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giovedì 8 giugno 2023

Ho scritto "mai una gioia" sulla sabbia


Solo il mondo digitale ci potrà traghettare lentamente verso non tanto una realtà aumentata (per carità, perché aumentare il giramento di coglioni?), quanto una realtà migliorata dove le finali si vincono, magari una, portandoci alla realizzazione sintetica dei nostri sogni, o forse creandone di artificiali, anche se io ho già provveduto anticipando abbondantemente gli eventi con i vini dell’Oltrepò Pavese. Sapevo che ci saremo macerati e mi sono preparato per tempo. Poi mi consolo pensando che di lampredotto e salsa verde non è mai morto nessuno. Mentre anche il metaverso ne è uscito scosso. Il destino non è stato solo beffardo, mentre parlava chiaro ci toccava pure sulla spalla. Per noi i 7 peccati sono capitabili nel senso che possono capitare, ed è un peccato che sia capitato già due volte sapendo che ce ne sono ancora cinque da scontare. L’avvertimento che mi sento di dare in una stagione così ricca di emozioni negative, è ricordarvi che i pedali del pedalò potrebbero pure diventare ambasciatori del tetano della nostra estate. Una stagione di digiuno, o meglio di solo yogurt a cena, anche se fosse per la fame ci mangeremmo il sindaco di Vipiteno. Firenze rimane bella comunque, bellissima, anche se le pannocchie non la circondano più. Così ho preso lo spunto per cercare “gioia” sul vocabolario, visto che ci eravamo illusi che i cani acciambellati fossero delle brioches. Noi tifosi Viola che facciamo la fila alle Poste per rapinarle. Noi tifosi Viola che la Mannoia e la frutta secca. Noi tifosi Viola che più ortica che passione. Poi passando per via Maffia ho tenuto la testa rigorosamente bassa, e non per evitare di pestare la merda dei cani, ma per paura di puntare lo sguardo nelle finestre illuminate e scorgere sagome di impiccati. Perché noi tifosi Viola nasciamo non come gli altri sfortunati che hanno la famosa spada, noi nasciamo con un coltellino svizzero di Damocle. Ho amato la mia passione perché era intraprendente, ma proprio per questo se non era per lei oggi stavamo ancora insieme. Ci rimane comunque ancora almeno una soddisfazione che nessuno potrà toglierci, quella di essere plurilaureati con o senza tatuaggi, per i parcheggiatori. E non dite che devo essere forte, voglio crollare in pace perché questo mito dell’invincibilità fa più danni che altro. E siccome diserterò il Viola Park, non mi resta che andare a Parigi. Invece di Narciso.

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