi ci vede bene e chi ci vede male, tutto qui... ahahahahahahahahah!

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  56. Troppi alibi sparati ai quattro venti, prima gli arbitri (sai che novità), poi gli infortuni (e allora?), la puzza di giubbizzazione sale.

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  57. Certo, Anto, ieri la Juve ha trotterellato, ha soltanto approfittato della nostra vuotezza, del masochismo della disposizione in campo e delle scelte di uomini e della pavidità d'atteggiamento. Circa gli alibi arbitrali, caro Stefano: avevo messo sull'avviso circa l'uso strumentale, prandellico, deresponsabilizzante che il neo-Giubba ne aveva fatto dopo la partita col Genoa, che lui e non altri aveva mandato a caghèr.

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  58. Contro ogni giubbismo di ieri, di oggi, di domani!!!!!!

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  59. Un nome solo: Luciano!

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  60. Concordo, se un allenatore che siede sulla panchina viola non sa in partenza che si deve vincere contro tutto e tutti, che lì si pone l'asticella dell'ambizione personale e collettiva, non più in basso, allora dedichiamoci pure al curling. Ma la colpa non è dell'allenatore, sai come la penso, ci deve essere qualcuno più in alto che si opponga con forza a questo lassismo mettendo un freno possente alle ambizioni ti tipo puramente personali del singolo lavoratore, anche rischiando di rompere il giocattolo. E anche là purtroppo sembra di nuovo mancare la comprensione della situazione. Quando poi i Della Valle in passato se ne sono resi conto, i buoi erano già scappati (come si dice a Firenze, a babbo morto?). Preghiamo, lo dico in senso strettamente politeista, che il passato sia d'insegnamento ai della Valle e che Montella si ricordi dell'etica del lavoro di suo padre falegname e non inizi ad ascoltare sirene lontane che lo lambiscono con lusinghe e promesse.


    Io ci spero ancora. Qui il rischio è che venisse pure uno Spalletti o un Mourinho, dopo un paio d'anni, ci ritroveremmo da capo a dodici, come si dice a Roma.

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  61. Ho letto ora gli interventi di Deyna: è certamente lui, anche se è un po' diverso da come lo ricordavo. Mi ero fatto un'idea diversa, evidentemente sbagliata. Conta che stia bene. Dalla partita non mi aspettavo nulla perché nulla più mi attendo (neppure in negativo) dal Monty. Peccato, peccato, peccato che Miha sia bruciato per Firenze.

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  62. 35 anni di tifo viola, dall'entrata assassina di Martina, alla finale di Avellino, al carnevale di Edmundo, alla testa pelata di Ovrebo. Se volete ci vado io a rimotivare Montella. Tempo di noleggiare un auto e dirlo a mia moglie.

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  63. Per dare continuità negativa alla domenica ho anche deciso di vedere il film di Sorrentino, il quale, credo, colmando baroccamente il vuoto, plus dixit quam voluit (il che sarebbe anche segno di grandezza).

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  64. O sei masochista o sei scaramantico (concentrando tutte le esperienze negative nei giorni che precedono l'andata degli ottavi). Da ottimista cronico, spero che valga la seconda.

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  65. Stefano, non c'è un filtro dirigenziale che prenda per il bavero l'allenatore schreberizzato di turno e lo riporti a ragione, come nelle grandi squadre. Il Magno era inadatto al ruolo e comunque era stato sconfessato dopo la tragica decisione dellavalliana di non cedere Mutu, dietro diktat del Giubba Iscariota, Pensavo che Pradè e Macia avrebbero saputo difendere meglio le loro scelte, ma Pradè è forse già in libertà e non è un tecnico propriamente, mentre Macia difetta anch'egli (ma per altri versi) come il Magno sul piano comunicativo e comunque non ha delega e carisma per fronteggiare un allenatore uscito terribilmente di capa e da ricondurre sui giusti binari. Il vantaggio, con Luciano, è che, seppur pelata, lui la capa non la perde mai, che è il miglior consigliere di se stesso e che ti fergusonizzerebbe la Fiorentina lasciando i DV tranquilli nelle Marche, se vogliono.

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  66. Nella storia le vittorie di Annibale e di Napoleone sono state anche le loro disgrazie, quindi attenderei; vogliamo, noi tifosi, sfidare la storia viola? Proporre un "cotto e mangiato" a Firenze? Mai successo. Vero é che non c'é un solo motivo per sentirsi bene in vista di giovedì ma continuo ad essere uno che ha davanti a se un bicchiere mezzo pieno, con un'olivetta (andata e ritorno di EL) e un'ottimo menù (finale di Coppa Italia), sperando di non strozzarmi. Sarebbe stato peggio essere fuori dall'EL, fuori dalla Coppa Italia e aver perso ieri, eravamo a parlare di 4/5o posto e fare processi (be' fattibili se sei fuori da tutto), invece li facciamo in piena bagarre. Strano... Se non riusciamo ad essere noi stessi, nelle analisi, cerchiamo almeno di essere diversi da chi vorrebbe emularci. Su Montella: a me non fa paura se lui opta per scelte drastiche (qua le le suggeriamo!) o "strane", lui ha e deve avere il potere di disporre della rosa e dello schieramento...Mi fa più paura un'eventuale impotenza di Montella, allora si sarei terrorizzato. La Fiorentina di oggi ha bisogno più di Montella che dei giocatori, la Fiorentina di oggi é come un mendicante che chiede elemosina e tu (Montella), temendo di non dargli abbastanza, non gli dai nulla. Forse la Maquina non era perfetta e il Mister é stato bravo- e fortunato- a farlo credere a se stesso e agli altri. Vincenzo ha un tale bisogno di se stesso che rischia di rimanere solo. Io ritengo giusto supportare tutto l'ambiente, la Fiorentina, la Squadra sino all'epilogo delle due competizioni, Finale di Coppa Italia con sentenza incorporata, senza appello!

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  67. Spalletti toccasana, a quanto si legge...Zemanviolizzati tutti. Poi se scaca cosa facciamo? Conte? Poi? Si sta preparando una deflagrazione contro il mister che io eviterei; lui una panca la trova, noi un altro (con limiti di budget e ingaggio pressanti) non credo. Ah si, forse si libera Guidolin. (Pensare a Spalletti é veramente fuori strada , per ingaggio e perché non c'é nessun presupposto, Zero. Allora pensate a qualcosa più alla portata. Bisogna veramente spremere le meningi. O tenere Montella. Lo auspico.

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  68. Non ci resta che sperare in quella che ho definito la migliore umanità di Montella. Almeno per giovedì. So che farà storcere il naso a molti, ma non si tratta di criticare Montella come allenatore, il punto è capire se e con quali motivazioni Montella voglia restare a Firenze. Si osserva solo una certa sensazione, un flashback giubbesco-sdaiolo che ci perseguita. Forse solo nei nostri incubi, lo ammetto, ma meglio un ipocondriaco che come il mi' suocero che, chirurgo affermato, se n'è andato in giro con una costola spezzata per due mesi, che mise fuori uso la milza, che trasformò un semplice influenza in una infezione fulminante. Pace all'anima sua, un brav'uomo come pochi.

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  69. Sì, io alto pronuncio questo nome, sacro nome di tosco errabondo: Luciano! Lo pronuncio cara al sol (questo piacerà al Sopra... ahahahahahahahahah!), impavido: Luciano! Lo pronuncio attendendo che il tavolinetto a tre gambe (anch'io sono come quel tavolinetto, sapete? Ahahahahahahahah!) evochi al sitollock lo spirito dell'Assente degli Assenti (visto che Deyna è assente-presente), del supremamente geniale Zemanviola dico: Luciano! Lo pronuncio come esorcismo di ogni giubbesimo, di ogni mencio e livoroso piagnucolio sull'alibi del momento, di ogni rancore verso le critiche da parte di misterucolo troppo presto sbalzato agli onori: Luciano! Lo pronuncio sapendo che è lo stesso nome di un farabutto ma che fu il miglior DS della storia del calcio nostrano: Luciano! Lo pronuncio perché è luce nella tenebra del quattrotretre pasqualico e awolskiano: Luciano!

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  70. Ma en passant, hai centrato la debolezza insita nel progetto viola, Montella non solo troverebbe un'altra panchina, ma la troverebbe anche migliore, a livello di risorse. Voglio essere ottimista, Montella non è un Prandelli qualsiasi, ci porterà in alto per riconoscenza, non per mero interesso personale.

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  71. Credo, per molte ragioni, che Spalletti sarebbe il miglior allenatore per la Fiorentina e che, prima o poi, arriverà sulla panchina di Firenze. Con tutti i suoi limiti ed i suoi errori, per lo più di inesperienza, Montella sta facendo una stagione in linea con quella passata. E' vero che tutti quanti ci aspettavamo di più, ma comunque ha scusanti non da poco. Adesso non credo sia tempo per i processi. Quelli si fanno a fine stagione, a bocce ferme, quando tutti è stato deciso. Perché oggi siamo qui a fare le pulci a Montella, ma se tra 10 giorni fosse riuscito a sbattere fuori la Rube dall'EL, anche di puro culo, sarei curioso di leggere i vostri giudizi sullo stesso Montella.

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  72. Penso che tutti qui, anche i più critici, credono che Montella abbia le doti per ribaltare un giudizio critico che è solo in fieri, potenziale. Dipende da lui.

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  73. Non abbiamo il coltello dalla parte del manico, Montella decide lui se restare e, in caso, con quali motivazioni. Certo, dal nulla le motivazioni non arrivano, del problema se ne deve prendere carico la proprietà, la società, aggiungerei noi tutti.

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  74. COLONNELLO, il tuo bicchiere non é ne mezzo pieno, ne mezzo vuoto. Lo hai scolato ma dentro c'era assenzio puro. Il tuo tavolino a tre gambe (ah! Ecco perché il tuo soprannome é Rocco di Fiorenza) rimane vuoto, getta la bottiglia e torna tra di noi. Prepara l'arringa per la fine dei giochi, mi sembri un Brera avvinazzato, un Luzzato Fegiz che fa roteare la giacca al concerto di Baglioni, un twittatore che cerca di corrompere il Papa moderno, un laziale sul Ponte di Ariccia. Facciamo così: elenca buoni motivi per credere che faremo fuori la Juve e vinceremo la Coppa Italia. Dai, lo puoii digitare con la mano sinistra (non sappia la mano destra ciò che compie la mano sinistra...ahahaha ahaha ahahah...è viceversa, Rocco Nostro!!).

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  75. Il Colonello ha purtroppo la vista lunga, e lo dico dopo che ieri ci siamo mandati vicendevolmente affanculo. Più obiettivo di così.

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  76. Sopra, i buoni motivi li ho elencati già, snocciolando la formazione mia, e cioè di Luciano, per giovedì. Mezz'ora prima dell'inizio del match, alla comunicazione delle formazioni che scenderanno in campo, comunicherò a mia volta il risultato. Vedremo allora se le due metà del bicchiere si rincollerano: ne dubito, Sopra, le querce non fanno limoni e il neo-Giubba è una quercia che fa aride, inedule ghiande. Ma attendo, certo che attendo. Finché c'è vita c'è speranza. E la mia speranza pronuncia squillante un nome, con voce argentina appena appena scurita dall'orchite: Luciano! Gli scalpi di Giubba Iscariota, del Pugile, di Segnamai, di Horny, di Juvetic, degli squallidi sdaioli pendono dalla mia tenda, così pidocchiosi che la mia squaw si sdegna di pulirli e lisciarli regolarmente rendendoli lucenti con pomata di bile di alce, sì che i grandi capi delle altre tribù, arrivando al campo, riconoscano sùbito la mia tenda da lontano. Molte, troppe lune sono passate da quando Stallone Rovente cominciò sua guerra contro nemici viola, Stallone Rovente ora stanco e fuma volentieri calumet coi vecchi nella sua tenda, e guerra è compito dei giovani. Ma se giovani avere sangue di femminetta paurosa che va alla fonte, nelle loro vene, allora Stallone Rovente dover colorare di nuovo suo viso coi segni di guerra, indossare casco di piume, cingere fianco con suo tomahawk e lanciare suo terribile grido, che fa fuggire orsi su montagne e tremare la terra fino ai pascoli celesti di Manitù: LUCIANO!!!!!!

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  77. Stefano, non so dove tu abbia letto il mio scetticismo. Io sono certo dell'involuzione Montella e certo che si tratti di stagione fallimentare. Ero scettico, vero, a settembre quando, passando per eretico che osava discutere il guardiola del golfo, il dio che stravolgeva tutti gli assunti tattici e atletici degli ultimi cinquant'anni, espressi idee oggi seguite da molti. (ad onor del vero solo il Colonnello era in sintonia) Mi auguro di cuore di eliminare i gobbi con determinazione e un gioco accorto ma sempre propositivo con accanto un ambiente che smette di belare se Rossi non c'è. Mi auguro di essere a Roma per godermi una finale agguerrita coi nostri gladiatori che escono escoriati ma vincenti dall'arena. E dico di più, potrei accettare le sconfitte, ad oggi probabilissime, se frutto di cruenta battaglia. Ma ci credo quasi zero. Sta solo a Montella farmi cambiare idea e sarei il primo a sorridere ed esser felice.Se poi mi chiedi cosa è successo al Montella dello scorso anno, quello che aveva fatto strabuzzare gli occhi pure a me, non ne ho la minima idea.

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  78. A dire il vero, io Montella lo criticavo già l'anno scorso per vari motivi, tra cui la sua dimostrata incapacità di insegnare alla squadra un vero gioco d'attacco che non si riducesse a degli improbabili fraseggi al limite dell'area avversaria e per le sostituzioni sempre oltremodo tardive.

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  79. Io Montella l'ho criticato anche l'anno scorso, ma non alla radice, bensì solo quelle volte in cui, sulla base delle singole scelte che faceva, secondo me sbagliava.
    Ancora adesso non voglio criticarlo radicalmente anche se questo prolungato periodo di crisi, molto più grave di quello dell'anno scorso che non fu di gioco ma solo di risultati, preoccupa e pone interrogativi sulla sua capacità di venirne fuori.
    Ripeto, non sono i risultati insoddisfacenti l'aspetto più grave ma l'inopinata involuzione del nostro gioco.
    Ha ragione Lele quando dice che le sconfitte ( o i pareggi) si possono accettare, ma devono essere il frutto di cruenta battaglia.

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  80. «Cruenta battaglia»! Questo piacere a Stallone Rovente! Suono tamburi la notte vicino fuoco e danzare dei guerrieri, poi rito di morte coi coltelli e nenia del sakem propiziatoria e uscire dal campo silenziosi come serpi e attaccare mentre dormono visi pallidi anzi flaccidi anzi a culo di nemici viola e gobbi! Questo riscaldare vecchio cuore di Stallone Rovente! E a quei ricordi lui gridare, gridare come orso ferito o in amore: LUCIANO!!!!!!!!!!

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  81. Vedo che Spalletti attualmente guadagna 3,3 milioni. Quindi possibilità zero.

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  82. Spendere per risparmiare, così diceva mio suocero, gran capo Unghia Rapace.

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  83. Ribadisco quanto scritto ieri, quarto posto ad una quota prossima ai 70 punti, una CI in bacheca. Se questa è una stagione da definire in sordina o per invocare un altro allenatore si è perso di vista la realtà. Realtà che doveva tenere conto di molti fattori a noi sfavorevoli già in partenza ai quali se ne sono aggiunti altri di enorme gravità. Non ho capito perché se siamo in sofferenza le colpe siano attribuibili soltanto al manico e non anche a chi scende in campo. Pare che sostituire Montella sia diventata una priorità, evidentemente quello che scrivono e pensano in giro della Fiorentina, in Italia e all'estero, è già uno sbiadito ricordo. Non sono d'accordo.

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  84. «Ieri, ad esempio, i bianconeri hanno vinto grazie al tiro
    di Asamoah, che nella Fiorentina nessuno saprebbe fare, come dimostrato
    da Matos nell’unica palla goal avuta».



    Dopo che avevamo riconosciuto, dolentemente, la non censurabilità del suo commento al match di Torino, ecco che Navarro sente il bisogno di aggiungere un tocco fecale al quadro, per sciuparlo. Nessuno saprebbe, nella Fiorentina, «fare» il tiro di Asamoah: beh, noi abbiamo frombolieri come Pepito, Mati, Cuadrado, Vargas, Wolski, che di giri di palla come quello di Asamoah sono capacissimi e infatti li hanno «fatti», in questa stessa stagione, segnando reti spettacolari. Se uno seguisse il calcio (non dico tifasse viola, questo è al di sopra di Navarro) lo saprebbe. L'errore di Matos non è minimamente comparabile col gol e con la situazione di gioco, nell'occasione, di Asamoah, non si vede che ci azzecchi, lì non c'era poi alcun bisogno di talento balistico. Navarro, te tu godi che Vincenzino ci trascini nel guano, ma sempre quello tu rimani e quello, a cosa corrisponda, bene lo sai (ahahahahahahahahah!).

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  85. Sinceramente una delle questioni che più mi incuriosiscono è costituita dall'involuzione (o mancata evoluzione) di Cuadrado: mi direte che gioca male perché schierato troppo avanti e talvolta a sinistra o che ha sempre tre avversari intorno appena tocca il pallone, resta il fatto che sono più di due mesi che, salvo rare eccezioni, fornisce prestazioni decisamente al di sotto rispetto a quelle cui ci aveva abituati. Sembra quasi che gli abbiano detto di essere mediocre per pagare meno soldi all'Udinese (o per dare ragione a Zemanviola).

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  86. Infatti nelle pagelle, sia del sitone o qui, il giudizio è sempre sospeso, sempre ne carne ne pesce. Bisogna osservare che gli avversari hanno preso le misure, al cafetero...L'ultima sgroppata con l'Udinese, gol e giocata spettacolari.

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  87. Infatti, quando ho inserito l'inciso "salvo rare eccezioni" pensavo proprio alla partita di Coppa contro l'Udinese.

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  88. Io non vedo un caso Cuadrado, il calo di rendimento è generale, ed è tecnico, di squadra, per me legato al fatto che il giocattolo s'è inceppato. Un calo fisico generalizzato legato ad una presunta preparazione sbagliata? Questa motivazione non mi convince.
    Ieri nel secondo tempo sul piano fisico stavamo meglio noi. Non mi pare che calciatori come Mati, Aquilani, Wolskj stiano manifestando un calo fisico, anzi direi l'opposto. Hanno fatto una preparazione diversa? Non credo proprio.

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  89. Ma allora secondo te cosa c'è? Un calo a livello mentale? Può essere che, consciamente o inconsciamente, i giocatori abbiano "mollato" in campionato e puntino tutto sulle Coppe? Mi sembra un pochetto pericoloso.

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  90. Secondo me, Anto, c'è stata , a partire grosso modo dalla partita contro il Genoa a Firenze, un'involuzione nel gioco dovuta a precise scelte tecnico tattiche di Montella che sono alla base di questo periodo difficile, degli scarsi risultati e del calo di brillantezza tecnica, fisica e aggiungo anche psicologica della squadra ne suo insieme.

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  91. Alcuni segnali si erano visti qua a là in partite dove la Fiorentina perdeva colpi, anche prima, sempre legati per me ai motivi che ho indicato sotto.

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  92. Non male come analisi,CHIARI...Può essere che Montella, nella persistente difficoltà di porre la Maquina a pieno regime, abbia cambiato per tentare di non rischiare, ha preferito - col giochino che gli avversari hanno imparato- ritrarre le unghie da tigre (della squadra), snaturando l'indole da "attaccabrighe" della squadra. Indubbio si stenti da due mesi ad iniziare la manovra da dietro e si privilegi il lancio per Matri o Gomez (ora) poiché gli avversari ci pressano bassi, molto prima. Spariti- mio pallino- inserimenti, sparite pericolosità su palle da fermo. Siamo cristallizzati a Fiorentina-Livorno, momento dell'infortunio di Giuseppe Rossi. Rossi, più di Gomez, era...i nostri sansoneschi capelli recisi.

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  93. Credo che Cuadrado non sia mai stato in una condizione di forma paragonabile a quella dello scorso anno. Questo è l'unico motivo che mi fa parzialmente giustificare l'abbandono al 352, modulo strettamente legato al colombiano. Da ala soffre per caratteristiche tecniche e fisiche. Non è Gervinho, che qualcuno gli accomuna, ha passo diverso e una diversa frequenza del tocco del pallone, qualità che rende il romanista difficile da fermare sullo stretto. Io credo che Cuadrado possa diventare più facilmente un grande terzino che una grande ala d'attacco.
    Paradossalmente le precauzioni hanno peggiorato in rendimento, quindi. Rendimento che migliora ogni volta che gli si decongestiona la fascia.

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  94. Insomma siamo arrivati a chiederci se Montella ci fa o ci è. Fa poca differenza.

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  95. Motivazioni dell'allenatore. Aggiungerei anche la vicenda Pradè che, se non rinnova, avrà ripercussioni profonde anche sulla conduzione tecnica.

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  96. Stallone Rovente, grande.

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  97. Se a Cuadrado gli semplificassero le cose invece di incasinargliele (che per quello è già bravo da solo) sarebbe un grande giocatore, stupendo nelle ripartenze sulle fasce dove ha sempre fatto le sue cose migliori.

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  98. Resta il fatto che Cuadrado, invece di consacrarsi, sta vivendo un'involuzione notevole.

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  99. A me pare che in questi due mesi si camminasse in mezzo al campo e, cambia pure i giocatori che vuoi, che la manovra ne ha risentito diventando asfittica e prevedibile. Tornando lo smalto, e qualche segnale c'è, con gli stessi giocatori (Pasqual a parte) torneranno i risultati. Inutile far correre la palla col pensiero se le gambe non ci arrivano. Si è giocato male in questi due mesi e non è perché fossero assurde le formazioni mandate in campo, quello è una nostra convinzione per gravare di tutto il carico delle responsabilità il solo allenatore. Mi pare un tiro al piccione, ingiustificato.

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  100. Giusto Sopra, alla pari.

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  101. Augh! Stallone Rovente su cavallo pezzato e con canna fumante attraverserà praterie sterminate per riportare accampamento fratello Crapa Pelata, con grande scorta di acqua di fuoco per ubriacare fratelli di sangue, viola! Tepee con terrazza vista panorama innominabile, riscaldamento autonomo, no condominio. Spalletti esonerato!

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  102. Più mi convinco d'ignorarlo più lui mi ricaccia dentro in discussioni che, avesse dignità, non dovrebbe riaprire. Ma coglione di questi livelli dove si trovano, tutti in Pietrasanta, fa buca o hanno affittato il dna ?!

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  103. Questo infatti è uno dei motivi del suo calo. Sono d'accordo.

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  104. I bilanci si fanno a fine stagione, ora dobbiamo solo valutare la situazione e la linea di tendenza.
    la linea di tendenza è negativa, inutile tapparci gli occhi o sminuirla con i bilanci complessivi, prematuri ed incompiuti.
    Voi dite che ciò è dovuto solo al cattivo stato di forma dei calciatori?
    Vorrei con tutto il cuore di tifoso che fosse così, ma temo che ci siano altre cause che ho ipotizzato.
    Posso solo sperare che, o abbiate ragione voi, o Montella sia in grado di ri-aggiustare la Fiorentina.

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