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lunedì 5 giugno 2023

Quando sarò re


Ho un sospetto, certo non ha la stessa importanza di quelli che circolano sui motivi che hanno determinato le cause del mancato rinnovo di Torreira, ma la gente che carica le auto elettriche in giro per la città secondo me bluffano. Hanno la macchina normale ma gli piace apparire come quelli del futuro e dell’ambiente, tipo i primi che avevano il frigorifero negli anni 20. E poi si dice che a convincere Sousa a scegliere Salerno fossero stati proprio certi capezzoli autoctoni. Sarà questo tempo tropicalizzato, sarà la tensione che divora il Bambi, ma rispondere alla compagna che faceva presente “mi sa che va a piovere”, con un ben più perentorio “speriamo che piova merda”, certo non trasmette ottimismo per la finale. Del resto un giorno sei giovane e un giorno inizia a piacerti la nuance color nonno. Chi come me gestisce in maniera impropria un blog si troverà a dover scrivere l’editoriale del post finale dopo averne scritto un altro nel quale si raccontava di un post finale andato male. Dovrò tirare giù dalla soffitta il divano che mi regalò la figlia di un re e svelare per la prima volta fuori dall’Oltrarno cosa mi disse: mise come condizione che ci avrei dovuto dormire per 10 anni se avessi voluto sposarla. Tutti pretendenti di Santa Croce, Cure, Statuto e Rifredi erano morti, chi inghiottito dal divano, chi caduto dal divano, chi per insonnia. Io mi ci sdraierò la sera della vigilia. Poi ci rivedremo tra 10 anni quando sarò re.

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