.

.

martedì 22 ottobre 2013

Come il culo della Beatrice

Calata un po’ l’ubriacatura e vomitata tutta la gioia su una Firenze allagata da una bomba d’acqua mentre un tempo c’era solo quella di Ramon Diaz, oggi è possibile ritornare sul match, come un bicchiere di vino la mattina dopo a colazione  per ubriacarsi di nuovo. Qualche fotografia scattata dalla terrazza della nostra felicità, una ripresa dal Piazzale per inquadrare la nostra culla e sentire ancora i boati dei gol che ci cantano la ninna nanna. E vedere Pepito Rossi che si erge sulla partita come la Cupola del Brunelleschi, Neto che ci tiene in piedi come un panino con il lampredotto a metà mattinata. Intanto mi sono innamorato definitivamente di Borja Valero, la sua eleganza mi ricorda tanto i tessuti di Bianzino con i quali mia madre mi cuciva le camice, un altro negozio che non c’è più in piazza Duomo, il suo disegno cachemire era come il suo controllo di palla, i suoi tocchi sono i merli di Palazzo Vecchio che ancora ci fischiano nelle orecchie, la palla di prima che innesca il contropiede del 4 a 2 è il Rinascimento del calcio. La sua semplicità di gioco mi ricorda l’asilo con il suo pergolato di glicine. Oggi mi ritrovo più forte ma con un debole per Matos, come ho avuto sempre quello per il culo della Beatrice, mi piace la sua sfrontatezza come quelle natiche arroganti, la sua vitalità come quel sedere dalla tonicità di marmo. E poi il primo gol di Joaquin capace di portare i secchi della speranza su una partita che ci aveva lasciato a bocca secca, Montella e il suo equilibrio, lo spirito di squadra, il pubblico, la coreografia, Firenze, Andrea tarantolato, lo striscione “Tevez levati la maschera non è ancora Alloween”. Diciamo che una volta fatta risalire la goduria con una buona bottiglia di ricordi, e vista l’orgia di emozioni, l’ubriacatura mi spingerebbe verso tutte quelle donne che battono in mezzo agli angoli delle strade per liberarle almeno di quelle scomode etichette, vorrei tanto mettergli la sciarpa Viola al collo, e invece di considerarle puttane gridargli “bisettrici”. Mi sto accarezzando il ricordo della partita come fosse un gatto sulle ginocchia, lui fa le fusa e io lo coccolo. Non se ne esce più ed è pericoloso, perché ho un sorriso ebete come fosse una paresi. La Rita sostiene che non sto bene, che sono troppo stressato. Mi sento molle, riverso impunito sulle agiatezze come un imperatore romano, arriva il Panduri che non è quello di Verona e che forse riuscirà a scuotermi da questa estasi. Ma perché ridestarmi da questa situazione di sballo interiore? Forse perché potrebbe essere somatizzato fino a diventare cronico? Non mi voglio scuotere, si, voglio prendere un circolo, accarezzarlo e farlo diventare vizioso. Si, voglio morire così, come sul culo bianco di Carrara della Beatrice. Oggi vorrei che fosse Carnevale così anche i pagliacci, le puttane e i falsi passerebbero inosservati, perché Il martedì non è un giorno facile per nessuno, oggi abbiamo la fortuna di renderlo meno difficile. Adoro invece il lunedì, il lunedì è un giorno speciale, quello che viene subito dopo la domenica della vittoria in rimonta 4 a 2 sulla Juve, la mattina ti svegli pensando che è domenica, fai colazione come se fosse una domenica, a pranzo mangi il "rimasuglio" della domenica, a cena mangi i rimasugli dei rimasugli del pranzo della domenica, finisce il lunedì ed è già martedì, che sinceramente non serve ad un cazzo, il martedì dovrebbero abolirlo, è il giorno in cui iniziano i problemi, perché non sai cosa mangiare, devi scervellarti perché, se il lunedì "hai la scusa" per mangiarti le lasagne avanzate dalla domenica, il martedì no. Il martedì partono i sensi di colpa e quindi giù di fesa di tacchino con panino integrale. Grande il lunedì dopo la vittoria in rimonta 4 a 2 sulla Juve, ti prego non finire mai! Ci sono cose che ti lasciano qualcosa dentro, e Alien questa volta non c’entra niente. Siccome sono troppo felice per sciuparmi il martedì dopo il lunedì dopo la domenica perfetta, lascio l’ultima considerazione sulla giornata di campionato appena trascorsa ad Hannibal Lecter che riferito a Mazzarri sostiene che certe persone proprio non le digersce.

109 commenti:

  1. Rispondo qui a Jordan: Paolo Rossi era soprannominato Pablito perché diede il meglio di sé nei due Mondiali in Argentina e Spagna. Qualche anno fa Bearzot soprannominò Giuseppe Rossi "Pepito".

    RispondiElimina
  2. Se quello in copertina è il culo di Beatrice, si capisce come Dante ci abbia perso il sonno.

    RispondiElimina
  3. A proposito di Rinascimento va detto che si tratta di uno dei termini più complessi e difficili da usare che esistono. E dunque si potrà dire, è legittimo, che è un termine pericoloso e difficile da maneggiare. Ma sarebbe assurdo se si decidesse da un giorno all'altro che non si può usare, che se si usa si è dei cretini o magari imporre multe. Perchè tutti usano la parola, c'è nel titolo di centinaia di libri e ci sono diverse istituzioni fiorentine e non dedicate al Rinascimento. Dunque rivendico il diritto a parlare di 4-4-3. Al 4-3-3 sono stati dedicati libri, la parola è nel vocabolario di moltissimi giornalisti ed esperti. Voler imporre la censura sui blog è ridicolo e odioso, è tempo perso e fa disperdere energie attorno a una questione che è come il sesso degli angeli, fine a se stessa ed autoreferenziale. È naturale che ogni forma di conoscenza sia fittizia, che le tassonomie non catturino il reale, che ci sia sempre qualcosa che sfugge. Tutto verissimo, fino alle forme più spinte di idealismo post-kantiano. Però gli schemi servono, aiutano a capire e non sono pura illusione se, ripeto, gli allenatori li studiano sui libri di testo a Coverciano.

    RispondiElimina
  4. Tutto vero, con una sola eccezione....tanti allenatori hanno vinto, facendo carriera o salendo dalle categorie inferiori prima di andare a Coverciano. E vincevano a prescindere da Coverciano.

    RispondiElimina
  5. Tutto vero, GUBERNATOR, com'é vero che ho vinto una tale quantitâ di scommesse (in palio caffé al mattino) che il totale mi farâ arrivare a Natale schizzato e con caffeina anche belle unghie. La questione del martedì é semplicissima: é il giorno più lontano dalla domenica....il più odiato(genericamente) da tutti. Chi non é odiato da nessuno, eccetto I centrali juventini, é Giuseppe Rossi, al quale Gat riesce-scervellandosi in quanto mente perversa, con geni ariani- finalmente a trovare un difetto: il soprannome. A volte penso "Ma quel parvenu bolognese era un ospite della struttura dove girarono "Qualcuno voló sul nido del cuculo"? Povero Pepito (anche questo, COLONNELLO, nome Jacovittiano...eheheheheh), tutto solo la davanti, come il primo della classe isolato dagli asini, come un Tesla osteggiato ma poi trionfante. Giuseppe Rossi, la solitudine dei numero primi. I suoi.

    RispondiElimina
  6. il Rinascimento è la filosofia di gioco ( piacevole, tecnico, creativo, propositivo, coraggioso e su queste basi vincente) che la Fiorentina sta esprimendo, in primo luogo grazie alla volontà della proprietà, poi, a seguire, del settore tecnico, del tecnico e dei calciatori viola.
    Il 4-3-3 è uno dei tanti contenitori che la Fiorentina ha a disposizione per applicare suddetta filosofia.
    Un contenitore, il 4-3-3, che potrebbe esprimere anche diverse filosofie di gioco.
    Lud, stai discutendo ossessivamente della bottiglia invece che del buon vino.

    RispondiElimina
  7. Poi ti incazzi se ti si dice che il dubbio che ho è se sei proprio tonto o se fai finta quindi ci pigli per il culo! Possibile che dopo tre mesi che ti si spiega, in tanti, tu continui a nasconderti dietro il paravento di una negazione filologica? Di 4-3-3, 3-5-2, 4-4-2 e quel che più ti pare se ne può parlare sì, ne parlano tutti, sono frasi, elementi di linguaggio. Il problema con te è l'importanza assurda che dai ad uno di questi schemi, come se bastasse applicarlo per vincere tutto. E' molto più complessa la cosa, ed a Coverciano, come in qualsiasi scuola, ti insegnano le basi del linguaggio. da lì a scriversi la Divina Commedia ce ne corre, anzi, Dante l'ha scritta probabilmente senza andare a scuola ma inventandoselo il linguaggio. Lo setsso 4-3-3 che tu adori può nascondere realtà applicative molto diverse, tante variazioni sul tema, può cambare nel corso della partita. Tu scambi l'alfabeto per un romanzo di successo ma non lo vuoi capire, anzi, fai finta di non capirlo per seguitare a prendere per il culo.

    RispondiElimina
  8. Ciò che fatico realmente a comprendere, Zaller, è come tu possa pensare che il modulo che tanto ami sia avveniristico, perché palesemente non lo è. Senza andare troppo indietro, basterebbe pensare al fatto che fu praticato dallo storico Foggia di Zeman, il cui attacco era composto da Signori, Baiano e Rambaudi, tre veloci e talentuosi nanetti come piacciono a te. Vorrei anche farti osservare, per dimostrarti che non esiste il modulo del futuro, come fino a qualche anno fa sembrasse rivoluzionario il 4-2-3-1 ed obsoleto il 3-5-2 (che praticava Nevio Scala venticinque anni fa), mentre ora è l'opposto. Oltretutto, anche se fosse vero ciò che sostieni (ma non lo è, come mi pare di averti dimostrato), non credo tu ti sia avveduto di una ovvietà, ossia che la modernità e l'audacia di un modulo non rendono quest'ultimo vincente ex se, come acclarano le carriere dell'innovatore Zeman da una parte e del reazionario Mourinho dall'altra.

    RispondiElimina
  9. http://www.youtube.com/watch?v=GZX4GXN83_c postato da ZV sul sitone fa pisciare addosso, la reazione del gobbo Hitler alla vittoria viola

    RispondiElimina
  10. Sei tu che mi hai attribuito scorrettamente la frase "abbiamo vinto solo per il 4-3-3". Io ho indicato 4 motivi tra cui al primo posto la sorte, Eupalla per Brera, alla base del nostro successo. Quanto al 4-3-3 ha semplicemente voluto dire avere dei partner per Rossi altrimenti solo in avanti e tenere Cuadrado lontano dalla nostra area dove fa solo dei danni. Che ciò possa aver aiutato a vincere mi sembra scontato e l'hanno sottolineato in molti. Però attenzione: io non passo le giornate a leggere i giornali. Ieri non ho avuto nemmeno il tempo di acquistare Repubblica che è l'unico che compro. Quindi non potevo sapere che Gazzetta, Nazione e Unità avevano fatto la mia stessa peraltro ovvia analisi.

    RispondiElimina
  11. Ahimè, mi sbagliavo Lud! Niente Kant, sei tornato al sonno dogmatico!

    RispondiElimina
  12. Nel primo tempo la prudenza non ha aiutato Montella, la partita era equilibrata ma noiosa. Alla fine la Juve bene o male ne aveva segnati due. A Firenze si voleva vedere un'altra squadra. Nel secondo tempo Vincenzo è stato obbligato a osare di più e ne abbiamo fatti 4. Dunque non è vero che prudenza e praticità sono sempre vincenti.

    RispondiElimina
  13. Sono solo con i giornalisti di Gazzetta Nazione Unita Repubblica e con la Domenica sportiva con la precisazione che non ho letto preventivamente nessuno di questi giornali ma vi ho solo trovato conferma a quanto avevo scritto mezz'ora dopo la partita quindi in contemporanea coi giornalisti anzi in anticipo.

    RispondiElimina
  14. Non c'è niente da fare. Per Lud il 4-3-3 è una fissazione dalla quale non può e non vuole fare a meno. Inutile spiegargli che nella partita con la Rube non abbiamo mai (dico mai) giocato con quel modulo. Il suo modo di vedere il calcio è un altro: parte da un suo assioma e poi va in disperata cerca di conferme a quello che ha postulato, prendendo per buone anche le minchiate più clamorose che confermino quanto da lui sostenuto. Dato che è impossibile smuoverlo dalle certezze che si è costruito e che è refrattario a metterle in discussione, mi sembra una perdita di tempo continuare a rispondergli. Che resti pure nelle sue certezze e continui ad essere un portatore insano di numerini.

    RispondiElimina
  15. Se ci fosse stato il cambiamento in 4-3-3 che dici, dopo inizio erroneo (cosa quest'ultima su cui concordo), ci sarebbero state anche colpe del tecnico che però continui a negare, Lud. L'esempio del Foggia zemaniano, apportato da AntoineRouge, coi suoi tre acuti di punta, mostra cosa sia un 4-3-3 puro, inconfondibile: ancora ancora Rambaudi lo posso pallidamente confrontare tatticamente con Joaquín (lo spagnolo ha peraltro tanta più classe ma ormai, per anagrafe, meno corsa e non è mai stato presente in area come lo era Rambaudi, gran misser davanti al Signore), ma il confronto di Baiano con Cuadrado (ieri esterno di centrocampo dal primo al novantesimo) basterebbe a stracciare la tua tesi.

    RispondiElimina
  16. Ma poi, il 4-3-3 Domenica non c'è stato, ancora non è stato capace di dirmi quando si era a 3 davanti e a quattro dietro sia in fase di possesso che di non possesso. Non mi ha dato risposta......strano.

    RispondiElimina
  17. Un 4-3-3 puro significa giocare con tre attaccanti puri. Ma se due di loro arretrano in fase difensiva a dar man forte a centrocampo e difesa, il 4-3-3 automatcamente di trasporma in un 4-3-2-1 e dunque c'è un cambio di modulo. Questo per dire che, partendo da un qualsiasi modulo iniziale, nel corso della stessa partita si può passare a moduli diversi. Molto spesso sono le caratteristiche dei giocatori a decidere quasi spontaneamente il modulo più adatto in quel determinato momento. Solo gli allenatori cosiddetti integralisti, che pretendono l'assoluto rispetto del modulo, costringono i giocatori a snaturare certe loro caratteristiche naturali per rispettare le consegne e "giocare ordinati".

    RispondiElimina
  18. Esempio pertinente che gli è stato già portato ma che non può capire, non capisce il modulo di oggi figuriamoci se capisce Zeman. Rambaudi era un classico esterno alto, molto simile a Joaquin, lo spagnolo è più ala, la carriera dice questo, Baiano era la classica seconda punta che ha fatto la fortuna dei centravanti che aveva accanto, sia che fossero dei piccoletti (Signori) sia dei marcantoni (Batistuta) (adesso gli tocca abbeverarsi al web per tentare di far vedere che capisce, sa, ricorda.....). Signori è qualcosa più di Rossi ma siamo li, Rambaudi è molto simile a Joaquin, al momento Cuadrado è millemila miglia distante da Baiano ma di esempi di 4-3-3 se ne possono portare a migliaia, ma finché ci saranno Pasqual e Cuadrado esterni è grasso che cola se accanto a Rossi ci sarà un altro attaccante. Contiamo molto anche sugli inserimenti delle mezz'ali, dei centrocampisti e dei difensori in varie fasi del gioco ed è per questo che il 4-3-3 al pari del 3-5-2 sono fasi e momenti del gioco mai identici fra di loro, non si appiattisce una filosofia di gioco con un schema che si ripiega su se stesso rimanendo immutabile, queste cose le sanno all'asilo, i bambini che vedono una partita per la prima volta. Uno storico della ceppa di 'sta ...... dovrebbe neanche porsi domande.

    RispondiElimina
  19. Nella partita con la Juve siamo partiti con una sola punta (Rossi) cui tentava, con scarsi risultati, di dare una mano, non da punta ma da esterno, il solo Cuadrado. Quando è entrato Joaquin, Cuadrado ha cambiato fascia continuando a fare l'esterno, mentre sulla destra Joaquin si è disposto in uana posizione stabilmente più avanzata di quella tenuta da Cuadrado. Questo ha permesso di allargare più sistematicamente il gioco e mettere in difficoltà la difesa della Juve, facendo massa su un lato per riaprire improvvisamente il gioco sul lato opposto. Uno schema di attacco, questo, mutuato dal basket che ha fatto a fette la difesa della Juve, che non è riuscita a raccapezzarsi e si è beccata tre gol in 5 minuti.

    RispondiElimina
  20. L'attacco asimmetrico, l'ammassarsi di giocatori su un lato per liberare l'altro, le strategie che fantasticavo da ragazzino di cui parlavo tempo fa...Ma allora ero un genio incompreso! Ahahah

    RispondiElimina
  21. Non si rende conto che nessuno, in nessun blog o forum porta acqua al suo mulino e lui continua a dire la moltitudine di giornalisti, quotidiani etc.etc. ma un dubbio non lo assale mai ?!

    RispondiElimina
  22. Esatto, è quello che, a mio parere, è avvenuto in quella partita. Vedrci un 4-3-3 mi sembra azzardato, ma non mi meravilgia che l'abbiano visto a Repubblica, Gazzetta e Unità dove i giornalisti sportivi in generale non brillano per particolare acume nel leggere le partite.

    RispondiElimina
  23. Infatti, giocare alla fine con soluzione mortifera sul lato debole, come a basket. Modello Asa Nikolic. Oppure finale Coppa Korac Jugoplastica Spalato- Scavolini Pesaro ( 30 anni fa)con 18 canestri da tre a segno, tutti dal lato debole( gli slavi). (cfr.Sopravvissuto e sue tesi balzane all'apparenza).

    RispondiElimina
  24. Appunto lo sfruttamento del lato debole. Non sapevo di Nikolic, ma l'ho visto più volte applicao, osservando le partite di basket.

    RispondiElimina
  25. Il riferimento a Zeman e al 4-3-3 puro mi pare estremamente cervellotico, visto che si parla di vent'anni fa e che di "puro" non c'è nulla se non nelle teorie eugenetiche. È chiaro che nel frattempo c'è stata una evoluzione tecnica che conduce fino al 4-3-3 di Montella con Ljajic che era più avanzato e Cuadrado con un maggior raggio di azione ma con una vocazione molto più offensiva. Io mi accontento nella mia modestia di appassionato della lettura che danno i media, secondo me correttamente del tipo di gioco viola. È verissimo che gli addetti ai lavori possono sbagliare ma una convergenza tale dovrebbe istillare salutari dubbi e un bagno di umiltà in chi pensa di saperne di più del resto del mondo. Quanto meno dovrebbe indurre al rispetto verso le altrui opinioni. Sennò quattro sostenitori che la terra è piatta potrebbero convincersi di avere ragione e che chi la vede tonda, cioè il resto del mondo, è formato da idioti.

    RispondiElimina
  26. Credo che la ricerca del modulo vincente per l'ultima mezz'ora di domenica sia un esercizio fine a se stesso. Le posizioni erano molto variabili e, soprattutto in occasione dei gol, in buona parte casuali. Dietro è vero che Pasqual è rimasto molto schiacciato ad aiutare la difesa, ma è vero anche che Joaquin e Cuadrado impegnavano tutta la fascia, non limitandosi a restare alti. Mati Fernandez per un periodo ha giocato a ridosso di Rossi ( vedi l'occasione del rigore), ma è stato anche sulla fascia destra e davanti la difesa. Che ruolo era il suo? Abbiamo cercato, sul due a zero, di tenere in campo tutti gli uomini più offensivi cercando di non prendere il terzo e questo ha comportato che ognuno si prodigasse nell'aiutare dove c'era bisogno, senza tenere una posizione fissa.

    RispondiElimina
  27. Ovvio che dopo doverosa documentazione sommaria fosse in grado di formulare risposta ma avendola colta in modo superficiale affibbia il termine desueto visto che "si parla di vent'anni fa", che dire, non ama neanche più Prandelli che poche settimane fa ha sostenuto che il 4-3-3 zemaniano lo si studia ancora oggi a Coverciano. Ma poi, che significa il 4-3-3 oggi rispetto a 20 anni fa ?! Attendo trepidante risposta!

    RispondiElimina
  28. ahahah, grazie Jordan, mi fa sempre un gran bene farmi due franche risate di mattina, (anche grazie ai testi di Pollock,oramai una sana abitudine). Se poi ci pensi, dev'essere stato Gomez a fare la traduzione....

    RispondiElimina
  29. Ti accontenti della lettura che danno i media, ergo, togli gli assolutismi beoti che spacci come certezze perché suffragate da "tutti" gli addetti ai lavori "tutti" i quotidiani e "tutte" le fonti che porti a sostegno. Sono fantasie, come quella che è stato fatto il 4-3-3 domenica.

    RispondiElimina
  30. Gli schemi lasciano il tempo che trovano, se si restava sul 2-0 e la Juve non perdeva il capo avevi voglia di fare schemi della' pallacanestro! Il 2-1 del irigore è venuto da un'azione in verticale Roncaglia- Mati con percussione centrale che poco ha a che vedere con qualsiasi schema e con l'applicazione del gioco degli esterni. Il 2-2 è venuto da un prodezza individuale di Rossi al centro resa micidiale da Buffon, anche qui gli schemi c'entrano poco. Dopo ci son entrati magari ma perchè la Juve è andata in black out e ci ha lasciato autostrade che prima non c'eran mai state. Joaquim solo in mezzo all'area a venti metri da tutti è da difesa rincoglionita non da schemi micidiali. Il contropiede del 4-2, da manuale, è tipica azione dalla cornice che si era creata, una squadra scompostamente avanti e l'altra viva e vispa con giocatori in grado di fare progressioni per trenta-quaranta metri e mantenere piede e lucidità. Se si può chiamare come si era messi in campo 4-3-3 o meno è cosa di un marginale che va fuori dal quadro. Roba da cicisbei della critica sportiva, da giornalisti della Gazzetta e da LZ.

    RispondiElimina
  31. Parallele tedesche:

    - 19/10/2013 Gomez "Bisogna vincere senza se e senza ma....".

    - 21/10/2013 Gomez "Abbiamo vinto senza se e senza me....!"

    RispondiElimina
  32. Più o meno, quello che hai scritto Jordan, non solo è stato riscritto fino alla noia in ogni dove, non solo è acclarato il modo in cui è maturata la goleada, non solo sono evidenti i limiti della Fiorentina e gli errori della juve ma è questo suo voler ricondurre una simile prestazione e un simile risultato all'applicazione di uno schema che lo squalifica in maniera definitiva, questa sua incapacità di leggere e capire una partita ha dell'inspiegabile, anche per sbaglio qualche volte ci si raccapezza, una tantum. Niente.

    RispondiElimina
  33. Se non capisci una sega di calcio, butta lì tre numeri e fai finta di capire. Può darsi che qualcuno ci caschi.

    RispondiElimina
  34. Se non c'è nulla di puro (perché sono passati vent'anni... ahahahahahahahah!), che t'intesti allora sui numerini? Che giova? Se Cuadrado era esterno di centrocampo che ti fa metterlo in linea davanti, visto che non c'è purezza? E poi: se ti accontenti della lettura che danno i media, non capendoci peraltro un kaiser, vedi bene che sei vittima di un post hoc propter hoc mediatico? Il bello è che un astratto incompetente come te bolla di cervellotico un richiamo storico-tattico di pertinenza profonda e concreta come quello di AntoineRouge, avvalorato dalla solita analisi che calza come un guanto di McGuire. Circa il riferimento ai quattro che credono alla terra piatta devo ripetermi, sapendo che non otterrò risposta: perché ti ostini a indottrinare dunque questi quattro coglioni e non vai a rompere altrove con tutte le tue carabattole (intese come ragionamenti da testa di cazzo)?

    RispondiElimina
  35. Mc ah ah ah ah ah ah

    RispondiElimina
  36. Dopodomani giochiamo con il Pandurii, squadra che, facendo tutti gli scongiuri del caso, non dovrebbe impienserire più di tanto, per cui, dato che ci attende poi una settimana di fuoco (in 8 giorni Chievo fuori, Napoli in casa e Milan a San Siro), sarà necessario far riposare alcuni dei nostri giocatori, forse incominciando proprio da Rossi e far giocare alcune seconde linee, come Bakic, Alonso, Matos e Iakovenko.
    Sono indeciso su Aquilani, che è fuori forma, perché da un lato mi verrebbe da dire che dovrebbe riposare, dall'altro che potrebbe cercare di entrare in forma giocando contro i rumeni e che, allo stato attuale, è meglio che giochi giovedì che in partite più impegnative per far riposare qualcun altro.

    RispondiElimina
  37. Pradè: "Chiaro che perdere Mario Gomez significa perdere tanto, lo abbiamo scelto anche per avere alternative di gioco, non snaturandoci, perche' continuiamo a puntare sul possesso palla".

    RispondiElimina
  38. Montella: "Rossi gioca per la squadra così come Gomez"
    Statico un paio di ciufoli!

    RispondiElimina
  39. Ci risiamo! Ansa delle h.12,30 "Dopo il 4-2 della Fiorentina sulla juve, ancora veleni sul campionato di Serie A : sospettate partite regolari."

    RispondiElimina
  40. Vado un po' indietro a ripescare e comincio dal grande intenditore che si firma McGuire di cui trovo questa osservazione:
    La Germania di questo europeo era senza dubbio un'ottima squadra, completa in ogni reparto, ma (e molti non se n'erano accorti) un po' povera di classe e con troppi bidoni in difesa. Si è glorificato Gomez, che è solo un modesto troncone, come si è visto ieri sera.

    Ti chiederei da grandissimo intenditore McGuire se confermi che Gomez è un "modesto troncone". Grazie

    RispondiElimina
  41. No, ho sbagliato giudizio, avendolo visto giocare poco. In quell'occasione non mi fece una grossa impressione, ma per la verità non me la fece l'intera nazionale tedesca. Il mio giudizio su di lui era dunque assolutamente errato, ma come ben sai Lud, solo gli scemi restano sempre fermamente convinti delle proprie opinioni.

    RispondiElimina
  42. Come l'ho vista io. Eupalla ci ha voluto bene solo alli'inizio del secondo tempo, quando ci ha risparmiato il gol dello 0-3 in un paio di occasioni, con gran merito però di Neto. I nostri primi 2 gol sono nati da 2 episodi (un rigore così così e un regalo di Buffon), ma anche i 2 gol gobbi erano nati da analoghi episodi (un rigore ridicolo e un regalo di Cuadrado), perciò Eupalla devono ringraziarla molto più loro, che ne erano stati baciati per primi trovandosi la gara messa in discesa. Si può dire che fino al 2-2 la gara era ruotata attorno agli episodi, senza predominio di nessuno, salvo l'inevitabile (grazie a un vantaggio netto negli effetti ma artificioso, fasullo e culoso nella causa) chance loro di dilagare a inizio secondo tempo,
    Il terzo e quarto gol, invece, li dobbiamo (oltre che al dodicesimo uomo sugli spalti, il fattore-campo incide e si sa) in primis al fattore psicologico opposto nelle due squadre in quel momento: il 2-2 aveva messo nella loro testa la cognizione di aver buttato via (non segnando lo 0-3) una partita già vinta, e un senso di impotenza per essersi fatti pareggiare un doppio vantaggio senza aver concesso granchè (impotenza prima provata per gli stessi motivi anche dai nostri, fino a quando il rigore di Rossi non ha fatto pensare pure ai nostri che provandoci la si poteva raddrizzare pur senza aver creato granchè). Talvolta, dopo uno choc del genere, la squadra più "grande" (sulla carta, i gobbi) va in bambola per 5 minuti, poi si ritira su le maniche e ti rimette in ansia. Nel caso di domenica, quei 5 minuti sono stati insolitamente fatali altre due volte per i gobbi, che così non hanno avuto il tempo di riprendersi, per merito dei nostri che ci hanno creduto (sulle ali dell'entusiasmo dello stadio e della crescente convinzione di poterglielo mettere nel culo), per merito di Rossi e Cuadrado che sono in grado di essere determinanti, per merito della difesa juventina che è sopravvalutata abbestia e lo si nota nelle rare occasioni in cui il loro centrocampo non riesce a non farli soffrire, per merito di Montella che ha colto l'attimo (da leggersi: la disunione dei gobbi, allungatisi a dismisura) facendo uscire i gobbi a testa bassa dalla loro metà campo, e puntare sul contropiede, affidato al solito centometrista partito dalle retrovie e ad un Joaquin più fresco e messo un po' più in avanti ad assistere l'unica punta Rossi (come aveva già tentato, con meno fortuna, nel primo tempo di Milano con l'Inter). La mossa vicente del tecnico è stata aver individuato le voragini dei gobbi e mettervi gli uomini giusti nel punto giusto al momento giusto. Se l'è giocata quindi sulle caratteristiche dei singoli, i moduli stanno a zero.

    RispondiElimina
  43. Tu non hai scritto "ha giocato da modesto troncone" ma "è un modesto troncone", si tratta di un giudizio definitivo sul giocatore che naturalmente essendo tu uno che capisce moltissimo avrai visto giocare molte volte e non solo quella sera. Basterebbe però non alzare troppo la cresta e considerarsi immuni da errori per non vedersi rimproverati certi errori.

    RispondiElimina
  44. Te l'ho già detto e te lo ripeto: ho fatto un grosso errore di valutazione. Capita e non mi ritengo ovviamente immune da errori. E ti ripeto, se tu non lo avessi capito, che solo gli scemi o le persone diversamente intelligenti, se preferisci, restano sempre ad ogni costo convinti delle proprie idee,.

    RispondiElimina
  45. Torno a dire Vita che già domenica alle 5 avevo indicato gli elementi che hai detto tu: la sorte, l'abilità individuale dei nostri nei momenti decisivi e l'atteggiamento della Juve che dopo il pareggio ha perso le misure e la testa. Non va sottovalutata però nemmeno la decisione di inserire Joaquin a destra con Cuadrado su di una fascia diversa dal solito. Infatti Joaquin si trova solo sul suo goal, mentre Cuadrado è decisivo in almeno due segnature.

    RispondiElimina
  46. Una volta che inserisci Joaquín è forza che Cuadrado sia spostato sulla destra, lo spagnolo non può infatti tenere la sinistra, inoltre contro il forte Asamoah il colombiano, ancora non rimesso dall'infortunio, soffriva, mentre Padoin poteva farselo a fette, laddove Asa avrebbe combattuto contro un vecio ma dalla freschezza di appena subentrato. Poi, l'ingresso di Vidal stanco e non allenato non fornirà apporto.

    RispondiElimina
  47. «Sia spostato sulla sinistra», qua sotto, e non «sulla destra».

    RispondiElimina
  48. http://www.firenzeviola.it/l-editoriale/anche-diego-dopo-andrea-contagiato-dallaeeuforia-viola-battere-gli-agnelli-laeha-convinto-a-rilanciare-obiettivo-terzo-scudetto-ha-ragione-de-sisti-co-144300



    Buck scatenato.

    RispondiElimina
  49. Continui a rinfacciarmii un errore che io ho ammesso di aver fatto. Che cazzo vuoi da me? Che faccia pubbliche abiure, aufodafé o che altro? E allora che cosa dovresti fare tu che non ne azzecchi una neppure per sbaglio, che sproloqui di 4-3-3 senza capire una sega di ciò che dici, che ti ripari dietro i pareri di quattro cazzoni di giornalisti ciechi come te o quelli un tanto al chilo di questo o quel tecnico bollito. Vuoi parlare di calcio? OK. Vuoi ripararti dietro i tuoi numerini senza i quali ti senti come senza mutande? OK. Qui siamo democratichi e dipomatichi anche verso i più sfortunati e specialmente verso i diversamente intelligenti. Ma almeno non stare a ripetere diecimila volte le solite stronzate, perché alla fine vieni davvero a noia.

    RispondiElimina
  50. Pare che la juve voglia riportare Osvaldo in italia a gennaio, in prestito con diritto di riscatto. Sarebbe una bruttissima notizia, conosce già il campionato italiano - dove con la Roma ha viaggiato su medie gol molto alte - e mi sembra nato per giocare in una dupla con Tevez. La juve colmerebbe la sua più grossa lacuna, speriamo di no.

    RispondiElimina
  51. Dalle tue parole continuano a trasparire un senso di superiorità che alla luce di valutazioni non soltanto errate ma anche diverse nel tempo, a seconda dell'opportunità e di come tira il vento, dimostrano poca competenza ed anche poca serietà e coerenza. Se infatti giudicavi così Gomez solo un anno fa, non comprendo come ti possa piacere adesso. Ed interpreto ogni tuo giudizio positivo su Gomez come meramente opportunistico. La tua credibilità è pari a zero Mcguire.

    RispondiElimina
  52. Ludwig, quando parli di "sorte" ti riferisci ai due gol fortunosi che ha fatto la rube vero? Non voglio neppure immaginare che tu ti riferisca ai quattro bei gol della viola, perché in questo caso avresti superato, quanto a faziosità anti-viola, persino BarryBonds, il che è tutto dire.

    RispondiElimina
  53. Ludwig, se la Fiorentina avesse perso contro la rube nello stesso modo, tu avresti scritto che la rube ha vinto per "sorte"?

    RispondiElimina
  54. Per fare gli studiosi bisogna cercare di essere obiettivi, Lud.

    RispondiElimina
  55. Paccottiglia vegana: passato di piselli e porri con miglio.

    Note a margine:

    http://www.lav.it/admin/js/ckeditor/kcfinder/upload/files/files/questione-animale_programma%20definitivo.pdf

    RispondiElimina
  56. Passato di piselli e porri lo vedo bene, ti copierò

    RispondiElimina
  57. Ovviamente piselli secchi (spezzati). Concludo con una spolverata di lievito alimentare, pepe ed olio EVO.

    RispondiElimina
  58. Benissimo, la sorte, eupalla, incide dove ci sono fatti episodici, poco logici, cappelle, quindi ha favorito di più la rube.
    Tu la sorte l'hai messa erroneamente a prima giustificazione della nostra vittoria.
    Per la vittoria della Fiorentina si può parlare al massimo e ad un certo punto, cioè dopo il gol di Pogba e fino al rigore a nostro favore, di imprevedibilità ma non sorte o fortuna. Perché la Fiorentina non è stata fortunata, anzi, e non ha rubato nulla.

    RispondiElimina
  59. te un tu ci hai una pagliuzza e tu se' cieho, dalla nascita, e vedendo come tu porti avanti le discussioni, direi anche un pochino str...., o forse parecchio.

    RispondiElimina
  60. o che lo vo' ammazzare? ora un n'esagerare, via.

    RispondiElimina
  61. Beh diciamo che reagisco alle offese altrui e neanche in maniera troppo violenta, visto che la legittima difesa è ammessa in questo paese.

    RispondiElimina
  62. Non credo che questa frase sia un augurio di morte, vuol dire un'altra cosa.

    RispondiElimina
  63. Beh, certo che non è un augurio di morte

    RispondiElimina
  64. E' la frase finale di "Per chi suona la campana" se mi ricordo bene e Gary Cooper resta sul ponte e non ha grosse probabilità di campare. Ma magari mi sbaglio col rumore del tram.

    RispondiElimina
  65. Se questo ti può far felice anch'io non lo considero il miglior centravanti del mondo, però uno che fa 20 gol a stagione di media per anni giocando a livello internazionale merita rispetto.

    RispondiElimina
  66. Sei livoroso, frustrato e complessato Zaller.

    RispondiElimina
  67. ma tu l'ha presa a puntate ni' muso o tu gni ha dato una portata quando tu ha aperto? O da dove la viene questa cavernicola?

    RispondiElimina
  68. Prendiamo questo post: se rispondo secondo te sono livoroso o mi limito a ribattere agli insulti gratuiti? Domanda retorica.

    RispondiElimina
  69. È un troncone anche per te? Allora è il giorno dell'outing.

    RispondiElimina
  70. C'è chi fa concorrenza al Corriere del Brembo

    RispondiElimina
  71. Sarebbe retorico anche farti notare che non si tratta di insulti (livoroso in quanto dai tuoi post traspare astio e supponenza, frustrato in quanto dietro ai tuoi post sembra leggersi una voglia di primeggiare tipica di chi non ha potuto appagare le proprie aspettative, complessato in quanto frustrato).

    RispondiElimina
  72. È vero ma eri eccezione...

    RispondiElimina
  73. Non lo considera il miglior centravanti del mondo, da li al troncone ci sono una quarantina di categorie. Che tu fossi completamente stupido l'avevo capito da tempo, che tu pensi di essere pure intelligente è sintomo di pazzia.

    RispondiElimina
  74. Ah, la musicalità napoletana, un altro mito che si sbriciola.
    Intonata come il gatto sulla testa di Conte

    RispondiElimina
  75. Antoine ha un grande merito, unisce nei giudizi persone come me e te, me e il colonnello, e tanti altri ancora. Raggiunge un livello di idiozia pari solo alla sua presunzione, pari solo al suo ego, ha preso di coglione qui e sul sitone con quel 4-3-3, non gli rimane che fare il topo d'archivio e prendere in castagna qualche utente ogni volta che ne sbaglia mezza. Che lui non ne azzecchi un miliardo è secondario. Che ogni suo scritto non abbia ricevuto un briciolo di condivisione e solo sonore pernacchia lo rimuove dal conscio, quanto all'inconscio è solo un cane sciolto.

    RispondiElimina
  76. Montoli ?! Montedomini è dove sei rinchiuso te, altro che Massacciuccoli, quella è l'ora d'aria estiva che non si nega a nessuno.

    RispondiElimina
  77. O che dai anche i numerini del vangelo? allora é una fissazione....
    guarda un po icché dice al 43-3.....

    RispondiElimina
  78. E' passato alle bizze rabbiose, batte i piedi per terra perchè non gli fanno i complimenti che lui vorrebbe, perchè gli dicono che non capisce un cazzo. Antoine Rouge l'ha classificato alla perfezione, ma è tempo che lo dico e l'avevo detto anche qui poco prima.

    RispondiElimina
  79. Fai il nome di tutti povero broccolo e non rimanere sul vago, da quando è arrivato Gomez nessuno ha storto la bocca. Se si dovesse iniziare a far la conta delle stronzate che hai scritto tu bisognerebbe raddoppiare gli editoriali e i post di ognuno da quando il poeta ha aperto bottega. Ma non ti vergogni neanche un po' ?! Solo negli ultimi due giorni hai dato materiale per decenni a Wikileaks, solo che le tue soffiate della talpa hanno solo l'alito.

    RispondiElimina
  80. non sono gratuiti, sono desunti dal tuo comportamento. Se sei livoroso e ti comporti da complessato e frustrato dovresti ringraziare chi te lo dice. Fosse che ti illumina e ti correggi.

    RispondiElimina
  81. Diciamo che circola una notevole ipocrisia a quanto vedo Gomez fino ad un anno fa non piaceva a nessuno, poi qualcuno mi spiegherà come mai ci si è scandalizzati a fronte di giudizi molto più soft miei e si continua a dire che si tratta di eresie calcistiche. Faccio presente di non aver mai discusso il valore di Gomez ma solo l'utilizzo tattico e certo non con parole come broccolo o troncone.

    RispondiElimina
  82. Di Gomez, qui, Vita era il maggior sostenitore. Non piaceva (e non piace) a Deyna e Jordan, i quali però non ne hanno mai negato l'efficacia. Del Colonnello non ricordo post contrari e neppure degli altri. A me fa abbastanza cagare (con quei capelli poi), come mi faceva cagare Toni, ma so che con lui vincere è più facile. Per me è un male necessario.

    RispondiElimina
  83. No Pollock, questa 'un te la fa trombare, poha vela. Ti garberebbe, eh? Nisba!

    RispondiElimina
  84. A quanto vedi chi ?! Quanti ?! Due opinioni, neanche castranti sul centravanti, non assumono grado di verità assoluta. E' lo stesso modo in cui peschi virgolettati qua e la per credere di farti ragione, tu prendi o estrapoli un pensiero per dargli una veridicità che fa comodo solo a te. Oltre a non capire niente di calcio sei talmente scorretto da assumere contorni grotteschi nel rapportarti con gli altri. Dopo il calcio anche di lezioni sociali necessiti, roba da psicanalisi seria.

    RispondiElimina
  85. Gomez sarà la valvola al carbonio del nostro girone di ritorno (e chi capisce di motori sa cosa significa....).

    RispondiElimina
  86. Il Mister X citato ero io, e quel che penso di Gomez è sempre più o meno lo stesso: non mi piace molto come gioca, ma è una questione prevalentemente estetica. Avrei voluto, sì, un centravanti più tecnico e guizzante, che potesse dialogare nello stretto con Ljajic [già...] e Rossi, ma certo non ho mai messo in discussione Gomez. Come si fa? Ha tutti i numeri e il pedigree internazionale dalla sua parte. Non è comunque quel palo piantato in area che si vuol far credere, tutt'altro. Nello Stoccarda, peraltro, mi piaceva più che al Bayern, perchè essendo in un contesto meno competitivo brillava più di luce propria, dovendo tirare più fuori la tecnica e non solo finalizzare. A differenza di Antoine, però, mi piace molto più di Toni, che ho sempre fatto fatica a digerire in campo, anche quando faceva 31 gol [ovviamente era "perdonato", eheh].

    RispondiElimina
  87. Usciamo dall'equivoco. Piaceva a me più di tutti, visto che non ho mai esplicitato un dubbio sul giocatore, se mai sull'utilizzo. Ma non mi pare che quando se ne discute, e si discute di moduli, queste riserve emergano. Se le cose stanno così credo ci sia molto da ridiscutere.

    RispondiElimina
  88. Non è il mio ideale di centravanti, ma, e lo ripeto e l'ho sempre detto, chi fa venti gol, di media, a campionato per sei-sette campionati di seguito in campionati difficili, (159 gol in 269 partite tra Stoccarda e Bayern Monaco, 25 su 59 in nazionale) lo accolgo a braccia aperte e lo ritengo perfetto per giocare accanto a Paolo Rossi. Siccome son due punte centrali, anche se con caratteristiche diverse, e siccome son due titolari se stanno bene, dovremmo giocare con schemi a due punte, il che non mi disturba affatto. Puoi andare a cercare quello che ti pare ma più o meno ho sempre detto queste cose.

    RispondiElimina
  89. Leo sei tu che hai scatenato questo casino, spero tu ne sia consapevole e impari a non dare giudizi arrischiati e a non provocare.

    RispondiElimina
  90. Io ho scatenato questo casino ?! ah ah ah ah ah ah No è stato il maggiordomo, per la Christie era lui il colpevole con la pistola in mano, ma tu chauffeur del cazzo che cazzo c'incastri nell'enigma ?! Sei alla frutta, proprio non ci siamo. Ho parlato io di Gomez OGGI! Ah ah ah ah ah ah ah ah Nasconditi, fai come la mucca dietro la frasca, non ti vede nessuno. eh eh eh eh eh eh eh

    RispondiElimina
  91. Se non avessi fatto il provocatore come al solito i giudizi su Gomez non sarebbero saltati fuori. Vedi cosa succede a fare il bambino cattivo, che inguai gli amici.

    RispondiElimina
  92. Beh se avessimo potuto prendere chi ci pareva, anch'io prima di Gomez avrei scelto Cavani e Falcao, per me attualmente i più forti in circolazione nel ruolo. Però trovo un grande anche il tedesco, che ho osservato parecchio in passato; il mio commento di un anno fa che ho incollato qua sotto lo scrissi non perchè ci fosse una trattativa nell'aria (ancora non se parlava e manco lo pensavo raggiungibile per noi), ma dopo una volta, l'ennesima, in cui l'avevo visto giocare. Tra gli altri che questa estate si erano espressi con toni enstusiasti su Gomez, se non ricordo male, c'erano Leo e Lele.
    Non lo vedo molto somigliante al miglior Vieri, che era più potente di lui nei duelli aerei sotto porta, ma aveva meno tecnica. Marione non ha certo classe eccelsa e dribbling ubriacante, ma ha buon controllo di palla anche in corsa fuori area fronte alla porta, con tiro da fuori e capacità di alzare la testa e cercare il fraseggio col compagno smarcato (pur non essendo ancora riuscito a mostrarlo, nei pochi minuti giocati in viola prima di infortunarsi).
    Su Jovetic ho sempre scritto come Foco, anche per me aveva tutte le potenzialità per diventare centravanti grande e completo, peccato che si sia intestardito a non farsi piacere il ruolo. Alla fine si è rivelato una gran fava, con mio grande stupore,

    RispondiElimina
  93. Fuori due: Gervinho stop sia per Udine sia per turno infrasettimanale.

    RispondiElimina
  94. No ti prego basta, ah ah ah ah ah ah io non ho inguaiato nessuno, sei tu che te ne salti fuori con un post di McGuire e ci costruisci sopra una sequela di conclusioni sballate per dare contro a tutti. Oltretutto il Mc, da persona intelligentissima qual'è (cosa che non potrò MAI scrivere di te!), ha ammesso di essersi sbagliato, su dai, fai il bravo Lud! Sei sempre chiuso in un angolo, per ora ti do di masochista, quando riceverai fustigazioni ad personam dal vivo aggiungerò anche il sado. Tu ci tieni ma non sarò mai la mano che impugna il frustino o il bacchiolo.

    RispondiElimina
  95. Ecco perché mi piace l'arte...

    http://www.ilovegreen.it/art/the-great-wall-of-vagina/

    RispondiElimina
  96. Gianni invece di vestire i panni del porco all'ultimo stadio mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di Gomez. Ah ah ah ah ah ah ah Su dai sbilanciati anche tu eh eh eh eh eh eh eh

    RispondiElimina
  97. Anch'io ero e sono un entusiasta di Gomez. Su Jovetic son d'accordo, pensavo potesse diventare un ottimo centravanti, penso che il non aver voluto farlo sia stato per lui un grosso errore, per la sua carriera.

    RispondiElimina
  98. La sorella del bergamasco, grande esperta, gli aveva detto. "Sei un artista del cazzo!"

    RispondiElimina
  99. Peccato che al Barça bastasse un tranquillo pareggio, avrei voluto vedere una partita diversa. Gol di Messi scaturito da palla persa da Capitan Passata©, ça va sans dire.

    RispondiElimina
  100. Vita, il succo è che sono io il provocatore. Gli ho dato di coglione sul 4-3-3 e sull'esito della partita, com'è maturata, e siamo scaduti a parlare di Gomez con lui, lancia in resta, fra gli estimatori.
    Invoco quelli bravi, Jordan ammaina la bandiera, Antoine lo descrive alla perfezione e sparisce, il Pollock ci fa vedere l'arte delle grandi labbra e non sono quelle della Johansson, rimane il colonnello che lo spiana ad ogni scritto e a lui gli s'inturgidisce la parte bassa. Poi uno molla, non ho statura di primario bravo, ho i miei limiti pure io ah ah ah ah ah

    RispondiElimina
  101. Direi che anche Zapata ha qualche colpa, appoggio suicida!

    RispondiElimina
  102. Io ho visto solo il secondo tempo, ma Montolivo mi sembra abbia giocato bene (certo, nel deserto del centrocampo rossonero spicca).

    RispondiElimina
  103. Una dedica particolare perché stasera mi sono molto divertito:

    "Colui che sa, non parla; colui che parla non sa." (Lao-Tzu)

    RispondiElimina
  104. Invero, per rendere nota la sua posizione, pure Lao Tze ha parlato, eheh

    RispondiElimina
  105. Nel secondo non è andato malaccio, ma il danno l'ha fatto prima. Comunque anche stavolta graziato del cartellino rosso per somma di ammonizioni...

    RispondiElimina
  106. Il Barcellona? Du' palle! Con tutti quei campioni, mah! Stesso numero di occasioni del Milan, se non meno. Non credo si sia accontentato del pareggio, mi sa che Guardiola c'ha una marcia in più, anzi due.

    RispondiElimina