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domenica 28 febbraio 2021

Se, se, e ancora se


Dopo aver preso atto che Carlo Sibilia, oggi sottosegretario, un tempo alle cronache più che altro per aver dichiarato di credere all’esistenza delle sirene, mi rifugio nella bottarga di muggine made in Sardegna, e nel riesling della Mosella, dato che il primo amore non si scorda mai. La Rita invece dice di non essere pronta per il ritorno delle zanzare. Non pronta intendo come Montiel. Se almeno smettessimo di ordinare cibo da asporto potremmo liberare i rider che così potrebbero finalmente portarci il vaccino. E se con i lavori per la tramvia riesco a capire da dove passare potrei raggiungere anche la pace dei sensi unici. Ok la bottarga, bene il riesling, ma la cosa che mi rende più felice è aver scaricato l’App Immuni. Senza ci saremmo impestati tutti. Secondo me, poi, alla zona arancione rafforzata i ristoranti dovrebbero rispondere con l’apertura indebolita. E finalmente è finita quella deriva autoritaria dei DPCM che entravano in vigore la domenica, senza mai un anticipo o posticipo, di fatto discriminando Dazn. E devo dire che un po’ mi sono pure emozionato per il primo bombardamento aereo con una donna alla vice presidenza. Adesso mancherebbe solo il primo gol di Kokorin. Ho letto che a Pompei è stato ritrovato sepolto tra gli scavi un carro, gli esperti ritengono che sia quello dei Della Valle abbandonato dai tifosi per salire su quello di Commisso. E io non sono troppo lontano da Pompei, anche se la mia è piuttosto polvere sui sogni. Se a Udine non ci leveremo le gambe allora sarà finalmente arrivato il momento di non manifestare più finto entusiasmo ma far valere il proprio diritto di vivere da tifosi scoglionati malgrado l’utile di Mediacom nel 2020. Se segna il galeotto farò il guascone con il sigaro in bocca. Se invece perdiamo niente paura, un giorno potremo sempre raccontare di aver vissuto la grande pandemia 2020-2028.

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